mercoledì 13 aprile 2011

Processo breve, battaglia in Aula. Bocciato emendamento sull'Aquila

La Camera (Adnkronos)
Roma, 13 apr. (Adnkronos/Ign) - Rush finale alla Camera sul processo breve. Secondo la previsione fatta dal leghista Marco Reguzzoni il voto finale "potrebbe arrivare a tarda sera", oltre le 20, a causa dell'ostruzionismo dell'opposizione. I lavori procedono con le votazioni sugli oltre 160 emendamenti.

La seduta è partita subito caldissima. Roberto Giachetti del Pd ha duramente attaccato il presidente della Camera Gianfranco Finidefinendolo "il peggiore presidente per l'opposizione" per via delle sue decisioni sui tempi a disposizione della minoranza. Subito dopo è intervenuto, a difesa del presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, che ha definito "inaccettabile" l'attacco di Giachetti.

Giachetti ha accusato Fini di non essere più imparziale da quando Pdl e Lega spingono per le sue dimissioni da presidente della Camera. Fini non ha replicato e ha proseguito nell'esame del processo verbale con cui si è aperta la seduta. Più tardi Giachetti ha precisato: ''E' chiaro che in giorni di stress e di nervosismo ho pronunciato un discorso duro ma chenon mette minimamente in discussione la stima ed il rispetto che nutro per il presidente della Camera''.

Terminati gli interventi di esponenti dell'opposizione sul processo verbale di ieri, è ripreso l'esame alla Camera del ddl. Fini, "applicando rigorosamente le norme regolamentari e alla luce della pronuncia della Giunta del Regolamento" in materia, ha respinto la richiesta della minoranza "di ulteriore ampliamento dei tempi" oltre a quello già concesso.

"Diversi precedenti delle passate legislature - ha detto ancora Fini - dimostrano come, una volta esaurito il contingentamento, si debba passare direttamente alle votazioni senza dichiarazioni di voto dei Gruppi che abbiano esaurito i tempi né interventi a titolo personale. Sarà comunque garantito un tempo di dieci minuti a ciascun Gruppo per la dichiarazione di voto finale".

Ieri sera c'era stato tumulto in aula dopo che Rosy Bindi, presidente di turno, aveva concesso interventi a titolo personale di 15 secondi ciascuno sebbene i tempi per gli interventi a titolo personale fossero stati esauriti. "Ieri sera - osserva il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto - è stato recato un vulnus che metteva in discussione il contingentamento dei tempi". E poi, incalza Reguzzoni, "l'opposizione che aveva 8 ore a disposizione, alla fine ne ha usate 16".

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