sabato 25 giugno 2011

“Non è più vita con le intercettazioni”, Berlusconi annuncia il bavaglio (anche) per Internet – Video

Silvio Berlusconi, in conferenza stampa a Bruxelles, dopo il Consiglio Ue, parlando delle intercettazioni, ha dichiarato: “Non è più vita quella di alzare il telefono e non poter parlare liberamente, con il rischio che le telefonate siano intercettate e di vederle apparire anche se non hanno nessun, nessun, nessun risvolto penale sulla stampa o su Internet il giorno dopo”. Noi ovviamente continueremo ad avvalerci del diritto di cronaca anche in presenza delle imminenti leggi liberticide.
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http://letteraviola.it/2011/06/non-e-piu-vita-con-le-intercettazioni-berlusconi-annuncia-il-bavaglio-anche-di-internet-video/

Sale nell'aereo per Milano con la pistola: bloccato. Sospesi 2 addetti alla sicurezza


L'uomo ha poi denunciato al comandante il possesso dell’arma. Stop al traffico in partenza dallo scalo etneo

La pista dello scalo etneo
La pista dello scalo etneo
CATANIA - «Un episodio grave, che non doveva accadere, ma il piano di sicurezza di Fontanarossa è regolarmente scattato bloccando tutti i voli in partenza da Catania. Se errore c’è stato, e sicuramente c’è stato, si è trattato di errore umano. Fontanarossa ha un sistema di sicurezza adeguato e rispondente agli standard europei». Il presidente della Sac, Gaetano Mancini mastica amarezza e interviene sull’episodio che a Catania ha visto un passeggero salire a bordo di un aereo in partenza per Milano con una pistola senza rispettare le procedure previste.
ERRORE UMANO - «L’errore umano – continua Mancini - è intervenuto in una circostanza resa concitata non solo dal notevole traffico dell’orario di punta, ma anche dalla fretta del passeggero, che sarebbe giunto a Fontanarossa in notevole ritardo, già accettato tramite procedura di web check-in, mentre il volo stava ultimando le procedure d’imbarco ed era prossimo alla partenza. Preso atto dell’errore, e ribadito che non doveva accadere, va detto che il sistema di sicurezza ha reagito in modo efficace, facendo sì che, una volta scattato l’allarme, si attivasse prontamente la macchina della sicurezza».
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Summit Teheran/ Ahmadinejad: il mondo vuole conoscere i veri responsabili di attacchi 11/9


Summit Teheran/ Ahmadinejad: il mondo vuole conoscere i veri responsabili di attacchi 11/9
TEHERAN - Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad parlando alla Conferenza internazionale sulla lotta globale contro il terrorismo tenutasi oggi a Teheran ha accusato gli USA di usare gli attacchi dell'11 settembre come pretesto per invadere l'Iraq e Afghanistan e per deviare l’opinione pubblica americana dai gravissimi problemi interni. "Sono molti a pensare che il motivo principale dietro gli attacchi dell'11 settembre sia quello di garantire la sicurezza di Israele, fomentare l'insicurezza nei paesi regionali, deviare l'opinione pubblica negli Stati Uniti dalla critica situazione economica del paese e riempire le tasche dei capitalisti incivili e guerrafondai", ha detto il presidente Ahmadinejad citato dall’IRIB.
"Due anni dopo dell'incidente delle Torri Gemelle che ha fornito al governo americano un pretesto per l'invasione di Afghanistan e Iraq, è cominciato una guerra che ha causato la morte, il ferimento e la fuga dalla propria Patria di milioni civili”, ha detto Ahmadinejad sottolineando:” Il governo degli Stati Uniti, sotto la pressione dell'opinione pubblica, ha dovuto incaricare un gruppo di cosiddetti esperti per indagare il motivo degli attacchi. Ma la verità è stata tenuta nascosta dagli americani e dal mondo intero”. Il Presidente iraniano ha poi sottolineato che per condurre una reale lotta al terrorismo bisogna dare informare l’opinione pubblica mondiale poichè il terrorismo ora è una preoccupazione per tutte le nazioni, e la icurezza di tutte i npopoli è minacciata dal terrorismo. Lo riferisce Press TV.

