FIRENZE - Colpaccio del 'Giornale' : ha scoperto che il suo scoop era una bufala. O meglio, per usare le parole del quotidiano, 'una smarronata' , 'una mezza ciofeca' , insomma 'paccottiglia' . Vi ricordate la storia dei cinque miliardi e duecento milioni che, secondo un titolone di prima pagina, Pacini Battaglia aveva 'versato all' avvocato Lucibello perchè Di Pietro chiudesse un occhio sulla sua posizione processuale' ? Bene, tutto falso. Lo annuncia, come se per due anni non avesse costruito su quel sospetto infamante la sua campagna contro l' ex pm, lo stesso giornale che l' aveva sparato a piene colonne. E lo fa in grande stile, non alla chetichella. Due pagine scritte in ginocchio sul cilicio, e un supertitolo senza pudore: 'Dissolto il grande mistero: non c' è il tesoro di Di Pietro' . In prima pagina? No, misteriosamente: un simile scoop, sottolineato addirittura con il timbro 'Esclusivo' , meritava sicuramente la copertina. Peccato però che in prima pagina ci fosse già un' altra notizia di lusso, un altro scoop che riguardava - quando si dice la coincidenza - lo stesso Di Pietro. Cos' altro ha combinato, secondo 'Il Giornale' ? Niente. O meglio, è diventato buono, così buono che Vittorio Feltri riconosce i suoi errori, si batte il petto, gli stringe la mano e scopre 'che un sentimento ci accomuna: il desiderio di dare in futuro più spazio alla simpatia che alla diffidenza' .
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