domenica 6 febbraio 2011

Margherita Hack: “Grazie a Berlusconi l’Italia è un gran casino”

margherita hack 200 200 Margherita Hack: Grazie a Berlusconi lItalia è un gran casino

Margherita Hack non usa mezzi termini. Questa Italia non è l’Italia che tutti vorrebbero. «E’ un casino, ecco cos’è oggi in nostro Paese»

Un commento quello dell’astrofisica espresso mentre parlava con i giornalisti a Trieste a margine della cerimonia in cui le è stata conferita la Civica Benemerenza.

«L’Italia sta diventando veramente un gran casino. Un primo ministro – ha spiegato – ha il dovere di rappresentarsi con un certa dignità. Oggi invece tutto il mondo ci sta ridendo dietro. Quando siamo all’estero per congressi – ha raccontato – ci chiedono: perchè votate ancora per Berlusconi? Che cosa ha fatto per il Paese? Lui – ha aggiunto – al governo fa altro, fa le leggi per sè e di proteggersi per i processi».
«Ho conosciuto tanti governi e gente di destra – ha concluso Hack -, come ai tempi della Dc, ma era gente colta, onesta e che pensava al bene del Paese».

Assange annuncia: "A breve documenti scottanti sull'Italia"

Il fondatore di Wikileaks al Tg3: "I contenuti? Economia, politica e casi di corruzione". Berlusconi dovrebbe preoccuparsi? "Lui e altri dovrebbero prestare attenzione a che la loro vita privata corrisponda a quella pubblica".
Julian Assange, 39 anni, fondatore del sito WikiLeaks (Reuters)
Julian Assange, 39 anni, fondatore del sito WikiLeaks (Reuters)

Roma, 6 febbraio 2011 - Julian Assange, che domani affronterà il processo di estradizione in Svezia dove è ricercato per stupro, annuncia ai microfoni del Tg3 che "nelle prossime settimane WikliLeaks pubblicherà una grande quantità di nuovi scottanti dcoumenti sull’Italia".

Il contenuto della nuova tornata file sull’Italia, spiega Assange, sarà su "economia, politica, casi di corruzione".
"Berlusconi dovrebbe preoccuparsi?", chiede il reporter del Tg3. "Credo che Berlusconi ed altri dovrebbero prestare molta attenzione a che la loro vita privata corrisponda a quella pubblica", risponde criptico Assange.

Quanto al futuro di Wikileaks, Assange denuncia che "dagli Usa sono state fatte pressioni incredibili per bloccare i finanziamenti al nostro sito, vogliono fermarci ma non ci riusciranno perchè i nostri sostenitori aumentano". Quanto allo scopo del sito il fondatore spiega: "Continuiamo a svelare retroscena oscuri e criminali della politica e dell’economia, anche sull’Egitto abbiamo documentato gli abusi del regime di Mubarak. La stampa anglosassone usa gli aspetti personali anche minimi per attaccarmi ma non importa".

La Polizia carica il corteo ad Arcore, i manifestanti gridano: “Fino alla villa!”

Un gruppo di partecipanti alla manifestazione del Popolo Viola si è diretto verso Villa San Martino. Negli scontri con le forze dell’ordine ferito un agente.

Tensione ad Arcore durante la manifestazione anti-Cavaliere. Un gruppetto di manifestanti ha cercato di aggirare il blocco dellapolizia che impedisce di raggiungere la residenza delpremier prendendo la via a sinistra dello sbarramento della polizia. E’ stato subito bloccato dagli stessi poliziotti, che sono corsi avanti fino a ricostruire un nuovo argine. Una volta bloccati, i manifestanti hanno urlato “dimissioni”, “resistenza” chiedendo a gran voce di poter fare un corteo fino a Villa San Martino. Durante gli scontri un poliziotto è rimasto ferito. L’agente, colpito alla testa, non in maniera grave, e’ stato trasportato all’ospedale di Vimercate.

