Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
venerdì 11 giugno 2010
Pensioni indegne, ecco la realtà depurata dalla propaganda
Quasi un pensionato su due (46%) percepisce una pensione mensile inferiore a 500 euro; tre su quattro invece hanno un assegno inferiore a 1.000. E’ il quadro malinconico presentato dal rapporto dell’Istat sul nostro sistema pensionistico.
Nel 2008 in Italia, quasi tre pensioni su quattro presentano un assegno mensile inferiore ai 1.000 euro mentre solo il 7,5% supera i 2.000 euro al mese. Il 45,9% delle pensioni ha importi mensili inferiori a 500 euro e il 26% ha importi mensili compresi tra 500 e 1.000 euro. Questo è quanto emerge dal rapporto dell’Istat sul nostro sistema pensionistico. Sempre nel 2008, poi, sono state erogate 23,8 milioni di prestazioni pensionistiche previdenziali ed assistenziali, per un importo totale di 241.109 milioni di euro.
IL RAPPORTO ISTAT – Scendendo più nel dettaglio, con riferimento alla tipologia di pensione, troviamo che le pensioni di invalidità, vecchiaia e reversibilità sono circa 18,6 milioni, con una spesa complessiva di 217.216 milioni di euro pari al 90% del totale ed un importo medio annuo di 11.662 euro. In particolare, poco più del 50% dei trattamenti pensionistici sono pensioni di vecchiaia o di anzianità, per una spesa pari a 168.897 milioni di euro, ossia il 70% del totale ed un importo medio annuo di 14.063 euro; il 20,6% riguarda invece le pensioni ai superstiti e il 7,2% si riferisce ad assegni ordinari d’invalidità o a pensioni d’inabilità a lavoro, che assorbono il 5,1% della spesa complessiva. Le pensioni assistenziali rappresentano la seconda tipologia di prestazioni pensionistiche in termini di spesa erogata. Nel 2008 questa spesa è stata di 19.469 milioni di euro (8,1% del totale) e riguarda 4,2 milioni di prestazioni, con un importo medio annuo di 4.607 euro. Di tali prestazioni la quota più elevata si registra per le pensioni di invalidità civile e le indennità di accompagnamento.
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La cricca che rideva per il terremoto in Abruzzo: così muore un’inchiesta
“Mentre si vota sulle intercettazioni e comincia il Mondiale, la Cassazione sposta da Firenze a Roma l’inchiesta sul G8 e i Frandi Eventi. Salta così l’udienza in direttissima, e il tutto rischia di finire a tarallucci e vino”, dice il coordinatore regionale di Generazione Italia.
“L’inchiesta sul G8 è a rischio, ma il Csm non se ne occupa”. Il Coordinatore Regionale di Generazione Italia, Giampaolo Landi di Chiavenna, che è anche assessore alla Salute al Comune di Milano, ha rilasciato dichiarazioni piuttosto pesanti sulla decisione della Corte di Cassazione di spostare l’inchiesta sui Grandi Eventi da Firenze a Roma per competenza territoriale.
LA DICHIARAZIONE – « Grande clamore sul ddl intercettazioni e proteste di piazza per una legge definita bavaglio, che noi finiani cercheremo nondimeno di migliorare alla Camera dei Deputati. – dice il coordinatore - La magistratura dunque sciopera, ma non sulla sentenza bavaglio emessa dalla Sesta Sezione penale della Corte di Cassazione, che ha deciso di spostare da Firenze a Roma l’inchiesta sul G8-Grandi Eventi, dando così risposta affermativa alla richesta dei difensori dei tre principali imputati: l’ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana, Fabio De Santis, l’imprenditore Francesco Piscicelli ( intercettato mentre rideva del terremoto in Abruzzo) e l’avvocato Guido Cerruti”. La Cassazione oggi ha precisato di non aver revocato le misure cautelari, ma gli avvocati degli imputati, compreso quello di Balducci, hanno chiesto scarcerazioni e revoca dei domiciliari.
