domenica 3 aprile 2011

Giappone: no contenimento falla reattore

(ANSA) - TOKYO, 3 APR - Fallito il tentativo di contenere con il cemento la falla nel reattore numero 2 della centrale nucleare di Fukushima, considerata responsabile della fuoriuscita di acqua radioattiva riversatasi direttamente nell'oceano Pacifico. Per impedire che l'acqua contaminata continui a uscire i tecnici giapponesi sono tornati a utilizzare i polimeri assorbenti. Intanto decine di dimostranti hanno inscenato una manifestazione di protesta davanti alla sede della Tepco, il gestore della centrale nucleare.

L'esercito americano usa palloni spia sui cieli dell'Afghanistan

L'esercito americano usa palloni spia sui cieli dell'Afghanistan

WASHINGTON - Il governo degli Usa investira' un miliardo di dollari nel campo delle attrezzature di spionaggio che includono i palloni-spia in Afghanistan per affrontare quello che i vertici dell'esercito chiamano la "recrudescenza degli attacchi dei talebani" nella primavera.

L'armata quindi vedrà investimenti in attrezzature ISR (Sistema Informativo per la Ricerca) e per bimotori C-12 (gli aerei-spia turboelica). Saranno ammordernati i carri armati Abrams e i veicoli da combattimento Bradley e Stykers. I Marines otterranno denaro per sviluppare un nuovo anfibio d'assalto. E' quanto annunciato dal Segretario alla Difesa americano Robert Gates parlando davanti alla commissione delle Forze Armate della Camera.

Gli investimenti comprendono dei palloncini su cui sono montate delle videocamere ed altri mezzi d'intelligence per effettuare le missioni di ricognizione e sorveglianza, lo rivela la rivista online Wired.

Il numero uno del Pentagono ha aggiunto che il governo degli Stati Uniti investira' per gli aerostati e le televcamere fisse invece di droni e i Predators.

Nel mese di marzo, Gates ha cercato di ottenere dal governo il denaro necessario per costruire i mezzi sofisticati per lo spionaggio; all'interno di un palloncino bianco, lungo 55 piedi; v'e' una telecamera di sorveglianza potente in adattata tecnologia Raytheon prevista per l'esercito americano.

Il generale David Petraeus, comandante delle truppe alleate in Afghanistan, aveva già chiesto un ulteriore rafforzamento di mezzi e sistemi di spionaggio e sorveglianza, dichiarando di aspettarsi una "primavera di fuoco" nonostante le "pesanti perdite inflitte ai talebani".

Tuttavia, non è ancora esattamente chiaro quando la nuova macchina di spionaggio americano verra' inviata nella guerra afghana.

Nonostante la presenza di oltre 150.000 soldati stranieri in Afghanistan, l'insicurezza è in aumento in tutto il paese dopo l’invasione a guida degli Usa, iniziata nel 2001.

Anche il numero dei morti tra i civili e le truppe di coalizione in Afghanistan e' aumentato notevolmente dal 2009 fino a d oggi.

Secondo il rapporto annuale delle Nazioni Unite nel 2010 sono stati uccisi 2.777 civili afghani, un aumento del 15 per cento rispetto all'anno precedente.

Iraq: morti altri due militari Usa

Iraq: morti altri due militari Usa

BAGHDAD - Due militari americani sono morti in Iraq, in seguito alle ferite riportate durante un precedente attacco dei militanti contro le forze degli Usa nel paese devastato dalla guerra.

"Due soldati sono morti ieri, sabato 2 aprile, per le ferite subite durante l'attacco con colpi di mortaio e razzi compiuto dalle forze nemiche contro una pattuglia americana", si legge in un comunicato dell'esercito degli Stati Uniti, citato dall'agenzia Xinhua.

Nel comunicato non viene menzionato il luogo preciso dell'accaduto. Sale cosi' a 4.443 il numero delle perdite degli Usa in Iraq.

Gli Stati Uniti hanno cominciato l'invasione dell'Iraq nel 2003, col pretesto che l'ex dittatore Saddam Hussein possedeva armi di distruzione di massa. Tuttavia, in seguito è stato rivelato che il regime iracheno non era in possesso di quelle armi e i vertici americani e britannici lo sapevano gia'.

