martedì 1 novembre 2011

Le operazioni segrete degli Usa contro l’Iran

Le operazioni segrete degli Usa contro l’Iran

Il programma segreto degli USA per stringere come in una morsa l'Iran sembra aver assunto una nuova forma dopo il presunto attentato contro l'ambasciatore saudita a Washington, che ha fatto storcere il naso agli esperti e agli analisti di tutto il mondo.

Con la volontà di attuare un’azione incisiva sull’Iran, l'amministrazione Obama ha già imposto una serie di sanzioni contro la Repubblica Islamica. Tuttavia, una commissione del Congresso controllata dai Repubblicani ha di recente sentito una testimonianza che richiede una grossa mole di operazioni segrete contro l'Iran.

Si pensa che queste operazioni, che vanno dai cyber-attacchi agli omicidi politici, debbano essere giustificate dalla debole scusante che l'Iran sia stato il presunto architetto di un complotto per assassinare l'emissario saudita negli Stati Uniti. Per omicidio politico, i membri del congresso USA intendono la liquidazione degli scienziati nucleari iraniani, un’operazione già avviata da tempo.

John Keane, generale dell'esercito in pensione, ha detto mercoledì in una seduta delle due sottocommissioni dell’House Committee sulla Sicurezza Interna, "Ora dobbiamo stringere le nostre mani sulla loro gola. Perché non eliminarli? Uccidiamo quelle persone che ne uccidono altre."

In seguito, la deputata Jackie Speier (Democratica, California) ha diffuso altre perle di saggezza, chiedendo "una discussione sobria e ragionata ":

"I dirigenti iraniani devono essere ritenuti responsabili delle loro azioni," ha detto, "ma non possiamo intraprendere iniziative avventate che potrebbero portare all'apertura di un altro fronte nella 'guerra al terrore', che il popolo americano non vuole e non può permettersi."

Naturalmente il governo degli Stati Uniti, in sostanza, non può permettersi di intraprendere una nuova guerra alla luce delle difficoltà economiche che si sono riversate sui cittadini americani, indipendentemente da altri fattori.

La palla è passata nelle mani del deputato di New York, Peter King, che ha fatto un commento molto bizzarro. Ha suggerito che gli Stati Uniti debbano cacciare i funzionari iraniani dalle Nazioni Unite a New York e Washington, accusandoli di essere delle spie. Ignorando il fatto che le Nazioni Unite sono considerate un organismo internazionale indipendente e che gli Stati Uniti non hanno l'autorità di “cacciare” in blocco nessun corpo diplomatico accreditato.

Sopraffatto da un sensazione di falso entusiasmo, ha reiterato il presunto complotto iraniano e ha detto con entusiasmo: "Quando si desidera l’omicidio di un ambasciatore, c’è la volontà di uccidere centinaia di americani: si tratta di un atto di guerra. Non credo che possiamo continuare sul vecchio percorso e anche imporre le sanzioni come nel passato. "

La raffica di parole al vetriolo contro l'Iran pronunciate dal signor King puzza di quella cieca ostilità che da tempo è sostenuta anche da altri falchi a Washington.

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http://italian.irib.ir/analisi/articoli/item/98707-le-operazioni-segrete-degli-usa-contro-l%E2%80%99iran

Crisi, Berlusconi torna a Roma Domani probabile riunione del cdm

Il presidente del Consiglio anticipa il rientro a palazzo Chigi. Giovedì il G20 di Cannes. Cicchitto: "Assolutamente fazioso e antinazionale l'attacco di Fli e di altre forze politiche. La situazione di difficoltà non riguarda solo l'Italia, ma è di tutta Europa"

ROMA - Davanti al precipitare della crisi economica 1Silvio Berlusconi torna a Roma con qualche ora d'anticipo. Ed è probabile, per domani, una riunione del Consiglio dei ministri per varare le nuove misure che il presidente del consiglio intende portare al summit mondiale. Il tutto prima della partenza del premier giovedì mattina per il G20 di Cannes. Al momento, a palazzo Chigi è presente solo il sottosegretario Gianni Letta. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha tuttavia annunciato che incontrerà il capo del governo in serata. Sul tavolo ci sono i provvedimenti da inserire - forse - nella la legge di stabilità all'esame del Senato. Dal mondo delle associazioni e delle professioni, cresce la richiesta d'interventi di emergenza. E l'attenzione è rivolta, in particolare, alle mosse del presidente della repubblica, Giorgio Napolitano. In mattinata palazzo Chigi aveva comunicato che il presidente del Consiglio stava seguendo "l'evoluzione dei mercati finanziari tenendosi in stretto contatto, con Letta e con il ministro dell'economia, Giulio Tremonti" e che le misure del governo "saranno applicate con la consapevolezza, il rigore e la tempestività imposti dalla situazione".
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Anche i cani non arrivano a fine mese

