lunedì 12 settembre 2011

Benevento come Londra e Berlino?

Da diverse settimane, le notti della città campana si trasformano in teatri di atti vandalici incontrollati, come successo nelle due capitali europee

Tutti abbiamo ancora davanti agli occhi le scene provenienti da Londra, con protagonisti giovanissimi inglesi che mettono sotto scacco la tanto stimata polizia inglese, con tanto di vetrine scassate e auto incendiate. Scene che hanno fatto rievocare ai più la famosa canzone dei Clash, London burning. Fenomeno che ha riguardato in un recente weekend anche Berlino, tanto da far temere un’emulazione tedesca delle incendiate notti inglesi. Ed è quanto sta riguardando anche la solitamente tranquilla città di Benevento, da alcune settimane preda di movimentate notti brave.

MOVIDA INGOVERNABILE – Questa notte è stata una nuova notte di fiamme e atti teppistici in centro storico. È stata data alle fiamme un’auto nella piazza antistante la chiesa di Santa Rita e ne sono rimate coinvolte altre due che erano in sosta accanto a quella presa di mira. Ma non finisce qui. A Piazza Piano di Corte alcuni giovani hanno effettuato i propri bisogni presso il portone di un abitazione, per poi danneggiarlo quando i vicini li hanno richiamati.

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http://www.giornalettismo.com/archives/147093/benevento-come-londra-e-berlino/

“Madonna ha l’ufficio stampa comunista”

La popstar contro Berlusconi e la Carlucci contro di lei Era prevedibile e ci chiedevamo quando sarebbe successo: la deputata Gabriella Carlucci risponde a Madonna in difesa del Cavaliere. Le argomentazioni? Pari pari a quelle del suo superiore: l’ufficio stampa è comunista.

I RETROSCENA - Settimana scorsa Madonna è stata intervistata dal settimanale Oggi in occasione del Festival del Cinema di Venezia, al quale la pop star ha presentato l’ultima creazione cinematografica. Tra le domande poste a Madonna, una riguardava Berlusconi: la cantante ha dichiarato di appoggiare la posizione dell’Economist, che sbatteva il Cavaliere in copertina con il titolo “l’uomo che ha fottuto un intero paese”. E aggiunge: “è inadatto a guidare l’Italia”. Qualcuno se l’è presa. Le donne del Presidente del Consiglio sono sul piede di guerra. Daniela Santanchè chiede di boicottare la pop star: “A questo punto spero che il suo film se lo veda da sola. E’ esecrabile che addirittura -proprio lei che si chiama Ciccone- sottoscriva nell’intervista a Oggi quanto riportato dal settimanale inglese The Economist su Silvio Berlusconi e che quindi sia d’accordo sul fatto che il premier avrebbe ‘fregato gli italiani e sarebbe da licenziare, perche’ un vero disastro’“.

COMUNISMO CONCENTRICO - Non poteva quindi tacere la Carlucci, deputata PDL, che da Klaus Davi risponde alla pruriginosa questione “Popstar contro Berlusconi: e’ marketing?”. Ecco come risponde la Carlucci: “Mi dispiace moltissimo che Madonna abbia avallato le tesi dell’Economist, tra l’altro in un Paese come l’Italia che la adora. Evidentemente ha un ufficio stampa comunista che le ha detto di dire così per farla uscire meglio sui giornali comunisti. Continuerò a essere una sua grandissima fan e ad apprezzarla artisticamente, ma trovo un errore strategico la sua dichiarazione. E’ evidente che non sa nulla dell’Italia. E’ come se io, che sono stata recentemente negli Usa per un gemellaggio con la città di Miami, parlassi male di Obama. Quello di Madonna e’ un comportamento molto scorretto, da lei non me lo aspettavo. E’ stata certamente imbeccata“. Impossibile che Madonna pensi con la sua testa: è vittima di PR comunisti, in uffici stampa comunisti, che parlano per giornali comunisti. Tutto chiaro.