Secondo il Project Censored, un gruppo di ricerca sui media che segue le notizie pubblicate su giornali e newsletter indipendenti, oltre un milione di iracheni sono stati uccisi dall'inizio dell'invasione fino ad oggi.

GB: ministro Difesa, il problema dell’Occidente con l’Iran è la sua identità islamica

GB: ministro Difesa, il problema dell’Occidente con l’Iran è la sua identità islamica
LONDRA – Il Ministro della Difesa inglese ha ammesso che il problema dell’Occidente con la Repubblica Islamica dell’Iran è proprio l’identità islamica di questo sistema. Intervistato dalla rete satellitare saudita Al-Arabiya, Liam Fox ha spiegato che è proprio “questa identità islamica dell’Iran che ha causato il suo rafforzamento nella regione” aggiungendo che questa essenza dell’Iran “preoccupa” il governo britannico. Liam Fox ammettendo che le rivoluzioni nella regione sono in parte ispirate dalla rivoluzione islamica dell’Iran del 1979 ha ricordato: “Londra era preoccupata da molto tempo fà del probabile effetto che avrebbe potuto avere l’influenza dell’Iran sulla regione”. Liam Fox ha infine citato l’Hezbollah libanese e l’Hamas palestinese come due formazioni politiche che hanno rafforzato l’influenza iraniana in Medioriente.
Le autorita' iraniane hanno piu' volte spiegato che le accuse contro l'Iran per via del programma nucleare o per i diritti umani sono un pretesto per infangare la figura reale dell'Iran e fermarne il progresso. Secondo i piu' grandi teorici e filosofi iraniani, se la rivoluzione islamica in Iran, avvenuta nel 1979, riuscisse nella realizzazione dei suoi ideali e l'Iran dimostrasse nei fatti che il modello di governo basato su due principi, ossia l'Islam e la democrazia, puo' portare a progresso, etica e benessere messi insieme, molti popoli del mondo islamico sceglierebbero la via imboccata dall'Iran. Dato che l'esperienza di 32 anni dell'Iran si basa su un'assoluta indipendenza dalle potenze (Ne Orientale, Ne Occidentale, Repubblica Islamica e' il motto della politica estera iraniana) il successo di un simile pensiero politico nei fatti sarebbe una grandissima minaccia per le grandi potenze e l'equilibrio ingiusto stabilito dopo il secondo conflitto mondiale.

Yemen: 1 morto e 300 feriti, proteste a Taiz e San'a

Yemen: 1 morto e 300 feriti, proteste a Taiz e San'a
SAN'A - Almeno 1 morto 300 feriti a Taiz, nel sud dello Yemen, dove la polizia ha sparato, caricato e lanciato gas lacrimogeni per disperdere una protesta contro il presidente Ali Abdullah Saleh. I manifestanti avevano tentato di raggiungere l'ufficio del governatore. Decine di feriti anche nella capitale San'a, dove gli agenti hanno attaccato i manifestanti e 10 di loro hanno riportato ferite da arma da fuoco. Ieri ci sono state proteste anche nel porto meridionale di Aden. La gente in Yemen chiede la fine della dittatura di Saleh, alleato degli Stati Uniti che governa da oltre 30 anni.

Libia: figlia di Gheddafi in Tunisia, starebbe preparando fuga

Libia: figlia di Gheddafi in Tunisia, starebbe preparando fuga
TUNISI – La figlia di Gheddafi, Aisha, è giunta a Tunisi e secondo la CNN sarebbe intenta a preparare la propria fuga dal paese. Intanto Abdulmonem Al-Hauni, rappresentante dimissionario della Libia nella Lega araba ha rivelato al quotidiano saudita Akkaz che ci sarebbe profonda divisione all’interno della famiglia del colonnello; una parte gli avrebbero chiesto di ritirarsi mentre un’altra parte gli chiede di rimanere e combattere. Secondo le rivelazioni di Al-Hauni che nell’ultimo decennio è stato uno dei vicinissimi di Gheddafi, il colonnello stesso e i due figli Motasem e Khamis vogliono combattere fino all’ultimo ma Mohammad, Assadi, Annibal e Ezz Al-Arab (gli altri figli maschi di Gheddafi) vorrebbero un suo ritiro.