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http://www.giornalettismo.com/archives/67201/cricca-rideva-terremoto-cosi/
Infiltrazioni, ruggine e lavori a metà il dossier: quelle case fanno acqua
L'AQUILA - Se il Progetto C. a. s. e. (Complessi antisismici ecocompatibili) doveva essere un "miracolo", il miracolo è di quelli che cominciano a fare acqua (per altro, non per modo di dire). E a documentarlo, a neppure novanta giorni dalla definitiva consegna agli sfollati degli 85 edifici antisismici costati alle casse del Paese 803 milioni di euro, sarebbe in fondo sufficiente questo epitaffio: "Si rendono evidenti segni di deterioramento degli edifici inaccettabili". Il giudizio è in una articolata relazione del marzo scorso di una sessantina di pagine, corredata da un centinaio di fotografie e redatta dagli ingegneri dell'Ufficio Tecnico del comune de L'Aquila a conclusione di due mesi di certosini sopralluoghi in ogni angolo di quelle costruzioni. Piastra dopo piastra, ballatoio dopo ballatoio, garage dopo garage. Ringhiera dopo ringhiera."Questo ufficio - si legge nell'incipit del documento ("Relazione sullo stato dei fabbricati del progetto C. a. s. e.") - ha potuto riscontrare alcune criticità. E le problematiche più evidenti riguardano perdite nelle tubazioni dei garage". Le foto scattate dagli ingegneri sono nitide quanto e più delle parole. Dai rivestimenti in cemento e talvolta dalla base dei pilastri che sostengono le piastre antisismiche si allargano lingue d'acqua lercia in cui galleggiano rifiuti di cantiere e macchine in parcheggio. E, in qualche caso, i fiotti hanno cominciato ad allagare anche ballatoi e piani bassi degli edifici. "Alcune ditte - chiosano gli ingegneri - per ovviare al problema, hanno escogitato soluzioni artigianali, costruendo contenitori in acciaio e tubazioni di scolo a vista, eludendo palesemente la riparazione della causa delle perdite". Insomma, ci si arrangia con "il secchio", comunque con pezze peggiori del buco. Anche perché l'acqua non è il solo problema. "Nei garage - proseguono i tecnici - si evidenzia la mancanza quasi generalizzata dei corollari antifuoco nelle colonne di scarico, con grave pregiudizio per il rispetto delle norme antincendio. In aggiunta, sono stati riscontrati: a) l'assenza di rivestimento coibente delle tubazioni esterne o la sua installazione precaria; b) lavori molto approssimativi nei rivestimenti con finitura in alluminio delle tubazioni; c) collegamenti elettrici e telefonici con cavi penzolanti o addirittura appoggiati a terra senza protezione".
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http://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/11/news/aquila_case-4742968/
Duecentomila euro di ristrutturazione l'ultimo regalo di Anemone a Scajola
PERUGIA - Non solo l'acquisto della casa con vista Colosseo, ma anche i lavori di ristrutturazione. Nuove carte, nuove fatture, confermerebbero quanto sia stato generoso l'imprenditore Diego Anemone con l'ormai ex ministro Claudio Scajola. Oltre ai 900mila euro che il costruttore romano avrebbe consegnato all'architetto Angelo Zampolini per pagare una quota dell'appartamento di via del Fagutale, la Guardia di finanza ha consegnato nelle mani dei magistrati perugini, Alessia Tavarnesi e Sergio Sottani, alcune fatture, per un ammontare che va dai 150 ai 200mila euro. Soldi di Anemone che sarebbero serviti a pagare la "ristrutturazione" dell'appartamento di Scajola. I lavori sono stati fatti da una ditta subappaltatrice che, poi, ha incassato la somma dal costruttore. Nessuna traccia, invece, di pagamento per quegli interventi edilizi da parte dell'ex ministro. "Assenza" che fa supporre agli inquirenti che, come nel caso dei 900mila euro per il rogito, anche la ristrutturazione sia stata un "omaggio" dell'imprenditore. Il progettista e direttore dei lavori era stato Zampolini e l'impresa edile era la Amp di Roma di cui è proprietario Daniele Anemone, fratello di Diego. Le fatture sono state sequestrate, con altre carte, durante le perquisizioni negli uffici di Anemone e del suo commercialista, Stefano Gazzani, dove fu anche trovato il "libro mastro", la lista di 412 nomi di personaggi (politici, funzionari pubblici e altri personaggi eccellenti) che hanno usufruito dei servizi di Anemone.
