sabato 25 giugno 2011

Imprese di microspie: ''Lo Stato ci deve 500 milioni di euro''

Roma, 24 giu. (Adnkronos) - Una 'stretta' da parte del governo sul tema delle intercettazioni? ''Non ce n'è bisogno, l'effetto è già stato ottenuto con le tante imprese che sono state costrette a chiudere i battenti per effetto dei mancati pagamenti da parte dello Stato alle aziende del settore. Un credito che è arrivato ormai a 500 milioni di euro complessivi''. Lo sottolinea all'Adnkronos Walter Nicolotti, presidente di Iliia, l'associazione che raccoglie l'adesione di circa sessanta aziende specializzate nella produzione di microspie e strumenti tecnologici di supporto alle attività della polizia giudiziaria su disposizione della magistratura.
''Ci sono fatture - aggiunge Nicolotti - che attendono il pagamento addirittura dal 2006, una situazione che sta generando una moria di imprese di settore. Purtroppo - rileva - il settore risente da sempre dell'emotività che accompagna il tema delle intercettazioni. Sull'onda di casi di cronaca o di polemiche politiche, ciclicamente si sente parlare di riduzioni, limitazioni, vincoli. E alla fine chi ci rimette sono soltanto i lavoratori del settore''.
Le aziende che si occupano di installazione, produzione, assistenza tecnica e servizi di noleggio di attrezzature per l'intercettazione telefonica, ambientale e video, ''vivono quindi un momento difficile. Se lo Stato chiude il rubinetto dei pagamenti dovuti, sarà difficile andare avanti. E i casi mediatici - osserva - non ci aiutano''.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Imprese-di-microspie-Lo-Stato-ci-deve-500-milioni-di-euro_312172846555.html

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