venerdì 10 febbraio 2012

Torture negli anni di piombo. Chi è davvero il Professor De Tormentis


Ieri sera a Chi l'ha visto, era ospite Nicola Rao. Giornalista e scrittore che nel suo ultimo libro apre uno squarcio su oscure vicende della storia italica negli anni di piombo.
Ad un certo punto si è fatto il nome del "Professor De Tormentis", uomo dello Stato impiegato nella lotta al terrorismo con tecniche di tortura brutali, autorizzate dagli allora vertici del Ministero dell'Interno. Siccome il servizio di Chi l'ha visto contribuiva ad alimentare il mistero attorno a questa figura oscura, siamo davvero sicuri che non si conosca la sua vera identità?
Premessa: tutto quel che scrivo è frutto di una mia semplice ricerca in rete. Purtroppo non ho accesso a faldoni coperti da segreto di Stato.Trovate tutti i riferimenti usando qualsiasi motore di ricerca. Partiamo dal presupposto che, secondo i magistrati impegnati allora nella lotta contro le Brigate Rosse, la vittoria dello Stato è stata perseguita con mezzi leciti e solo grazie all'enorme sforzo investigativo dei migliori uomini allora a disposizione.
Salvatore Genova, ex capo dei Nocs, all'epoca noto alle cronache per l'affare Dozier, il generale americano sequestrato a Verona dalle B.R. e tenuto prigioniero dalle stesse in una "prigione del popolo". Il dott. Genova, nella puntata di Chi l'ha visto di ieri sera, si soffermava sdegnato sugli aspetti vergognosi delle torture perpetrate ai fermati e sospettati da parte del Professor De Tormentis e dei suoi sgherri.
Allora, siccome è tempo di verità ed è giusto che le verità siano precise, soffermiamoci un attimo sulla figura del dott. Genova. Lo stesso, all'epoca commissario di Polizia, fu processato assieme ad altri suoi sottoposti per le torture ai danni di Cesare Di Leonardo, condannato all'ergastolo per il sequestro del già citato generale Dozier. Purtroppo, benché le accuse fossero fondate ed i segni lasciati sul corpo del detenuto inequivocabili, il commissario Genova la fece franca.
Già. Perché intanto era divenuto Deputato della Repubblica Italiana nei socialdemocratici di Longo(quest'ultimo, iscritto alla P2). Per cui, l'ex commissario Genova, prima di mostrarsi dispiaciuto e scandalizzato per le ignobili azioni del De Tormentis, dovrebbe farsi un'esame di coscienza e raccontare pubblicamente le torture che lui ed i suoi uomini hanno perpetrato ai danni di coloro che in quegli anni furono coinvolti nella oscura storia delle BR.
Passiamo allo sconosciuto e misterioso Professor De Tormentis. Il vero nome del personaggio che pare uscito da un romanzo di Poe è Nicola Ciocia. All'epoca dei fatti, funzionario dell'Ucigos. Dopo 13 anni di onorato servizio, torna a fare l'avvocato nel Foro di Napoli.
E' facile trovare in rete un documento dello stesso, datato 2001, e riportato in una rivista massonica. Come è facile trovare in rete la lettera di un avvocato napoletano all'Ordine degli Avvocati, in cui si chiede in sostanza la radiazione del famigerato De Tormentis/Ciocia dall'albo stesso.
Perché il signor Ciocia/De Tormentis, non solo a 74 anni tenta ancora di nascondersi, ma addirittura rilascia un'intervista a Nicola Rao. Ovviamente non viene fatto il suo vero nome, ma in linea di massima, il Ciocia si lascia andare ad una serie di dichiarazioni in cui non rinnega nulla del passato ma anzi ritiene di far parte di una elite di "torturatori" tra i migliori al mondo.
Il Ciocia/De Tormentis, appare in questa storica foto dell'epoca.
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I soliti idioti - Il rinnovamento dello spirito - Le domande piu importanti

Siria: assalto ambasciata in Italia - Attivisti arrestati, apparterrebero a coordinamento Milano

(ANSA) - ROMA, 10 FEB - Un gruppo di attivisti siriani stamani ha tentato un blitz all'interno dell'ambasciata siriana in Italia: sono stati tutti arrestati e sottoposti al giudizio per direttissima. In totale si tratta di 12 persone, tre fermate all'esterno e nove mentre tentavano di allontanarsi da un ingresso secondario dell'edificio. Secondo le prime informazioni, gli attivisti apparterrebbero al Coordinamento dei siriani liberi di Milano, che da giorni manifestano contro il regime di Assad.

