domenica 15 novembre 2009

Le carceri? Meglio darle in gestione alle pompe funebri.

Processo breve: nano libera tutti!

L'ASSEDIO A BERLUSCONI ESPLODERà STASERA CON "REPORT" SULLA ARNER BANK

FELTRI: "CON LA DISCESA IN CAMPO DI MILENA GABANELLI, L’ACCERCHIAMENTO È COMPLETO" - "LA PROCURA DI MILANO IPOTIZZA CHE SIA UNA SORTA DI LAVANDERIA PER IL DENARO SPORCO" - "IL FATTO": "LA REALE PROPRIETÀ DI CENTURY ONE E UNIVERSAL ONE – DUE OFF SHORE, CONTROLLATE DA TRUST DA MARINA E PIERSILVIO – CHE AVEVANO INCASSATO DECINE DI MILIONI DI DOLLARI DI FONDI NERI PROVENIENTI DALLA COMPRAVENDITA DI DIRITTI TV" - "LA ARNER È LA CASSAFORTE IN CUI I FAMILIARI DEL CAVALIERE E BUONA PARTE DEI MANAGER POSTI AI VERTICI DEL SUO IMPERO ECONOMICO - DAL BOSS DI MEDIOLANUM, ENNIO DORIS, SINO ALL’ENTOURAGE DI PREVITI - VERSANO LE LORO FORTUNE PERSONALI".
Leggi tutto: http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-10880.htm

Mediaset: domani riprende processo

MILANO - Riparte domani a Milano, dopo oltre un anno di stop, il processo sui presunti fondi neri di Mediaset, realizzati, secondo l'accusa, attraverso la compravendita di diritti tv e cinematografici di societa' americane. Tra gli imputati alla sbarra Silvio Berlusconi. Il processo potrebbe pero' slittare per "legittimo impedimento" in quanto il premier e' impegnato al vertice Fao in programma a Roma proprio da domani a mercoledi'. (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Mediaset-domani-riprende-processo/15-11-2009/1-A_000061030.shtml

Carceri/ Detenuto suicida nell'udinese: 63mo caso da inizio anno

Roma, 15 nov. (Apcom) - Un detenuto di 47 anni si è suicidato ieri pomeriggio nel carcere di Tolmezzo (UD). Era da poco arrivato nell'Istituto tolmezzino, proveniente dal carcere di "Santa Maria Maggiore" a Venezia. L'uomo condivideva la cella con altri due detenuti, ma avrebbe approfittato dell'ora "di socialità" per togliersi la vita. Un paio di giorni fa aveva fatto il colloquio con la figlia. La notizia è stata diffusa dall'on. Rita Bernardini dei Radicali-Pd dopo la conferma avuta dal Comandante del carcere. "Dal Congresso Radicale, - ha affermato Bernardini - parte l'appello a tutta la comunità penitenziaria, affinché ci faccia e si faccia fiducia, di avere ed essere speranza. Come ha detto Marco Pannella nel suo intervento, inizieremo nei prossimi giorni uno sciopero della fame sulla drammatica situazione carceraria. Per quanto mi riguarda chiedo che venga immediatamente insediata una commissione di indagine sulle morti in carcere, che ha già registrato l'accordo della Presidente della Commissione Giustizia Giulia Bongiorno, della capogruppo del PD in Commissione Donatella Ferranti e del deputato del PDL, membro della Commissione Giustizia, Gaetano Pecorella". "Da parte nostra, - ha continuato l'esponente dei Radicali - ribadiamo la necessità e l'urgenza di un 'Osservatorio permanente sulle morti in carcere'. Bisogna che tutti, chi ci lavora dentro e chi le guarda da fuori, siano convinti che le carceri devono essere trasparenti, e che una società che, quando punisce, sa anche essere mite, attenta e rispettosa dei diritti dei condannati è senz'altro una società più sicura". Dalla Sardegna, intanto, è arrivata la segnalazione della morte di un detenuto nella Casa di Reclusione di Isili, in circostanze che ancora devono essere chiarite.
http://www.apcom.net/newscronaca/20091115_155300_e2768d_76369.shtml

