sabato 28 novembre 2009

miracoli

A chi tocca adesso?

"Il mio inferno in carcere per aver sfidato il regime"

ROMA - A volte capita che fuori dall'Inferno ti aspetti il Paradiso. È successo a Maziar Bahari, 42 anni, reporter irano-canadese di Newsweek e collaboratore di altri media internazionali: pochi giorni dopo essere stato rilasciato dal carcere di Evin, dove è stato rinchiuso per quasi quattro mesi nelle settimane successive alla contestata rielezione di Mahmud Ahmadinejad alla presidenza dell'Iran, sua moglie Paola ha dato alla luce la loro prima figlia, Marianna Maryam. "È bellissima - racconta lui - per ora non fa altro che mangiare e dormire". Sarà la bambina, sarà la libertà ritrovata, ma la voce di Bahari è serena. Non è scontato per uno che ha passato 118 giorni nelle mani dei Guardiani della rivoluzione con l'accusa di essere una spia. Signor Bahari, come è cominciato il suo incubo? "Era il 21 giugno. Si sono presentati a casa mia in quattro. Mia madre ha aperto e le hanno detto che avevano una lettera per me. Hanno perquisito la mia stanza e poi mi hanno portato via. "Lei è nostro ospite", mi hanno detto. C'erano cinque macchine fuori dalla porta. Quando ho visto la strada ho capito che andavamo ad Evin".
Continua ...
http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/esteri/iran-9/maziar-bahari/maziar-bahari.html

Mafia: Saviano replica a Berlusconi

ROMA - Arriva anche da Roberto Saviano la replica alle parole di Silvio Berlusconi che si e' "sfogato" contro chi scrive di mafia. "Raccontare le contraddizioni - ha scritto Saviano in una nota diffusa dal suo staff - significa amare il proprio paese e non diffamarlo. Scrivere significa resistere e tentare di dare gli strumenti per cambiare". "Il mio pensiero - ha aggiunto l'autore di Gomorra - va alle famiglie di chi e' morto per scrivere di mafia. Immagino oggi il loro dolore. Per quanto mi riguarda continuero' a scrivere di poteri criminali". (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Mafia-Saviano-replica-Berlusconi/28-11-2009/1-A_000064215.shtml

Cucchi, la guerra dei testimoni, nuove accuse a carabinieri e agenti

ROMA - "Mi hanno ammazzato di botte i carabinieri: me le hanno date tutta la notte". Lo avrebbe confidato Stefano Cucchi al suo compagno di cella, la numero 6, nella medicheria di Regina Coeli, la notte del 16 ottobre, 24 ore dopo il suo arresto. Finora è l'unica accusa agli uomini dell'Arma per il pestaggio del trentunenne arrestato e morto, dopo una settimana, con due vertebre rotte, traumi al viso e alla testa e il corpo segnato da sospette bruciature di sigaretta. Arriva dal carcere sotto forma di lettera. Tre pagine scritte a mano, in maiuscolo, da un tunisino e indirizzate al senatore Stefano Pedica che le ha consegnate ieri in Procura. Sulla morte di Cucchi calano così altre ombre ed è battaglia tra testimoni. I magistrati, che hanno già sentito il tunisino, danno poco credito alla sua lettera. Lo scenario fin qui disegnato dalle indagini, insomma, non cambierebbe: il pestaggio si sarebbe consumato nel sotterraneo del tribunale e gli autori sarebbero i tre agenti penitenziari indagati per omicidio preterintenzionale (omicidio colposo è invece l'accusa a tre medici del reparto carcerario dell'ospedale Sandro Pertini dove Cucchi è morto denutrito e disidratato). Gli inquirenti diffidano del nuovo racconto del tunisino perché il primo era molto più vago. E poi, gli altri tre detenuti nella medicheria di Regina Coeli non hanno puntato il dito contro i carabinieri. Come il supertestimone africano la cui deposizione esce ora confermata da un albanese e due italiani che udirono le urla e il pianto di Cucchi dalle loro celle nel sotterraneo del tribunale, mentre aspettavano di essere chiamati per il processo.
Leggi tutto:
http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/cronaca/morte-cucchi-3/lettera-testimone/lettera-testimone.html

Mafia: Claudio Fava, "Berlusconi parla come un mafioso"

ROMA - "Silvio Berlusconi parla come un mafioso. Strozzare per far tacere e' sempre stato il linguaggio di Cosa Nostra: evidentemente da oggi e' anche quello del governo italiano". Claudio Fava, uno dei leader di 'Sinistra e Liberta', ha commentato cosi' l'uscita del premier su quanti scrivono libri sulla mafia. "Giuro li strozzerei", ha detto in particolare Berlusconi durante un convegno ad Olbia. Giuseppe Fava, il padre di Claudio, fu assassinato da Cosa Nostra a Catania il 5 gennaio 1984. Fondo' lo storico giornale antimafia 'I Siciliani'. (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Politica/Mafia-Claudio-Fava-Berlusconi-parla-mafioso/28-11-2009/1-A_000064126.shtml