Il bavaglio del potere contro l'informazione - GIOVANNI VALENTINI

Non sarà certamente il "caso Bisignani", il faccendiere agli arresti domiciliari per favoreggiamento, a farci scoprire adesso che "l'informazione è potere". E sappiamo pure che può essere un contro-potere, se svolge il compito di controllare il potere costituito in nome e per conto della pubblica opinione, come spetta alla libera stampa.
Ma la vicenda imperniata sull'ambigua figura di Luigi Bisignani e su quella ancora più equivoca dell'ex magistrato Alfonso Papa, il deputato del Pdl per il quale gli inquirenti hanno chiesto l'arresto, dimostra che l'informazione può diventare anche un anti-Stato. O meglio un contro-Stato, come mi corregge dopo un intervento televisivo l'amico "libertario" Luciano Lanza, alludendo a chi combatte l'organizzazione statale esistente per sostituirla con un'altra forma organizzativa di Stato. Vale a dire, nel caso specifico, un'attività di condizionamento delle istituzioni per orientarne e influenzarne le scelte: dal governo al Parlamento e alla magistratura, fino al sistema dei media e in particolare alla Rai.
Proprio questo era, in base alle accuse delle magistratura, l'obiettivo fondamentale della ragnatela di rapporti e relazioni intessuta da Bisignani, per rafforzare e ampliare il suo potere realizzando affari o malaffari. Dovremo attendere ovviamente che la giustizia - come suol dirsi - compia il suo corso e accerti le responsabilità. Ma intanto dalle anticipazioni delle carte processuali emerge già un intrigo a dir poco torbido e inquietante. E come in altri casi analoghi, le intercettazioni telefoniche aprono uno squarcio illuminante che fa prevalere l'interesse pubblico a conoscerne il contenuto anche sul rispetto formale della privacy.

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http://www.repubblica.it/dal-quotidiano/rubriche/2011/06/25/news/il_bavaglio_del_potere_contro_l_informazione-18205425/

Afghanistan, kamikaze all'ospedale Almeno 20 morti tra i pazienti e i familiari


Strage nella provincia di Logar, 60 chilometri a sud di Kabul. La deflagrazione sarebbe stata causata da un'autobomba. Ci sono anche 45 feriti. Le vittime erano si trovavano tutte in una struttura nel distretto di Azra. Karzai: "Il terrorismo ci minaccia più che mai"

PULI ALAM (Afghanistan) - Almeno 20 persone sono morte in un attentato suicida effettuato con un'autobomba oggi nella provincia di Logar, a sud di Kabul. Lo riferiscono responsabili locali. "Ha preso di mira un ospedale l'attentato suicida effettuato con un'autobomba nel distretto di Azra", ha riferito un portavoce delle autorità. "Le vittime sono pazienti, loro familiari e visitatori e personale dell'ospedale", ha aggiunto. In un primo momento era stato diffuso un bilancio di vittime molto più pesante, fino a 60 morti, poi rivisto al ribasso dalle autorità.

Il terrorismo "minaccia più che mai l'Afghanistan e la sua regione" ha detto il presidente afghano Hamid Karzai a Teheran dove è in corso una conferenza internazionale sul terrorismo cui partecipano capi di Stato dell'area. "Purtroppo, nonostante tutti i progressi nei settori dell'istruzione e della ricostruzione delle infrastrutture, non soltanto l'Afghanistan non ha ancora raggiunto la pace e la sicurezza, ma il terrorismo continua a estendersi e ci minaccia più che mai -  ha dichiarato Karzai - Tutti i paesi della regione devono combattere il terrorismo. Il terrorismo ha raggiunto una tale potenza che nessun paese può essere risparmiato da questo male".

Alla conferenza di Teheran partecipano, insieme con il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, altri cinque capi di Stato della regione:  quelli di Iraq, Afghanistan, Pakistan, Sudan e Tagikistan.