Lega:Bossi riunisce lo stato maggiore

(ANSA) - ROMA - Umberto Bossi ha riunito nella sede di via Bellerio a Milano lo Stato maggiore della Lega nord per una riunione del Consiglio federale del partito. Bossi e' arrivato in sede dopo gli impegni di questo pomeriggio negli uffici ministeriali di Monza. In sede ci sono anche i ministri Maroni e Calderoli. Nessuno dei partecipanti al Consiglio federale ha rilasciato dichiarazioni all'arrivo.

“Michele Santoro non è compatibile con il servizio pubblico”

Bruno Vespa non risparmia nessuno dei colleghi in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni

Di se stesso dice: “Sono un angelo. Saro’ assunto in cielo con tutti i vestiti”. Intervistato da Tv Sorrisi e Canzoni, nel numero in edicola domani, Bruno Vespa si lascia andare a una serie di giudizi, spesso pepati, sui colleghi telegiornalisti.

SANTORO E MENTANA – Il destino di Michele Santoro: “Sara’ sempre in prima linea. Anche se ora inventa questa formula multimediale, non ha mai smesso di essere il trascinatore politico, colui che serve il popolo. E’ un signor professionista, anche se l’ho sempre considerato oggettivamente, serenamente, amichevolmente incompatibile con il servizio pubblico”. Ce n’e’ anche per il “botto” di Enrico Mentana al tg di La7: “Meritato. Gli ho detto, e ha riconosciuto, di avere avuto l’intuizione giusta in un momento straordinariamente favorevole. Ha la fortuna di non dover fare un tg generalista. Al Tg1 non potrebbe mai mandare in onda quel tg, ma uno decisamente piu’ noioso”. Netto il giudizio su Gad Lerner: “Non mi pare che sia l’esempio luminoso da seguire citato in commissione di vigilanza: dovete fare come Lerner! Ha altre virtu’, ma uno non spegne il televisore dicendo: oddi’o, non ho capito Lerner come la pensava, stasera…”.
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Pisa: studentessa precipita dalla torre, ipotesi suicidio

Pisa, 12 set. - (Adnkronos) - Una studentessa di origine pugliese di 23 anni e' morta oggi pomeriggio intorno alle 16 precipitando dalla torre pendente di Pisa. Secondo una prima ricostruzione, la ragazza si sarebbe gettata volontariamente dal settimo anello della torre. Sul posto sono intervenuti i soccorritori e i carabinieri che indagano sull'episodio. La torre pendente e' stata chiusa al pubblico. Se fosse confermata l'ipotesi del suicidio si tratterebbe della terza persona che si e' uccisa gettandosi dalla torre in poco piu' di un anno.

Iran: sostegno dei parlamentari alle proteste anti-israeliane in Egitto

Iran: sostegno dei parlamentari alle proteste anti-israeliane in Egitto

TEHERAN - Il parlamento iraniano (Majlis) ha espresso il suo pieno appoggio alle proteste anti-israeliane in Egitto. Esmail Kowsari, vice presidente del Comitato per la sicurezza nazionale e la politica estera del parlamento iraniano ha fatto questa osservazione dopo l'assalto all'ambasciata d'Israele da parte dei cittadini egiziani dopo la preghiera del venerdi' al Cairo. In segno protesta contro l'uccisione di cinque guardie egiziane per mano dei soldati israeliani, i dimostranti hanno distrutto una parte del muro di cemento costruito giorni fa attorno alla sede diplomatica del regime sionista facendo irruzione nei locali dell’edificio. C'e' stato poi un duro scontro tra i dimostranti e le forze dell'ordine egiziane. Un fatto questo che ha costretto l'ambasciatore ed il personale diplomatico d'Israele a lasciare precipitosamente l'Egitto. Secondo fonti mediche, tre civili hanno perso la vita ed oltre 1000 persone sono rimaste ferite in quello che è stato descritto come la piu' grande protesta anti-israeliano in Egitto. Molti osservatori hanno confrontato l'assalto all'ambasciata del regime sionista al Cairo con la presa dell'ambasciata americana a Teheran, subito dopo la vittoria della Rivoluzione islamica del '79.

