mercoledì 13 aprile 2011

I segreti della schizofrenia in "provetta" I neuroni malati comunicano di meno

Uno studio pubblicato su Nature svela la causa di questo disturbo del pensiero. Un gruppo di ricercatori americani ha ricostruito i neuroni in vitro: rispetto a quelli sani, quelli "malati" creano meno sinapsi, i collegamenti che consentono alla mente di funzionare. Test per nuovi farmaci

di GIULIA BELARDELLI
ROMA - Ricreare in laboratorio i neuroni di un paziente affetto da schizofrenia, così da poter studiare le fondamenta biologiche della malattia e mettere alla prova l'efficacia dei vari farmaci. E' quanto è riuscito a fare un gruppo di ricercatori del Salk Institute for Biological Studies (California), della Penn State University (Pennsylvania) e di altri centri di ricerca statunitensi, il cui studio è appena stato pubblicato su Nature. La chiave del loro lavoro, ancora una volta, è nelle cosiddette cellule staminali pluripotenti indotte (iPSCs), vale a dire cellule prelevate da un tessuto adulto e trasformate artificialmente in staminali capaci di assumere diverse funzioni.
La nuova tecnica, che consente appunto di rigenerare i neuroni di pazienti schizofrenici, potrebbe rivelarsi utile anche per lo studio di malattie in parte ancora oscure come l'autismo e il disordine bipolare. Secondo i ricercatori, inoltre, il metodo segna un passo in avanti verso la medicina personalizzata, ossia l'era in cui sarà possibile elaborare trattamenti personalizzati sulla base di informazioni cellulari e/o genetiche.
Il cervello di uno schizofrenico è stato ricostruito in provetta. Un team di ricercatori americani ha prelevato poche staminali da quattro pazienti malati e le ha trasformate in neuroni, con una tecnica in grado di riprogrammare l'identità delle cellule che da "giovani" diventano "adulte". Lo studio, pubblicato su Nature, ha così svelato uno dei segreti della schizofrenia: la causa della malattia risiede in un problema di comunicazione. I "neuroni schizofrenici" formano meno ponti di collegamento tra loro e così creano .
La schizofrenia è un disordine psichiatrico che colpisce l'1% della popolazione e che, diversamente da quanto comunemente ritenuto, ha una forte base genetica (secondo alcuni studi ha un'ereditarietà superiore all'80%). Grazie a studi post mortem, era già stato osservato che le dimensioni delle cellule neuronali, il volume del cervello e altri elementi della mente degli schizofrenici differivano dagli standard. Tuttavia, né i meccanismi molecolari alla base della malattia né i sottotipi cellulari in essa coinvolti erano stati caratterizzati.
La chiave utilizzata dai ricercatori del Salk Institute for Biological Studies (California) della Penn State University (Pennsylvania) è, ancora una volta, nelle cellule staminali pluripotenti indotte (iPSCs), vale a dire cellule prelevate da un tessuto adulto e trasformate artificialmente in staminali capaci di assumere diverse funzioni.
Il team di neurobiologi che ha condotto lo studio è partito da campioni della pelle di quattro pazienti affetti da schizofrenia. Seguendo questa tecnica, 1sviluppata da Shinya Yamanaka, lo scienziato giapponese famoso per aver inventato le iPSCs, i ricercatori hanno "ringiovanito" le cellule presenti nei campioni, facendole tornare staminali e inducendone la trasformazione in cellule neuronali. In questo modo, per la prima volta, hanno avuto la possibilità di studiare in vitro una copia quasi fedele del cervello degli schizofrenici. Dopo aver effettuato diversi test, è emerso che, a differenza delle iPSCs derivanti da donatori sani, quelle dei pazienti mostravano una ridotta connettività neuronale, ovvero una minore capacità dei neuroni di trasmettere segnali e comunicare fra loro.
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Iran: niente carburante ad aerei europei

(ANSA) - TEHERAN - L'Iran ha deciso di interrompere la fornitura di carburante agli aerei di compagnie europee nello scalo di Teheran, in risposta ad un'analoga misura presa in diversi aeroporti europei nei confronti dei velivoli della Iran Air come conseguenza delle sanzioni americane contro la Repubblica islamica per il suo programma nucleare sospettato di avere finalita' militari. L'ufficio Alitalia di Teheran ha segnalato che per ora i voli con la capitale iraniana ''rimangono regolari''.