Di Pietro, la road map per le primarie "Pronti, ma non con candidati alla Vendola"


Il leader dell'Idv: "Il percorso deve essere chiaro: prima il programma e la coalizione e poi il candidato che la guiderà". Il governatore della Puglia replica: "Sbaglia ad attaccare Bersani e me, e a chiedere una convocazione politicistica per scrivere un programma nelle stanze chiuse"

CAMPOBASSO - Dalla sua Montenero Antonio Di Pietro lancia l'Italia dei Valori. Per l'ex pm, il suo partito si sente pronto "a partecipare alle primarie del centrosinistra per la scelta del leader da candidare alla guida del governo". Il percorso però deve essere chiaro: prima il programma e la coalizione e poi l'uomo che la condurrà. "In questo caso - dice Di Pietro - parteciperemo con un nostro candidato, altrimenti facciamo le primarie per candidati alla Vendola, e questo non aiuta".

Il leader di Sel, però, non è d'accordo e, in un'intervista alManifesto, critica l'ex pm: "Sbaglia ad attaccare Bersani e me, e a chiedere una convocazione politicistica di leader per scrivere un programma nelle stanze chiuse. E' l'opposto del messaggio che ci viene dai referendum. Costruiamo momenti anche simbolici in cui ascoltiamo dalla nostra piazza i punti dell'agenda".

Ma Di Pietro si sente forte. Galvanizzato dal successo nei referendum ("che ci propone come uno strumento di alternativa di valori") sembra aver dismesso i panni del focoso oppositore. In quest'ottica, dopo anni di durissime polemiche con il centrodestra e con Berlusconi, adesso Di Pietro punta sul confronto con gli avversari politici perché, dice, "vediamo un metro più lontano rispetto agli altri alleati i quali pensano che l'unico problema sia Berlusconi".

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http://www.repubblica.it/politica/2011/06/25/news/pietro_vendola-18215241/

RIFIUTI:PD, INACCETTBILI VAGHI ANNUNCI GOVERNO. PROCLAMI STATO EMERGENZA

(ASCA) - Roma, 25 giu - ''Di ora in ora diventa piu' concreto il rischio che l'emergenza rifiuti a Napoli e nella provincia diventi un'emergenza sanitaria. Di fronte a questo sono inaccettabili i vaghi annunci che ancora ascoltiamo dal governo o la continua inattivita' da parte della Regione Campania e delle Province''.

Lo afferma Stella Bianchi, responsabile ambiente del Pd.

''E' uno spettacolo desolante -aggiunge- quello di un governo stretto tra il proprio fallimento e i ricatti della Lega. La gravita' della situazione impone un atto immediato del governo per dichiarare lo stato di emergenza e impegnare tutte le regioni italiane in una solidarieta' attiva per un tempo definito''.

''Che altro deve succedere -chiede la Bianchi- perche' governo, Regione e Provincia facciano il loro lavoro?''.

LIBIA: TV DI STATO, 15 MORTI E 20 FERITI IN RAID NATO A BREGA


(ASCA-AFP) - Tripoli, 25 giu - Un raid aereo della Nato sulla citta' orientale di Brega, in Libia, ha provocato 15 morti e ferito piu' di 20 persone in alcuni ''siti civili''. Lo ha riferito la televisione di stato libica.

''Il colonialista crociato della coalizione atlantica ha bombardato dei siti civili, tra cui un panificio e un ristorante a Brega, uccidendo 15 persone e causando piu' di 20 feriti, tra i quali clienti abituali di quei luoghi'', ha detto la Tv.Non e' stato specificato quando l'attacco avrebbe avuto luogo, ma la tv ha parlato di una ''guerra di sterminio'' della Nato e di ''crimini contro l'umanita''' in Libia. Nel suo rapporto quotidiano delle operazioni, l'alleanza ha riferito, ieri, di aver mirato a 35 obiettivi, compresi i veicoli ed impianti militari, nella regione di Brega. Brega e' una citta' petrolifera a 800 km ad est di Tripoli e 240 chilometri a sud ovest della roccaforte ribelle di Bengasi.