La prossima settimana i pm perugini convocheranno di nuovo il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, indagato nell'inchiesta sul G8, che dovrà chiarire alcune vicende. Nel mirino degli inquirenti anche le notizie sul pied-à-terre di via Giulia, che sarebbe stato utilizzato da Bertolaso per quasi due anni ("saltuariamente e in un momento di difficoltà" ha detto il numero uno di via Ulpiano). Affitto che, secondo Zampolini, veniva pagato da Anemone. Circostanza confermata anche dal proprietario dell'appartamento, Raffaele Curi, che ai pm ha anche riferito che quando il sottosegretario lasciò l'appartamento fu "una bella donna, sui 40 anni" (non ancora identificata) a consegnargli le chiavi prendendo i suoi effetti personali dall'appartamento.
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http://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/11/news/anemone_scajola-4742987/
Cucchi, Uva, Aldrovandi, familiari insieme: tanti casi come loro, vogliamo giustizia
ROMA (11 giugno) - Lucia Uva, Patrizia Aldrovandi e Ilaria Cucchi, parenti di tre uomini deceduti in carcere o in ospedale dopo essere stati fermati dalle forze dell'ordine, sono salite insieme sul palco a Varese, per raccontare le loro storie e lanciare un appello: «Che sia fatta luce su quello che è successo». Con loro il legale Fabio Anselmo, che si è occupato dei tre casi, e Luigi Manconi, presidente dell'associazione "A buon diritto". Ilaria Cucchi, sorella del 31enne deceduto il 31 ottobre nel carcere romano di Regina Coeli, ha detto che «ci sono tanti casi come quello di Stefano, ma ci aspettiamo che su tutti venga fatta chiarezza, perché le cose devono cambiare». Una richiesta condivisa anche da Lucia Uva, la sorella di Giuseppe, l'artigiano morto in ospedale a Varese dopo aver trascorso la notte nella caserma dei carabinieri. All'indomani del processo che si è aperto mercoledì contro i due medici accusati di omicidio colposo per aver somministrato a Giuseppe Uva farmaci incompatibili con il suo stato, Lucia Uva dice: «Voglio sapere che cosa è successo quella notte in caserma, perché non ci credo che mio fratello si sia fatto male da solo». Gli interventi sono stati accolti dagli applausi del pubblico, commosso quando Patrizia Aldrovandi ha raccontato della morte del figlio Federico, deceduto a 18 anni dopo essere stato fermato dalla polizia a Ferrara. «L'unica cosa che faremo - ha detto - è continuare a raccontare quello che è successo». «L'onore delle forze dell'ordine, nel caso Aldrovandi - ha concluso l'ex senatore Manconi - è stato salvato dalla giustizia che, individuando irresponsabili, ha liberato l'intero corpo da accuse indistinte e generalizzate».