...A STO PUNTO

Meglio di don Ciotti

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Piegati

Berlusconi: “Non mi ricandido, Alfano premier”

Lo avrebbe detto il premier ad una cena. Il Wall Street Journal è in grado di raccontare tutto.

Finisce sui media internazionali il segreto di Pulcinella della politica italiana. Silvio Berlusconi non ha nessuna intenzione di ricandidarsi alle prossime elezioni politiche – si sa, punta al Quirinale – e pensa invece ad un ruolo più defilato. A sostituirlo, l’erede designato: Angelino Alfano, il ministro di cui più di ogni altro apprezza il lavoro e il metodo operativo. La differenza è che Silvio, questa volta, lo avrebbe detto esplicitamente: i giornali internazionali, ospiti alla cena in cui Berlusconi avrebbe dichiarato le sue intenzioni, hanno già la notizia.

ANGELINO, VIA LIBERA – Ad esempio il Wall Street Journal, riportato dall’Ansa.

Silvio Berlusconi esclude di volersi ricandidare al governo al termine del suo attuale mandato e indica in Angelino Alfano il suo ‘successore’ alla guida del Pdl e quindi alla premiership per il centrodestra. Nella cena di ieri con la stampa estera, riporta sul suo sito l’autorevole Wall Street Journal il cui corrispondente a Roma ha partecipato all’incontro, Berlusconi si e’ soffermato sulle prossime elezioni politiche: ‘Se ci sara’ bisogno di me come padre nobile, sono disponibile. Potrei essere capolista del Pdl, ma non voglio un ruolo operativo’, ha puntualizzato il premier

E il Guardian conferma:

afferma John Hooper, corrispondente a Roma del Guardian, presente all’incontro tra il presidente del Consiglio e alcuni rappresentanti della stampa estera. “Berlusconi”, scrive Hooper, “ha detto che non intende correre alle prossime elezioni e ha indicato in Angelino Alfano, il suo quarantenne ministro della Giustizia, la persona a cui affidare il partito”.

Israele: decisa incriminazione Lieberman

(ANSA) - GERUSALEMME - Il ministro degli esteri israeliano Avigdor Lieberman sarà incriminato per alcuni reati, tra cui riciclaggio di denaro e frode. Lo ha deciso il procuratore generale dello Stato, riferisce la radio. I reati ipotizzati risalgono al 2001-2008. ''So che ho sempre operato nel rispetto delle leggi e non ho percio' motivo di preoccuparmi'' la prima reazione del ministro.

Giustizia: Palamara, con processo breve ci rimetteranno vittime reati

Perugia, 13 apr. - (Adnkronos) - ''A rimetterci saranno le vittime dei reati, chi ha subito una truffa o una violenza sessuale, i familiari delle vittime di stragi e terremoti''. Lo ha detto il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, parlando della norma sul processo breve in discussione in queste ore, prima di intervenire ad uno degli incontri del Festival del giornalismo di Perugia.
''Il problema e' che sono effetti - ha aggiunto Palamara - che si riverberano sulla collettivita'. E' questo il vero problema''. Secondo Palamara, ''il messaggio che si da' e' di impunita' perche' far passare questa norma significa accorciare il tempo entro il quale accertare un reato, l'eventuale responsabilita'o l'innocenza e quindi dire: se si delinque si puo' farla franca''.