Il leghista Polledri, dagli insulti alla disabile alle avances volgari alla Picierno

Massimo Polledri, deputato della Lega Nord, è diventato negli ultimi giorni protagonista delle cronache nazionali per aver detto a Pina Picierno, sua collega, di avere “nelle mutande una bella sorpresa per te” durante la trasmissione Agorà di Rai 3. Una battuta che ha scatenato un’ondata di indignazione e polemica, che ha riportato sulle pagine dei giornali il nome di Polledri. L’onorevole leghista, proveniente dall’Emilia Romagna, era già stato protagonista di un episodio controverso e mai chiarito. Durante un dibattito in Parlamento l’onorevole Ileana Argentin del Pd, una disabile, era stata insultata come “handicappata del ca…”. 
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http://www.giornalettismo.com/archives/130959/il-leghista-polledri-dagli-insulti-alla-disabile-alle-avances-volgari-alla-picierno/

P4, i lettori contro il Giornale: “I politici sono nostri dipendenti, devono essere sotto controllo”



I lettori di Sallusti commentano come non t’aspetti: “Le intercettazioni? Siamo d’accordo”
Delle due l’una: o le truppe cammellate dei comunisti hanno dato l’assalto al web del giornale, oppure la questione è ben più complicata di quanto si pensi. Sul sito del Giornale, il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, appare un articolo molto critico con le inchieste della P4: la tesi è – ed è nota – che non sarebbe possibile il coinvolgimento di importanti esponenti politici “a strascico” nelle indagini su chi le procure hanno ritenuto essere sospettati di reati. Insomma, le foto di Alfonso Papa, grande inquisito per il sistema di potere Bisignani, catturato mentre si aggira fuori dai locali del Parlamento con Claudio Scajola, proprio non vanno bene.
SCAJOLA FOTOGRAFATO? GIAMMAI – E non vanno bene per primo allo stesso Scajola, che si dice esterrefatto.
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Borghezio: “Roma fa schifo, peggio di una città del Terzo Mondo”


L’europarlamentare della Lega attacca la capitale, il suo sindaco e Renata Polverini come burattini della P4, che risponde con una querela
Mario Borghezio colpisce ancora. Il parlamentare europeo della Lega Nord attacca Roma e Alemanno,dicendo che la capitale italiana è peggio di una città del Terzo Mondo. Sullo scandalo della P4 Borghezio prende le distanze dal Pdl, dicendo che Bisignani fa parte di un mondo legato al partito di Berlusconi a Roma, facendo i nomi del sindaco Alemanno e della presidente del Lazio Polverini. L’ex segretaria dell’Ugl ha dichiarato che querelerà l’europarlamentare leghista per le sue dichiarazioni odierne
ROMA MI FA SCHIFO - “Roma e’ una citta’ sporca, fa schifo. Alemanno si rimbocchi le maniche e pensi a lavorare, invece di perdere tempo a fare polemiche con noi”. Lo ha detto l’europarlamentare leghista Mario Borghezio a KlausCondicio, il salotto tv di Klaus Davi in onda su YouTube.Alla domanda “A quale capitale mondiale paragonerebbe Roma”, poi, Borghezio ha risposto “Se proprio dobbiamo cercarne una dello stesso livello allora direi che ricorda piu’ Calcutta che una metropoli occidentale”.”Alemanno – ha aggiunto l’europarlamentare – dovrebbe correggere molte cose, a cominciare dalla sistemazione del traffico stradale di Roma. Dovrebbe razionalizzare i servizi pubblici e pulire una citta’ che fa schifo. I cittadini sarebbero d’accordo con me, sono molto avanti rispetto alla classe politica, sia di destra che di sinistra. I segnali che sono arrivati dalla gente sono piu’ facilmente ricevibili da una classe dirigente politica come la nostra, piuttosto che da quella che comanda ancora nel centro-sud, che e’ sempre la stessa da 30 anni”.
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“Basta alle canne libere? Ci sarà più crimine nelle strade”



