sabato 25 giugno 2011

La ragnatela di Bisignani "Io lavoro per la maggioranza"


I verbali dell'interrogatorio di Luigi Bisignani: "Riferivo sempre a Letta". Moretti? "Vada in galera"

di CARLO BONINI ROMA - "Mi chiamo Bisignani Luigi e sono nato a Milano il 18 ottobre del 1953. Intendo rispondere sui fatti per cui sono stato arrestato". Alle 13.30 di lunedì scorso, al ventesimo piano del palazzo di giustizia di Napoli, nell'ufficio del gip Luigi Giordano, l'uomo già iscritto alla P2 e condannato per la maxi-tangente Enimont (150 miliardi di lire), il "Coach" di fronte al quale si è genuflessa un'intera classe dirigente politica ed economica riconoscendogli poteri propri di un Presidente del Consiglio, torna a parlare nel suo interrogatorio di garanzia.

È un verbale di 48 pagine, in cui indica amici e nemici. Descrive la natura del suo rapporto con Gianni Letta e "la sola volta che parlai con Silvio Berlusconi", le origini e la qualità di un sistema di relazioni in cui fanno capolino magistrati, generali della Guardia di Finanza e dirigenti dei Servizi, giornalisti, qualche rottame della prima Repubblica.

"DI GIANNI LETTA E DEL MIO POTERE VI DICO"
Sostiene dunque Bisignani: "Sicuramente parlavo e informavo il dottor Letta delle informazioni che mi venivano comunicate e partecipate. E che lo potevano riguardare direttamente, o indirettamente, come la vicenda di Denis Verdini o quelle che riguardavano il sottoscritto (...) Vede, Letta è stato il mio testimone di nozze. Lo conosco da 40 anni. Quando parlavamo, logicamente, era di cose, di inchieste, di quello che c'era sui giornali".
Continua ...
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/06/25/news/verbali_bisignani_interrogato-18201044/

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