In Gran Bretagna è boom di abbandoni di animali domestici. Per colpa della crisi

L’allarme arriva dalla Gran Bretagna. A parlarne è ilGuardian. Anche i cani e i gatti vivono una profonda crisi economica. Gli animali domestici sentono sulla loro pelle le conseguenze delle ristrettezze di questi mesi e il ricorso ad un regime di austerity di tutti i Paesi europei.

CRISI - L’elevato costo del cibo e l’aumento degli onorari dei veterinari – racconta il giornale britannico – stanno costringendo tanti padroni a rinunciare alla compagnia di un animale fedele o, peggio, ad abbandonarli o trascurarli. I rifugi che accolgono cani e gatti in cerca di una nuova casa sono stracolmi. Molto più che in passato. E, denunciano gli animalisti, sono sempre più i casi in cui i proprietari degli animali decidono di liberarli in strada o consegnarli al veterinario in attesa di un nuovo padrone.

BOOM DI ABBANDONI - Il Dog Trust, ad esempio, afferma che nel Regno Unito il numero di cani randagi o abbandonati ha raggiunto quota 11 milioni nel 2011, e che 20 animali domestici vengono consengati alle autorità ogni giorno. Il numero delle persone che consegna gli animali a causa di problemi abitativi – secondo il Dog Trust – sarebbe aumentato del 56%. Numeri in tendenza con le cifre riportate dalla Croce Blu (Blue Cross), che segnala un aumento del 50% di abbandoni.

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http://www.giornalettismo.com/archives/163641/anche-i-cani-non-arrivano-a-fine-mese/

Occupy Oakland proclama lo sciopero generale

Arriva il blocco totale: “Nessuno al lavoro, nessuno a scuola, tutti in piazza”

Domani Oakland sarà di nuovo in piazza: e, secondo le intenzioni, non si fermerà davanti a niente. Dopo la violentarepressione della settimana scorsa i manifestanti di Occupy Oakland hanno votato e proclamato in assemblea lo sciopero generale per domani, 2 novembre. L’intenzione è quella di “bloccare tutto”, “liberare Oakland” e “fermare l’1%”, intendendo ovviamente quell’1% della popolazione opposto al ben noto 99% che sarebbero i manifestanti di Occupy.

LO SCIOPERO – Dopo la repressione violenta da tutte le parti d’America e principalmente da Occupy Wall Street, New York, sono giunte dichiarazioni di solidarietà al movimento californiano. Con oltre il 90% dei consensi l’assemblea dei manifestanti ha proclamato la liberazione della città.

Il comunicato ufficiale annuncia quella che domani potrebbe essere, a tutti gli effetti, la battaglia di Oakland.

Proponiamo uno sciopero generale cittadino e invitiamo tutti gli studenti ad uscire da scuola. Invece dei lavoratori al lavoro e degli studenti a scuola, la gente si diriga al centro di Oakland per spegnere la città. Tutte le banche e le aziende chiudano per la giornata, o marceremo su di loro.

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http://www.giornalettismo.com/archives/163721/occupy-oakland-proclama-lo-sciopero-generale/

Maltempo: Protezione civile, in arrivo forti piogge su Calabria e Sicilia

Roma, 1 nov. (Adnkronos) - La Protezione civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che prevede, dal pomeriggio di oggi, l'intensificarsi di precipitazioni anche a carattere temporalesco, localmente di forte intensita', su Sicilia e Calabria. Una perturbazione tuttora presente sulle estreme regioni meridionali - si legge in una nota - continua infatti ad alimentare condizioni di instabilita' sulla Sicilia e sulla Calabria portando piogge anche di forte intensita' dal pomeriggio di oggi. I fenomeni potranno essere accompagnati da attivita' elettrica e forti raffiche di vento. Il Dipartimento della Protezione civile - informa la nota - seguira' l'evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le Regioni e le locali strutture di Protezione civile.

Milano sprofonda, spread record

Roma, 1 nov. (Adnkronos) - Raffica di record per lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi. Il differenziale, dopo aver toccato i 459 punti, frena ora a 453 punti.