Lavoro: con ok a decreto via libera a pensione anticipata per 'usuranti'

Roma, 13 apr. (Adnkronos/Labitalia) - Pensionamento anticipato per i dipendenti impegnati nelle cosiddette 'attivita' usuranti'. Come i lavori in gallerie, cave e miniere, in cassoni ad aria compressa, in spazi sottomarini, quelli eseguiti ad alte temperature, in spazi ristretti, per asportazione dell'amianto, nonche' alcuni lavori notturni, quelli delle cosiddette 'linee catena', o le attivita' di conduzione di determinati veicoli di trasporto collettivo. E' quanto prevede il decreto legislativo, che ha avuto oggi il via libera dal Consiglio dei ministri, in tema di 'accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti', emanato sulla base dell'articolo 1 della legge 183/2010.

Emilio al telefono con Lele: “Chiara e Ambra? Mamma mia che belle!”

l direttore del Tg4 annuncia querela contro le ragazze che hanno parlato di lui ai giudici di Milano. Invece nelle intercettazioni ne diceva un gran bene…

‘Chiara e … Ambra … mamma mia ragazzi, che belle!’. Il direttore del Tg4 Emilio Fede, lo scorso 21 agosto, conversando al telefono con LeleMora, parla cosi’ di Ambra Battilana e Chiara Danese – le due ragazze che hanno descritto lunedi’ scorso davanti ai pm milanesi il ‘BungaBunga’ – spiegando all’agente dei vip che per la serata del giorno dopo ad Arcore ‘bisogna portare quel ‘bigne”.

L’INTERCETTAZIONE – E’ quanto emerge da un’intercettazione depositata negli atti dell’indagine a carico di Fede, Mora e Nicole Minetti. La ‘comparsa’ di Chiara Danese nel ‘giro’ delle feste ad Arcore, scrivono gli inquirenti, ‘si deve imputare ancora una volta all’intraprendenza di Daniele Salemi (collaboratore di Mora, indagato nell’inchiesta e la cui posizione e’ stata stralciata,ndr) che ne accenna per la prima volta al Mora nel corso di una conversazione amichevole’. La Danese, si legge ancora negli atti, ‘partecipa il 21 ed il 22 agosto a due serate organizzate dal Salemi su richiesta di Emilio Fede. In due telefonate con Lele Mora, il Fede lo conferma, in quanto dice di aver incontrato Daniele, il quale sarebbe arrivato con due splendide ragazze, tali Ambra e Chiara, e che sarebbero andati l’indomani a vedere la partita e ad Arcore con ‘lui”.

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http://www.giornalettismo.com/archives/121374/emilio-al-telefono-con-lele-chiara-e-ambra-mamma-mia-che-belle/

Il Csm silura il consigliere accusato di aver passato i documenti sugli amori del Pm

Vi ricordate del leghista Matteo Brigandì e della storia della Boccassini? Noi cerchiamo di dimenticarcelo da un po’

Stamattina si era pensato di far slittare al 4 maggio prossimo la decisione del plenum del Csm circa il consigliere laico della Lega, Matteo Brigandì, reo di non essersi dimesso per tempo dall’incarico di amministratore della Fin Group. A proporre il rinvio della sola votazione finale (la discussione c’era già stata nella scorsa settimana) era stato il vice presidente del Csm Michele Vietti. La legge istitutiva del Csm prevede infatti l’incompatibilità tra l’incarico di consigliere e il ruolo di componente di consigli di amministrazione di società commerciali. Una legge sacrosanta, non c’è che dire. Ma quella della Fin Group non è che una delle tante magagne di Brigandì, che infatti ha usato la sua posizione per passare materiale sulla Boccassini, che indaga su Berlusconi, al Giornale, testata di Berlusconi, che ne ha fatto uno scoop in teoria infamante, in pratica in ritardo di decenni sull’attualità, e quindi assai poco ficcante.

DECISIONE SENZA PRECEDENTI - Alla fine, messo tutto insieme, il Csm ha deciso di anticipare la decisione. Così da oggi Bridandì non è più consigliere del Csm. La ragione ufficiale è non essersi dimesso per tempo da ruolo di amministratore della Fin Group, quella ufficiosa, e visti i numeri bipartisan, è che Brigandì aveva francamente esagerato. Una decisione senza precedenti, passata con 19 sì, tre no e due astenuti. Vuol dire che erano praticamente tutti d’accordo. La votazione è avvenuta a scrutinio segreto, dopo che al Csm era stato notificato il ricorso al Tar presentato in prevenzione da Brigandì. A quel punto, Vietti ha cambiato idea e ha proposto di invertire l’ ordine del giorno, anticipando la trattazione del caso Brigandì.

