di GAD LERNER
LA LEGA incarognisce e comincia a dare il peggio di sé. Sgominata nel Nord che sognava già suo; asserragliata nel governo di Roma ove s'è distinta solo per lottizzazione e clientelismo; incapace di emanciparsi dal Capo che non ne azzecca più una; scattano in lei i riflessi pavloviani dell'egoismo territoriale.
I confini della Padania immaginaria che nella fase espansiva si fantasticavano estesi fino all'Umbria e alle Marche, ora vengono ristretti alle ridotte pedemontane; all'antimeridionalismo delle origini; alla ricerca, un quarto di secolo dopo, dell'impossibile revival purificatorio.
Dàgli ai napoletani, allora! Con becero compiacimento i gerarchi incanutiti sogghignano dell'emergenza rifiuti campana e giocano a boicottare il decreto governativo che ne consentirebbe lo smaltimento in altre regioni, già pronte a trattarli.
Piace loro, nel centocinquantenario della nazione, riprodurre la dinamica degli staterelli preunitari. Alla faccia di un federalismo solidale in cui non hanno mai creduto, sposano la burocrazia delle dogane e delle frontiere interne alla penisola. Il loro giornale titola soddisfatto: "Napoli soffoca nei rifiuti ed è senza vie d'uscita". Si arrogano il merito di far soffrire i partenopei, descritti come topi in gabbia (testuale), vicini alla catastrofe (testuale).
La responsabilità storica di avere portato al governo questi energumeni nemici dell'italianità, disposti a giurare sulla Costituzione pur di fare i ministri, per poi rinnegarla, grava sulle spalle di Silvio Berlusconi. Come dimenticare, del resto, le parole minacciose e vendicative con cui il presidente del Consiglio apostrofò gli elettori dopo la vittoria di De Magistris? La frase sfuggitagli dopo l'esito dei ballottaggi - "I napoletani si pentiranno moltissimo"- acquista oggi un eco sinistro.
Continua ...
http://www.repubblica.it/dal-quotidiano/opinioni/2011/06/25/news/l_egoismo_padano-18200956/
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