Nuova influenza, Ministero: ad oggi in Italia 53 vittime

Roma, 15 nov. (Apcom) - Alle 17 del 15 novembre le vittime correlate alla nuova influenza in Italia sono 53. Lo si legge sul bollettino quotidiano del ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali che precisa come tale numero comprenda i casi per i quali le autorità sanitarie regionali hanno confermato l'accertamento dell'infezione da nuovo virus A/H1N1. Tutti i soggetti tranne tre, presentavano gravi patologie pregresse. "Notizie di un numero maggiore di casi si riferiscono a pazienti deceduti - ribadisce il Ministero - per i quali viene posto il sospetto che abbiano avuto tale infezione, ma i risultati delle indagini di laboratorio per la conferma sono ancora in corso". Accertamenti sono quindi in corso sulle tre vittime di oggi, due in Campania e una in Toscana, tutti e tre con gravissime patologie preesistenti e che, se confermata la presenza del virus dell'A/H1N1, porterebbero il totale a 56 vittime. La percentuale delle vittime correlate all'influenza A è lo 0,0033% dei malati, contro lo 0,2% delle vittime correlate alla normale influenza. "Va considerato - aggiunge il ministero - che essendo la percentuale delle vittime calcolata considerando i casi clinici segnalati al sistema di sorveglianza, poiché questi sono molto probabilmente sottostimati, il valore potrebbe essere addirittura inferiore alla stima sopra riportata". http://www.apcom.net/newscronaca/20091115_172900_d0d9c7_76372.shtml

Cucchi, superteste sotto protezione il giallo del secondo pestaggio

ROMA - È uscito da Regina Coeli e, sotto protezione, ora vive in un luogo segreto, affidato a una comunità per tossicodipendenti. La procura ha deciso di tutelare l'immigrato africano che prima ha udito le urla e poi, dallo spioncino della sua cella, avrebbe assistito al pestaggio di Stefano Cucchi negli interrati del tribunale, mentre il giovane aspettava l'udienza del processo, subito dopo l'arresto e sei giorni prima di morire denutrito, disidratato e con la schiena rotta. "Anche la magistratura non si fida degli ambienti del carcere", commenta il senatore Stefano Pedica (Idv) che insiste: "Cucchi è stato picchiato a più riprese". Lo dice riferendo il racconto di uno dei due detenuti che hanno passato la notte del 16 ottobre nella cella numero 6 della medicheria di Regina Coeli con Cucchi, che era stato da loro aiutato a scendere da una sedia a rotelle, quando rientrò dalla visita al Fatebenefratelli, e a coricarsi su un fianco, prima che cominciasse a lamentarsi nella notte. "Cucchi", riferisce Pedica, "aveva detto a quel detenuto di essere "stato picchiato dentro e fuori"".
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http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/cronaca/morte-cucchi-3/giallo-secondo-pestaggio/giallo-secondo-pestaggio.html

Via la legge, 70mila firme - Ammaniti, Consolo e Veronesi con Saviano

ROMA - "Signor presidente del Consiglio, ritiri la legge sul processo breve e lo faccia in nome della salvaguardia del diritto". L'appello dello scrittore Roberto Saviano non cade nel vuoto. In poche ore - il conteggio è aggiornato a ieri sera - viene raccolto da 70mila cittadini, che lasciano nome e cognome sul sito internet della Repubblica, per denunciare "il rischio che il diritto in Italia possa distruggersi, diventando uno strumento solo per i potenti".
Tra le adesioni quelle del costituzionalista Gaetano Azzariti e Stefano Merlini e degli scrittori Vincenzo Consolo, Niccolò Ammaniti e Sandro Veronesi: tutti uniti nel criticare un disegno di legge che, come sottolinea Saviano, "prescriverà di fatto reati gravissimi e in particolare quelli dei colletti bianchi". Contro quella che lo scrittore anti-camorra ha definito "norma di privilegio" si mobilitano molte associazione: tra le prime a sottoscrivere l'appello ci sono l'Arci e Libertà e Giustizia. Anche l'Anpi (l'Associazione nazionale dei partigiani) condivide pienamente la l'appello al premier di Saviano, pubblicato ieri in prima pagina su Repubblica, "nella ferma convinzione che l'eguaglianza di ogni cittadino rispetto alla legge, regola fondamentale dello Stato di diritto, non possa essere forzata e deviata per favorire interessi particolari come sta accadendo con tutta e grave evidenza nel caso della proposta di legge sul processo breve".
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http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/giustizia-16/40mila-firme/40mila-firme.html