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http://www.giornalettismo.com/archives/121379/incompatibile-il-csm-silura-il-consigliere-leghista-accusato-di-aver-passato-i-documenti-sugli-amori-del-pm/

LIBIA: FRANCIA, RAID FINCHE' GHEDDAFI NON LASCIA IL POTERE

(AGI) Doha - Parigi sostiene una "soluzione politica" per la crisi libica, ma ritiene necessario insistere sui raid perche' Muammar Gheddafi si convinca a lasciare il potere. "L'obiettivo e' chiaro", ha detto a Doha il ministro degli Esteri, Alain Juppe, "Gheddafi deve andare via, dobbiamo mantenere una robusta pressione militare affinche' si renda conto che non v'e' altra opzione". La riunione del Gruppo di contatto, che si tiene nella capitale del Qatar, non ha ancora risolto il punto se l'addio al potere del Colonnello debba essere o meno una precondizione per il negoziato politico .

GIAPPONE: GOVERNO, FUKUSHIMA SARA' INABITABILE PER 20 ANNI

(AGI) Tokyo. - L'area di Fukushima, devastata dal terremoto e dallo Tsunami e altamente radioattiva, rimarra' inabitabile per vent'anni. L'oscura previsione e' di uno dei collaborati del premier Naoto Kan, Kenichi Matsumoto che, parlando alla stampa, ha spiegato che probabilmente non sara' possibile vivere nella regione "per il momento". "Si potrebbe trattare - ha poi precisato - di un periodo tra i 10 e i 20 anni". Una mia percezione, spiegato Matsumoto, "ma che il primo ministro condivide con me".

Fede: "Dormirete a casa mia" i provini per le ragazze del Cavaliere

Il racconto di Ambra e Chiara sull'incontro preliminare con il direttore del Tg4: "Al ristorante volle guardarci ostentatamente il sedere". Soldi e promesse per il reclutamento

di PIERO COLAPRICO, GIUSEPPE D'AVANZO, EMILIO RANDACIO
MILANO - Ambra Battilana e Chiara Danese sono invitate ad Arcore il giorno dopo aver sostenuto un provino con Emilio Fede che le ingaggia come "meteorine". Ecco come vanno le cose, quel giorno. È il 21 agosto 2010.
Ambra: "Il mio agente Daniele Salemi parla di me e Chiara ad Emilio Fede. Magnifica la nostra bellezza e le nostre qualità personali. La prospettiva naturalmente è quella di crearci un buon "aggancio" con il direttore del Tg4, di farci fare magari "meteorine", di farci entrare nel mondo dello spettacolo. È nato così il contatto con Fede. Lo incontriamo il 21 agosto 2010 negli studi di Mediaset a Milano 2. Dopo un'attesa di un'ora in una sala dove c'è una bandiera italiana, siamo ricevuti dal direttore. Fede si mostra subito elettrizzato. Ci fa un sacco di complimenti e ci dice, rivolgendosi a Salemi, il nostro agente, che andiamo benissimo, anzi testualmente "Vanno benissimo, sono bellissime". Da questa sala ci spostiamo direttamente nello studio di Fede, dove ci ripete che andiamo benissimo per fare le meteorine, che guadagneremo 1800 euro a settimana più un importante rimborso spese, e che però avremmo dovuto lavorare tutti i giorni presso gli studi di Rete 4. Ricordo che Fede aggiunge anche che può capitare che facessimo molto tardi al lavoro. In tal caso avremmo potuto dormire a casa sua. Ricordo in particolare che Fede rivolgendosi a Chiara la definisce un po' troppo timidina e silenziosa. Ma ci rassicura, avremmopotuto fare delle prove direttamente con lui e direttamente a casa sua. Prove di dizione. Modo di comportarsi in televisione durante il programma del Tg4. Io e Chiara siamo stupefatte che il direttore, una persona così importante, ci voglia addirittura fare personalmente le prove su questo lavoro, anche se non esterniamo il nostro stupore, almeno a parole".
Chiara: "Fede non ci chiede alcuna prova, ma si mostra subito deciso a sceglierci come "meteorine". Ci dice che possiamo anche vederci con lui nella sua abitazione per fare delle "prove riservate", eventualmente delle lezioni di dizione. A noi ci sembra un sogno e siamo molto felici, ma anche "basite" per il fatto che il direttore ci voglia fare lui stesso, personalmente, da maestro". I pubblici ministeri Pietro Forno e Antonio Sangermano chiedono spiegazioni alla diciottenne. "Ma lei in quella circostanza ha pensato che ci potessero essere dei secondi fini nel proporle queste prove riservate?".
Chiara: "Sul momento assolutamente no, anche perché francamente Emilio Fede potrebbe essere mio nonno".
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Inquinamento, quei luoghi d'Italia dove si muore di più e diversamente