LIBIA: VICEMINISTRO ESTERI SCAPPA, E' IN GRECIA

(AGI) Tunisi - Dopo la fuga a Londra del ministro degli Esteri Moussa Kussa, anche il suo numero due Abdelati Laabidi ha abbandonato Muammar Gheddafi rifugiandosi prima in Tunisia e da li prendendo il primo volo per Atene. Lo riferiscono fonti della sicurezza di Tunisi. Labifi e' passato attraverso il valico di Ras Jdir, il principale posto di con fine tra i due Paesi.

Suicidio assistito per non morire vecchi

(ANSA) - LONDRA - Una donna inglese di 84 anni ha riaperto le polemiche sul suicidio assistito togliendosi la vita in una clinica svizzera perche' non voleva morire di vecchiaia. Nain Maitland soffriva di artrite ma per il resto era una arzilla vecchietta senza alcun male terminale: ha lasciato un biglietto in cui spiega che ha voluto evitare 'il lungo periodo di declino che tanta gente purtroppo deve attraversare prima di morire'. La sera prima di morire ha cenato con gli amici al ristorante.

Da domani sciopero toghe onorarie

(ANSA) - ROMA - Da domani e per cinque giorni, si asterranno dalle udienze e da ogni attivita' di ufficio i magistrati onorari di tribunale e i giudici di pace. La protesta e' contro la mancata riforma della categoria, nonostante gli impegni assunti dal governo, e secondo le previsioni dell'Associazione nazionale dei giudici di pace, che l'ha organizzata insieme alla Federmot, blocchera' 'oltre 200mila processi'.

Lampedusa: minori incendiano struttura

(ANSA) - LAMPEDUSA - Un incendio e' stato appiccato dai minorenni ospitati a Lampedusa nella Casa Fraternita' della parrocchia. Materassi sono stati ammassati all'esterno della casa e poi dati alle fiamme. I ragazzi hanno messo a soqquadro l'edificio rompendo porte e vetri. Sul posto e' intervenuta la polizia, il fuoco e' stato spento e la situazione e' tornata alla calma. La protesta e' stata inscenata perche' i giovani chiedono di partire immediatamente.Nella struttura della parrocchia sono ospitati 36 giovani.

Pakistan: altre due esplosioni nel santuario, almeno 15 morti

Islamabad, 3 apr. - (Adnkronos/Xin) - Sono almeno 15 le persone rimaste uccise da tre diverse bombe esplose, a poca distanza una dall'altra, nel mausoleo di un santo sufi Deraghazi Khan. Il bilancio provvisorio parla di 45 feriti. Le bombe sono esplose, secondo quanto riporta Geo Tv, verso le 17,40 ora locale in un momento in cui il santuario era molto affollato. Tra le vittime ed i feriti vi sono donne e bambini.

Premier: "La giustizia? Un contropotere". Bufera sull'invito di Alfano alla piazza

Angelino Alfano
Riva del Garda (Tn) – “La giustizia in Italia è diventato un vero e proprio contropotere e la politica contro questo contropotere è messa all'angolo". Silvio Berlusconi, intervenendo telefonicamente a Riva del Garda in occasione della convention di Rete Italia organizzata da Roberto Formigoni torna ad accusare i giudici.

Una presa di posizione che arriva nel giorno in cui il Ministro Angelino Alfano ha ribadito su ‘Repubblica’ l’intenzione di battersi nelle piazze per far passare la riforma del sistema giudiziario. Invito che viene stigmatizzato dall’opposizione. ''Il ministro Alfano tira la pietra e nasconde la mano. Prima evoca irresponsabilmente la piazza per far passare a tutti i costi l'indecente controriforma della giustizia ordinata da Berlusconi, poi si rende evidentemente conto di averla sparata grossa e allora dice di essere stato strumentalizzato", afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. Il Ministro della Giustizia Alfano evoca moti di piazza per la sua 'riforma epocale'. Dal governo arriva un bel campionario di confusione che un'assidua compravendita parlamentare non riuscirà certo a diradare'', dice il segretario dell'Udc,Lorenzo Cesa. "La riforma della giustizia serve al Paese e ai suoi cittadini e il ministro Alfano ha semplicemente rivolto un invito alla platea di Rete Italia affinché comunichino i contenuti di questa riforma perché c'e' il tentativo di stravolgere questi contenuti e di ribaltare la realtà".

