domenica 28 agosto 2011

“Quel tangentaro di Veltroni”

Maurizio Gasparri accusa l’esponente del Pd in una nota sul caso Penati. E lui lo querela

Catfight tra Walter Veltroni e Maurizio Gasparri. Il presidente dei senatori PdL accusa l’esponente Pd di tangenti in relazione al caso Enimont. E lui lo querela

LA NOTA - Ecco la nota di Gasparri sul caso Penati:

“Si scrive Penati si legge Bersani. Il sistema di potere dei Ds-Pd emerge con chiarezza dalle vicende di Sesto San Giovanni. Appare come la continuazione delle tradizionali vicende che hanno visto il principale partito della sinistra al centro di un sistema finanziario ricco di risorse e povero di trasparenza, per non dire altro”. ”Non e’ un caso che in difesa del modello Sesto sia scesa in campo anche la vecchia guardia dell’ex Pci sui propri giornali poco riformisti – aggiunge -. Non sara’ il soccorso giudiziario che vorrebbe far scattare la prescrizione a cancellare questo gigantesco scandalo. Le cifre enormi, i rapporti tra Gavio, Fassino e Bersani, proseguiti nell’acquisto superpagato delle azioni della Serravalle da parte di Penati, fanno immaginare che le risorse illecitamente pagate non servissero per singoli corrotti, ma per alimentare un sistema. E Bersani spera di farla franca come capito’ ai suoi predecessori graziati dal Di Pietro magistrato che cosi’, salvati dalla tangente Enimont i capi Pds D’Alema, Veltroni, Fassino ecc., si avvio’ verso la carriera ministeriale insieme alla sinistra a cui aveva garantito immeritata impunita’. Dall’Enimont e dalle coop al metodo Sesto gestito da Penati braccio destro di Bersani la storia non pare diversa. Serve una campagna di verita’ – conclude la nota di Gasparri -. E’ questo il vero e illecito costo della politica. Bersani non si illuda di sfuggire alle sue colpe politiche e morali. Cosi’ come Penati e i compagni di Sesto non potranno evitare la realta’. C’e’ tutta una storia da riscrivere. Dalla Napoli degli anni ottanta all’area Falck”.

Continua ...

http://www.giornalettismo.com/archives/142065/quel-tangentaro-di-veltroni/

Irene, New York fuori pericolo ma resta l'allarme

Irene, New York fuori pericolo ma resta l'allarme
NEW YORK - Il pericolo maggiore è scampato. Ma resta comunque alta l’attenzione per Irene, l’uragano di categoria 1 che poi è stato declassato a tempesta tropicale, che ha messo a soqquadro gli States. Dodici i morti finora contati col passaggio della calamità. Tanta paura nella Grande Mela. Strade deserte, negozi sprangati, finestre coperte da pannelli di legno: una New York spettrale, col cielo gonfio di nuvole e pioggia, ha accolto l'arrivo di Irene. Raffiche di vento di 65 miglia orarie, pari a 104 km orari, hanno messo in ginocchio la metropoli. Ma la catastrofe paventata da autorità cittadine, media e dallo stesso presidente Obama, non è arrivata, anche se è ancora presto per fare una stima dei danni che il ciclone, che ha devastato la East Coast degli Stati Uniti, lascerà dietro di sé. E la gente disobbedisce agli ordini del primo cittadino Michael Bloomberg tornando per strada, con un sospiro di sollievo. Prima di arrivare a lambire New York, Irene ha flagellato le coste del Maryland, dove 743.000 persone sono rimaste senza elettricità e dove si è spento da solo un reattore nucleare. Almeno 12 persone sono morte da quando ieri Irene ha toccato il territorio degli Usa - l'ultima vittima in Virginia per il crollo di un ramo sulla sua casa. E in New Jersey Irene è passata due volte: il governatore Chris Christie ha dichiarato che la devastazione causata dall'uragano - tempesta tropicale sarà stimata in decine di miliardi di dollari. L'attesa a New York è stata trepidante e vagamente surreale. "Da questo momento la situazione peggiorerà. Il tempo per evacuare è finito", ha detto poco dopo le 22:00 locali (le 04:00 italiane) in una drammatica diretta televisiva il sindaco Bloomberg, che ha invitato quanti non si fossero allontanati dalla città - da cui sono state evacuate 370.000 persone dalle zone più a rischio, fra cui Downtown e Lower East Side a Manhattan - ad "andare a casa" e a restare lì fino a quando non sarà passato il peggio. Quindi almeno fino a "domenica sera", cioè fino a domattina in Italia.
Continua ...

