Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
martedì 14 giugno 2011
PRECARI: BRUNETTA CONTESTATO LASCIA CONVEGNO, FINISCE IN BAGARRE
RUBY: BOCCASSINI, IN QUESTURA ATTACCO MILITARE PER LIBERARLA
MELANIA: E' GIALLO SUL NUOVO CELLULARE TROVATO A FOLIGNANO
Batterio, muore bimbo in Germania le vittime in Europa sono ora 37
Per la prima volta colpito un bambino, di due anni. Secondo Der Spiegel tracce di Escherichia coli sarebbero state trovate anche nella lattuga, aumentando così le possibili fonti di contaminazione
Costa d'Avorio, oltre 300.000 gli sfollati La resa dei conti non è ancora finita
A due mesi dalla fine della guerra civile, seguita alla crisi post elettorale, il quadro della situazione è ancora molto critico nel paese africano. La maggior parte dei profughi si concentra nella parte occidentale del Paese, per lo più ospitati in insediamenti o accolti da famiglie
Dopo il referendum centrodestra in allarme Maroni spinge sul fisco, incognita verifica
Maggioranza in emergenza dopo il voto. Il ministro dell'Interno chiede "scelte coraggiose" ma Tremonti risponde: "Non si può scassare il bilancio". Formigoni: "Se non cambiamo non ci salva neanche Superman". Micciché: "Non escludo alleanze col Pd". Centrosinistra cauto sulla possibile sfiducia il 21: "Vedremo", dice Bersani. E Vendola: "Parlare al popolo che ha votato"di TIZIANO TONIUTTI
GIUSTIZIA: ANCHE DALL'EUROPA ARRIVA LO STOP AL PROCESSO BREVE
Maroni il pacifista: “Basta bombe in Libia”
Dopo il referendum il Carroccio che “si è stufato di prender sberle” presenta il conto.
Lo avevamo notato solo qualche giorno fa: altro che impegno marginale, l’Italia, in Libia, bombarda più di tutti gli altri membri della coalizione insieme. “Un ruolo di primo piano”, per il nostro paese, dicevano gli esperti militari, e già in quell’occasione notavamo come la Lega Nord, partito forse più indeciso fra quelli presenti in Parlamento sulla missione in Africa del Nord, dovesse al più presto confrontarsi con un dato indubbiamente indicativo della situazione.
PARLA MARONI – Ebbene, tutto questo succedeva ad urne non ancora aperte per il referendum: dopo la schiacciante sconfitta che ieri il centrodestra ha subito con la riuscita dei quattro referendum abrogativi, ora la Lega – che, come ha d’altronde detto ieri, si sarebbe “stufata di prendere sberle” – presenta il conto proprio a Silvio Berlusconi e alla coalizione che governa il paese, chiedendo il ritiro militare dal fronte africano. A parlare con parole non equivocabili è il ministro dell’Interno Roberto Maroni che proclama la necessità di piantarla con le bombe e di aprire la via diplomatica alla soluzione del conflitto.
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http://www.giornalettismo.com/archives/129494/maroni-il-pacifista-basta-bombe-in-libia/
Ancora morti sulla Salerno-Reggio Calabria: tutti i numeri di uno scandalo italiano
Ennesimo incidente sulla strada più tristemente famosa d’Italia.
Dopo aver letto la notizia, te lo chiedi subito: come è possibile anche solo pensarla, un’autostrada a due corsie? Per la serie, cose che solo in Italia, presentiamo la Salerno Reggio Calabria, ovvero autostrada A3, prudentemente non sotto il controllo della società privata Autostrade ma in competenza statale e dunque Anas, ovvero, secondo il ricorrente stereotipo, a pezzi. L’ennesima cronaca mortale di un incidente che ha fatto a pezzi un’intera famiglia, 4 morti e due autovetture accartocciate in un inferno di lamiere.
ANCORA MORTI – Solo l’ultima tacca sul conto di morti per una strada che non perdona.
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Melania Rea, l’ombra della camorra sull’omicidio
Arrestata la compagna di caserma di Salvatore Parolisi che stirava i panni ai casalesi. Quale il ruolo della criminalità nel delitto?
L’arresto di Laura Titta, la soldatessa di 25 anni finita in manette per le ‘cure’ prestate ai boss della camorra latitanti, getta una luce sinistra sul caso di Melania Rea, la giovane mamma scomparsa da Colle San Marco, ad Ascoli, il 18 aprile scorso e ritrovata morta, accoltellata, in un bosco del Teramano due giorni dopo. La giovane e’ stata arrestata proprio nella caserma di Ascoli, il 235/o Reggimento Piceno, dove presta servizio il caporalmaggiore Salvatore Parolisi, vedovo di Melania. E non puo’ non tornare alla mente l’ipotesi, mai tramontata, che il delitto sia maturato proprio in quell’ambiente.
LA STORIA DI LAURA – Al ‘Rav’, Laura Titta aveva svolto l’addestramento tra il 2009 e il 2010, quando si era arruolata per la prima volta nell’Esercito. Dopo l’addestramento, concluso a marzo del 2010, fu trasferita in una caserma napoletana, dove rimase fino al congedo. Presento’ quindi una domanda di riammissione, in seguito alla quale stava frequentando da una decina di giorni ad Ascoli un corso di ‘amalgama’, che prelude ad un altro anno di arruolamento nell’Esercito. Forse solo casualita’. Ma nel corso delle indagini sul delitto Rea sono state ascoltate dai carabinieri decine di soldatesse. In cerca di un movente passionale, dato che Parolisi, avvenente istruttore di giovani reclute donne, qualche scappatella se l’era concessa proprio con le sue allieve. Certa, ad esempio, perche’ l’ha confermata lui, la relazione extraconiugale con Ludovica P., caporale all’ottavo Reggimento lancieri di Montebello. Cosi’ come sono stati fatti accertamenti sui coltellini che le reclute usano donare ai propri istruttori al termine del periodo di addestramento, armi che potrebbero essere simili a quella usata per accoltellare Melania, con colpi inferti anche post mortem. Insomma, la caserma e’ stata sempre il cuore dell’inchiesta, anche se all’inizio non si era esclusa neppure la mano della camorra.
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http://www.giornalettismo.com/archives/129549/melania-rea-lombra-della-camorra-sullomicidio/