A difesa del Guardasigilli interviene il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. "Quella che proponiamo -ha proseguito Gelmini- non è una riforma punitiva, ma vuole solo risolvere i nodi per i cittadini. Informare è sacrosanto -ha aggiunto- e la riforma si propone di stabilire una piena parità tra accusa e difesa, per difendere l'autonomia della magistratura anche dall'interno e per far si' che il potere giudiziario possa avere piena dignità e legittimità. Tutte le polemiche non hanno ragione di essere". Il tema della riforma della giustizia, ha proseguito il ministro dell'Istruzione "serve anche per evitare condanne da parte della Copre di Giustizia europea. Il nostro compito -ha concluso- è procedere spediti sulla via delle riforme, dopo l'approvazione di quella dell'università e del federalismo".

Libia: forze Gheddafi bombardano ospedale Misurata

Tripoli, 3 apr. - (Adnkronos) - Le forze di Muammar Gheddafi hanno bombardato un ospedale di Misurata, uccidendo una persona e ferendone altre 15. E' quanto hanno rivelato fonti ospedaliere, citate dalla Cnn, precisando che tra i feriti vi e' un ragazzo di 14 anni in condizioni gravissime.

Bombe di Gheddafi su Misurata E a Brega riprende la battaglia

I fedeli del raiss all'attacco della città ribelle: almeno una vittima.
E continuano i combattimenti nei pressi del terminal petrolifero
Gli insorti guadagnano terreno

MISURATA
Almeno una persona è rimasta uccisa e molte altre ferite questa mattina all’alba quando forze fedeli al colonnello Muammar Gheddafi hanno bombardato un edifico nella città ribelle di Misurata.
Lo ha reso noto un testimone. «Possiamo confermare che c’è stato un morto e non sappiamo quanti feriti. Stanno arrivando le ambulanze con i feriti» ha detto il testimone parlando al telefono da un edificio adibito a ospedale. Circa 160 persone sono rimaste uccise solo nell’ultima settimana nel corso degli scontri tra insorti e lealisti in corso da oltre un mese a Misurata. Lo ha rivelato un medico libico sul posto.
E intanto sono ripresi i combattimenti nei pressi del terminal petrolifero libico di Brega dove le forze ribelli sembrano aver guadagnato terreno nei confronti delle truppe fedeli a Muammar Gheddafi: lo hanno reso noto testimonianze locali. I ribelli affermano di aver riconquistato la località, ma sono ancora in corso scambi di artiglieria e le strade non sono ancora state messe in sicurezza.

Immigrazione: Lampedusa, nuovi sbarchi

(ANSA) - LAMPEDUSA - Lampedusa comincia a svuotarsi ma altri trecento disperati sono arrivati stamane sull'isola. Due i barconi giunti, avvistati in mattinata dalla Guardia di finanza mentre un terzo scafo che imbarcava acqua e' stato soccorso da una motovedetta a circa 5 miglia al largo di Lampedusa. L'allarme e' stato lanciato con una telefonata alle fiamme gialle da un fotoreporter che si trovava a bordo. Altri tre natanti sono stati avvistati nel Canale di Sicilia.

Fukushima, morti i due operai dispersi: fallito tentativo di fermare fuga radioattiva

Tokyo, 3 apr. - (Adnkronos/Dpa) - Sono stati trovati i corpi dei due operai della centrale nucleare di Fukushima dichiarati dispersi dopo provocato dal terremoto e dallo tsunami dell'11 marzo. Lo rende noto la Tepco.