Choc in Sudafrica: su Facebook la foto «del cacciatore di bambini neri»

La polizia sta cercando chi si nasconde dietro «Terrorblanche». La sua bacheca non è aperta a tutti

La foto nel profilo Facebook di Terrorblanche
La foto nel profilo Facebook di Terrorblanche
MILANO - Un ragazzo bianco con un fucile in mano che mostra con orgoglio ai suoi piedi, come fosse un trofeo di caccia, un bambino nero, apparentemente senza vita. L'immagine è postata su Facebook e la storia ha provocato un enorme scalpore in Sudafrica. La polizia sta ora cercando di identificare chi è l'uomo nella fotografia e chi ha inserito il post. La notizia è stata diffusa da alcuni siti esteri.

LA FOTO - La foto è stata pubblicata sul profilo il 24 giugno da un utente denominato «Terrorblanche Eugene», nome che richiama l'ex leader del Movimento di Resistenza Afrikaner (AWB) di estrema destra Eugene TerreBlanche, assassinato nell'aprile del 2010. Il portavoce del Ministero della Polizia, Zweli Mnisi, ha spiegato che sul caso è stata aperta un'inchiesta e invita chi dovesse riconoscere l'uomi ritratto nella foto (che potrebbe essere stata manipolata) a chiamare la polizia: «Se, infatti si tratta di un fatto reale quell'uomo deve essere punito».

LE ACCUSE - Sul profilo di Facebook Terrorblanche si descrive come un impresario a cui piacciono la musica africana, i Simpson, le armi bianche e il fuoco e conta. Foto e bacheca non sono aperte a tutti, ma l'ultima volta che è stato possibile consultare la pagina TerrorBlanche contava 589 amici e numerosi sostenitori. «Coloro che hanno fatto commenti favorevoli potranno essere accusati di non aver denunciato il fatto, di razzismo e di abuso su minori» ha spiegato Miranda Giordano, direttore dell'istituto contro gli abusi sui minori. Per lui, l'accusa potrebbe essere omicidio (se l'immagine è reale) o lesioni gravi ad un bambino».

Il misterioso suicidio del manager «terrorizzato»

Doveva assumere precari. «Fategli l'autopsia»

Massimo Novelli, 40 anni
Massimo Novelli, 40 anni
TARANTO - Un manager di 40 anni ferma la sua auto in una strada sterrata. Sul sedile accanto a lui c'è una bottiglia di acido muriatico. Nessuno sa dire se c'era ancora luce o se fosse già buio quando Massimo Novelli ha bevuto, nessuno sa se ha mandato giù subito quel veleno, appena spento il motore, oppure se ci ha pensato a lungo, nessuno lo ha visto vivo nella contrada sulla quale ha chiuso gli occhi per sempre. E adesso, a funerale avvenuto, la morte del professionista è diventato un giallo. Perché scegliere l'acido muriatico sapendo di morire fra dolori indicibili? Perché non lasciare nemmeno una parola d'addio? Che cosa ci faceva la sua Volkswagen Passat in una zona che non ha niente a che fare con il suo lavoro, con la sua famiglia, con i suoi amici? E, cosa più importante, perché Novelli negli ultimi giorni sembrava «terrorizzato», come dice il direttore generale della Asl di Bari, Mimmo Colasanto? Proprio lui... bocconiano «malato» di efficienza, uomo dalle mille competenze tecniche che aveva avuto l'ardire di passare dal privato (era commercialista) al pubblico (nel settore sanità) convinto di saper vincere la sfida. Era «terrorizzato» da cosa?