Mafia: Donadi, "Premier disonora la memoria delle vittime"

ROMA - ''Se il premier pensa davvero che la mafia sia un fenomeno editoriale o cinematografico disonora la memoria e il coraggio di chi, per combatterla, ha perso la vita o e' costretto a vivere sotto protezione''. Lo dice il capogruppo dell'Italia dei valori alla Camera, Massimo Donadi, che invita Berlusconi a ''chiedere scusa immediatamente alle vittime della mafia e alle loro famiglie'', dopo le dichiarazioni riguardo agli autori della 'Piovra' e dei libri sull'argomento. (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Politica/Mafia-Donadi-Premier-disonora-memoria-vittime/28-11-2009/1-A_000064148.shtml

Treno deraglia in Russia: 39 vittime e 100 feriti. La strage provocata da una bomba

Mosca, 28 nov. (Adnkronos/Ign) - Il deragliamento del treno Mosca-San Pietroburgo che ha provocato 39 morti e un centinaio di feriti è stato causato dall'esplosione di una bomba. Lo hanno riferito gli investigatori russi incaricati di indagare sulle cause dell'incidente avvenuto ieri sul Nevsky Express Mosca-San Pietroburgo . Secondo quanto si legge in una nota della commissione d'indagine federale, gli investigatori hanno rinvenuto sulla scena del disastro "elementi di un congegno esplosivo". Secondo il capo del servizio segreto interno Fsb, Alexander Bortnikov, che ha incontrato il presidente Dmitry Medvedev per comunicare l'esito delle prime indagini condotte, la bomba che ha provocato il deragliamento ha avuto una potenza esplosiva pari a sette chili di tritolo. Tra i feriti c'è anche un cittadino di nazionalità italiana. Lo conferma la Farnesina precisando che l'uomo non è in gravi condizioni e ha già parlato con il Consolato italiano ed i suoi familiari. Si trova ricoverato all'ospedale i Valdaj e si prevede che sarà trasferito a San Pietroburgo. L'Unità di Crisi del Ministero degli Esteri è in contatto con le autorità consolari e l'Ambasciata di Mosca che stanno seguendo la vicenda sin dalle prime ore immediatamente dopo l'incidente.
Continua ...
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Treno-deraglia-in-Russia-39-vittime-e-100-feriti-La-strage-provocata-da-una-bomba_4050263372.html

MAFIA: DE MAGISTRIS, BERLUSCONI UMILIA CHI LA COMBATTE

Roma, 28 nov. (Adnkronos) - "Ridurre la mafia a barzelletta e' un atteggiamento indegno da parte di chi riveste il ruolo di presidente del Consiglio''. Lo afferma Luigi de Magistris dell'Idv.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/MAFIA-DE-MAGISTRIS-BERLUSCONI-UMILIA-CHI-LA-COMBATTE_4050468998.html

Ogni stacolo all'informazione dovrebbe essere considerato reato

In Italia i giornalisti minacciati, vittime di danneggiamenti e ritorsioni personali sono tantissimi, come ha dimostrato “Ossigeno per l’informazione”, l’osservatorio della FNSI-Ordine dei giornalisti sui cronisti minacciati e le notizie oscurate sulla violenza. Il Rapporto 2009 ha contato nel triennio 2006-2008 quarantasei episodi che coinvolgono circa 200 giornalisti, ed è una stima per difetto (confrontare su www.fnsi.it e www.odg.it alla pagina OSSIGENO). Ai giornalisti vittime di violenze fisiche si sommano quelli intimiditi con azioni giudiziarie abnormi che spesso si concretizzano in richieste di risarcimento in sede civile per cifre esorbitanti. Al momento, oltre ai casi arcinoti e paradigmatici delle citazioni miliardarie del premier Silvio Berlusconi contro “La Repubblica” e “l’Unità”, ce ne sono pendenti svariate decine nei confronti di giornalisti spesso poco noti e per importi che superano le disponibilità economiche personali e dei loro giornali. C’è uno stillicidio di nuovi episodi di questo genere.Non siamo quindi di fronte a un fenomeno che si manifesta episodicamente, ma a comportamenti diffusi e ricorrenti, che trovano terreno facile in una cultura e in un quadro giuridico che considera alla leggera i comportamenti messi in atto per ostacolare indebitamente la funzione di servizio pubblico che ogni giornalista assolve mentre è impegnato a informare l’opinione pubblica. Lo sa ognuno di questi giornalisti presi di mira, che fa una enorme fatica per far valere il diritto di cronaca: deve dimostrare di essere titolare di tale diritto e di svolgere una funzione di pubblico interesse. Una situazione difficile, scomoda che ricorda l’assurda condizione in cui si trovavano le vittime di mafia fino al 1985, cioè prima dell’inserimento nel Codice Penale dell’art. 416 bis, quello che ha riconosciuto la fattispecie del reato di associazione mafiosa. Fino ad allora, per avere giustizia, ognuna di quelle vittime doveva dimostrare l’esistenza della mafia.Allora poniamoci questa domanda: se in Italia vengono compiuti innumerevoli atti indebiti per comprimere, limitare, condizionare, cancellare la libertà di stampa e di espressione sancita dall’art.21 della Costituzione, non sarebbe il caso di prevedere un reato specifico per queste violazioni? E anche un’aggravante specifica per i reati contro la persona (intimidazioni, minacce, percosse, danneggiamenti) commessi per limitare l’esercizio della libertà di espressione e di cronaca di un giornalista?
Continua ...
http://www.articolo21.org/232/notizia/ogni-stacolo-allinformazione-dovrebbe-essere.html