Secondo quanto riportato dalla Tepco i due operai, che avevano 21 e 24 anni, stavano ispezionando la turbina del reattore numero 4 quando lo tsunami ha colpito l'impianto. I due giovani sono morti a seguito delle ferite riportate, e i loro corpi dovranno essere sottoposti a un processo di decontaminazione dalle radioazioni prima di poter procedere all'autopsia. Esprimendo il suo "dolore" per la morte dei giovani operai morti mentre cercavano di proteggere la sicurezza dell'impianto, il presidente della Tepco, Tsunehisa Katsumata, ha ribadito l'impegno a fare in modo "che una tradegia di questo genere non si ripeta ed a usare tutte le nostre forze per risolvere la crisi in corso".

Intanto, risulta essere fallito il tentativo di bloccare la falla dell'impianto danneggiato che sta facendo fuoriuscire acqua radioattiva nel mare, dove è stata registrata una presenza di iodio radioattivo due volte superiore ai limiti consentiti anche a distanze di 40 chilometri da Fukushima.

Immigrati: Prodi, Italia nel ridicolo Ue ci vede fiacchi e impreparati

Roma, 3 apr. - (Adnkronos) - "E' giusto che l'Italia chieda alla Ue di prendersi il dovuto carico dell'ondata di emigranti che sta travolgendo Lampedusa e che se non si adottano misure politiche adeguate e' destinata a continuare". Lo scrive l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi in un intervento sul "Messaggero", nel quale non mancano tuttavia le critiche severe al governo per le gravi lacune dimostrate nella gestione dell'emergenza.

Libia: Gates, attacco militare non può rovesciare regime Gheddafi

Libia: Gates, attacco militare non può rovesciare regime Gheddafi
WASHINGTON – Il Segretario alla Difesa (alla guerra) Usa ha ammesso che l’azione militare non è in grado di rovesciare il regime Gheddafi e che bisogna prendere iniziative politiche per poter raggiungere tale obbiettivo. Secondo la rete Al Jazeera, i bombardamenti avviati dalla Nato contro la Libia non possono bastare per sconfiggere Gheddafi e devono esserci pure pressioni politiche ed economiche per poter indurre Gheddafi alla resa. In precedenza pure l’ammiraglio Mike Mullen aveva ammesso che i raid non avevano intaccato la struttura e la formazione dell’esercito libico. Le dichiarazioni delle autorità militari Usa sono una conferma all’inutilità dell’azione Nato in Libia. Un’azione che in due settimana è servita solo a uccidere civili innocenti.

Libia: carri armati Gheddafi colpiscono case a Misurata

Libia: carri armati Gheddafi colpiscono case a Misurata
TRIPOLI – Sono in corso in queste ore a Misurata violenti scontri tra Gheddafi e le forze rivoluzionarie e secondo queste forze le truppe di Gheddafi starebbero prendendo a cannonate le case della gente comune. Stando alla France Presse, i rivoluzionari hanno definito tale azione un vero e proprio crimine contro l’umanità. Le forze anti-Gheddafi stanno cercando di resistere in tutti i modi all’interno di Misurata ed attualmente stanno cercando di respingere l’offensiva delle forze fedeli a Gheddafi su tre diversi versanti della città.

Afghanistan: situazione fuori controllo, non si placa protesta a rogo Corano

Afghanistan: situazione fuori controllo, non si placa protesta a rogo Corano
KABUL – In questi minuti sono in corso a Kandahar, nel sud dell’Afghanistan, imponenti proteste popolari che condannano il rogo del Corano commesso da un pastore estremista negli Stati Uniti. Secondo il corrispondente di Press TV che ha parlato domenica mezzogiorno ora locale dalla città, il bilancio delle vittime degli scontri di ieri tra manifestanti e forze dell’ordine è di 16 morti ed 80 feriti. Il Bazaar della città, il cuore economico, è rimasto chiuso e secondo le forze di sicurezza, le violenze ieri sarebbero scoppiate dopo che la gente ha tentato un linciaggio degli impiegati dell’ufficio dell’Onu, ossia la stessa azione compiuta 24 ore prima dagli abitanti di Mazar Sharif, nel nord del paese. La gente è indignata e su tutte le furie e a quanto pare non è soddisfatta dalla condanna espressa dal presidente Hamid Karzai.