Anonymous dichiara guerra ad Israele


“Commettete crimini contro l’umanità, vi distruggeremo in tre fasi”, dice il collettivo di attivismo online
Un video di Anonymous, finito su Youtube solo ieri, ha dichiarato ufficialmente l’intento del collettivo di attivisti digitali: la guerra contro il governo e lo stato di Israele è ufficialmente aperta. Lo stato della stella di Davide, dicono gli attivisti digitali, è accusato di essere responsabile addirittura di “crimini contro l’umanità”, di essere antidemocratico, uno stato di polizia e di funzionare quasi esclusivamente grazie ad azioni di propaganda mondiale ad ampissimo spettro, nonché di bollare ogni critica come “antisemita” senza mai entrare nel merito.
PRONTI ALLA GUERRA – “Non avete più legittimazione ad esistere nella vostra forma attuale”, dice Anonymous. La guerra parte dal video rilanciato da Ha’aretz.
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Emergenza neve: su Roma una squadra di 6000 persone


Emergenza neve: su Roma una squadra di 6000 persone
ROMA - Seimila persone avranno il compito di difendere la Capitale dalla neve. Dopo l’emergenza di una settimana fa, e le relative polemiche a seguire, Roma ha deciso di non farsi trovare impreparata dalla nuova ondata di freddo e gelo, che a partire da oggi dovrebbe interessare l’intero Stivale. Il piano messo a punto dall’amministrazione comunale tocca cifre addirittura esagerate per quella che può essere l’emergenza neve nella Capitale a differenza di altre regioni e località italiane.
Seimila uomini appunto: una grande truppa, per la quale si è deciso di far arrivare anche persone dal Nord, mancando nella città di Roma figure come quella dei taglialegna e dei boscaioli (ne arriveranno 80 provenienti dal Trentino). Figure a quanto pare importanti, visto che la scorsa settimana c’è stata una vera strage di alberi e rami, che si sono abbattuti nelle strade, moltissimi ancora da smaltire. La novità più grande riguarda il “pattuglione antineve”, che con il passare delle ore si posizionerà nei punti strategici della città, per spalare la neve e liberare le strade.
Questa volta l’evento è stato annunciato nei tempi dovuti e quindi Roma non potrà poi dirsi colta di sorpresa. Ed è per questo che il sindaco Alemanno sembra aver deciso di strafare. Il nuovo allarme maltempo di questi due giorni dovrebbe colpire tutto il Paese, con neve e vento gelido anche nel centro sud Italia. Le regioni particolarmente colpite saranno Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria. L’Italia intera, dunque, continuerà ad essere provata da questa emergenza maltempo, come non si vedeva da trent’anni.

LA CONTA DELLE VITTIMESale a 46 il numero delle vittime del maltempo solo in Italia. Ieri altre quattro persone sono morte: si tratta di due uomini in Calabria, un uomo nel cremonese e un’anziana donna trovata morta in casa nel napoletano, a Portici. La donna è morta per assideramento

L'austerity dell'esercito


Via 40 mila uomini e 30 caccia F35 in meno

ROMA - I più amareggiati sono i cinquantenni. Sottufficiali impiegati negli uffici e alti ufficiali che devono scordarsi i gradi di generali. La loro carriera s'interromperà nel volgere di poco tempo. Dovranno accontentarsi di prepensionamenti o accettare la mobilità.

Un caccia americano F35: la Difesa prevedeva di comprarne 131 per una spesa di 15 miliardi di euroUmiliardi di euro
È la dura legge dei tagli alla Difesa. A farne le spese sarà soprattutto il personale. Gli organici ammontano a 182.500 effettivi, di cui 22.900 fra generali e colonnelli, 56.600 marescialli, 14.900 sergenti, mentre la truppa, i soldati che vanno in missione all'estero, può contare su circa 86 mila militari. Quest'ultimi sono indispensabili e non si toccano. La mannaia del ministro ammiraglio Giampaolo Di Paola cadrà soprattutto sulle categorie non operative. Il numero esatto dei tagli dovrebbe essere reso noto la settimana prossima al Consiglio dei ministri. Si parla di 40 mila uomini in meno. Sacrifici dovranno sopportare anche i 30 mila civili che lavorano per i militari. Lo scopo è riequilibrare la spesa. Quest'anno la Difesa dispone di 12 miliardi di euro di budget, di cui il 70 per cento è assorbito dal personale. Al punto che le Forze armate sono state ribattezzate «stipendificio». Una situazione, secondo il ministro Di Paola, «non più sostenibile».