Fini: «Se Berlusconi ha qualcosa da dire parli alle Camere. Miei complotti? Deliri»

«Se avessi voluto leadership mi sarei tenuto un partito al 13%.
Evitiamo che l'immunità parlamentare sia impunità»
ROMA (15 novembre) - «Auspico che il presidente del Consiglio se ha qualcosa di rilevante da dire lo faccia. E magari lo faccia in Parlamento - ha detto oggi il presidente della Camera, Gianfranco Fini, durante la trasmissione "In 1/2 ora" di Lucia Annunziata - Se il premier venisse alle Camere sarebbe un modo per sottolineare il rispetto che egli deve avere del Parlamento e della sua centralità nel nostro sistema istituzionale, soprattutto se deve presentare una riforma della Costituzione o debba tenere un messaggio forte alla Nazione».
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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=80437&sez=HOME_INITALIA

Parma, il comandante dei Ris Garofano si è dimesso

Parma, 15 nov. (Adnkronos) - A quanto apprende l'Adnkronos si sarebbe dimesso il comandante dei Ris Luciano Garofano. Qualche giorno fa, la Guardia di Finanza aveva acquisito atti relativi alle perizie effettuate in questi anni dal Ris di Parma. Già i primi di ottobre le Fiamme Gialle avevano acquisito atti presso la sede del Ris nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Parma originata da un esposto-denuncia dell'avvocato Carlo Taormina. ''Essendo stata accertata l'esistenza di gravi reati, non solo di peculato, a carico del Comandante Luciano Garofano, di competenza dell'Autorità giudiziaria ordinaria, dalla Procura militare di Roma gli atti sono stati trasmessi alla Procura di Parma, che circa due mesi fa ha proceduto all'acquisizione degli atti presso il Ris di Parma tramite la Guardia di Finanza'', ha detto all'ADNKRONOS l'avvocato Carlo Taormina. ''Nei giorni scorsi - ha aggiunto Taormina - sono stati apposti sigilli a un reparto del Ris di Parma dove sono stati concentrati gli atti relativi ai processi che Garofano ha trattato dal 2001 a oggi''. ''Il procedimento penale verso il Comandante Garofano è stato attivato sulla base di una mia precisa denuncia, presentata e vagliata dalla Procura Militare di Roma - ha ricordato il legale - Le accuse sono di aver utilizzato attrezzature e personale appartenente all'Arma durante l'orario di ufficio e di aver percepito somme di denaro dalle consulenze tecniche affidategli quando il consulente tecnico nominato dai pubblici ministeri o dai giudici per legge non puo' essere considerato pubblico ufficiale ma privato cittadino''. ''Esprimo massima soddisfazione - ha concluso l'avvocato - ciò che ha costituito oggetto delle mie indicazioni ha trovato riscontro. Più volte il Comandante Garofano ha riservato a me attacchi di tutti i generi senza successo. Mi auguro che finalmente ora questo signore possa rispondere alla giustizia ordinaria senza divisa e ulteriore possibilita' di remora''. Il colonnello Garofano, raggiunto dall'Adnkronos, ha detto di non voler rilasciare, in questo momento, alcun commento.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Parma-il-comandante-dei-Ris-Garofano-si-e-dimesso_3998835629.html

Fao, il 'debutto' della moglie di Ahmadinejad: ''Diamo voce alle donne e ai bimbi oppressi di Gaza''