Si registra intanto un nuovo intervento della Bce sul mercato secondario per comprare debito italiano. Lo rileva Bloomberg citando fonti vicine all'intervento.

Giù i mercati. Dopo un avvio pesante, il Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni a -6,80%.

Pioggia di vendite sui titoli bancari, con Unicredit e Intesa Sanpaolo più volte sospesi per eccesso di ribasso.

La nostra Borsa resta maglia nera in Europa con il Cac che perde il 4,17%, il Dax il 3,87% e il Ftse di Londra il 2,54%.

In un comunicato di Palazzo Chigi si rende noto che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il cui rientro a Roma è previsto per oggi, segue l'evoluzione dei mercati finanziari tenendosi in stretto contatto con Palazzo Chigi, con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Non vi è dubbio, si sottolinea a Palazzo Chigi, che sull'andamento negativo degli scambi influisca pesantemente la decisione greca di indire un referendum sul piano di salvataggio predisposto dall'Unione europea. Si tratta di una scelta inattesa che innesca incertezze dopo il recente Consiglio europeo e alla vigilia dell'importante incontro del G-20 di Cannes.
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Trapani: sequestro case a un euro di Sgarbi, Comune chiede perizie

Palermo, 1 nov. - (Adnkronos) - "Le relazioni dei Vigili del Fuoco di Trapani saranno tutte sottoposte a una valutazione terza. Il Comune incarichera' dei professionisti di provata esperienza per stabilire se davvero le case oggetto di sequestro sono a rischio crollo e da demolire, o se, come temiamo, ci sia un allarmismo ingiustificato che ha portato a conclusioni incoerenti con le reali condizioni degli immobili". Il sindaco di Salemi (Trapani), Vittorio Sgarbi annuncia battaglia sul 'sequestro preventivo d'urgenza' della Procura di Marsala, emesso dal Pm Bernardo Petralia proprio sulla base delle conclusioni delle relazioni tecniche dei Vigili del Fuoco, riguardante alcuni immobili, in parte di privati cittadini, in parte del Comune, ricandenti nel quartiere arabo del Rabato, e che costituiscono una parte del cosiddetto 'Progetto case a 1 euro'.

Minzolini ci costa 150 milioni l’anno

Il danno erariale del Tg più ridicolo della storia della Rai

Fossero solo le figuracce, quale sarebbe il problema? Curzio Maltese su Repubblica ci fa un excursus della carriera di Augusto Minzolini al Tg1, partendo dai giorni prima dell’esordio, in cui lodava Silvio Berlusconi perché era pronto al grande salto, per poi continuare con le censure alla lettera del PdL e alle risate di Sarkozy e Merkel, e concludere con l’elenco delle figuracce giudiziarie. Ma il punto più importante toccato dall’articolo è il danno all’audience che un Tg in deficit di credibilità sta apportando:

Dopo aver colmato in tutti questi modi la colpevole distanza dei media con «la realtà di tutti i giorni, i problemi veri», il Tg1 di Augusto Minzolini si è dedicato a colmare molte altre distanze. Per esempio quella degli ascolti fra il Tg1 e il telegiornale de La7, che Minzolini ha ridotto dalla proporzione di 10 a 1 a quella di 2 (scarso) a 1. In due anni il giornalista in rivolta contro i giornali «che nessuno più legge», ma intanto hanno continuato ad aumentare indici di lettura su versione cartacea e Internet, ha fatto precipitare gli ascolti del principale notiziario pubblico del 9 per cento di share, dal 29-31 della la gestione Gianni Riotta al 20-22 attuale.

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http://www.giornalettismo.com/archives/163577/minzolini-ci-costa-150-milioni-lanno/