«C'è un tizio immobile in una macchina nella località di Miceli» ha detto la voce anonima che ha segnalato il caso ai carabinieri di Martina Franca, giovedì mattina. Massimo Novelli era al posto di guida, ormai senza vita da ore stando agli accertamenti medico-legali. Laureato alla Bocconi, fare da professionista navigato, era stato nominato un anno e mezzo fa amministratore della Sanitaservice , società privata ma a totale partecipazione pubblica della Asl di Bari che aveva il compito di assumere più di 700 dipendenti di aziende esterne (addetti alle pulizie, ausiliari, facchini) dopo molti mesi di dispute legali e dopo il recente via libera della Corte Costituzionale sull'operazione.

Continua ...

http://www.corriere.it/cronache/11_agosto_28/misterioso-suicidio-manager-fasano_0b1bc450-d148-11e0-b62d-1ebafd8b4f13.shtml

Irene sta lasciando New York Il governatore: «Il peggio è passato»

L'uragano perde potenza e diventa tempesta tropicale Le vittime sono quattordici. Danni per miliardi di dollari

MILANO - Irene è arrivato anche a New York ma con meno potenza: infatti è stato declassato a tempesta tropicale e in città ha smesso di piovere. «Il peggio della tempesta è passato, Irene sta lasciando new York» ha detto il segretario alla sicurezza nazionale Usa, Janet Napolitano che però ha aggiunto: «Non siamo ancora fuori dai guai. La mancanza di corrente resta un problema». Irene era stata già declassata nella notte da venerdì e sabato da uragano di categoria 2 a categoria 1. I venti della tempesta tropicale adesso sono di 65 miglia all'ora (104 chilometri) all'ora. Il governatore del New Jersey Christie ha detto alla Nbc che i danni da Irene sono quantificabili in miliardi di dollari, se non «decine di miliardi». Il governatore ha aggiunto che la situazione in New Jersey è «seria: restate a casa»: 250 strade sono state chiuse e oltre un milione di persone evacuate, «il pericolo sono le inondazioni» ha aggiunto. I danni causati da Irene sono comunque stati inferiori a quelli previsti, almeno stando a quello che ha riferito alla Cnn la Guardia costiera anericana. «In generale i danni non sono stati gravi quanto avevamo previsto - ha dichiarato l'ammiraglio William Lee -. Pochi alberi sono stati abbattuti, gli allagamenti non sono stati importanti».
Continua ...

Irene su NY, allagata Brooklyn Adesso è una tempesta tropicale

Washington, 28 ago. (Adnkronos/Ign) - L'uragano Irene è stato declassato a tempesta tropicale. Nel darne notizia gli esperti avvertono però che Irene - con i suoi forti venti e le piogge torrenziali che hanno già causato allagamenti a Brooklyn - continuerà con la sua forza devastante nella sua corsa verso nord.Allagamenti si registrano anche nelle strade della parte meridionale di Manhattan.

Finora si contano dieci vittime per il passaggio dell'uragano nell'East coast. Una persona è morta nel Maryland - una donna rimasta uccisa dal crollo di un albero sulla sua abitazione - una in Florida - un uomo di 55 anni morto mentre faceva surf al largo di New Smyrna Beach - cinque in North Carolina e tre in Virginia. La vittima più giovane si è registrata in Virginia, dove un ragazzino di 11 anni è rimasto ucciso nella sua abitazione a seguito del crollo di un grosso albero che ha investito la casa.

L'uragano ha lasciato quattro milioni di abitazioni senza elettricitàlungo la costa orientale degli Stati Uniti. Danni alla rete elettrica sono stati segnalati anche a Washington. In generale, i danni causati sul North Carolina sono stati comunque inferiori al previsto. A renderlo noto è stata la Guardia costiera americana: "I danni non sono stati gravi quanto avevamo previsto - ha dichiarato l'ammiraglio William Lee alla Cnn - Pochi alberi sono stati abbattuti, gli allagamenti non sono stati importanti".

