Era inevitabile che accadesse, le parole di Silvio Berlusconi, sono arrivate in Egitto e sono state usate dai sostenitori del regime per aiutare il Rais e dal forse dissenso popolare per screditare l’Occidente, colpevole di stare dalla parte dei despoti al fine di fare i suoi interessi.
La politica estera dell’Italia è stata affidata alle battute estemporanee del Presidente del Consiglio che a Bruxelles, parlando con i giornalisti, ha espresso parole di apprezzamento su Mubarak, affermando che si tratta di un uomo saggio ed avveduto, un riferimento sicuro per l’Occidente.
Al di là del merito, esprimere simili giudizi, mentre milioni di cittadini manifestano in Egitto contro un regime che definiscono tirannico e corrotto, non è sicuramente una buona cosa e potrebbe avere effetti deleteri per la presenza delle imprese e dei cittadini italiani in quel paese, quando la rivolta avrà consumato tutti i suoi effetti.
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