Gb/ Russia: visita di Cameron a Mosca

Gb/ Russia: visita di Cameron a Mosca

LONDRA - Il premier britannico, David Cameron inizia oggi una visita in Russia, la prima di un premier britannico dopo quella di Tony Blair nel 2006 per il G8 a San Pietroburgo. Cameron in Russia incontrera' sia con il leader del Cremlino Dmitri Medvedev sia con il premier russo Vladimir Putin, con cui nessun ministro o diplomatico britannico ha parlato direttamente in quattro anni, da quando il capo del governo russo fece una breve telefonata nel giugno 2007 per congratularsi con il predecessore di Cameron, Gordon Brown.

Serghiei Prikhodoko, consigliere del Cremlino per la politica estera, invita a non aspettarsi che la visita risulti un «reset» nella relazioni bilaterali. «Non è necessario per noi avere un "reset" con la Gran Bretagna, continueremo a lavorare nel modo in cui abbiamo lavorato nel passato», ha spiegato in una conferenza stampa alla vigilia della visita di Cameron.

Prikhodko ha riferito che nell'incontro con Medvedev si sono in agenda anche Libia , Siria e la sicurezza dell’Europa. Il consigliere presidenziale ha inoltre precisato che Mosca, pur non avendo cambiato posizione, è pronta a discutere anche il caso dell'omicidio a Londra dell'ex spia del Kgb Aleksandr Litvinenko, per il quale la giustizia britannica sospetta l'imprenditore russo Andrei Lugovoi. Della delegazione britannica fanno parte anche il ministro degli esteri William Hague e il capo della Bp Bob Dudley.

Legami tra Gran Bretagna e la Russia inacidito per la morte 2006 avvelenamento del dissidente russo ex agente di sicurezza Alexander Litvinenko a Londra. Sul letto di morte, Litvinenko ha accusato Putin di autorizzare la sua uccisione. La Russia ha piu' volte rifiutato le richieste britannico per l'estradizione del principale sospettato nel caso, l'ex agente del Kgb Andrei Lugovoi.

Iran diventera' i piu' grande produttore petrolchimico in Medio Oriente

Iran diventera'  i piu' grande produttore petrolchimico in Medio Oriente

TEHERAN - L'Iran diventera' il piu' grande produttore petrolchimico nel Medio Oriente. Ad affermarlo e' stato Abdolhossein Bayat, Amministratore delegato della Societa' Nazionale Petrolchimica iraniana (NIPC). "Nell'ambito degli obiettivi previsti nel programma 'Vision 2025', l’Iran ha la potenzialita' per divenire il primo produttore nella regione. Il 'Vision 2025' mira a trasformare l'Iran entro il 2025 in una potenza regionale nei vari settori chiavi come l'economia, la scienza, la tecnologia e la cultura. Secondo il funzionario iraniano, la diversificazione dei prodotti petrolchimici, nonche' l'esportazione e la produzione dei prodotti contribuiranno a concretizzare l'obiettivo del Paese.

Berlusconi: «Non scappo dai giudici Ho aiutato una famiglia rovinata dai pm»

l premier a Mattino 5: «E' un'assurdità sostenere che vada a Bruxelles per evitare Napoli. La manovra non si cambia».

Il premier Silvio Berlusconi

ROMA - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi definisce «un'assurdità» l'ipotesi che domani si rechi a Bruxelles e Strasburgo per evitare l'interrogatorio con i pm di Napoli. «Grazie al comportamento della nostra opposizione e dei suoi giornali -spiega il premier intervenendo a La telefonata di Maurizio Belpietro su Canale 5- si è creata intorno alla nostra manovra molta confusione e si sono indotte le autorità e le istituzioni europee a pensare che il governo volesse fare passi indietro rispetto alla manovra che aveva approvato e che insomma noi non fossimo seriamente intenzionati a fare quei sacrifici che ci porteranno al pareggio di bilancio nel 2013». «Quindi si è posta come una necessità -suggerita soprattutto dai nostri uomini a Bruxelles, Antonio Tajani e il nostro presidente del Gruppo e altri ancora- di confortare gli interlocutori europei per chiarire come invece fosse tutto il contrario». «Ho cercato quindi di avere un appuntamento con il presidente del Consiglio dei capi di Stato e di governo Van Rumpuy, con il presidente della Commissione Barroso, con il presidente del Parlamento Buzek, non è stato possibile averlo oggi, è stato possibile averlo per domani e ho ritenuto che fosse urgente che mi recassi a Bruxelles e a Strasburgo per spiegare, carte alla mano, la vera situazione di questa manovra e l'assoluta volontà del nostro governo e della nostra maggioranza di raggiungere il pareggio nel 2013». «Non sono preoccupato. Volete che abbia timore di incotrare dei magistrati da testimone in un caso dove ho aiutato una famiglia in difficoltà?». Così Silvio Berlusconi ha risposto ad una domanda sul caso Tarantini. «Non c'è spazio per cambiare la manovra, non credo. Io credo che questa manovra verrà varata entro mercoledì e che sia la manovra giusta. Per la prima volta in 135 anni a questa parte manterremo i saldi in pareggio», ha aggiunto il premier.