La città di Amsterdam si ribella al divieto di accesso ai coffee shop per gli stranieri
La città di Amsterdam si ribella alla decisione del governo olandese di vietare ai turisti l’accesso ai coffe shop dove si può fumare tranquillamente l’erba. Il sindaco e ad altre autorità cittadine hanno rimarcato che il proibizionismo porterà solo alla crescita di crimini e maggior spaccio illegale di droga, e che quindi sarebbe importante mantenere le cose come stanno. Insomma, anche i turisti della metropoli dei Paesi Bassi vanno difesi, e per questo ringraziamo di cuore il sindaco laburista e tutti i consiglieri comunali che si stanno battendo per i nostri diritti!
NIENTE CANNE LIBERE? PIU’ CRIMINI – ” Se ai turisti sarà negato l’accesso ai coffee shop, le vendite illegali e lo spaccio per le strade di Amsterdam crescerà in modo molto forte”, ha ammonito il sindaco della più popolosa città dei Paesi Bassi, il laburista Eberhard van der Laan. “Amsterdam non ha intenzione di facilitare l’utilizzo di droghe leggere da parte dei turisti, ma aiutare quelli che vogliono fumare nel modo più responsabile possibile.” Il governo cittadino è dunque unito nella difesa di una delle caratteristiche più note della bellissima Amsterdam. Altre istituzioni locali stanno lottando contro il progetto di legge, votato dalla Camera bassa dei Paesi Bassi, che renderebbe impossibile l’accesso  per i turisti stranieri ai tanto celebrati coffee shop, all’interno dei quali si può consumare in modo libero.
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In Inghilterra vietato l'uso di animali "selvaggi" nei circhi


In Inghilterra vietato l'uso di animali 'selvaggi' nei circhi
INGHILTERRA - A partire dal primo gennaio 2012, in Inghilterra i circhi non potranno più far esibire animali "selvaggi": è quanto stabilisce una legge approvata ieri. La norma vale per tutti i circhi, sia stabili che girovaghi; ma esclude quelli che sono considerati animali domestici come cavalli, asini, cani e così via.
E' una legge dovuta alla forte pressione delle associazioni ambientaliste ed animaliste, aiutate da filmati che ogni tanto appaiono su Internet e mostrano le cattive situazioni in cui vivono a volte questi animali (gabbie piccole, poca libertà di movimenti, ecc.) quando non si tratta di maltrattamenti o percosse.
Ad onor del vero, non è che nel Paese i circhi traboccassero di leoni, elefanti, orsi ed affini. Un po' per la crisi economica, un po' perchè forse il circo non ha per i piccoli quell'appeal che aveva una volta, nel territorio inglese attualmente ci sono solo una quarantina di animali di questo genere sul territorio inglese. Che tra pochi mesi, probabilmente, verranno impacchettati e mandati in qualche riserva protetta africana.

Liberare Napoli dai rifiuti? Ci vuole il permesso della Lega


Liberare Napoli dai rifiuti? Ci vuole il permesso della Lega

“Della spazzatura napoletana neanche un etto qui al Nord”