Lo sciroppo d'acero. Quanti "segreti" e benefici

www.italiainformazioni.com

(Andrea Busalacchi) Sciroppo d’acero, ottimo per la salute. In pochi in Italia lo mangiano, ma lo sciroppo d’acero è un alimento molto benefico per la nostra salute in quanto ricco di sostanze antiossidanti. Previene l’invecchiamento e anche alcune malattie particolarmente “difficili”, come quelle tumorali. Lo sostiene uno studio statunitense dell’Università di Rhode Island, che mostra anche come lo sciroppo d’acero sia uno dei dolcificanti meno calorici presenti sul mercato e sembra contenere un composto fenolico particolarmente attivo. Sul Journal of Functional Foods è in corso la pubblicazione dello studio, che ha trovato diversi composti di origine naturale nello sciroppo di acero, composto ottenuto in seguito all’ebollizione della linfa di due tipi di acero, quello da zucchero e quello nero. La ricerca. I ricercatori americani hanno individuato alcune sostanze estratte dallo sciroppo d'acero del Quebec in grado diinibire due enzimi che idrolizzano i carboidrati. Il composto fenolico in questione è stato denominato, dagli autori dello studio, Quebecol. È da notare che da un’indagine accurata eseguita attraverso la cromatografia spettrale (LC-MS) si è potuto constatare che tale composto non è presente in origine nella linfa dell’acero, ma si forma durante la lavorazione e/o l'estrazione dello sciroppo. Una strepitosa scoperta per la gestione del diabete del tipo 2. I ricercatori hanno presentato i 34 nuovi composti benefici estratti dallo sciroppo d'acero puro: cinque di questi composti sono stati identificati per la prima volta in natura. E' stato riconosciuto loro un ruolo fondamentale per la salute umana assieme ad altre 20 sostanze estratte dal particolare sciroppo.

I benefici dello sciroppo. Il professore Navindra Seeram, che ha guidato la ricerca, precisa: “Lo sciroppo d’acero possiede un forte effetto antiossidante, antimutageno, antiproliferativo di cellule umane e anticancerogeno. A tal fine, il nostro laboratorio ha avviato un progetto di collaborazione per identificare in modo completo i costituenti chimici nello sciroppo d’acero.” Lo sciroppo d’acero e gli altri composti sarebbero dunque in grado di combattere le infiammazioni implicate in diverse malattie croniche come malattie cardiache e diabetiche, in alcuni tipi di tumorie in altre malattie neurodegenerative come l'Alzheimer.

Usa, chi ha scritto il rapporto che incastra B.? Tratto da: Usa, chi ha scritto il rapporto che incastra B.? | Informare per Resistere http://informa

di Ines Tabusso

“Grazie! (Applausi) Molte grazie a tutti voi! Grazie. Grazie a tutti e buon pomeriggio e benvenuti al Dipartimento di Stato. E’ veramente fantastico vedere la sala Ben Franklin strapiena com’è oggi. Voglio soprattutto dare il benvenuto a tutti gli ambasciatori qui presenti. Conosco molti di voi e sono lietissima che vi siate potuti unire a noi in questa importantecircostanza”.

La circostanza era la presentazione a Washington, il 27 giugno scorso, del Rapporto sul Traffico di Persone 2011, e Hillary Rodham Clinton, segretaria di Stato, sorrideva, onorata di trovarsi insieme agli ospiti intervenuti per l’occasione: “Ringrazio tutti i leader di tutti i paesi del mondo che, grazie al comune lavoro, riconoscono la possibilità di compiere dei progressi per porre fine a una moderna forma di schiavitù”.

Non sappiamo se la Segretaria di Stato volesse ringraziare anche il nostro ambasciatore, perché non è sicuro che quel giorno fosse presente al Dipartimento. La sala stampa dell’Ambasciata italiana non segnala questo impegno per il 27 giugno, ma soltanto la partecipazione al seminario “Il Futuro del Sud Pacifico” presso l’Ambasciata della Nuova Zelanda, per il giorno 23, e un discorso del 26, in occasione di un simposio internazionale sull’obesità.

Poi si zompa direttamente al 1 luglio con un “Discorso dell’Ambasciatore Giulio Terzi al University Club, Washington DC: ‘Culture: the richest bond in a strong relationship’“, per sottolineare i forti legami tra Italia e Stati Uniti. Non proprio il discorso di un ambasciatore offeso per l’inserimento del capo del proprio governo in un rapporto sul traffico di esseri umani, come persona investigated for facilitating child prostitution” (indagata per favoreggiamento della prostituzione minorile).

Non sappiamo neppure se ci fosse anche Berlusconi fra i leader che la Clinton ha ringraziato nel suo discorso, ma pare poco probabile, perché un leader indagato per favoreggiamento della prostituzione minorile è difficilmente collocabile tra i leader convinti di compiere “dei progressi per porre fine a una moderna forma di schiavitù”.

Pare che l’ambasciatore italiano a Washington non abbia commentato, eppure non è certo il tipo che farebbe passare certe cose sotto silenzio e si ricorda ancora la sua reazione irritata alla pubblicazione sulla rivista Foreign Policy di un articolo del professor James Walston, significativamente intitolato “The Bordello State, Italy’s descent under Prime Minister Silvio Berlusconi” (Lo Stato bordello, la discesa dell’Italia sotto il primo ministro Silvio Berlusconi).