E dopo il conflitto di potere con i pm spunta l'improcedibilità per il premier

Pdl, nuova mossa blocca-processo. Nel partito c'è chi propone di votare un documento che nega la possibilità del giudizio, ma non tutti sono d'accordo. Un segnale alla Consulta, che comunque secondo l'opposizione non avrà alcun valore sul percorso del processo

di FRANCESCO BEI e LIANA MILELLA
ROMA - Devono superare due scogli come il conflitto d'attribuzione per Ruby e la prescrizione breve ma già lavorano a una zeppa da piazzare sul cammino del processo di Milano.
L'improcedibilità. Formula che, fuori dal giuridichese, vuol dire che il Parlamento, la Camera nel caso di specie, vota per negare qualsiasi possibilità di ulteriore indagine o processo per un componente del governo. Non sono uniti, su questo, i berlusconiani. C'è chi spinge sull'acceleratore e vorrebbe che la nuova pronuncia arrivasse addirittura a ridosso dei voti di questa settimana. Chi consiglia maggiore prudenza e l'opportunità di attendere almeno la decisione della Consulta sull'ammissibilità del conflitto. Chi è ancora più guardingo e suggerisce di tenersi questa come ultima carta da giocare, attendendo il pronunciamento della Corte sul conflitto. Chi, infine, sconsiglia di forzare ancora la mano, quasi che l'improcedibilità, spesa così su due piedi, possa sortire l'effetto di indebolire e depotenziare l'arma del conflitto, quasi che gli stessi proponenti avessero dei dubbi sulla sua efficacia. Niccolò Ghedini è tra questi. Lui, a conflitto ormai sulla strada della Corte, preferisce che si giochi una carta per volta.
Continua ...

Negoziati segreti e tradimenti l'ultima battaglia del raìs

La guerra in fase di stallo: ribelli e lealisti non riescono a dare il colpo decisivo. La coalizione non accelera: teme che la caduta della capitale porti a un bagno di sangue

di BERNARDO VALLI
BENGASI - È una tragedia classica. Sembra ricalcata su un testo antico. Manca soltanto il finale. Nessuno sa ancora quale sarà la fine del tiranno. Né chi gli vibrerà l'ultimo colpo, quello decisivo. Politico o fisico. Forse un collaboratore tra i più vicini, giudicato tra i più fedeli. Oppure una tribù che l'abbandona. Il tradimento estremo potrebbe essere ordito anche da un familiare. Nulla è escluso. Soltanto i tempi sono incerti. Nella realtà il sipario non cala a un'ora fissa.
Certa è la scena. Tutto ruota attorno al rifugio di Tripoli da dove Muhammar Gheddafi conduce la sua ultima battaglia di raìs. Ieri, poco prima dell'alba, si sono udite sparatorie nelle vicinanze e due testimoni hanno poi giurato di avere visto pozze di sangue sul selciato, presto cancellate. E quando la città si è svegliata ha scoperto che gli uomini armati si erano moltiplicati per le strade. Le armi erano più numerose dei cellulari in una contrada pacifica. Ne erano state distribuite nelle ore precedenti, senz' altro a persone fidate, non ancora incorporate nelle milizie e mobilitate per affrontare un'emergenza ormai estrema. Di miliziani non se ne erano mai visti tanti in giro, sulla Piazza Verde, nel suk della medina, nelle vicinanze della moschea Gurgi o dell'Arco di Marcaurelio. Era il segno evidente che il livello della tensione, del sospetto, della paura si era bruscamente alzato.
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Obama lancia la corsa per tenersi la Casa Bianca