ROMA – Silvio Berlusconi annuncia che l’emergenza rifiuti sarà affrontata nel prossimo Consiglio dei ministri, il Capo dello Stato dal canto suo chiede per Napoli un impegno che sia duro e non di breve durata, ma su tutti è ancora una volta la Lega a mettersi di traverso, gelando tanto il premier quanto l’inquilino del Colle. Proprio in merito al prossimo Cdm piomba il grande punto interrogativo su come il presidente del Consiglio possa svincolarsi dal chiaro e netto “niet” del Carroccio. Nell’assicurare ai napoletani la soluzione alla drammatica emergenza rifiuti in tempi brevi, il Cavaliere non ha fatto i conti con la Lega Nord. Il Carroccio, infatti, ha lanciato un avvertimento, riassunto dalle parole dell’europarlamentare Mario Borghezio (“Della spazzatura napoletana non ne vogliamo neanche un etto qui al nord”) e da quelle del ministro Roberto Calderoli (“Non abbiamo visto alcun testo, ma niente truffe o voleranno le sedie”).
L’emergenza napoletana difficilmente potrà essere risolta senza il contributo esterno di altre Regioni: ne è convinto anche il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, che assicura un esecutivo al lavoro sul “trasferimento dei rifiuti fuori dalla Regione Campania”, in modo da “liberare le strade di Napoli dai cumuli a terra”. Ma i conti non tornano: è proprio questo, infatti, il punto che la Lega non intende accettare e sul quale già la scorsa settimana aveva fatto saltare l’accordo nel primo Consiglio dei ministri straordinario. In che modo se ne uscirà? Di sicuro il Cavaliere, benché abbia assicurato che si è al lavoro per questo, dovrà trovare una mediazione non facile con la Lega e di conseguenza anche con il suo partito. Questa eccessiva sudditanza nei confronti del popolo dei lumbard, infatti, pare inizi a creare non pochi malumori anche interni al Pdl stesso. Insomma, mentre Napoli è sommersa dall’immondizia, continua il muro contro muro tra Pdl e Lega. Il Carroccio si schiera contro il decreto rifiuti, mandando su tutte le furie Berlusconi.

Alla Camera spendono 150 mila euro per fumare da senatori

Tremonti dice che taglierà i privilegi ma martedì si aprono le porte della nuova sala fumatori di Montecitorio. Il cortile per una sigaretta al volo tra una votazione e l’altra esiste già. Solo che, poveri deputati, vuol dire patire il caldo e il freddo. E poi, insomma, al Senato ce l'hanno. Costo dell’operazione:150mila euro.

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Parma, lancio di monetine dopo arresti per corruzione



A Parma è scoppiata la rivolta con lanci di monetine contro esponenti della maggioranza di centrodestra dopo che un'inchiesta ha portato all'arresto di undici persone per peculato e corruzione, tra cui imprenditori e due stretti collaboratori del sindaco. L’ultima tegola su un Comune già a rischio di fallimento.

In mattinata, un comunicato della Guardia di Finanza ha reso nota la seconda parte dell’operazione Green Money (qui il video). E per la città è stato un colpo. Come si legge nel comunicato, le indagini «sono proseguite portando alla ulteriore ricostruzione del giro vorticoso di interessi privati soddisfatti attingendo o meglio depauperando ingenti risorse pubbliche». Gli arrestati dalla Guardia di finanza per peculato e corruzione sono undici, tra cui imprenditori, due stretti collaboratori del sindaco, Emanuele Moruzzi e Carlo Iacovini, e il comandante della Polizia municipale, Giovanni Maria Jacobazzi.
Moruzzi è il direttore del settore Mobilità e Ambiente del Comune. Iacovini è un ex dirigente in una società partecipata (Infomobility) ed ora era responsabile di un progetto comunale. Sono accusati di aver distratto, con un complesso sistema di false fatturazioni, somme destinate ad opere di pubblica utilità, mai realizzate o eseguite per importi molto inferiori. Soldi pubblici che sarebbero stato drenatì grazie all'aiuto di Mauro Bertoli, direttore di Enia, (la multiutility partecipata anche dal Comune di Parma poi confluita in Iren), accusato di aver gestito il sistema delle tangenti che lo scorso anno ha portato all'arresto di Nunzio Tannoia, funzionario di Enia che materialmente - secondo le indagini - ha intascato le mazzette. Un sistema che coinvolgeva «controllati e controllori», secondo il procuratore Gerardo Laguardia, e che è venuto allo scoperto proprio con la prima tranche di indagini. 

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Continua sciame sismico nel Messinese

(ANSA) - MESSINA - Non si ferma lo sciame sismico che da ieri interessa la costa siciliana settentrionale, in particolare la provincia di Messina. Un terremoto di magnitudo 2.1 e' stato registrato nella notte, diciassette minuti dopo le due. La notte del 24 era stata avvertita la prima scossa lungo la dorsale tirrenica tra Torrenova e Naso. Il sisma si e' verificato due minuti dopo la mezzanotte cono magnitudo 4.1 della scala Richter. Altre scosse sono state rilevate nella stessa zona.