Roma, 15 nov. - (Adnkronos) - Ha scelto Roma, il vertice delle 'first ladies' dei Paesi non allineati che precede di un giorno quello della sicurezza alimentare della Fao la moglie di Mahmoud Ahmadinejad, Azam al Sadat Farahi per pronunciare il suo primo discorso pubblico da quando il marito è comparso sulla scena politica del suo Paese, prima come sindaco di Teheran, poi come presidente. La signora è rimasta al suo posto, parlando di fronte alle altre 12 mogli di presidenti o capi di governo presenti in sala, inclusa la signora Suzanne Mubarak, che presiede i lavori, e al direttore generale della Fao Jacques Diouf, la signora Farahi ha ringraziato prima di tutto la moglie del presidente dell'Egitto, un Paese con cui Teheran non ha rapporti, per avere organizzato l'incontro di oggi che si propone "come fine quello di coinvolgere in modo efficace le first ladies dei Paesi non allineati nella lotta contro la povertà alimentare". "Oggi abbiamo bisogno di un nuovo modello di consumo. Dobbiamo promuovere il modello di consumo basato sui bisogni cosi' come lo spirito di collaborazione, beneficienza e generosita'" ha dichiarato la signora Farahi, portando l'esperienza iraniana dove, ha aggiunto "l'ispirazione religiosa ha effettivamente aumentato la sicurezza alimentare della famiglia".
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Fao-il-debutto-della-moglie-di-Ahmadinejad-Diamo-voce-alle-donne-e-ai-bimbi-oppressi-di-Gaza_3998835586.html

Venezia: suicida in carcere a Udine mandante sparatoria in Laguna

TRIESTE - Si e' tolto la vita nel carcere di Tolmezzo, in provincia di Udine, Bruno Vidali, l'imprenditore navale veneziano ritenuto il mandante del tentato duplice omicidio avvenuto nella Laguna di Venezia il 25 giugno 2008, quando in una sparatoria rimasero ferite due persone. Il suicidio risalirebbe al pomeriggio di ieri, ma e' stato scoperto solo in serata. Vidali, che aveva sempre respinto le accuse, si trovava nel penitenziario friulano da otto mesi e - secondo quanto afferma il suo avvocato, Marco Vassallo - aveva inutilmente chiesto di poter incontrare i propri familiari. (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Venezia-suicida-carcere-Udine-mandante-sparatoria-Laguna/15-11-2009/1-A_000060952.shtml

Navi dei veleni: governo dice no alla petizione per la verità

COSENZA - Il Governo ha respinto la petizione "Liberi dalle scorie" lanciata dal "Quotidiano della Calabria" per chiedere chiarezza sulla presenza di rifiuti radioattivi e di altre sostanze nocive sul territorio regionale, sottoscritta da quasi 28 mila persone. A darne notizia, in prima pagina è lo stesso giornale con un lungo articolo del suo direttore, Matteo Cosenza. "A Palazzo Chigi - scrive Cosenza - non vogliono neanche acquisire tale documento indipendentemente dalla volontà, tutta da verificare, di dare corso alle richieste in esso contenute". Nell'articolo si precisa che a comunicare la decisione dell'esecutivo è stata la segretaria del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio "sostenendo - prosegue l'articolo - che il Governo ritiene chiuso il caso dopo il ritrovamento del 'Catania' al largo di Cetraro. Inutile ricordare che quello del Cunsky (Catania?) era solo uno dei punti della petizione: il no è stato netto e imbarazzato". Nella petizione si chiedeva tra l'altro la verifica del contenuto della stiva del relitto di Cetraro, della presenza di altre navi perdere nel Mediterraneo, di radionuclidi artificiali nel territorio di Serra d'Aiello e Aiello Calabro.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2009/11/15/visualizza_new.html_1617586102.html

Gates blocca la diffusione delle foto di abusi su detenuti in Iraq e Afghanistan

WASHINGTON - Il segretario della Difesa Robert Gates ha bloccato la diffusione delle nuove fotografie che documentano gli abusi subiti dai prigionieri delle carceri americane in Iraq e Afghanistan. Per Gates diffondere queste foto oltre ad infiammare i sentimenti ani-americani, metterebbe in pericolo i cittadini, le forze armate e gli agenti del governo degli Stati Uniti. L’Unione per la libertà civili in America (ACLU) aveva chiesto la diffusione delle foto in base ala libertà di iformazione. ''Queste fotografie costituiscono una prova visiva che gli abusi sui prigionieri da parte del personale americano non sono stati una aberrazione, ma un fenomeno diffuso, molto oltre le mura di Abu Ghraib'', ha spiegato Amrit Singh, avvocato della American Civil Liberties Union.

