Posizione irremovibile del Carroccio: "No a rifiuti speciali al Nord". Lo sfogo di Silvio: "Non voglio proclamare lo stato d'emergenza, sarebbe l'ammissione del nostro fallimento". I parlamentari Pdl di Campania e Lazio pronti allo scontro
di FRANCESCO BEI ROMA - La Lega impone una radicale modifica del decreto-rifiuti. Fino a notte tra Palazzo Chigi e i ministri del Carroccio la trattativa è andata avanti, ma finora il veto dei padani è stato irremovibile: niente rifiuti "speciali" nelle regioni del Nord, quella norma "dovrà essere cambiata", piuttosto il Cavaliere "proclami lo stato d'emergenza e risolva in Campania un problema che è solo dei napoletani". Una posizione "irresponsabile" secondo Berlusconi, per il quale la rigidità del Carroccio "rischia di farci andare tutti a sbattere".Il premier stavolta è furibondo. Il nuovo muro contro muro con l'alleato padano lo ha mandato fuori dai gangheri, guastandogli la soddisfazione per aver portato a casa la nomina di Draghi alla Bce. In più lo hanno colpito come uno schiaffo le parole con cui Calderoli si è opposto all'adozione di un nuovo decreto-rifiuti, quell'accusa rivolta proprio a lui di aver provato a "truffare" il Nord, trasformando per legge i rifiuti solidi urbani in rifiuti speciali.
"La Lega - si è sfogato con un deputato napoletano del Pdl - pur di non far arrivare i rifiuti nelle altre regioni, mi vuole costringere a proclamare lo stato d'emergenza: sarebbe come ammettere che in tre anni tutto quello che abbiamo fatto non è servito a niente. Tornare al punto di partenza è una cosa inaccettabile".
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http://www.repubblica.it/politica/2011/06/25/news/retroscena_rifiuti-18201042/
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