Imprese di microspie: ''Lo Stato ci deve 500 milioni di euro''

Roma, 24 giu. (Adnkronos) - Una 'stretta' da parte del governo sul tema delle intercettazioni? ''Non ce n'è bisogno, l'effetto è già stato ottenuto con le tante imprese che sono state costrette a chiudere i battenti per effetto dei mancati pagamenti da parte dello Stato alle aziende del settore. Un credito che è arrivato ormai a 500 milioni di euro complessivi''. Lo sottolinea all'Adnkronos Walter Nicolotti, presidente di Iliia, l'associazione che raccoglie l'adesione di circa sessanta aziende specializzate nella produzione di microspie e strumenti tecnologici di supporto alle attività della polizia giudiziaria su disposizione della magistratura.
''Ci sono fatture - aggiunge Nicolotti - che attendono il pagamento addirittura dal 2006, una situazione che sta generando una moria di imprese di settore. Purtroppo - rileva - il settore risente da sempre dell'emotività che accompagna il tema delle intercettazioni. Sull'onda di casi di cronaca o di polemiche politiche, ciclicamente si sente parlare di riduzioni, limitazioni, vincoli. E alla fine chi ci rimette sono soltanto i lavoratori del settore''.
Le aziende che si occupano di installazione, produzione, assistenza tecnica e servizi di noleggio di attrezzature per l'intercettazione telefonica, ambientale e video, ''vivono quindi un momento difficile. Se lo Stato chiude il rubinetto dei pagamenti dovuti, sarà difficile andare avanti. E i casi mediatici - osserva - non ci aiutano''.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Imprese-di-microspie-Lo-Stato-ci-deve-500-milioni-di-euro_312172846555.html

Musica: U2 contestati a Glastonbury, pagate tasse in Irlanda

Londra, 25 giu. - (Adnkronos/Dpa) - Conosciuto anche per le sue campagne a favore della giustizia sociale, il leader degli U2 Bono e' stato accusato al festival di Glastonbury, nel Somerset, in Inghilterra, di non pagare le tasse in Irlanda, il suo paese natale in grave crisi economica. Nel corso del concerto di ieri sera e' apparso tra il pubblico un enorme globo illuminato sul quale si leggeva "U Pay Your Tax 2" (paga le tasse anche tu).

Inchiesta P4, Anm: su Papa deciderà il collegio dei probiviri. Palamara: linea ferma e chiara

Luca Palamara
Roma, 25 giu. - (Adnkronos) - Il Comitato direttivo centrale dell'Anm ha deciso quasi unanimemente chesulla vicenda di Alfredo Papa, l'ex magistrato sul quale pende una richiesta d'arresto da parte del giudice di Napoli, interverrà il collegio dei probiviri. In particolare, la decisione di deferire Papa ai probiviri, che dovranno valutare sulla sua compatibilità, ha registrato due astensioni tra le quali quella di Francesco Greco, "per ragioni di opportunità", essendo il titolare dell'inchiesta sulla P4.
Il presidente dell'Anm, Luca Palamara, aprendo i lavori del parlamentino presso piazza Cavour che ha stabilito il deferimento, aveva ammonito: la linea dell'Anm sarà "ferma e chiara", senza "tentennamenti" e si dovrà andare avanti "senza se e senza ma". Comunque andranno le cose, il leader del sindacato delle toghe ha messo in evidenza la necessità di affrontare la "questione morale".
"Lo scorso anno chiedemmo di fare passi indietro per l'inchiesta sulla P3. Oggi - ha affermato - chiediamo segni tangibili. La palla passerà ai probiviri ma la nostra posizione è netta perché ciò che importa è mantenere la credibilità dei comportamenti dei magistrati".
Sulla stessa scia anche il segretario generale dell'Anm, Giuseppe Cascini: "E' necessario riflettere al nostro interno sulla questione morale e interrogarci sul perché accadano queste cose". Da qui il suo appello a "rafforzare gli strumenti per capire che cosa non ha funzionato nella vicenda e perché non siamo stati in grado di vedere, prima noi delle intercettazioni, le cose che stavano accadendo quando tutti sapevano".