Industrie chimiche, discariche, centrali: non sempre il nesso fra tassi di mortalità aumentati e sito tossico è provato, ma dal progetto "Sentieri" dell'Istituto superiore di sanità emerge una mappa dei territori dove la salute dei cittadini è più a rischio

ROMA - Gli italiani che vivono nelle vicinanze di siti contaminati hanno un profilo di mortalità diverso da quello di chi vive a pochi chilometri da essi. Inoltre, il tasso di mortalità di questi cittadini è superiore rispetto alla media regionale anche se non sempre è provato il nesso di causa-effetto fra il sito inquinato e il decesso. Sono alcuni dei drammatici risultati a cui è giunto il progetto "Sentieri" - acronimo di Studio epidemiologico nazionale territori e insediamenti esposti a rischio da inquinamento - e che sono stati presentati nel corso del convegno "Ambiente e salute", in corso da tre giorni all'Istituto superiore di sanità.
Il progetto, coordinato dall'Iss tra il 2007 e il 2010 nell'ambito di un programma promosso dal ministero della Salute, è stato realizzato in collaborazione con il Centro europeo ambiente e salute dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il Dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario regionale del Lazio, il Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa e l'università La Sapienza di Roma.
"Sentieri" ha valutato la mortalità della popolazione residente in 44 siti di interesse nazionale per le bonifiche in un periodo di otto anni. Lo studio ha riguardato circa 6 milioni di cittadini, residenti in 298 comuni ed ha preso in considerazione 63 cause di morte, tumorali e non - tra queste ultime, malattie respiratorie, circolatorie, neurologiche e renali - potenzialmente associate al fatto di abitare in prossimità di poli chimici, petrolchimici, raffinerie, stabilimenti siderurgici, centrali elettriche, miniere e cave, aree portuali, siti di smaltimento dei rifiuti ed inceneritori.
L'indagine ha quindi preso in considerazione circa 400.000 decessi relativi a una popolazione complessiva di circa 5 mlioni e mezzo di abitanti. Le situazioni analizzate sono molto diverse tra loro per concentrazione abitativa, caratteristiche della contaminazione ambientale, presenza di specifici poli produttivi ed altre fonti di inquinamento, avanzamento degli interventi di bonifica e risanamento industriale. Anche il quadro di mortalità è diversificato, ma quella osservata per tutte le cause e per tutti i tumori supera quella media regionale rispettivamente in 24 e in 28 siti.
In alcuni casi, il nesso causale è stato dimostrato con basi scientifiche. Secondo "Sentieri", è quanto accaduto, ad esempio, in territori come quelli di Casale Monferrato, Broni e Biancavilla dove l'aumento della mortalità per mesotelioma pleurico è collegato alla presenza di amianto o di altre fibre asbestiformi.
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P.breve:Camera approva art.3,cuore testo

(ANSA) - ROMA - Via libera dell'Aula della Camera all'articolo 3 del testo sulla prescrizione breve. L'articolo, considerato il ''cuore'' del provvedimento in quanto accorcia i tempi della prescrizione per gli incensurati, e' passato con 306 si' e 288 no. Intanto fuori da Montecitorio va in scena il sit-in organizzato dal Popolo Viola contro quella che viene definita 'l'amnistia mascherata del processo breve'. In piazza radunate alcune centinaia di persone che intonano anche l'inno di Mameli.