Meno stipendi e più fondi per l'acquisizione di armamenti. A cominciare dai contestatissimi F35, i cacciabombardieri americani della Lockheed Martin. La Difesa prevedeva di comprarne 131 per una spesa di circa 15 miliardi di euro da diluire nell'arco di una quindicina d'anni. Ora, a causa dell'austerity, è probabile che di questi jet supertecnologici ne verranno acquistati 100, massimo 110. La firma per ordinare i primi 3 è già stata apposta qualche giorno fa, cosa che comporta una spesa di 240 milioni di dollari, al prezzo di 80 milioni di dollari per ogni velivolo.
Gli F35 dovrebbero sostituire nel corso degli anni i Tornado e gli Amx dell'Aeronautica, ma anche gli Harrier della Marina che viaggiano sulla portaerei Cavour, perché una versione dei jet americani consente il decollo breve e l'atterraggio verticale, indispensabile per la portaerei.

La Difesa conta molto sulla Cavour, sulla eccellente tecnologia di questa nave, che nei giorni scorsi ha accolto a bordo gli ambasciatori di 30 Paesi europei, nordafricani e mediorientali. Una specie d'investitura ad alto livello per la portaerei italiana. Tutti i diplomatici hanno convenuto che è lo strumento ideale per garantire la sicurezza nel Mediterraneo.
La decisione di puntare sull'F35 comporta il sacrificio del programma Eurofighter, il caccia di produzione europea, al quale l'India ha dato nei giorni scorsi il colpo di grazia, perché ha scelto di dotarsi dei Rafale francesi. Alla catena di produzione dell'Eurofighter lavorano 11 mila tecnici i quali dovranno ora dedicarsi all'assemblaggio di quei pezzi dell'F35 che l'accordo con gli americani assegna all'Italia.

Tutti i programmi saranno ridimensionati. Delle 10 fregate classe Fremm, costruite insieme coi francesi e destinate a sostituire le classi Lupo e Maestrale, ne saranno sacrificate 4. A parte i risparmi, si cerca di fare cassa vendendo caserme e basi non più utilizzate. Sono 77 gli edifici in vendita fra cui la Montezemolo di Palmanova, la Vittorio Emanuele a Trieste, la Piave a Padova, la Goito a Brescia, la Cadorna a Legnano, la Mameli e la Montello a Milano, la La Marmora a Torino, la Dante Alighieri a Ravenna, la Battisti a Napoli.
Marco Nese

Il declino della Sapienza all'ombra di Parentopoli: è al 430°posto nel mondo


Nell'Università dopo moglie e figlia, anche il figlio del rettore

Luigi Frati, professore ordinario di Patologia Generale e già preside della Facoltà di Medicina, guida l'Università La Sapienza di Roma dal 3 ottobre 2008 (Benvegnù/Guaitoli)
«Parentopoli? Ma perché non parlate di "Ignorantopoli"? Questo è il vero problema dell'università italiana. Voi giornalisti fate solo folklore!», sibilò il rettore della Sapienza Luigi Frati al nostro Nino Luca. Ma la Procura non è d'accordo: papà, mamma, figlia e figlio docenti nella stessa facoltà sono troppi, come coincidenze.