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http://www.giornalettismo.com/archives/112716/scontri-polizia-arcore/

Popolo Viola: "Berlusconi dimettiti"

Proteste contro il premier nei pressi della sua abitazione

Popolo Viola: 'Berlusconi dimettiti'

"Berlusconi dimettiti!”: si alza la voce di protesta del Popolo Viola nei pressi di Arcore. Cercano di arrivare fino alla casa del Presidente del Consiglio centinaia di manifestanti che hanno messo in scena una vera e propria protesta finalizzata alle dimissioni del premier. Dopo qualche problema con le forze dell’ordine si sono spinti fino a qualche passo da Villa San Martino, l’abitazione di Berlusconi presidiata da decine di carabinieri. Sedato qualche tentativo violento del Popolo Viola che nelle piazze diffonde cori come “Dimissioni”, “Fatti processare”,

Caso Ruby, Corona dopo il furto va in tv: ''Le foto che tutti cercano non esistono''

Roma, 6 feb. (Adnkronos) - "Non esiste assolutamente nessuna foto del premier in atti osceni". Lo ha detto Fabrizio Corona, ospite di Domenica Cinque, su Canale 5.

"Le foto che tutti cercano - ha detto ancora Corona - da destra, da sinistra, o la Procura, non esistono", aggiungendo: "Ma non perché non esiste il fatto, ma perché bisognava fare un altro lavoro, avrebbero dovuto indagare".

Corona ha anche confermato che il suo "archivio segreto" si trovava nello studio visitato dai ladri, ma ha spiegato: "Se io avessi avuto o avessi ancora delle fotografie che possono essere compromettenti, relative a Vallettopoli o a queste vicende, sicuramente non le terrei in un archivio segreto, ma le terrei sciolte o da qualche parte".

Poi si è sfogato: "Oggi ho tantissimi problemi, è due mesi che cerco di starne fuori, e chi solo può pensare che questo fatto sia un'idea per farmi pubblicità, mi fa venire il sangue al cervello e mi fa tornare ad essere quello che non sono più". Corona conferma che dal suo studio sono stati sottratti computer e non soldi. "Non hanno toccato cose di valore - ha raccontato il fotografo - sapevano quello che cercavano e sapevano dove trovarlo".

Corona smentisce poi le voci di una gravidanza della compagna. ''Anche la scorsa settimana sulla rete avversaria è stata detta una cavolata a proposito della gravidanza di Belen, non è assolutamente vero che aspettiamo un figlio, e oggi fanno la trasmissione ancora su di me e del fatto che non andrò a Sanremo, come fossi un delinquente'', dice. "Ho bisogno di protezione - prosegue - Sto cercando di ricostruire un'immagine di me stesso e un lavoro sereno anche grazie alla mia fidanzata. Spero di cambiare vita in modo positivo e il mio sogno sarebbe tornare a occuparmi del campo editoriale''.

Il Popolo Viola manifesta ad Arcore, scontri con le forze dell'ordine

Milano, 6 feb. (Adnkronos/Ign) - Scontri tra manifestanti e forze dell'ordine si sono verificati durante la manifestazione del Popolo Viola vicino a Villa San Martino, residenza ad Arcore del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, organizzata per chiedere le dimissioni del premier a seguito del 'caso Ruby'.

Un gruppo di manifestanti ha cercato di avvicinarsi alla villa forzando il cordone di sicurezza e gridando 'arrestatelo', le forze dell'ordine hanno reagito con una carica di alleggerimento. L'accesso a due vie è stato quindi chiuso fermando il Popolo Viola a circa 150 metri dal cancello della villa. I manifestanti hanno lanciato contro le forze dell'ordine oggetti e bottiglie di vetro.

Tra i dimostranti c'è un contuso. Si tratta di un codice verde che è stato curato sul posto.

"E' chiarissimo che c'è un tentativo di creare un'atmosfera generale anche con manifestazioni di piazza per radicalizzare ulteriormente lo scontro politico - ha detto Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati Pdl - Questo messaggio è contenuto chiaramente negli attacchi fuori misura lanciati fra ieri e oggi dai leader del Pd e dell'Italia dei Valori, dai discorsi fatti alla manifestazione di Libertà e Giustizia e adesso dagli incidenti provocati ad Arcore dal Popolo Viola".