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=106051&sez=HOME_INITALIA
Truffe: pizzo su punti patente, arrestati due vigili
CASERTA - Due vigili urbani sono stati arrestati, 8 denunciati e 6 sospesi per due mesi dal servizio. e' il bilancio di un'operazione condotta dagli uomini della Guardia di finanza di Piedimonte Matese, nel casertano, che ha portato alla scoperta di un meccanismo di contrattazione dei punti sulla patente che venivano decurtati a seconda della violazione. Secondo quanto emerso dalle indagini gli agenti contrattavano con gli automobilisti fotografati dagli autovelox mentre compivano un'infrazione concordando a tavolino un'infrazione che prevedeva una decurtazione minore di punti dalla patente e sostituendo le foto che immortalavano la violazione della norma. Fra gli indagati, 215 in tutto, anche il titolare degli autovelox installati nel comune della provincia di Caserta e automobilisti compiacenti. (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Truffe-pizzo-punti-patente-arrestati-due-vigili/11-06-2010/1-A_000111186.shtml
Claps: sotto cadavere trovato bottoncino color porpora
BARI - Sotto al cadavere di Elisa Claps e' stato trovato un bottoncino rivestito di stoffa color porpora. Lo ha rivenuto il medico legale Francesco Introna durante un secondo sopralluogo nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinita' di Potenza eseguito il 27 marzo scorso. Accanto al cadavere, invece, sono state trovate, sempre nel corso del secondo sopralluogo, tracce microscopiche di tessuto rosso. A questi reperti viene attribuita una certa importanza perche' certamente non potevano appartenere al cadavere. Sul bottone sono in corso analisi. (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Claps-cadavere-trovato-bottoncino-color-porpora/11-06-2010/1-A_000111312.shtml
La nazionale devolverà l’eventuale premio per l’Unità d’Italia
Su iniziativa di Cannavaro e di Buffon gli azzurri hanno deciso di devolvere parte del premio, nel caso l’ottengano, di devolverlo alla fondazione per l’Unità d’Italia.
“Abbiamo discusso - hanno dichiarato Buffon e Cannavaro all’Ansa - La fondazione per le celebrazioni dell’Unità ha problemi di budget, e allora noi che siamo un simbolo che unisce il paese intero abbiamo deciso: se andiamo a premio, ciascuno di noi contribuirà con una parte della somma, piccola o grande che sia, per dare risalto al valore dell’Italia unita”.
Senza citarlo gli azzurri rispondono a Calderoli e ai leghisti, che non tifano Italia come ha detto il figlio di Bossi... molti si aspettano in questi giorni altre uscite leghiste, è una vecchia tecnica leghista a cui non sanno rinunciare.
Gli azzurri sapendo quello che i leghisti hanno fatto per depotenziare e delegittimare le celebrazioni dell’Unità italiana hanno voluto indirettamente dare una risposta. Su questa scelta la squadra è unanime tutti hanno accolto con entusiasmo la proposta anzi pare che molti volevano devolvere l’intero premio. Gilardino e Pirlo sono tra i più entusiasti, Pirlo vorrebbe devolvere l’intera cifra. Tutti insieme poi nella sede del ritiro della nazionale ne hanno parlato e anche i calciatori più giovani hanno risposto con entusiasmo.
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http://www.agoravox.it/La-nazionale-devolvera-l-eventuale.html
Presenti e assenti al Parlamento Europeo un anno dopo le elezioni
Il 6 e 7 Giugno 2009 si svolgevano le elezioni europee per la VII legislatura (2009-2014). Ad un anno di distanza grazie a VOTEWATCH che l’ha stilata, pubblichiamo la classifica degli europarlamentari italiani in base al numero di presenze a Strasburgo e Bruxelles.
Da questa possiamo vedere che ai primi posti, con il 100% di presenze troviamo 7 eurodeputati.
Gli stakanovisti sono 2 del PD (Caronna e Gualtieri) 3 della Lega (Fontana, Rossi e Scottà) e 2 del PDL (Iacolino e La Via). Per quanto riguarda gli eletti nelle fila dell’IDV il più presente risulta essere Luigi De Magistris con una sola assenza in plenaria (97,83% di presenze).
Scorrendo la classifica salta agli occhi il risultato deludente ottenuto da Debora Serracchiani, quella che doveva essere la “giovane promessa” del PD si ritrova al sestultimo posto con 31 presenze su 46 (67%) e 706° su 733 nella classifica generale.