Sarà che anche gli autori del rapporto sul traffico di esseri umani sono due ambasciatori. Ambasciatori itineranti, non ambasciatori residenti, ma pur sempre ambasciatori, e attaccarli pubblicamente non sarebbe un bel vedere. E poi, diciamo la verità, chi volete che avesse letto il rapporto finchè non l’hanno scoperto i giornalisti del Fatto Quotidiano?

A ben guardare, però, chi sono questi due ambasciatori americani? Il responsabile del progetto è Luis C. de Baca, detto Lou, di cui Hillary Clinton dice un gran bene perché “instancabile e animato da forte passione, lavora ininterrottamente in giro per il mondo con il suo team, per sanare ferite e salvare delle vite”. Ma indovina che cosa faceva Lou prima di diventare ambasciatore? Gratta, gratta scopri che è stato unprosecutor, come dire un procuratore, un pubblico ministero, uno dei più apprezzati e premiati, per le sue indagini sul riciclaggio di denaro, sul crimine organizzato, sui reati dei pubblici ufficiali, e non solo sul traffico di esseri umani. Hillary lo considera una specie di eroe, ma noi italiani sappiamo bene che per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichichee che quelli come luisono antropologicamente diversi dal resto della razza umana.

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http://informarexresistere.fr/2011/11/01/usa-chi-ha-scritto-il-rapporto-che-incastra-b/#axzz1cQwSvXeh

Il mondo ride di noi: non è colpa di Sarkozy

Il nostro è un paese che ha conquistato col lavoro e il sacrificio un posto nel mondo. Una reputazione che la bassezza della politica del presente sta incrinando.

Sgradevole ed inopportuno. Questo è stato il commento del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, al riso sarcastico che il presidente francese Sarkozy ha riservato ad un giornalista reo di aver chiesto un commento sulla serietà dimostrata dal nostro presidente del consiglio, Berlusconi nella gestione della crisi finanziaria europea. Mai in ambito ufficiale un paese membro dell’Europa era stato così volgarmente sbeffeggiato e deriso. D’altro canto il presidente francese, spalleggiato dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel, altro non ha fatto che unirsi a quell’esercito di milioni di persone che proprio questo fanno tutti i giorni nella rete. Ridere del nostro presidente del consiglio e del nostro paese. Basta infatti digitare il suo nome su qualsiasi motore di ricerca per scoprire che spopolano sull’web giochini, barzellette, video che ritraggono il gioioso e vitale Cavaliere intento a prodursi nell’ormai planetario “bunga bunga” sventolando fra le mani la bandierina italiana. Un siparietto ed un lessico ormai parte del patrimonio mondiale dell’umanità.

Ma non è colpa di Sarkò se il nostro presidente è il gaudente fondatore del partito forza gnocca, non ha colpe neppure se, sempre il cavaliere, ha la tessera numero uno del partito dell’amore ed è, al contempo, l’unico politico al mondo a mantenere un intero postribolo con tanto di maitresse a libro paga e valenti rappresentanti sia in Parlamento che nei consigli regionali. E non è colpa di Sarkò neppure se non passa giorno che qualche quotidiano internazionale, dal Financial Time al Wall Street Journal dall’Economist aStern, giusto per fare qualche nome, non dichiari il nostro presidente un “burattino” o un “incapace” per non dire di peggio, o se la fama del cavaliere è ormai così stellare che ha oscurato quella di Totò. Il povero Sarkò non è colpevole neppure del fatto che la reputazione del nostro paese sia al minimo storico, da terzo mondo insomma, avendo il nostro presidente portato in Europa, non tanto azioni concrete contro la crisi, con date, numeri e obiettivi, bensì barzellette, canzoncine di Apicella o, nel migliore dei casi, letterine di buoni propositi per un futuro remoto, stile Babbo Natale insomma. È la classe inconfondibile del piazzista.

Ma, dal momento che in Europa sanno leggere benissimo, e sanno anche dare un peso alla credibilità, si è preteso dal nostro esecutivo un impegno scritto almeno credibile prima di fare ulteriori danni al sistema o, per dirla in altre parole, l’asse franco-tedesco ha delineato con un diktat i precisi contorni delle azioni da intraprendere nel nostro paese, lasciando all’esecutivo italiano il compitino di colorare gli spazi con gli acquarelli, proprio come all’asilo gli scolaretti un più scansafatiche. E non possiamo che costatare come il nostro eroe, anche per fare questo, qualche difficoltà l’abbia avuta. Altro che pugnalata alle spalle del presidente, la Banca Centrale Europea è semplicemente stanca di buffonate, così come i mercati che penalizzano ingiustamente i titoli del nostro debito.