Usa-Russia: entra in vigore Nuovo Start su riduzione testate nucleari

Usa-Russia: entra in vigore Nuovo Start su riduzione testate nucleari
MONACO - Con lo scambio dei rispettivi documenti di ratifica avvenuto a Monaco, e' entrato in vigore tra Stati Uniti e Russia il Nuovo Start, il trattato sulla riduzione degli arsenali strategici. Il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, e il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, hanno partecipato alla cerimonia di ratifica celebrata a margine della Conferenza della Sicurezza di Monaco. Il nuovo trattato prevede la riduzione di un terzo delle testate nucleari di ambedue i paesi da 2.200 a 1.550. Il primo Start, siglato nel 1991 era scaduto nel dicembre del 2009.

Basta coi moralismi ...

Così si è comprato le ragazze

Un ruolo in tivù. Un appartamento. Un incarico politico. O semplicemente banconote di grosso taglio. Il quadro dei rapporti tra Papi e le sue girls, come esce dall'inchiesta di Milano

In cima alla piramide di Arcore, per ora, svetta Ruby, la baby-reginetta da 5 milioni di euro. La velocità della sua ascensione al paradiso berlusconiano, unita alle cifre che la ragazza diceva (e scriveva) di aver concordato e in parte già ricevuto dal presidente del Consiglio, hanno scatenato invidie feroci nelle più collaudate Papi-girls. Un esempio tra i tanti: di ritorno da una notte di baldoria nella villa del premier, il 17 ottobre 2010, tre signorine si lamentano di aver incassato solo "duemila euro" a testa. Al che Nicole Minetti esplode: "E a Ruby 60 mila euro!". Toccherà ai giudici, salvo nuove leggi salva-Silvio, decidere se Berlusconi abbia davvero commesso i reati di concussione e prostituzione minorile. Certo è che l'inchiesta ha già svelato un sistema: una "struttura organizzata" che seleziona e finanza decine di giovanissime, distribuendo ruoli e soldi. Tra sesso e potere, politica e denaro, ecco la scala sociale del sultanato di Arcore, Italia.
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“Mubarak? Uomo saggio”. Le parole di Berlusconi giungono in Egitto e schierano l’Italia contro il popolo in piazza per la libertà

www.siciliainformazioni.com
Era inevitabile che accadesse, le parole di Silvio Berlusconi, sono arrivate in Egitto e sono state usate dai sostenitori del regime per aiutare il Rais e dal forse dissenso popolare per screditare l’Occidente, colpevole di stare dalla parte dei despoti al fine di fare i suoi interessi.
La politica estera dell’Italia è stata affidata alle battute estemporanee del Presidente del Consiglio che a Bruxelles, parlando con i giornalisti, ha espresso parole di apprezzamento su Mubarak, affermando che si tratta di un uomo saggio ed avveduto, un riferimento sicuro per l’Occidente.
Al di là del merito, esprimere simili giudizi, mentre milioni di cittadini manifestano in Egitto contro un regime che definiscono tirannico e corrotto, non è sicuramente una buona cosa e potrebbe avere effetti deleteri per la presenza delle imprese e dei cittadini italiani in quel paese, quando la rivolta avrà consumato tutti i suoi effetti.
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Bush annulla viaggio in Svizzera: rischiava l'arresto per torture

Alcuni gruppi in difesa dei diritti umani hanno chiesto alle autorità elvetiche di arrestarlo per aver autorizzato forme di interrogatorio, assimilabili alle torture, sui prigionieri di Guantanamo.
George Bush ( Ap/LaPresse)
George Bush ( Ap/LaPresse)

Ginevra, 5 febbraio 2011 - L’ex presidente George W. Bush ha annullato un viaggio in Svizzera perchè alcuni gruppi in difesa dei diritti umani hanno chiesto alle autorità elvetiche di arrestarlo. L’accusa è di aver autorizzato forme di interrogatorio assimilabili alle torture come il waterboarding (l’annegamento simulato) sui prigionieri di Guantanamo.