Negli ultimi 5 posti, tra i più assenteisti troviamo Ciriaco De Mita (Udc), Vincenzo Iovine (IDV), Alfredo Antoniozzi (PDL), Alfredo Pallone (PDL) e, maglia nera per l’Italia in Europa con il più alto numero di assenze all’ultimo posto Magdi Cristiano Allam (UDC/Io amo l’Italia) con appena il 52% di presenze in plenaria (24 giorni su 46) si colloca agli ultimissimi posti anche nella classifica generale delle presenze di tutti gli eurodeputati (727° posto su 733). Forza Magdi, il 733° posto non è lontano! Per ora è occupato dall’europarlamentare rumeno George Becali che si è recato all’Europarlamento soltanto in 15 occasioni su 46 (32,61%)
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http://www.agoravox.it/Prsesenti-e-assenti-al-Parlamento.html
Guardian e Economist su ddl intercettazioni: "Berlusconia dittatura corrotta da Terzo Mondo"
Il disegno di legge sulle intercettazioni? Secondo The Guardian
It’s a malign insult to anything you can call press freedom in a half-functioning democracy. Some fly-blown old Third World dictatorship called Berlusconia, perhaps: but this is Europe, our Europe.
In poche parole, sarebbe un insulto perfino in una democrazia dimezzata. Cose da “Berlusconia” (lo stesso termine usato in Australia qualche tempo fa – ricordate le polemiche?), e cioè da dittature corrotte del Terzo Mondo. Un pericolo per l’Europa, “la nostra Europa”.
The Economist non ci va più leggero. A partire dall’attacco:
AMONG the consequences of Silvio Berlusconi’s long ascendancy over Italy is the numbing of his compatriots’ democratic sensibilities. That the most controversial bill before parliament is being fine-tuned at meetings chaired by Mr Berlusconi’s trial lawyer, for example, no longer even merits comment.
Nessun commento sul fatto che una legge tanto controversa sia stata predisposta dall’avvocato del premier Niccolò Ghedini. Ma una stilettata terribile sulla capacità degli italiani di riconoscere i pericoli per la democrazia, diminuita sensibilmente secondo il settimanale inglese dopo sedici anni di berlusconismo. The Economist poi ha il merito di non sottovalutare il problema dell’abuso delle intercettazioni, che sostiene (giustamente, a mio avviso) essere reale. E di riconoscere che alcune delle misure approvate oggi al Senato “sarebbero considerate normali in altri paesi” – un aspetto questo che molti oppositori della legge dovrebbero avere l’onestà intellettuale di riconoscere, senonaltro per disinnescare i Gasparri di turno. “Ma l’Italia non è come gli altri paesi“, accusa The Economist:
It is notoriously corrupt, so politics and justice overlap. And its sluggish legal proceedings can take years to reach the point of indictment.
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http://www.agoravox.it/Guardian-e-Economist-sul-ddl.html
DDL Intercettazioni. Se passa, AgoraVox come RadioLondra
Invertiamo la rotta. Se l’Italia è “nave senza nocchiero in gran tempesta”, allora è il momento di riappropriarci del nostro paese. Indistintamente, cittadini di destra e di sinistra dovrebbero fare un passo indietro rispetto ai rispettivi particularismi ed unirsi alla ricerca di un bene comune.
Il Ddl sulle intercettazioni sarà la pietra tombale su una democrazia lentamente distrutta. Sarà la lapide apposta affinché la classe politica, anche se corrotta, possa autotutelarsi.
Le risposte, le giustificazioni, sono fumo negli occhi. Non è vero che le intercettazioni non bloccheranno le indagini per mafia, perché, spesso, è nel corso dell’indagine che emerge il reato mafioso e non a priori; in un’Italia stritolata dalle organizzazioni criminali, tanto valeva donargli direttamente le chiavi del paese.
Si sentono tante scuse, ci si maschera dietro la spesa di circa 300 milioni di euro l’anno, ma è pur vero che siamo il primo paese al mondo per auto blu, con 626 mila unità (gli USA, secondi, ne hanno 73 mila) ed il loro costo è di 13 miliardi di euro (lo stesso di una media finanziaria). Ed è ancora più interessante sottolineare come, grazie alle intercettazioni sull’inchiesta Antonveneto, i "furbetti" abbiano pagato allo stato 340 milioni di euro, ovvero più del loro costo!
Con questo decreto i Moggi, gli Anemone, i Fiorani, i Setola (sì, i Setola), sarebbero ancora al loro posto. Fiorani, oggi, invece di patteggiare la pena si sarebbe trovato a controllare i giornali (voleva scalare RCS).