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http://www.agoravox.it/Il-mondo-ride-di-noi-non-e-colpa.html

Italia paese di condoni

Negli ultimi 30 anni l'erario ha incassato 62,5 miliardi di euro, grazie ai condoni che sono stati messi in campo dai governi che si sono alternati alla guida del paese. In media, quindi, nelle casse dello Stato sono entrati 2,1 miliardi l'anno, con la punta massima raggiunta nel 2003 quando sono stati incassati 17,6 miliardi.

È quanto emerge dai dati dell'Istat, sulle imposte delle amministrazioni pubbliche negli anni 1980-2010.L’importo maggiore arriva dal condono tombale del governo Berlusconi, che nel biennio 2003-2004 ha fatto incassare 25,1 miliardi. Mentre dagli scudi fiscali sono arrivati 2,1 miliardi nel biennio 2003-2004 e 5,7 miliardi nel 2009-2010. Il condono edilizio ha garantito 4,6 miliardi, mentre dalle altre sanatorie è arrivato il resto. In particolare la regolarizzazione dei ritardati e omessi versamenti delle imposte ha portato 264 milioni di euro dal 1997 al 2002 mentre dalle sanatorie degli anni pregressi delle imposte dirette, indirette e dall'accertamento con adesione sono arrivati complessivamente 27 miliardi nel trentennio. Ben il 55,1% del gettito complessivo è arrivato negli ultimi 10 anni, in cui sono stati incassati 34,4 miliardi.

Il primo condono dall'inizio della serie storica è arrivato nel 1982 con il governo Spadolini, che l'anno successivo ha portato nelle casse dello Stato 3,3 miliardi di euro. Nel 1991 è stata la volta delcondono targato dal governo Andreotti, che nei due anni successivi ha garantito 9,4 miliardi di entrate. Nel 1995 ci ha pensato il governo Dini a mettere in campo una sanatoria, che ha portato 6,9 miliardi di gettito. Mentre gli ultimi due condoni, del governo Berlusconi, sono quelli del 2003 (condono tombale) e 2009 (scudo fiscale) che complessivamente hanno fatto incassare 33,1 miliardi.

D’Alema indagato per finanziamento illecito: rassegni le dimissioni

Adesso basta, è ora di buttare in tavola le carte una volta per tutte. Quando un leader politico di sinistra viene messo nel mirino della magistratura inquirente, chissà perché, si cerca sempre di giustificarlo...

Adesso basta, è ora di buttare in tavola le carte una volta per tutte. Quando un leader politico di sinistra viene messo nel mirino della magistratura inquirente, chissà perché, si cerca sempre di giustificarlo, di far apparire le cose meno gravi di quelle che sono, e invece questo non si deve fare, non si deve fare innanzitutto per amore verso lo Stato e verso le regole istituzionali e della giustizia.

Il leader del Partito Democratico, nonché Presidente del Copasir, Massimo D’Alema, è indagato per finanziamento illecito ad un parlamentare, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti Enac, per essere stato ospitato su alcuni voli aerei da Vincenzo Morichini. Come al solito quando si tratta di un leader di sinistra, la notizia è passata in secondo piano. Se si fosse trattato di un esponente della destra, invece, lo stesso fatto avrebbe avuto una risonanza madornale.

Questo non è giusto, non è giusto al di là del fatto che uno possa essere di sinistra o di destra, ecco il motivo per il quale sarebbe una cosa legittima che Massimo D’Alema rassegnasse le dimissioni dai suoi ruoli istituzionali, anche qualora egli non sia salito su quegli aerei con la malafede di chi sapeva di commettere un grave errore.

L’atteggiamento di D’Alema, qualora continuasse ad esercitare il suo ruolo politico e anche il ruolo di Presidente del Copasir, ci sembrerebbe un comportamento presuntuoso, come se egli, soltanto perché appartenente al maggiore partito dell’opposizione, il PD, da sempre additato come un simbolo di trasparenza assoluta, fosse immune dall’essere perseguito dalla legge.

No, Massimo D’Alema, anche non avendolo fatto apposta, ha sbagliato comunque di fronte all’opinione pubblica, quindi è lecito che rassegni le dimissioni dai suoi ruoli, magari con la possibilità di ritornare in politica quando sarà dimostrata la sua estraneità ai rilievi delle indagini portate avanti dai magistrati.

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