Bush doveva partecipare ad una gala il 12 febbraioorganizzato dall’associazione di beneficenza ebraica Keren Hayesod. "Si è evitato le manette", ha dichiarato Reed Brody di Human Rights Watch spiegando che la confederazione elvetica ha ratificato il trattato che mette al bando le torture e quindi l’ex presidente Usa correva seri rischi.

Il cavaliere e il raìs due leader in fuga di EUGENIO SCALFARI

Tre giorni fa, mentre la sollevazione del popolo egiziano era arrivata al punto culminante, Silvio Berlusconi fu l'unico tra i dirigenti politici di paesi occidentali a dire che "Mubarak è un uomo saggio e bisogna lasciarlo dove sta. Sarà lui a fare le riforme e solo dopo potrà ritirarsi con onore".
Berlusconi e Mubarak risultano dunque strettamente - e inconsapevolmente - legati tra loro in diversi modi. Il primo è Ruby-Rubacuori, pretesa nipote del presidente egiziano secondo quanto Berlusconi dichiarò alla questura di Milano per ottenere la liberazione della minorenne marocchina dalla custodia della polizia. Mubarak non ha mai saputo di questa "birboneria" congegnata dal presidente del Consiglio italiano tirandolo in ballo.
Il secondo elemento che li lega è la crisi politica che incombe su entrambi; estremamente drammatica quella che minaccia il leader egiziano che deve fronteggiare un paese in rivolta; molto diversa e pacifica quella in corso in Italia che tuttavia configura anch'essa la decomposizione d'un sistema di potere e sembra preannunciarne la fine.
Infine un terzo elemento: sia al Cairo che a Roma, in attesa che le due crisi trovino una soluzione, il potere effettivo non è più nelle mani dei due leader ma è passato ad altre forze di tutela; al Cairo l'esercito, a Roma la Lega Nord. Due forme di transizione che sottolineano in modi diversi ma analoghi il declino inarrestabile dei vecchi leader e l'inizio di una fase nuova e ancora ignota ma ormai inevitabile.
Mubarak e Berlusconi, due destini gemelli. Chi l'avrebbe immaginato appena qualche settimana fa?
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Tre giorni fa, mentre la sollevazione del popolo egiziano era arrivata al punto culminante, Silvio Berlusconi fu l'unico tra i dirigenti politici di paesi occidentali a dire che "Mubarak è un uomo saggio e bisogna lasciarlo dove sta. Sarà lui a fare le riforme e solo dopo potrà ritirarsi con onore".
Berlusconi e Mubarak risultano dunque strettamente - e inconsapevolmente - legati tra loro in diversi modi. Il primo è Ruby-Rubacuori, pretesa nipote del presidente egiziano secondo quanto Berlusconi dichiarò alla questura di Milano per ottenere la liberazione della minorenne marocchina dalla custodia della polizia. Mubarak non ha mai saputo di questa "birboneria" congegnata dal presidente del Consiglio italiano tirandolo in ballo.
Il secondo elemento che li lega è la crisi politica che incombe su entrambi; estremamente drammatica quella che minaccia il leader egiziano che deve fronteggiare un paese in rivolta; molto diversa e pacifica quella in corso in Italia che tuttavia configura anch'essa la decomposizione d'un sistema di potere e sembra preannunciarne la fine.
Infine un terzo elemento: sia al Cairo che a Roma, in attesa che le due crisi trovino una soluzione, il potere effettivo non è più nelle mani dei due leader ma è passato ad altre forze di tutela; al Cairo l'esercito, a Roma la Lega Nord. Due forme di transizione che sottolineano in modi diversi ma analoghi il declino inarrestabile dei vecchi leader e l'inizio di una fase nuova e ancora ignota ma ormai inevitabile.
Mubarak e Berlusconi, due destini gemelli. Chi l'avrebbe immaginato appena qualche settimana fa?
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E Silvio riabbraccia Storace "Epurator"