'Munniza', l'insulto dell'Idv contro Scilipoti

Roma, 13 apr. (Adnkronos) - Come un mantra. La parola 'munnizza', cioe' immondizia, riecheggia piu' volte nell'emiciclo di Montecitorio: a pronunciarla, in coro, sono i deputati dell'Idv ogni qualvolta viene citato dalla presidenza Domenico Scilipoti, ex dipietrista passato ai Responsabili. In aula nessuna reazione da parte del neo esponente della maggioranza, che abbozza un mezzo sorriso all'indirizzo degli ex colleghi dell'Idv. Il 'coretto', pero', non gli va giu', tanto che poi, fuori dall'aula, lamenta un mancato intervento della presidente di turno Rosy Bindi a difesa non tanto del deputato, spiega, quanto dell'istituzione. Ma ormai, 'munnizza' e' il tormentone di giornata e i deputati Idv andranno avanti cosi' fino al voto conclusivo.

Processo breve, è battaglia alla Camera.

La seduta di oggi alla Camera (Adnkronos)
Roma, 13 apr. (Adnkronos/Ign) - Rush finale alla Camera sul processo breve. In base ad un accordo intervenuto tra maggioranza e opposizioni, la Conferenza dei capigruppo ha fissato per le 19 l'inizio delle dichiarazioni di voto, con trasmissione in diretta televisiva, quindi dopo le 20 è atteso il voto finale sul provvedimento.

Alla ripresa dei lavori questa mattina il presidente della Camera Gianfranco Fini ha respinto la richiesta della minoranza "di ulteriore ampliamento dei tempi" oltre a quello già concesso. ''Sarà comunque garantito un tempo di dieci minuti a ciascun Gruppo per la dichiarazione di voto finale", ha chiarito. Ieri sera c'era stato tumulto in Aula dopo cheRosy Bindi, presidente di turno, aveva concesso interventi a titolo personale di 15 secondi ciascuno sebbene i tempi per gli interventi a titolo personale fossero stati esauriti.

I lavori sono andati avanti con le votazioni sugli emendamenti, tra questi quello per stralciare dal provvedimento i reati legati a stragi come quella dell'Aquila. Il Pd ha chiesto di sostenere l'emendamento, sottoscritto anche da Idv e Fli, ma l'invito non è stato seguito dalla maggioranza che l'ha bocciato.

"Abbiamo chiesto ai singoli deputati della maggioranza - ha detto il capogruppo del Pd, Dario Franceschini - di votare o di astenersi o di non partecipare al voto per consentire che almeno il reato di omicidio colposo plurimo, che fa prescrivere prima i processi che riguardano il terremoto dell'Aquila e la strage di Viareggio, venisse stralciato. Nemmeno su quello c'è stata un'obiezione di coscienza".
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Pantelleria, "forse quattro vittime" Maroni: "Sospenda Schengen chi non accetta i nostri permessi"

Guardia costiera durante il soccorso a Pantelleria
Palermo, 13 apr. - (Adnkronos/Ign) - Un'altra tragedia del mare sulle coste siciliane. Due donne tra i 192 migranti sbarcati nella notte a Pantelleria sono morte annegate. Erano su un barcone che si è andato ad infrangere contro gli scogli in località Arenella. Ma le vittime potrebbero essere quattro. E' quanto conferma all'ADNKRONOS il procuratore capo di Marsala Alberto Di Pisa, che coordina l'inchiesta sulla tragedia. ''Mi è stato detto che le vittime sono quattro e non due - ha detto Di Pisa - Adesso sto aspettando ulteriori notizie da Pantelleria".