Il presidente si ricandida, domani l'annunci. Il suo gradimento è ancora basso, ma l'economia in ripresa può dargli la spinta decisiva

dal nostro inviato ANGELO AQUARO
NEW YORK - E adesso chi lo ferma più il Billion Dollar Baby, l'Obama 2.0, l'irraggiungibile Barack, il presidente dei record che domani, al più tardi martedì, consegnerà le carte alla Federal Election Commission per lanciare la sua nuova sfida all'America? L'avevano dato per morto e sepolto, bollito e spacciato. E invece l'uomo che questa settimana annuncerà ufficialmente di ripuntare alla Casa Bianca rischia di passare alla storia per un altro primato ancora: il ri-candidato più ricco degli States.
"Un bilione" c'è scritto sulla busta di questo Bonaventura d'America passato in due anni attraverso più di una sventura. E adesso miracolato dalla disoccupazione che finalmente, anche se piano, scende: 8,8 per cento, 216 mila posti di lavoro in più. E da una Borsa che dalle lacrime della recessione è tornata alla festa di 12 anni fa. E dalla prospettiva di una campagna elettorale in cui potrebbe presentarsi come il primo Comandante in Capo capace di chiudere non una, non due, ma nientedimeno che tre guerre: Iraq, Afghanistan e - se Dio e Muhammar Gheddafi vorranno - Libia.
Continua ...

Immigrazione: Berlusconi a Tunisi per cercare un accordo

Immigrazione: Berlusconi a Tunisi per cercare un accordo
ROMA – Sarà l’incontro di domani a Tunisi con il primo ministro tunisino Beji Caid Essebsi e con il presidente ad interim Foad Mebazaa che deciderà il futuro delle operazioni dell’emergenza sbrachi a Lampedusa. La missione di domani, non certo semplice, sarà condotta dal premier Silvio Berlusconi e dal suo ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Ma alla vigilia della delicatissima missione e’ già scontro totale tra Italia e Tunisia sul tema immigrazione. Ieri fonti ufficiali del ministero degli Esteri tunisino hanno fatto trapelare tutto il loro malumore smentendo l’esistenza di qualsiasi tipo di accordo scritto con l’Italia. Roma piuttosto - questo il senso dello sfogo tunisino - mostri “solidarietà” con un Paese che, malgrado le mille difficoltà che sta attraversando, “é stato in grado di accogliere oltre 150mila rifugiati in fuga dalla Libia”. Comunque nonostante le bagarre della vigilia, il pacchetto di misure che Berlusconi e Maroni porteranno domani all'attenzione dei rappresentanti del Governo tunisino contiene le seguenti priorità: "aiutare i migranti in casa loro" come ha spiegato nei giorni scorsi il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Una sorta di nuova "operazione Albania" che punti a un approccio di sistema composto da una cooperazione sul controllo delle partenze e del pattugliamento in mare, misure di stimolo allo sviluppo economico, finanziamento di corsi di formazione e azioni di sostegno alla bilancia dei pagamenti. Più in particolare, Berlusconi offrirà al primo ministro Essebsi una maggiore cooperazione per il contrasto dei flussi di migranti irregolari. C'è la disponibilità italiana a garantire forniture di nuove motovedette e fuoristrada per il controllo delle coste oltre ad attrezzature per le forze di polizia. Un impegno, questo, quantificabile in 75 milioni di euro. Oltre a ciò, sul fronte economico, si punta a rivitalizzare il sistema delle piccole e medie imprese con una linea di credito ad hoc per altri 75 milioni mentre progetti specifici verranno illustrati per la pesca e per la formazione professionale (circa 20 milioni di euro). La fragile economia tunisina reduce dalla "rivoluzione dei gelsomini" potrà contare, inoltre, su una misura di sostegno alla bilancia dei pagamenti per la quale verranno messi a disposizione altri 100 milioni di euro. A fronte di questo ricco pacchetto (circa 300 milioni di euro) l'Italia chiederà al Governo di Tunisi di riprendere a sorvegliare in maniera efficace le coste, scoraggiare le partenze degli irregolari e accettare di rimpatriare almeno una parte di coloro che sono arrivati a Lampedusa.

Libia: recuperati cadaveri 70 migranti

(ANSA) - MALTA - Una settantina di cadaveri, quasi certamente di migranti morti durante una traversata verso le coste italiane, sono stati recuperati davanti alle coste libiche, nei pressi di Tripoli. La notizia, risale a giovedi' scorso, e' stata confermata all'ANSA da padre Joseph Cassar, responsabile del servizio dei Gesuiti per i rifugiati a Malta, che ha detto di averla appresa da alcuni profughi eritrei che si trovano ancora in Libia. I corpi sono stati sepolti giovedi' senza che fossero stati riconosciuti.

