Il disegno di legge sulle intercettazioni? Secondo The Guardian
It’s a malign insult to anything you can call press freedom in a half-functioning democracy. Some fly-blown old Third World dictatorship called Berlusconia, perhaps: but this is Europe, our Europe.
In poche parole, sarebbe un insulto perfino in una democrazia dimezzata. Cose da “Berlusconia” (lo stesso termine usato in Australia qualche tempo fa – ricordate le polemiche?), e cioè da dittature corrotte del Terzo Mondo. Un pericolo per l’Europa, “la nostra Europa”.
The Economist non ci va più leggero. A partire dall’attacco:
AMONG the consequences of Silvio Berlusconi’s long ascendancy over Italy is the numbing of his compatriots’ democratic sensibilities. That the most controversial bill before parliament is being fine-tuned at meetings chaired by Mr Berlusconi’s trial lawyer, for example, no longer even merits comment.
Nessun commento sul fatto che una legge tanto controversa sia stata predisposta dall’avvocato del premier Niccolò Ghedini. Ma una stilettata terribile sulla capacità degli italiani di riconoscere i pericoli per la democrazia, diminuita sensibilmente secondo il settimanale inglese dopo sedici anni di berlusconismo. The Economist poi ha il merito di non sottovalutare il problema dell’abuso delle intercettazioni, che sostiene (giustamente, a mio avviso) essere reale. E di riconoscere che alcune delle misure approvate oggi al Senato “sarebbero considerate normali in altri paesi” – un aspetto questo che molti oppositori della legge dovrebbero avere l’onestà intellettuale di riconoscere, senonaltro per disinnescare i Gasparri di turno. “Ma l’Italia non è come gli altri paesi“, accusa The Economist:
It is notoriously corrupt, so politics and justice overlap. And its sluggish legal proceedings can take years to reach the point of indictment.
Continua ...
http://www.agoravox.it/Guardian-e-Economist-sul-ddl.html
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