Il teste del caso Cucchi esce dal carcere: "Rischiava ritorsioni"

Oggi prende il via l’inchiesta amministrativa del Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria sulla vicenda Cucchi che, secondo quanto afferma il capo del Dap, Franco Ionta, fornirà supporto alle indagini della procura di Roma. «Rispettoso del ruolo e delle prerogative dell’autorità giudiziaria - scrive Ionta - intervengo per confermare la fiducia nell’operato della procura di Roma e per garantire il supporto che potrà derivare dall’inchiesta amministrativa. Di quanto emergerà dalle indagini preliminari e dagli accertamenti interni terrò conto ai fini dei provvedimenti di competenza del Dipartimento».
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http://lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200911articoli/49417girata.asp

Un milione e mezzo di disoccupati. Boom della Cassa Integrazione

ROMA - Un milione e mezzo di nuovi disoccupati. Tanti sono coloro che nei primi nove mesi di quest'anno hanno chiesto all'Inps l'indennità di disoccupazione, quella ordinaria o con i requisiti ridotti. A loro vanno aggiunti gli oltre 60 mila che, sempre da gennaio a settembre, sono entrati nelle liste di mobilità e quindi sono a un passo dal licenziamento. Nel limbo restano i cassintegrati in attesa che i mercati mondiali riprendano sperando che le proprie aziende non debbano ricorrere a cure drastiche di ristrutturazioni, con tagli alle produzioni e al personale. Ma intanto le ore di cassa integrazione marciano spedite verso il record: a ottobre hanno superato quota 716 milioni contro gli 800 milioni toccati nell'annus horribilis che fu il 1984. È l'Italia che perde il lavoro, che ha già ridotto il suo tasso di occupazione (dal 59,2 per cento al 57,9 per cento), e che ha aumentato il tasso di disoccupazione dal 6,8 per cento del 2008 al 7,4 per cento. È l'Italia che in un anno ha perso oltre 200 mila lavoratori con contratto a tempo determinato, e circa 210 mila di lavoratori autonomi, tra finte "partite Iva" e collaboratori. E poi tanti altri precari che però non rientrano nelle statistiche ufficiali.
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Il neo-anticomunismo personaggi e interpreti

È proprio vero che le ideologie sono finite? Dissolte insieme al muro di Berlino, vent'anni fa? In parte sì. Ma solo in parte. Perché resistono ancora. Anche se ridotte a parole e immagini, sedimentate nel senso comune. E interpretate dai leader politici. Personalizzate, come tutta la politica, in quest'epoca senza partiti - dove i partiti sono, comunque, entità flou. In questo "paese personale". È il tempo dell'anticomunismo senza il comunismo. In cui il "comunismo" ritorna come un mantra, nei discorsi del premier, dei suoi ministri, degli uomini del suo governo. Proprio - e tanto più - perché non c'è più. Ma serve. Come ha confessato Confalonieri a Sabelli Fioretti sulla Stampa: "È un ottimo argomento di vendita". Utile a catalogare gli Altri, quelli che stanno a centrosinistra. Ma anche al centro, perfino a destra. Comunque: a est del muro di Arcore che ha sostituito quello di Berlino. Dove si stende la terra del neo-comunismo. Costellata di riferimenti reali ad alto contenuto simbolico e di simboli ad alto contenuto realista. Recitati ad alta voce da testimonial e leader d'opinione. Gli ideologi del neo-anticomunismo (senza il comunismo). Che colgono fratture antiche e latenti e le proiettano nel presente. Con un linguaggio e argomenti popolari. Parole gridate, sempre più forte, secondo le regole della "politica pop".
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http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/mappe/nuovo-anticomunismo/nuovo-anticomunismo.html