Diritti umani: Amnesty, su reato tortura Italia inadempiente dal 1988

Roma, 25 giu. (Adnkronos) - Un reato che punisce un "fatto grave" come la tortura nell'ordinamento giuridico italiano ancora non c'e'. A denunciarlo e' Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, alla vigilia della Giornata internazionale Onu contro la tortura che si celebra domani. "Il reato -dice all'Adnkronos- e' previsto dal diritto internazionale, dalla Convenzione delle Nazioni unite del 1984 contro la tortura e le altre pene o trattamenti inumani, crudeli o degradanti, che l'Italia ha ratificato nell'88. Ma da quell'anno - sottolinea - e' inadempiente non avendo introdotto il reato nel codice penale".

Carceri: domani in piazza contro 'condizioni di tortura' nei penitenziari

Roma, 25 giu. (Adnkronos) - In piazza contro le 'condizioni di tortura' delle carceri. In occasione della Giornata internazionale Onu contro la tortura, i Radicali insceneranno ''la tragedia degli 800 morti in carcere dal 2002 a oggi, per denunciare lo stato di degrado in cui vivono quotidianamente le migliaia di reclusi negli istituti di pena italiani''.

Nastri d'Argento, stravince Nanni Moretti: sei premi per il suo 'Habemus Papam'

Una scena di 'Habemus Papam?
Taormina, 25 giu. (Adnkronos/Cinematografo.it) - Stravince Nanni Moretti ai Nastri d'Argento. Con sei premi su sette candidature, 'Habemus Papam' è il film più votato quest'anno dai giornalisti cinematografici e porta a casa, con il Nastro al regista del miglior film, anche i premi per soggetto (Moretti con Francesco Piccolo e Federica Pontremoli), scenografia (Paola Bizzarri), costumi (Lina Nerli Taviani), fotografia (Alessandro Pesci) e miglior produttore dell'anno (Nanni Moretti e Domenico Procacci). Tre sono i Nastri per 'Vallanzasca - Gli Angeli del Male' di Michele Placido (attore protagonista, colonna sonora e miglior montaggio) rispettivamente per Kim Rossi Stuart, i Negramaro e Consuelo Catucci.
"Nell'anno della commedia - dice anche a nome del Direttivo Nazionale il Presidente dei giornalisti cinematografici, Laura Delli Colli - i Nastri d'Argento vanno in netta controtendenza e premiano, con il cinema d'autore, soprattutto il "ricambio" del cinema italiano, segnalando la conferma di una nuova generazione di attori e un esordio sorprendente come quello di Alice Rohrwacher che ha vinto in un'annata particolarmente ricca di opere prime interessanti".
Tra le commedie, la migliore è 'Nessuno mi può giudicare' di Massimiliano Bruno, prodotto da Federica e Fulvio Lucisano (quest'ultimo premiato anche con un Nastro alla carriera) e interpretato da Paola Cortellesi, Raoul Bova, Rocco Papaleo e Anna Foglietta. Il film è stato selezionato in un ventaglio di ben dodici titoli invece della tradizionale "cinquina".
Oltre ai tradizionali riconoscimenti, quest'anno una novità: il Premio Antica Fratta-Nastri d'Argento andato ad Anna Foglietta ed Alessandro Siani (Benvenuti al Sud, Nastro per la migliore sceneggiatura a Massimo Gaudioso), miglior attrice e miglior attore dell'anno nella commedia, i più ''frizzanti'' sul palco del Teatro Greco.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Spettacolo/Nastri-dArgento-stravince-Nanni-Moretti-sei-premi-per-il-suo-Habemus-Papam_312173239535.html