lunedì 7 giugno 2010

Cia: detenuti trattati come cavie umane?

Secondo un rapporto di una organizzazione per i diritti umani, i medici professionisti che sono stati coinvolti negli interrogatori dell’Agenzia americana ai sospetti terroristi, avrebbero effettuato forme di ricerca e sperimentazione in violazione dell’etica medica e del diritto interno e internazionale. Lo scrive il NYT: Medici, psicologi e altri professionisti assegnati a monitorare l’utilizzo della CIA di waterboarding, di privazione del sonno e altre tecniche intensive di interrogatorio avrebbero raccolto i dati dell’impatto degli interrogatori sui prigionieri detenuti a scopo di affinare le tecniche e garantire che tutto fosse rimasto entro i limiti stabiliti da parte degli avvocati dell’amministrazione Bush.
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"Se Masi oscura Annozero spegnamo la tv per un giorno"

Adriano Celentano scrive una lettera a Repubblica. La vicenda del giornalista come spunto per una riflessione sulla libertà di informazione, la pubblicità, le devastazioni ambientalidi - ADRIANO CELENTANO. CARO direttore, non credo che nel 2012, come ci racconta l'omonimo film, ci sarà la fine del mondo. Certo però i segnali che ci arrivano da ogni parte del pianeta sembrano tutt'altro che incoraggianti. E quanto più i segni appaiono di ordine distruttivo, tanto più i politici, quelli che comandano, sembrano essere investiti da una stupidità devastante.La Terra ci avverte che non è più possibile dipendere dal petrolio. E per farcelo capire ci sta vomitando addosso 19mila barili di peste al giorno, oscurando il mare degli americani e rischiando quindi, di avvelenare l'intera catena alimentare. Questo è ciò che ha causato Bp, la più grande azienda petrolifera del mondo, che come dice Obama è rigorosamente attenta a contare gli spiccioli con la gente del Golfo Messico vittima di questo immane disastro. E pronta invece a pagare dividendi da 10 miliardi di dollari ai suoi azionisti. Il fatto che poi siano morti 13 lavoratori anche questo è sembrato del tutto irrilevante. La marea nera però non si ferma. Un segno questo che, da parte della terra, ci arriva come un qualcosa che ha tutta l'aria di un ULTIMATUM: "Se continuerete a trivellarmi, il mare di tutto il pianeta morirà. E prima ancora, morirete voi".Un avvertimento quindi dalle dimensioni catastrofiche che tuttavia sembra non impressionare minimamente il governo italiano. E' di pochi giorni infatti, la notizia che riguarda un via libera da parte del nostro folle governo a trivellare il bel mare della Sicilia. Evidentemente i rosicchiatori della maggioranza han pensato che tutta quella purezza nelle acque cristalline dei siciliani è sprecata. Perché non imbrattarla con un po' di petrolio e di catrame? Il guadagno che se ne ricaverebbe sarebbe abbastanza per seppellire l'intera isola. E a breve scadenza la Liguria e il Veneto. Continua ...
http://www.repubblica.it/politica/2010/06/07/news/celentano_santoro-4626049/

Così scatterà il bavaglio del governo

Le questioni più discusse del ddl che bloccherà le inchieste e cancellerà le notizie - di LIANA MILELLA . IL bavaglio. Per i magistrati, per i giornalisti, per le tv. Una legge costruita apposta, un bavaglio appunto, per ridurre drasticamente il numero delle intercettazioni e impedire che il loro contenuto divenga pubblico anche se gli indagati ne sono venuti a conoscenza. Una legge per proteggere dagli ascolti i parlamentari e i loro più stretti collaboratori e amici. Una legge per rendere più difficili pure le inchieste di mafia. Una legge che impone una durata massima alle registrazioni anche se non si è trovato il colpevole. Una legge per evitare altri casi D'Addario. Una legge per costringere i pm a non aver più alcun rapporto con la stampa, pena l'estromissione dal processo. La legge sulle intercettazioni è tutto questo.
Ed entra in vigore subito per bloccare i processi sugli appalti e non far più uscire una notizia.
Quando, e come, il pm potrà intercettare?Il pm potrà chiedere un'intercettazione telefonica o visiva e i tabulati solo in presenza di "sufficienti indizi di reato" per i delitti di mafia e di terrorismo e se dispone di "gravi indizi di reato" per tutti gli altri crimini. Dovrà essere certo che le utenze appartengano ai soggetti indagati o dimostrare per gli altri che "sono a conoscenza dei fatti per cui si procede". Nel valutare i "gravi indizi" dovrà tenere conto di quanto il codice di procedura penale, all'articolo 192, stabilisce per valutare una prova. Ad autorizzare il pm, per ogni richiesta o proroga, che dovrà far sottoscrivere dal procuratore capo, sarà il tribunale collegiale del capoluogo di distretto cui dovrà inviare ogni volta tutte le carte.
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http://www.repubblica.it/politica/2010/06/07/news/intercettazioni_dossier_bavaglio-4626729/