Silvio c'è, ma lavora solo per sé, non per voi

Domenica scorsa, cogliendo l'occasione offerta dalla celebrazione della caduta del Muro di Berlino, mi sono chiesto se nei vent'anni successivi fosse cambiata la percezione della felicità, individuale e collettiva. Ed ho risposto che sì, la percezione della felicità è da allora molto cambiata. Non abbraccia più il futuro; si è ristretta al presente e dunque è molto più effimera di prima perché il presente è un punto estremamente fuggitivo, non è una linea che si proietti in avanti verso le generazioni successive alla nostra. Il concetto di felicità ha perso la sua dinamica. Questo mutamento ha prodotto effetti rilevanti nella politica e nell'economia. Gran parte della crisi mondiale si deve a questi effetti. In Italia è stato avvertito con maggiore intensità che altrove. Il fenomeno Berlusconi si spiega anche come conseguenza del nuovo modo di concepire la felicità. Nello stesso senso si spiegano le difficoltà del presidente Obama sul tema della sanità: gran parte degli americani teme che quella riforma comporti pesanti gravami fiscali e si rifiuta di sopportarli; non vuole pagare oggi il costo d'una riforma che darà maggiore assistenza in futuro. Esiste un nesso molto stretto tra la nuova legge "ad personam" che salverà il nostro presidente del Consiglio dai processi pendenti nei suoi confronti e la sua popolarità. Quella legge è percepita da una parte rilevante dell'opinione pubblica come un'evidente violazione del principio di eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. La prova di quanto sia diffusa questa percezione sta nella immediata, straordinaria adesione popolare all'appello lanciato ieri su Repubblica da Roberto Saviano, che chiede al presidente del Consiglio di ritirare quella "norma del privilegio". E che sia tale, del resto, i sostenitori di quel provvedimento non ne fanno mistero. Lo stesso Berlusconi lo riconosce ed infatti esso è approdato in Parlamento come sostitutivo della legge Alfano che stabiliva la non processabilità del presidente del Consiglio. Gli italiani sono dunque consapevoli del privilegio - ingiusto come tutti i privilegi - che il premier otterrà dalla sua docile maggioranza parlamentare, ma gran parte di essi sembra comunque disposta a tollerare che quel salvacondotto divenga legge dello Stato. Si attende però una contropartita, si attende cioè di poter beneficiare del clima di lassismo morale che quel privilegio e la legge che lo sancisce estenderà a tutte le furberie, le elusioni, l'indebolimento delle regole o addirittura la loro eliminazione che contrassegnano il carattere nazionale. I condoni scaricano il peso sulle future generazioni ma alleviano chi vive nel presente. La legge che estingue i processi del premier e quelli similari al suo è una sorta di condono, una parziale amnistia e come tale è gradita. Gli effetti moralmente perversi e le deformazioni che ne derivano riguardano il futuro, ma il futuro ha perso interesse di fronte ad un presente più facile, a regole sempre più esangui, a reati sordidi degradati al rango di peccati veniali.
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http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/scalfari-editoriali/silvio-lavora-per-se/silvio-lavora-per-se.html