E sull'arrivo dell'ultimo Frati a Medicina ha aperto un fascicolo. Tanto più che «Parentopoli» e «Ignorantopoli», dicono le classifiche internazionali, possono coincidere.
Il rettore di quello che sul Web si vanta di essere il più grande ateneo italiano (nel senso di più affollato: 143 mila studenti, pari all'intera popolazione di Salerno o quelle di due capoluoghi come L'Aquila e Potenza insieme) era da tempo nel mirino di chi denuncia certi vizi del nostro sistema universitario.
Senese, un passato da sindacalista, uomo dalla capacità funambolica di fluttuare tra destra e sinistra, preside per un'eternità di Medicina dal lontano 1990 in cui Gava era ministro degli Interni e Chiesa si occupava amorevolmente dei vecchi ospiti del Pio Albergo Trivulzio e «altro», quello che i suoi studenti più perfidi hanno soprannominato «BaronFrati», è da sempre un uomo tutto casa e facoltà.
Al punto che non solo nella «sua» Medicina si sono via via accasate la moglie Luciana Rita Angeletti in Frati (laureata in Lettere: storia della Medicina) e la figlia Paola (laureata in Giurisprudenza: Medicina Legale) ma perfino il brindisi per le nozze della ragazza fu fatto lì. Indimenticabile il biglietto: «Il prof. Luigi Frati e il prof. Mario Piccoli, in occasione del matrimonio dei loro figli Paola Frati con Andrea Marziale e Federico Piccoli con Barbara Mafera, saranno lieti di festeggiarli con voi il giorno 25 maggio alle ore 13.00 presso l'aula Grande di Patologia Generale».
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Mafia:don Ciotti,e' in segmenti politica

(ANSA) - GENOVA - "La mafia è all'interno di segmenti del mondo politico. La dimensione politica nei giochi criminali di mafia c'é sempre, seppure in modi diversi". Lo ha detto don Luigi Ciotti. Secondo il sacerdote "é ora che le forze politiche non facciano solo annunci di trasparenza e chiarezza". Alla vigilia delle elezioni "sentiamo sempre parlare di codici etici, poi puntualmente si ritrovano nelle varie forze politiche, personaggi fortemente ambigui che appartengono a quella zona grigia".

Neve e gelo, allerta in tutta Italia. Primi fiocchi alle porte di Roma

Roma, 10 feb. (Adnkronos/Ign) - E' arrivata, come previsto, la seconda ondata di maltempo che tra oggi e domani interesserà vaste aree del Paese . La neve ha ripreso a scendere copiosa prima sul nord-est per poi scendere al centro-sud.
Primi fiocchi anche alle porte di Roma sul grande raccordo anulare. Nella Capitale è stata disposta per oggi e domani la chiusura di scuole e uffici pubblici e l'obbligo di catene.
"Ci sono già state delle precipitazioni nevose - ha confermato il sindaco di Roma Gianni Alemanno - nella zona Nord della città, sulla Cassia, a Cesano, sulla Flaminia, alle Rughe". "Il momento critico sarà tra le 13 e le 14 di oggi. Roma è già preparata e speriamo bene". "Le previsioni - ha aggiunto - appaiono più leggere".
Per quanto riguarda il resto d'Italia, per alcune ore ha nevicato in Emilia Romagna e in Lombardia dove è stata imbiancata Milano. Risveglio sotto la neve anche per Umbria, Toscana, Marche, Abruzzo, Molise e Calabria.
Neve su ampi tratti della rete di Autostrade per l'Italia anche se per il momento non si registrano criticità: A1 Milano-Napoli, tra Milano e Barberino, tra Fabro e Orte e tra Anagni e Ceprano; A14 Bologna-Taranto, tra Bologna e Val di Sangro; A26 Genova Voltri-Gravellona Toce, tra Genova e l'allacciamento con la Diramazione Stroppiana-Santhia. Previste nevicate a bassa quota anche in Sardegna.
Provvedimenti limitativi per la circolazione dei mezzi con massa superiore alle 7,5 t sono stati emessi dai Prefetti con decorrenza dalle 00 di oggi per le Province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Rimini, Parma, Firenze, Pistoia, Siena, Arezzo, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro Urbino, Fermo, L'Aquila, Chieti, Pescara, Teramo, Avellino, Isernia. Per le province di Roma, Viterbo, Latina, Frosinone e Rieti il provvedimento limitativo per la circolazione decorre dalle ore 6 di oggi.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Neve-e-gelo-allerta-in-tutta-Italia-Primi-fiocchi-alle-porte-di-Roma_312960351526.html

Alzheimer regredito con farmaco in topi

(ANSA) - ROMA - Trovato un possibile farmaco per sconfiggere il morbo di Alzheimer, farmaco che potrebbe presto essere sperimentato sui pazienti: è il 'bexarotene', medicinale già in uso e approvato dall'Fda contro il cancro da anni. Scienziati della Case Western Reserve University School of Medicine hanno scoperto che il bexarotene è rapidamente efficace, per ora testandolo su topolini, nel far regredire la malattia di Alzheimer: la sua azione si inizia a vedere già a sei ore dalla somministrazione.