B. sconsiglia le operazioni per cancro. B. produce pillole anti-cancro

Lo strano caso del premier che promette di sconfiggere il cancro, che compra la casa farmaceutica che lavora sul farmaco anti-tumorale, che sconsiglia le operazioni e taglia i fondi per i servizi oncologici. Già, lo strano caso. Non è passato troppo da quel sabato: era il 20 marzo, e davanti a “un milione” di persone il presidente del Consiglio prometteva. “Sconfiggeremo il cancro“. Il disgusto neppure troppo esplicito di stampa e opposizione – che altrove avrebbe preteso ben più delle scuse che qui non hanno neppure chiesto esplicitamente – prendeva vita dietro una sicura interpretazione della sparata: populismo 100%, intenzione di solleticare gli strati più disperati dell’elettorato. E smuoverli, ché lui gli avrebbe dato la vita, sconfitto il male incurabile. Che già così fa orrore. Si scopre, solo qualche giorno fa, che il presidente del Consiglio ha alzato la sua quota di partecipazione nella MolMed tramite la Fininvest, e mettendo suo figlio Luigi nel cda. Adesso: non so se avete presente quanti anni abbia ’sto Luigi (21), ma la MolMed, Molecular Medicine spa, è un’azienda farmaceutica che ha allo studio nuovi farmaci anti-tumorali (secondo quanto riporta Bloomberg). “Uno attaccherebbe i principali tipi di cancro – si legge su Il Giornale – mentre l’altro aiuterebbe a ricostruire il sistema immunitario distrutto dalla leucemia”.Ok, l’incastro combacia: Berlusconi diventa socio di maggioranza dell’industria che sta lavorando su medicinali anti-cancro, a dicembre; Berlusconi promette di battere il cancro in tre anni, a marzo. Lo noterebbe anche Gaetano Quagliariello.
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La mappa degli abusi sessuali nella Chiesa

Negli ultimi quindici anni circa, una maggior attenzione delle autorità civili, ed una tendenza crescente da parte delle vittime a denunciare gli episodi, hanno portato all’attenzione pubblica l’incidenza dei casi di abusi su minori da parte di membri della Chiesa Cattolica. A partire dai casi di grande rilievo e clamore mediatico degli Stati Uniti e dell’Irlanda, è emerso che il fenomeno coinvolge tutto il mondo cattolico, dal Sudamerica, all’Europa, all’Africa, nelle missioni. Lo scandalo ha costretto i vertici della Chiesa, finora mai intervenuti, a cominciare a prendere posizione pubblicamente in merito alla vicenda, in seguito alle accuse di aver operato con scarsa trasparenza nell’occuparsi dei casi di abuso e di poca incisività nel sanzionare i colpevoli, oltre ad aver sistematicamente tentato di insabbiare i casi senza segnalarli alle forze dell’ordine. Oltre alla gravità dei fatti, e alla crisi autocritica in cui hanno trascinato parte delle istituzioni ecclesiastiche, fa impressione la diffusione geografica degli abusi e delle violenze, in un deviato e orribile riflesso della diffusione del verbo. Dopo i molti racconti di violenze, ammissioni, dimissioni arrivati da tutto il mondo in queste ultime settimane, ieri – ferma restando la presunzione di innocenza – un sacerdote è stato arrestato a Lodi con l’accusa di aver avuto rapporti sessuali con un ragazzino che all’epoca degli abusi aveva 13 anni. Questa mappa ospita solo i casi dimostrati e verificati, e nasce dalla convinzione che le terribili storie di cui si parla non siano singole orribili storie, per quanto numerose, ma che raccontino un pezzo importante e ineludibile del rapporto della Chiesa con la propria missione e con la propria organizzazione. E che vadano viste anche da lontano, per capire e per capire come fare in modo che non sia più così.
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http://www.ilpost.it/2010/05/26/la-mappa-degli-abusi-sessuali-nella-chiesa/