Evaporano centomila processi.Thyssen, Cirio, Parmalat, vittime senza giustizia

Il Consiglio superiore della Magistratura convoca i presidenti dei Tribunali e i procuratori capo. Delinquenti in libertà. I procedimenti a rischio estinzione. ROMA - Ieri mattina è stato depositato in Senato il ddl che prevede l'estinzione dei processi di primo grado per imputazioni che prevedono una pena massima edittale al di sotto dei 10 anni se non arrivano a sentenza in due anni da quando il pm chiede il rinvio a giudizio. L’effetto nel mondo politico è stato quello di un terremoto. L’opposizione è insorta. Così come l'Anm che ha parlato di "effetti devastanti sul funzionamento della giustizia penale in Italia". Anche il Csm si prepara ad esprimere il suo parere, con tanto di avvio di istruttoria sull'impatto che le norme proposte avranno sul sistema giudiziario. Il Consiglio superiore della magistratura ha infatti convocato per il 24 novembre i presidenti di Tribunale e i procuratori capo dei maggiori distretti giudiziari italiani, per avere dati precisi sul numero di processi che sarebbero a rischio estinzione con l'entrata in vigore del disegno di legge depositato ieri al Senato. Difficile dire fin d’ora a quanti e a quali, ma è certo che molti processi salteranno – almeno centomila secondo le prime stime - con il duplice effetto di rimettere in libertà dei delinquenti e di non rendere giustizia alle vittime.
I REATI A RISCHIO PRESCRIZIONE -
Secondo i vertici del sindacato dei magistrati, sono a rischio di prescrizione una moltitudine di procedimenti che riguardano reati gravi quali: abuso d’ufficio, corruzione semplice e in atti giudiziari, rivelazione di segreti d’ufficio, truffa semplice o aggravata, frodi comunitarie, frodi fiscali, falsi in bilancio, bancarotta preferenziale, intercettazioni illecite, reati informatici, ricettazione, vendita di prodotti con marchi contraffatti, traffico di rifiuti, vendita di prodotti in violazione del diritto d’autore, sfruttamento della prostituzione, violenza privata, falsificazione di documenti pubblici, calunnia e falsa testimonianza, lesioni personali, omicidio colposo per colpa medica, maltrattamenti in famiglia, incendio, aborto clandestino.
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http://www.dazebao.org/news/index.php?option=com_content&view=article&id=7482:evaporano-centomila-processithyssen-cirio-parmalat-vittime-senza-giustizia&catid=93:giustizia&Itemid=292

Gran Bretagna: 60 feriti all'accensione delle luci di Natale

LONDRA - Spinte e momenti di panico fra le oltre 25 mila persone che hanno affollato oggi Birmingham, in Gran Bretagna. Per l'accesione delle luci di Natale erano attese 5mila persone ma al Millennium point ne sarebbero arrivate ben di piu'. Molti sarebbero rimasti esclusi dall'evento che comprendeva un concerto e avrebbero iniziato a spingere per entrare. Sono almeno 60 i feriti.
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Gran-Bretagna-feriti-all-accensione-luci-Natale/15-11-2009/1-A_000060880.shtml

Pavia: tunisino morto in carcere, vertici dell'istituto indagati

PAVIA - I vertici del carcere di Pavia sono indagati per la morte di un detenuto tunisino, avvenuta a settembre dopo uno sciopero della fame contro una condanna per violenza sessuale da lui ritenuta ingiusta. L'inchiesta della Procura nei confronti del direttore dell'istituto, Jolanda Vitale, e del direttore sanitario, Pasquale Alecci, e' scattata dopo l'esposto presentato dall'avvocato del detenuto, che ritiene che il ricovero in ospedale sia avvenuto troppo tardi.
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Pavia-tunisino-morto-carcere-vertici-dell-istituto-indagati/15-11-2009/1-A_000060893.shtml

Lavoro/ Cgil in piazza: il peggio non è passato

Roma, 15 nov. (Apcom) - La crisi dispiegherà i suoi effetti più pesanti sull'occupazione nelle prossime settimane, serve perciò che il governo cambi registro. La Cgil torna in piazza e lo fa per dire no alle politiche del governo perchè, attacca il segretario generale, Guglielmo Epifani dal palco di Piazza del popolo, "la crisi non è passata per i lavoratori, per i lavoratori precari e per i pensionati". Per questi è in arrivo una "valanga". Un discorso duro quello del segretario che ha lanciato ancora una volta l'allarme sul lavoro. E se la Cisl e la Uil volessero fare uno sciopero generale partendo dalle deludenti politiche del governo sul fisco, la Cgil "è pronta e in prima fila". In piazza, di fronte ai circa 100mila che si sono raccolti partendo da Piazza della Repubblica, Epifani chiede ancora una volta all'esecutivo di vedere in faccia il "volto della crisi, anche se è meglio non vedere e credere alle favole". "Al Governo - incalza Epifani - chiediamo di cambiare registro e di affrontare finalmente i nodi della crisi".
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Iraq:Gb,denunce abusi a prigionieri