Il presidente americano Barack Obama questa mattina ha firmato dichiarazioni di stato di emergenza anche per il District of Columbia e il Delaware. Precedentemente analoghe misure erano state adottate dalla Casa Bianca per Maryland, Connecticut, Massachusetts, New Hampshire, New Jersey, New York, North Carolina, Rhode Island e Virginia.

Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, si era raccomandato in una conferenza stampa tenuta in nottata con gli abitanti della Grande Mela di non restare all'aperto. "Domani mattina quando vi svegliate, quale che siano le condizioni per favore restate in casa", ha detto Bloomberg. "Abbiamo avvertito la gente e ora dobbiamo fare i conti con ciò che ci arriva da Madre Natura", ha aggiunto. "La vostra sicurezza dipende dal vostro comportamento".

La maggior parte delle persone ha ascoltato le raccomandazioni che sono giunte dalle autorità, compresi gli ordini di evacuazione per 370mila persone dalle zone considerate maggiormente a rischio. Per il momento la cosa migliore è stare al chiuso, lontano dalle finestre e cercare di "trascorrere una buona notte di sonno", ha detto il sindaco.

A poche ore dall'arrivo dell'uragano la polizia di New York ha dovuto trarre in salvo due persone che erano uscite in mare davanti a Staten Island in kayak. "I due sono in salvo ma la loro è stata un'azione sconsiderata - ha sottolineato Bloomberg - che obbliga la nostra polizia a disperdere le forze".

Usa: Obama firma stato emergenza anche per District of Columbia e Delaware

Washington, 28 ago. (Adnkronos) - Il presidente americano Barack Obama ha firmato dichiarazioni di stato di emergenza questa mattina anche per il District of Columbia e il Delaware. Precedentemente analoghe misure erano state adottate dalla Casa Bianca per Maryland, Connecticut, Massachusetts, New Hampshire, New Jersey, New York, North Carolina, Rhode Island e Virginia.

Nuova bufera su Gheddafi, cinque amazzoni lo accusano di stupro e abusi

Alcune delle body guard del raìs
La Valletta, 28 ago. (Adnkronos/Dpa) - Cinque delle bellissime amazzoni che facevano parte della guardia scelta di Muhammar Gheddafi ora accusano il colonnello e i suoi figli di stupro e abusi. Lo rivela il 'Sunday Times of Malta'.

Riferisce il giornale maltese che le body guard del raìs hanno rivelato la loro drammatica vicenda ad una psicologa di Bengasi, Seham Sergewa. Le loro testimonianze andranno ad arricchire il dossier che raccoglie le prove delle violenze commesse da Gheddafi e che sarà presentato alla corte penale internazionale o ai giudici che eventualmente processeranno il colonnello nel paese.

Una della ragazze ha raccontato a Sergewa di essere stata ricattata e costretta a entrare a far parte della guardia scelta del colonnello, composta da circa 400 donne, dopo che suo fratello era stato artatamente accusato di traffico di droga di ritorno da una vacanza a Malta. ''Non avevo alternative - ha riferito l'amazzone - diventare body guard di Gheddafi o sopportare il fatto che mio fratello rimanesse in carcere per il resto della sua vita''.

Secondo quanto ha rivelato Sergewa al 'Sunday Times of Malta' alla ragazza che ''era stata anche espulsa dall'università era stato detto che soltanto Gheddafi avrebbe potuto fare qualcosa per lei. Lei aveva accettato di vedere il colonnello, di parlargli. E dopo essere stata sottoposta a visite mediche e a test anti-Aids era stata portata a Baba Al-Aziziya dove aveva trovato il rais in pigiama.

''Lei, che considerava da sempre Gheddafi un padre, il leader della nazione - racconta Sergewa - rimase scioccata e rifiutò le sue avances. Così lui la violentò''. Come hanno raccontato anche le altre, dopo aver subito ogni abuso, dal colonnello venivano cedute ai figli e agli alti ranghi del regime.