Sul caso, infatti, la Procura di Marsala (Trapani) sta per aprire un'inchiesta per omicidio colposo e naufragio. ''Stiamo aspettando gli atti provenienti dal Pantelleria per poter aprire formalmente l'inchiesta sulla tragedia di Pantelleria -ha spiegato Di Pisa- non so ancora molto e non ho al momento elementi concreti. Le ipotesi di reato verranno addebitate agli scafisti individuati dopo il naufragio''. Il Viminale, da parte sua, ha chiesto alle capitanerie di Porto di conoscere i dettagli dell'accaduto.

Secondo quanto ricostruito dalla Guardia costiera l'imbarcazione su cui erano a bordo i quasi 200 migranti, partito probabilmente dalla Libia, è andato incagliarsi tra gli scogli. Sembra che abbia sbagliato rotta finendo in una caletta. A causa del mare grosso numerosi immigrati sono caduti in acqua. Le due donne potrebbero essere morte durante la ressa ma non è ancora chiaro. I cadaveri delle due profughe sono stati portati al cimitero di Pantelleria mentre alcuni immigrati sono stati accompagnati all'ospedale per le prime cure.
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Marea nera, il disastro perpetuato

Uno studio indipendente con foto e video smentisce le rassicurazioni di British Petroleum

Uno studio indipendente avanza dubbi sul reale stato della fauna e della flora nel golfo del Messico. Infatti un articolo apparsosul Guardian oggi dà voce ad uno scienziato, Samantha Joye, che smentisce, con video ediapositive, le rassicurazioni della Bp che aveva parlato di un ritorno alla normalità entro il 2012.

BP SMENTITA DALLO STUDIO-Samantha Joye è professore presso la Georgia University, ha effettuato immersioni sottomarine in prossimità del pozzo petrolifero della Bp colpevole della disastrosa marea nera. Parla di un immersione che ha effettuato in dicembre a dieci miglia dal pozzo petrolifero, sul fondale avrebbe notato uno strato di melma marrone scuro depositata dello spessore di 4 cm. Joye svela anche particolari preoccupanti, racconta che poche creature erano rimaste vive, per esempio alcuni granchi, ma ha notato subito che presentavano un’insolita debolezza ed apatia, infatti non scappavano una volta avvicinati. Un fatto piuttosto insolito per queste creature che di solito corrono a nascondersi, come racconta lei stessa: ”La maggior parte delle volte quando si và vicino a loro con un sottomarino, semplicemente scappano“, dice: “non scappavano, erano semplicemente seduti lì, storditi e stupefatti. Di certo non si comportavano normalmente. Credo che non sia sbagliato pensare che il 50% del petrolio è ancora in giro là fuori”. Anche le diapositive fornite dallo scienziato sono inquietanti, infatti mostrano granchi, stelle marine e coralli sepolti sotto uno strato di melma che li soffoca e li uccide. Anche il portavoce della National Oceanic and Atmospheric Agency (NOAA) non concorda con le visioni ottimistiche: “non ci sono le basi per concludere che il recupero del Golfo sarà completato nel 2012”. Dalla NOAA fanno anche notare che 60 miglia di costa sono ancora ricoperte di petrolio anche se la pulizia delle coste della Louisiana, Mississippi, Alabama e della Florida sta continuando. IL CONGRESSO APPROVA ALTRE TRIVELLAZIONI-Sicuramente non è quello che la gente vuole sentirsi dire e inoltre queste dichiarazioni non collidono con quelle del Congresso e della Bp che stanno cercando in tutti i modi di tranquillizzare l’opinione pubblica. Addirittura l’amministrazione Obama, il mese scorso, ha fornito alla Shell altri permessi per nuovi pozzi nelle acque profonde del Golfo del Messico. La Bp comunque sembra aver scongiurato il rischio di fallimento che aveva corso all’apice della crisi di un anno fa, anche se dovrà pagare un ammontare di 4300 dollari per ogni barile di petrolio sversato in mare.