Liberati dalla polizia 24 schiavi in un campeggio inglese

Vivevano nelle rimesse dei cavalli e nelle cucce dei cani e lavoravano senza alcuna retribuzione. Arrestate cinque persone.

Roma, 12 set. (TMNews) - Erano costretti ad alloggiare come bestie in rimesse per cavalli, cucce di cani e vecchie roulotte e poi lavoravano come schiavi, tutto il giorno e senza retribuzione, in un campeggio. Sembra una storia di altri tempi o luoghi remoti, invece è avvenuta in un campeggio del centro dell'Inghilterra, vicino Leighton Buzard, nel Nedfordshire, dove all'alba 200 agenti di polizia hanno fatto irruzione e arrestato cinque persone, quattro uomini e una donna. Gli "schiavi" liberati sono 24 derelitti, senzatetto e alcolizzati, di varia provenienza, russi, polacchi, romeni e anche alcuni inglesi. Uno di loro - riporta la Bbc online - era costretto da ormai 15 anni a lavorare nel campeggio. La polizia li ha ritrovati in pessime condizioni igieniche e di salute, tutti con il capo rasato. Non disponevano neppure di acqua corrente, né avevano accesso a strutture sanitarie. Sul luogo la polizia ha ritrovato armi, droga e denaro. Le persone arrestate provengono tutte dall'Europa dell'est. La polizia sarebbe stata informata da alcune delle vittime riuscite a fuggire.

Amy Winehouse, il padre: uccisa dall'ansiolitico Librium

La nuova teoria dell'uomo rivelata in un'intervista alla Cnn.

Roma, 12 set. (TMNews) - Amy Winehouse sarebbe morta per colpa del Librium, un comune ansiolitico usato per combattere i sintomi dell'alcolismo: è la nuova teoria del padre dell'artista, Mitch, secondo il quale la figlia sarebbe deceduta in seguito alle convulsioni legate alla sua disintossicazione e "non c'era nessuno lì ad aiutarla". Mitch, intervistato dal programma di Anderson Cooper sulla Cnn, ha confermato che nel corpo della cantante di "Rehab" sono state trovate tracce del farmaco, il quale - secondo lui - aumentano le possibilità di avere spasmi. L'ex tassista, che si trovava a New York per discutere con lo storico crooner Tony Bennett (mercoledì uscirà ufficialmente il video del duetto con Winehouse, ndr) di una sua collaborazione con la Fondazione contro la droga intitolata alla figlia, ai funerali aveva detto che Amy era morta per avere smesso di bere in modo non graduale. Una spiegazione ufficiale delle cause della morte dell'artista di "Back to Black", non è tuttavia stata ancora fornita. Di fatto la cantante, che il 14 settembre avrebbe compiuto 28 anni, al momento del decesso - secondo l'autopsia - non aveva assunto droghe. "Credo che abbia avuto una convulsione e non c'era nessuno lì ad aiutarla", si è detto certo il padre. "Tutto quello che Amy faceva, lo faceva fino agli eccessi. Ha bevuto fino agli eccessi e si è disintossicata fino agli eccessi", ha dichiarato Mitch al talk show di Anderson sulla Cnn.

L’Europa contro il razzismo italiano

L’Italia è il Paese dove gli slogan razzisti si moltiplicano nelle piazze come negli stadi e gli sgomberi dei campi rom minano il diritto alla casa e i diritti all’istruzione dei bambini.