Milano: Pisapia, assessori scelti in totale autonomia

Milano, 28 ago. (Adnkronos) - "La formazione della Giunta di Milano e' stata chiara, trasparente, fondata su principi di competenza, entusiasmo e novita' politica. Sei donne e sei uomini, con due assessori trentenni scelti nell'ottica di parita' di genere e del rinnovamento del governo della citta'". Lo afferma, in una nota, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

Gheddafi vuole trattare transizione

(ANSA) - ROMA - Il portavoce Muammar Gheddafi, Mussa Ibrahim, ha contattato l'agenzia di stampa Ap a New York affermando che il rais si trova in territorio libico ed è intenzionato a trattare la formazione di un governo di transizione in Libia e di aver nominato come "capo negoziatore" il figlio Saadi. Lo scrivono la Bbc e Al Jazira.

Ascensori fermi e rifugi anti catastrofe si spengono le mille luci di New York

Stazioni fantasma, metro sbarrata, abitanti tappati in casa. Supermercati chiusi a metà mattinata, caccia ai viveri nei pochi negozi ancora aperti. Il sindaco: se salta la corrente non garantisco il ritorno entro domanidal nostro corrispondente FEDERICO RAMPINI

NEW YORK - Il sindaco Michael Bloomberg ci gela con una conferenza stampa da panico. "Non siamo sicuri di potervi soccorrere, se non siete al riparo nei luoghi giusti di fronte all'impatto di Irene". È teso, preoccupato e duro il nostro primo cittadino: "Non illudetevi di essere protetti dalla furia delle acque solo perché abitate al decimo piano di un palazzo. Non ci sono solo le inondazioni ma i vetri in frantumi per il vento, i blackout elettrici". Anzi, più il piano è alto più siamo in trappola? "Ho dato l'ordine a tutti i condomini: ascensori disattivati, non possiamo rispondere alle chiamate di chi rimane bloccato durante i blackout". E poi ancora pessimista: "Non finisce questa domenica, lunedì sarà caos nei trasporti pubblici, e interruzioni di corrente elettrica". Sembravamo rotti a tutto, noi abitanti di New York. Sembrava che quattro giorni di tam tam dei media e delle autorità ci avessero quasi assuefatto perfino a Irene. E comunque l'imponente apparato di misure d'emergenza doveva darci un segnale rassicurante: massima prevenzione, mobilitazione, tutti pronti a reggere l'impatto. Invece passano le ore e i nervi sono a fior di pelle, la metropoli che ha retto l'11 settembre vacilla, incerta su come reagire a questa minaccia naturale che non ha precedenti.
Continua ...

Foreste artificiali per divorare CO2 "Un clone degli alberi salverà la Terra"

Assorbono ogni giorno la quantità di anidride carbonica che un albero elimina in un anno. Per l'Associazione degli ingegneri britannici la strada migliore contro l'effetto serradi ELENA DUSI

ROMA - Se il respiro degli alberi non basta a depurare il pianeta, l'uomo prova a intervenire costruendo foreste artificiali. Mimando il meccanismo con cui le piante assorbono anidride carbonica, questi impianti non troppo diversi nell'aspetto da un pannello solare sfruttano una reazione chimica per risucchiare la CO2 dall'aria. Se un castagno con le sue foglie larghe impiega un anno ad assorbire una tonnellata del gas serra, l'albero artificiale è in grado di raggiungere questo obiettivo in un giorno. Secondo l'Associazione degli ingegneri britannici, gli alberi artificiali rappresentano la strada migliore per arginare il cambiamento climatico. "I governi e le aziende - si legge in una nota del gruppo che raccoglie 35mila professionisti - dovrebbero concentrare i finanziamenti su questa tecnologia, affinché si diffonda rapidamente e raggiunga una scala sufficientemente ampia da dare risultati concreti". Gli alberi artificiali sono studiati attualmente dalla Columbia University e prodotti a livello di prototipo dall'azienda Global Research Technologies di Tucson in Arizona. Per il 24 ottobre Klaus Lackner, il ricercatore della Columbia che più se ne occupa, ha organizzato una dimostrazione pratica del loro funzionamento a Londra nel corso della "Air capture week". Il rapporto tecnico dell'Associazione degli ingegneri fa notare che questi impianti sono semplici da costruire e possono essere installati ovunque, per esempio ai bordi delle strade o laddove già esistono delle pale eoliche. Sono pannelli di dimensioni variabili, da uno a dieci metri quadri, che contengono idrossido di sodio. Quando questa sostanza entra in contatto con l'anidride carbonica, scatta una reazione chimica che cancella il gas serra e produce carbonato di sodio.
Continua ...