Con questa legge i medici della Clinica Santa Rita sarebbero ancora al loro posto, ad operare ignari pazienti sani.
Con questa legge Alfredo Romeo starebbe ancora saccheggiando Napoli, e Anemone ridirebbe ancora al telefono dei morti a L’Aquila.
Di cosa parleranno, dunque, i giornalisti? Saranno ridotti ad essere i passacarte d’informazioni preconfezionate (ove non lo fossero già).
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Intercettazioni: Di Pietro, occuperemo anche la Camera
Roma, 11 giu. (Adnkronos) - ''Stamattina l'Italia s'e' svegliata meno libera. Un altro pezzo di democrazia conquistato negli anni le e' stato scippato dal governo Berlusconi. La legge bavaglio, approvata ieri in Senato, aiutera' le organizzazioni criminali, nascondera' gli affari delle cricche, blocchera' le inchieste, imbavagliera' la stampa libera''. Sul suo blog il leader dell'idv, Antonio Di Pietro, torna ad annunciare battaglia sul ddl intercettazioni.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Intercettazioni-Di-Pietro-occuperemo-anche-la-Camera_527609758.html
Intercettazioni, Bruxelles: "Vigiliamo". Letta (Pd): "Alla Camera sarà un Vietnam"
Bruxelles, 11 giu. - (Adnkronos) - "Siamo molto vigili su ogni situazione che possa creare problemi". E' cosi' che un portavoce della Commissione europea ha commentato il controverso ddl sulle intercettazioni approvato ieri al Senato. "La Commissione europea non puo' reagire a leggi che non sono ancora state interamente approvate dai parlamenti nazionali", ha aggiunto il portavoce Ue.
Parlando da Repubblica Tv, l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi si dice "preoccupatissimo". "La pagina vuota esprime anche lo stato del mio animo -ha aggiunto Prodi facendo riferimento alla prima pagina di 'Repubblica' di oggi-. Ci rendiamo conto che e' mesi e mesi che su questi temi e solo su questi si va avanti e il resto e periferico, il resto passa, ma la continuita' e' cercare di controllare il Paese?".
Il Professore ha aggiunto: "Sono personalmente molto, molto preoccupato. Veramente e' la democrazia che entra in sofferenza, che respira male. Poi credo che c'e' sempre una forza che nei momenti piu' strani salta fuori. L'altro giorno parlavo con Kohl della politica europea, ho detto che ho incontrato dei ragazzi che hanno capito che bisogna cambiare totalmente pagina. Contiamo su quei ragazzi".
Intanto non si placa lo scontro politico. "Alla Camera sara' battaglia e mi sento di dire che il passaggio del ddl intercettazioni alla Camera per la maggioranza sara' un Vietnam" ha annunciato il vicesegretario del Pd Enrico Letta a margine dei lavori di 'Nord 2010 Camp' in corso a Lazise, nel Veronese.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Intercettazioni-Bruxelles-Vigiliamo-Letta-Pd-Alla-Camera-sara-un-Vietnam_526396944.html
Pensioni 'rosa' più basse di un terzo rispetto a quelle degli uomini
Roma, 11 giu. (Adnkronos/Ign) - Le donne vanno in pensione con un assegno molto inferiore rispetto a quello dei colleghi uomini: 17.137 euro contro 11.906, cioè il 30,5% in meno. E' quanto emerge dai dati diffusi dall'Istat, sui trattamenti pensionistici nel 2008. Sebbene la quota di donne sia pari al 53%, gli uomini percepiscono il 56% dei redditi pensionistici, ''a causa del maggiore importo medio dei trattamenti percepiti'', spiega l'Istituto. Il numero dei titolari di prestazioni pensionistiche nel 2008 è stato pari a quasi 16,8 milioni, dato pressoché invariato rispetto al 2007 (+0,04%).
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Pensioni-rosa-piu-basse-di-un-terzo-rispetto-a-quelle-degli-uomini_525511167.html
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