di FILIPPO CECCARELLI
Ai tempi della Prima Repubblica poteva capitare che il Movimento sociale italiano tornasse utile al potere in termini di voti, mezze alleanze, persone divenute scomode da sistemare in Parlamento.
A perenne monito ed esecrazione di tale andazzo, dai ranghi stessi della fiamma si usava un'immagine invero un po' forte, oltre che legata a un'utensileria ormai fortunatamente scomparsa, anche per ragioni igieniche, per cui in quel modo lì il Movimento sociale italiano finiva per essere "la sputacchiera della Dc".
A tanti anni di distanza, in un paesaggio politico dominato dai segni del consumo e dalle suggestioni della pubblicità, l'ennesimo e retrattile riconoscimento del presidente Berlusconi alla Destra di Francesco Storace fa sì che quest'ultima rischi di configurarsi come "il partito kleenex" del Cavaliere, un classico dell'usa e getta, sia pure addolcito da sfondi azzurrini e dalle morbidezze che stanno a cuore agli inserzionisti, giacché tali fazzolettini di carta, come rende noto lo slogan, "ti accompagnano in ogni occasione e di prendono cura di te".
Tutto insomma cambia per restare uguale a se stesso. Se poi si considera che tra le motivazioni a suo tempo addotte dalla Daniela Santanché per la nascita della Destra c'era l'urgenza di un partito "con la bava alla bocca", ecco, senza ulteriormente indugiare sulla merceologia, tantomeno sulla fisiologia, si comprenderà come alla soffice leggerezza del kleenex si ispiri la concessione di un sottosegretario, nella persona del pur degno Musumeci, in vista di un non meglio identificato, ma forse imminente rimpastino.
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Il Pdl: subito il processo breve per bloccare i pm

La maggioranza ora ha i numeri per chiedere il conflitto di attribuzione sul caso Ruby

di LIANA MILELLA
ROMA - Tre mosse chiave, più altre per dare una lezione alle toghe nemiche. Niccolò Ghedini, per martedì, ha già fissato un primo brainstorming con i soliti parlamentari-avvocati per passare dalle parole ai fatti. La prima mossa è un processo breve "a misura" di Cavaliere con una norma transitoria che non falcidi tutti i processi durati troppo a lungo (compresi i suoi), ma quelli comunque già coperti dall'indulto del 2006 (due dei suoi su tre). La seconda mossa è un conflitto di attribuzione alla Consulta sollevato dalla Camera nel disperato tentativo di "scippare" ai pm di Milano il Rubygate. Che sfrutti subito la magica "quota 316" raggiunta giovedì nello schiaffo ai pm di Milano sulla perquisizione a Spinelli. La terza mossa, al Senato, serve per togliere ai pm Boccassini, Forno e Sangermano Milano e darli a Monza, gli atti sulla prostituzione minorile (e qui basta cambiare il testo della convenzione di Lanzarote sulla competenza delle procure).
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Anche la Cei nella cricca di Bertolaso?

Un pagamento di 15 milioni di euro da un conto legato alla Chiesa avrebbe finanziato gli uomini legati al giro di appalti della Protezione Civile

Svolta a sorpresa nelle indagini della magistratura sulla cosiddetta cricca, il gruppo di persone vicine a Bertolaso e Berlusconi che ha vinto la maggior parte degli appalti nei quali era coinvolta la Protezione Civile. Un caso che ha già coinvolto varie personalità di spicco, come il ministro Scajola, che si dimise perché non conosceva il nome di chi gli aveva comprato una casa da quasi un miliardo di euro. Nel nuovo capitolo dell’inchiesta è entrato un nuovo protagonista, il mondo finanziario vicino alla Chiesa Cattolica.