Ecco come cambierà la manovra Iva più alta, meno tagli ai Comuni

L'aumento della imposta sui consumi non è più nel pacchetto di emendamenti della Lega. Tremonti isolato, domani summit tra il premier e Bossi. Berlusconi vuole cancellare l'Eurotassa, il Carroccio alzarla a 200mila eurodi ALBERTO D'ARGENIO

ROMA - L'intesa sulla manovra bis si avvicina. L'appuntamento è per domani mattina ad Arcore, con Bossi, Berlusconi e Tremonti che avranno una giornata per trovare la quadra e depositare in Senato gli emendamenti al decreto da 45 miliardi entro le otto di sera. In queste ore si lavora a tutti i livelli e il portavoce del premier Paolo Bonaiuti dice: "L'intesa è vicina, sarà perfezionata da Berlusconi e Bossi nel loro incontro". Ottimismo anche nella Lega, anche se su alcune misure - come aumento dell'Iva e patrimoniale anti-evasione - l'accordo non è ancora blindato. Il Carroccio si presenterà con una serie di emendamenti scritti da Calderoli dopo aver trattato per conto di Bossi con Alfano e Berlusconi. Ma in parte non corrispondono pienamente al testo finale depositato sulla scrivania del premier ad Arcore. Inoltre nemmeno Tremonti li conosce nel dettaglio. Si dovrà trattare. IVA AL 21%. La richiesta veniva dalla Lega, ma è stata abbracciata presto anche da governatori e sindaci del Pdl: i sei miliardi all'anno di tagli agli enti locali vanno ridimensionati. Probabilmente saranno dimezzati. Ma per lasciare invariati i saldi della manovra servono misure compensative. Berlusconi ha immaginato un aumento di un punto di Iva che varrebbe più di 4 miliardi all'anno. Nelle carte fatte preparare dal premier in vista del vertice di domani l'aumento c'è: tra i beni tassati al 20% tocca solo quelli che "hanno un prezzo unitario alto". Una misura che però porterebbe a quattro le aliquote (4-10-20-21%), con il timore di una bocciatura da parte dell'Ue. Si studia per capirne la fattibilità. Peccato che nel pacchetto di emendamenti padani l'aumento non ci sia: "Possiamo alzarla in un momento successivo - spiega uno sherpa lùmbard - se il gettito delle varie misure della manovra si rivelasse più basso del previsto". Insomma, un "paracadute" per far quadrare i conti. Tremonti, inizialmente contrario, ora sull'aumento dell'Iva inizia a ragionare ed è pronto a proporre un compromesso, ovvero che parte del gettito venga conservato in un fondo per finanziare una successiva riforma fiscale, quella delle tre aliquote Irpef più basse per tutti. Argomento che potrebbe convincere il premier.
Continua ...

Irene:uragano arrivato a New York

(ANSA) - NEW YORK - L'uragano Irene ha raggiunto New York, dopo essersi abbattuto sulle coste del North Carolina e Virginia e aver fatto le prime vittime, almeno nove, tra cui un bambino. Il sindaco di New York, Michael Bloomberg ha lanciato un appello a rimanere in casa. Oltre a Philadelphia e New York, i trasporti pubblici si sono fermati anche a Boston. Cancellati quasi 10.000 voli aerei, mentre per precauzione e' stata chiusa la centrale nucleare del New Jersey.