Giustizia, Berlusconi 'nega' avvisi garanzia: Nulla contro di me

Roma, 28 nov. (Apcom) - Ufficialmente si parla di "sopraggiunti impegni istituzionali". Ufficiosamente si dice che la fitta agenda della giornata, completata in serata anche da una cena a Villa Madama con i vertici di Alitalia, abbia reso difficile incastrare la trasferta. Di certo c'è che in extremis il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annullato la visita a Camarda dove avrebbe dovuto consegnare un nuovo lotto di case ai terremotati abruzzesi, con tanto di finestra televisiva in diretta su Canale 5. E subito è partito il giallo sulla vera motivazione, con un tam tam più insistente di altri: la voce dell'imminente arrivo di un avviso di garanzia. Tanto insistente che alla fine è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, a dover precisare: "Escludiamo nel modo piú deciso che sia in arrivo un qualsiasi atto correlato alle indagini di Firenze e Palermo. Non esiste. E' fin troppo facile - dice - smentire ciò che non c'è". Palazzo Chigi, dunque, ostenta sicurezza. Anche in privato - viene riferito - il premier avrebbe assicurato che "non hanno niente contro di me".
Continua ...
http://www.apcom.net/newspolitica/20091128_050940_15a278e_77290.shtml

Il debito pubblico USA oltre i 12.000 miliardi di dollari

Nel più assoluto silenzio dei media statunitensi e di tutto il mondo, il debito pubblico USA, il 16 novembre ha toccato e superato, per la prima volta nella storia, i 12.000 miliardi di dollari. I dati relativi al debito pubblico vengono pubblicati giornalmente, attorno alle ore 14 (ora di New York) sul sito del Tesoro statunitense e si riferiscono a quelli del giorno precedente. Il debito pubblico USA continua a crescere incessantemente. Dieci anni fa, nell’anno fiscale relativo al 2000, il debito pubblica USA cresceva, rispetto all’anno precedente, solamente di 17,91 miliardi di dollari, attestandosi a 5.674 miliardi. E’ bene precisare che l’anno fiscale USA inizia il primo ottobre e termina il 30 settembre dell’anno successivo; pertanto l’anno fiscale del 2000 va dal primo ottobre del 1999 al 30 settembre del 2000. Nel 2001 il debito pubbico USA cresceva di 133 miliardi di dollari; nel 2002 la crescita era di 420 miliardi; poi, per cinque anni di seguito, fino all’anno fiscale 2007 il debito pubblico USA cresce annualmente di circa 500/550 miliardi. Nel 2008 raddoppia: in un solo anno aumenta di 1.017 miliardi. Nel 2009 (01/10/2008-30/09/2009), quasi un altro raddoppio: cresce di altri 1.885 miliardi.
Continua ...
http://www.agoravox.it/attualita/economia/article/il-debito-pubblico-usa-oltre-i-12-11173

RUSSIA: TRENO DERAGLIATO, SI INDAGA SU ATTO DI TERRORISMO

(AGI) - Mosca, 28 nov. - La procura generale russa ha aperto un'indagine per terrorismo e detenzione illegale di esplosivi in merito all'incidente del treno passeggeri Nevsky, il cui bilancio e' di 39 morti. Il treno, in viaggio da Mosca a San Pietroburgo, era uscito dalla carreggiata tra Alyoshinka e Uglovka, a circa 350 chilometri da Mosca, nella regione di Novgorod.
http://www.agi.it/rubriche/ultime-notizie-page/200911280854-pol-rom0014-russia_treno_deragliato_si_indaga_su_atto_di_terrorismo