(ANSA) - ROMA, 14 NOV - L'Independent riferisce di presunti abusi da parte delle truppe britanniche in Iraq su prigionieri iracheni. Torture e umiliazioni sessuali, che secondo il quotidiano hanno indotto il ministero della difesa di Londra ad annunciare un'indagine. Accuse del genere erano gia' affiorate nei mesi passati ma stavolta ci sarebbero 33 casi circostanziati di abusi denunciati dall'avvocato Phil Shiner. Alcuni episodi sono simili a quelli emersi dalle segrete di Abu Ghraib.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2009/11/14/visualizza_new.html_1617553586.html

AFGHANISTAN: WP, IL MORALE DELLE TRUPPE USA E' A PEZZI

(AGI) - New York, 14 nov. - A otto anni dall'inizio della guerra in Afghanistan e senza poter ancora intravedere neanche da lontano la fine del conflitto il morale delle truppe Usa e' sotto i tacchi. Non solo. Lo stress da combattimento influisce in modo determinante sulla stabilita' psicologica dei soldati e sulla vita coniugale dei reduci. Lo afferma uno studio sulla salute mentale dell'esercito diffuso pubblicato dal Washington Post. La percentuale dei soldati che ritiene il morale alto o molto e' sceso dal 23 per cento del 2005 al 17,6 per cento del 2009. A livello di reparto il dato e' ulteriormente peggiorato: si e' passati da 10,5% del 2005, al 10,2% del 2007 ad appena l'attuale 5,7%. Il 21,4 per cento dei soldati in Afghanistan ha riportato problemi psicologici di stress acuto post tramautico, depressione o ansia, meno del 23,4% del 2007, ma oltre il doppio rispetto al 10,4% del 2005. (AGI) .
http://www.agi.it/rubriche/ultime-notizie-page/200911142236-cro-rom0046-afghanistan_wp_il_morale_delle_truppe_usa_e_a_pezzi

PUGLIA, GDF SCOPRE AZIENDA "FANTASMA", EVASI 1, 5 MILIONI

(AGI) - Taranto, 15 nov. - Un evasore fiscale totale e' stato scoperto dalla Guardia di Finanza a Taranto. Un'azienda che opera nel settore delle forniture ad enti pubblici ha evaso nei periodi d'imposta dal 2003 al 2009 circa 1,5 milioni di euro. Secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle, l'impresa ha sottratto a tassazione basi imponibili per oltre 1,4 milioni di euro ai fini delle imposte dirette e dell'Irap; evaso Iva per oltre 16 mila euro e non ha mai presentato le dichiarazioni tributarie o istituito le le scritture contabili obbligatorie.
http://www.agi.it/rubriche/ultime-notizie-page/200911150707-cro-rom0003-puglia_gdf_scopre_azienda_fantasma_evasi_1_5_milioni

AFGHANISTAN: SCELTA OBAMA LEGATA A SOLDI, 1 MLN A SOLDATO

(AGI) - New York, 14 nov. - A rallentare la scelta di Barack Obama su quanti soldati inviare di rinforzo in Afghanistan incide anche il fattore costi. Secondo quanto rivela il New York Times, citando fonti dell'amministrazione, il 'surge' chiesto dal generale Stanley McChrystal (40.000 militari in piu') e' stimato in 40-54 miliardi di dollari l'anno in piu', basandosi sul calcolo che ogni soldato in zona di guerra costa complessivamente un milione di dollari l'anno. Se al ritorno dal suo viaggio asiatico, il 19 novembre, il presidente scegliesse di mandare meno soldati dei 40.000 chiesti da McChrystal, il Pentagono spenderebbe piu' dei 26 miliardi di dollari che il Tesoro si aspetta di risparmiare dal ritiro delle truppe in Iraq. Il bilancio della Difesa toccherebbee quota 734 miliardi, il dieci per cento in piu' del picco di 667 miliardi raggiunto durante l'amministrazione Bush. (AGI) .

http://www.agi.it/rubriche/ultime-notizie-page/200911142213-cro-rom0043-afghanistan_scelta_obama_legata_a_soldi_1_mln_a_soldato