LA CHIESA NELLA CRICCA ? - Un conto di un organismo della Cei, la Conferenza dei vescovi italiani, avrebbe girato decine di milione di euro ad esponenti della cosiddetta cricca. Un contobancario che ha una caratteristica molto strana: è stato aperto e chiuso in meno di due settimane, e l’unico movimento registrato è questo super trasferimento di 15 milioni di euro. Una movimentazione bancaria da 15 milioni di euro svolta dall’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero (organismo della Conferenza Episcopale Italiana, che gestisce la maggior parte dei fondi dell’otto per mille) presso una filiale romana del Credito Artigiano spa e’ finita all’esame della Procura di Roma, investita della vicenda dalla magistratura di Perugia. La filiale bancaria, in via San Pio X, e’ la stessa nella quale la magistratura romana ha sequestrato, in via preventiva, 23 milioni di euro su un conto riconducibile allo Ior, la banca vaticana, per presunta violazione della normativa antiriciclaggio.

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http://www.giornalettismo.com/archives/112628/anche-la-cei-nella-cricca-di-bertolaso/

La mossa del premier: 19 poltrone di governo e Alfano alla guida del PdL

Pronto il rimpastone, tutti dentro. E per il guardasigilli si prospetta un ritorno al partito. Radicali dentro?

I prossimi giorni saranno alquanto movimentati. Silvio Berlusconi è alla ricerca della quadra nel governo per sostituire ministri e sottosegretari di Fli, e in più deve “piazzare” i responsabili che hanno deciso di reggere in piedi la maggioranza alla Camera. Scrive Marco Galluzzo sul Corriere:

Esistono tante ipotesi, ma hanno tutte una variabile non indifferente: il ministero della Giustizia. Del rimpasto prossimo venturo, che il Cavaliere ha in mente, si sa che sarà con il contagocce, per non alimentare scontenti e malumori fra gli esclusi, e si sa che coinvolge una vasta rosa di nomi che va da Misiti (ex Mpa) a Calearo (ex Pd), dalla Polidori (ex Fli) a Romano (oggi Pid, ex Udc), da Musumeci (Destra) a Pionati (anche lui ex Udc). Si sa anche che nella mente di Berlusconi il rimpasto a tappe potrà arrivare a coinvolgere in tutto sino a 19 poltrone, quelle attualmente libere, e altre otto da aggiungere con un decreto legge apposito, che tre giorni fa il presidente del Consiglio ha rivelato di stare studiando.

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http://www.giornalettismo.com/archives/112677/la-mossa-del-premier-19-poltrone-di-governo-e-alfano-alla-guida-del-pdl/

Berlusconi miglior attore protagonista in “Delinquemente”

Tutte le contraddizioni, le gaffes e i videomessaggi del Premier: “E’assurdo anche solo pensare che io abbia pagato per avere rapporti con una donna”, preceduto dalla Daddario, ma non solo; l’attentato con il duomo, la barzelletta con bestemmia, insomma un concentrato di Silvio al 100%.

Delinquemente - Il Trailer

Libero: rubate le foto di Silvio nudo

Il quotidiano di Belpietro si tuffa nella spy story che vede protagonista Fabrizio Corona c

on una tesi tutta sua.

Il

furto subito ieri da Fabrizio Corona e denunciato alla polizia, oltre che annunciatoa Domenica 5, consente a Libero, in un articolo a firma di Gianluigi Nuzzi, di ricostruire una fantasiosissima situazione nella quale a essere state rubate sono le fotodi Silvio Berlusconi nudo, che pure Corona aveva detto di non possedere:

si sono portati via le foto che ritraevano Silvio Berlusconi? Solo Corona lo sa. Con ogni probabilità ci dovevano essere anche quelle, visto che lo stesso manager dei fotografi non smentisce di averle avute. Anzi, si mostra sicuro che siano andati lì proprio per gli scatti che in molti assicurano piccanti, proibiti. Del resto proprio Corona per primo, solo qualche settimana fa in un’intervista poi smentita, aveva assicurato che quelle foto esistono eccome.

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http://www.giornalettismo.com/archives/112681/libero-rubate-le-foto-di-silvio-nudo/