Cadavere smembrato Lodi, serial killer?

(ANSA) - LODI - Spunta l'incubo del killer seriale nelle indagini sull'uomo ammazzato, trovato senza mani e testa e fatto a pezzi, notato venerdi' mattina nella scarpata a lato della ex statale 234 a Orio Litta, nel lodigiano. La conferma arriva da fonti autorevoli della procura di Lodi. Dopo un sopralluogo un carabiniere ha rammentato la salma senza nome rinvenuta nel 2007 a Inverno e Monteleone, in provincia di Pavia, a pochi chilometri di distanza, ma si pensa anche alla donna uccisa e smembrata a Roma.

Regime Sionista: Onu deve annullare rapporto Goldstone

Regime Sionista: Onu deve annullare rapporto Goldstone
TELAVIV – Il premier sionista il falco Benjamin Netanyahu ha chiesto alle Nazioni Unite di cancellare un rapporto che condanna Israele per i crimini di guerra commessi durante l’aggressione alla Striscia di Gaza. Secondo la rete satellitare in lingua inglese Press TV, dopo che lo stesso Richard Goldstone, ovvero l’autore del rapporto, ha scritto un editoriale sul Washington Post ritirando il suo stesso rapporto sui crimini israeliani a Gaza, Netanyahu ha chiesto all’Onu di annullare ufficialmente la condanna al suo regime. Non è ancora chiaro però come e per quale motivo Goldstone si sia rimangiato il suo preciso e dettagliatissimo rapporto che documentava l’uso sproporzionato della forza, l’azione contro i civili e l’uso di civili come scudi umani da parte delle forze del regime israeliano. Oltre 1400 palestinesi, per la maggiorparte donne e bambini, vennero uccisi durante la devastante aggressione contro Gaza a cavallo tra il 2008 ed il 2009.

Giappone: nuovo bilancio, oltre 12 mila morti

Giappone: nuovo bilancio, oltre 12 mila morti
TOKYO – Il bilancio ufficiale delle vittime del sisma e dello tsunami in Giappone ha superato domenica mattina i 12 mila morti mentre i dispersi sono 15500. Secondo l’agenzia russa Ria Novosti il governo giapponese ha quantificato in 310 miliardi di dollari i danni materiali del sisma mentre sono 165 mila le persone che attualmente hanno trovato ripato nei centri di accoglienza improvvisati subito dopo il violento terremoto.

Yemen: migliaia in piazza ad Aden, ‘Erhel Ya Fased’ (Vattene o Corrotto)

Yemen: migliaia in piazza ad Aden, ‘Erhel Ya Fased’ (Vattene o Corrotto)
ADEN – Migliaia di cittadini yemeniti sabato sono scesi in piazza ad Aden, porto a sud del paese, per chiedere le dimissioni del presidente Saleh e invocare uno sciopero generale fino alla caduta del suo governo. Secondo l’agenzia Fars la gente ha impedito lo spostamento alle forze dell’ordine incendiando gomme di auto per le strade principali. “Erhel Ya Fased”, “Vattene o Corrotto” tra gli slogan più popolari rivolti ad Ali Abdullah Saleh, al potere da circa 30 anni.

Bahrain: Usa e GB principali sponsor degli Al Khalifa

Bahrain: Usa e GB principali sponsor degli Al Khalifa
MANAMA – “Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna sono i principali sostenitori del regime monarchico in Bahrain”. A spiegarlo alla rete satellitare Al-Alam il leader rivoluzionario Saeed Shahabi. Secondo il membro prestigioso del movimento Ahrar (Liberi) del Bahrain, la popolazione del Bahrain oggi è costretta a sopportare le violenze delle forze della monarchia e di quelle saudite per via del sostegno dato da Londra e Washington ai dittatori locali. Shahabi ha affermato che “le proteste in Bahrain proseguiranno fino al crollo della monarchia” e che ormai le proteste, sono divenute “parte della vita” della gente.