martedì 14 giugno 2011

Costa d'Avorio, oltre 300.000 gli sfollati La resa dei conti non è ancora finita

A due mesi dalla fine della guerra civile, seguita alla crisi post elettorale, il quadro della situazione è ancora molto critico nel paese africano. La maggior parte dei profughi si concentra nella parte occidentale del Paese, per lo più ospitati in insediamenti o accolti da famiglie

ROMA - A due mesi dalla fine della crisi post-elettorale, in Costa d'Avorio il quadro sulla situazione degli sfollati comincia a farsi più nitido. Nel corso delle ultime tre settimane l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR 1) e le agenzie partner hanno registrato 322.277 sfollati all'interno del paese. Le operazioni di registrazione sono tuttora in corso di svolgimento. Gli sfollati si trovano in insediamenti o sono accolti da famiglie. La maggior parte di loro si concentra nella parte occidentale del paese (132.188), seguita dalle regioni settentrionali (62.676) e dalla città di Abidjan (55.912) nel sud. Altri invece sono ancora nascosti nella boscaglia - riferiscono gli stessi sfollati agli operatori dei team di valutazione UNHCR. Secondo le comunità locali, poi, in alcune delle aree più duramente colpite dai combattimenti le condizioni per il ritorno sarebbero migliorate. Ad esempio nelle zone di Zouan-Hounien e Teapleu, nell'ovest della Costa d'Avorio, sarebbe notevole il miglioramento delle condizioni di sicurezza. I nascondigli nella foresta. Sono invece ancora accese le tensioni locali nella regione sud-occidentale di Sassandra. Si tratta dell'area in cui all'inizio di maggio 280 civili in fuga da Abidjan sono stati uccisi da gruppi di mercenari pro-Gbagbo. Molte delle vittime sono state sepolte in fosse comuni. In cinque villaggi sono state distrutte complessivamente oltre 500 abitazioni e una farmacia. Secondo le stime, gli sfollatinella regione sarebbero circa 17.000, tra cui un numero imprecisato di persone ancora nascoste nella foresta. Alcuni sfollati sono accusati di aver sostenuto i mercenari. La protratta presenza di vigilanti armati, poi, impedisce il ritorno delle comunità di sfollati. Le missioni di valutazione. L'UNHCR e le agenzie partner proseguono nelle loro missioni di valutazione in tutto il paese, impegnandosi anche nella ricerca di nuovi gruppi di sfollati. A questi vengono consegnati cibo e beni di prima necessità, mentre prosegue l'assistenza agli insediamenti e alle famiglie che accolgono sfollati. L'Agenzia sta inoltre allestendo nuovi campi per garantire una migliore assistenza e fornire un alloggio a coloro che per il momento non sono in grado di far ritorno a casa. Nel complesso, gli ivoriani rifugiati in diversi paesi dell'Africa occidentale sono ancora più di 200.000.

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