L’Italia è il Paese dove la Lega e la destra hanno bloccato la formazione di una classe per l’eccessiva presenza di stranieri nella scuola di via Paravia a Milano.

E, lo stesso Borghezio che ieri spruzzava dell'insetticida sugli extracomunitari, oggi esprime pubblicamente di condividere le posizioni politiche xenofobe del norvegese Anders Brevik che ha ucciso 76 persone.

Ma la Lega non espelle questo signore anzi, promuove normative contro gli immigrati come il reato diclandestinità, anche se in spregio dei principi fondamentali del diritto penale che legano il reato ad una condotta e non ad uno status.

A giusta ragione dunque, il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Thomas Hammarberg, nell’ultimo rapporto sull’Italia, ha mosso al nostro Paese dei rilievi sulle posizioni razziste assunte dalle autorità politiche italiane. Ha espresso preoccupazione in ordine al rispetto dei diritti umani dei rom e degli extracomunitari nel nostro Paese. “Per l’Italia è arrivato il momento di sviluppare con vigore le disposizioni del codice penale relative ai reati di matrice razzista...”

La replica della Lega alla posizione di Hammerberg non si è fatta attendere.

Siamo ancora in attesa della reazione dei partiti democratici al richiamo della UE.

Vorrei poter dire che l’Italia è in bilico tra razzismo e antirazzismo, ma non è così.

Ma l’Italia è il paese dove il razzismo opera e l’antirazzismo balbetta, bisbiglia o tace.

L’antirazzismo non si può esprimere in qualche intervista, o in qualche interrogazione, ma richiede atteggiamenti fermi e risoluti e comunque proporzionali alla gravità e pericolosità del razzismo.

Certamente non può essere espresso con forme di contiguità che servono solo a legittimare la xenofobia. Eppure sempre più spesso ci capita di vedere, dirigenti del Pd, dell’IDV, di SEL, a braccetto con gente per cui zingaro è un’offesa.

Al bando ogni violenza, ma l’isolamento politico dei razzisti è doveroso.

E ancora troppe domande restano senza risposte.

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http://www.agoravox.it/L-EUROPA-L-ITALIA-E-IL-RAZZISMO.html

5.000 docenti inidonei in via permanente rischiano il licenziamento

Crisi, o non crisi?
Patrimoniale sì o patrimoniale no?
Potrei porre altri mille interrogativi dalla risposta forse anche scontata per i sistemisti ma cara per i lavoratori.
Accade, nel quasi più totale silenzio mediatico, che ben 5.000 docenti inidonei, di quella che un tempo era la scuola pubblica, rischiano il licenziamento.Quella del docente inidoneo, inidoneità psicofisica, sia per ragioni lavorative che per ragioni indipendenti da motivi lavorativi, nel corso del tempo, grazie anche allo strumento del contratto collettivo nazionale di lavoro, ha trovato importanti tutele. Per esempio, i sistemi bibliotecari nelle scuole, sono gestiti da questi lavoratori.
Che mantengono il proprio profilo contrattuale docente, ma nello stesso tempo, vengono impiegati in altre mansioni, importanti e determinanti per il funzionamento della buona scuola pubblica.
Ma come detto siamo in tempo di crisi.
Ed allora, qualcuno avrà pensato, perché mantenere questi diritti a tali lavoratori?
Ed ecco che con la legge 111 del 2011 all'articolo 19 comma 12 e seguenti si prevede che il personale docente dichiarato, dalla commissione medica operante presso le aziende sanitarie locali, permanentemente inidoneo alla propria funzione per motivi di salute, ma idoneo ad altri compiti, su istanza di parte, da presentarsi all'Ufficio scolastico regionale entro 30 giorni dalla data di dichiarazione di inidoneità, assume, con determina del Direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale competente, la qualifica di assistente amministrativo o tecnico. In sede di prima applicazione, per il personale attualmente collocato fuori ruolo ed utilizzato in altre mansioni, i 30 giorni decorrono dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. Il personale viene reimmesso in ruolo su posto vacante e disponibile, con priorità nella provincia di appartenenza e tenendo conto delle sedi indicate dal richiedente, sulla base di criteri stabiliti con successivo decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e mantiene il maggior trattamento stipendiale mediante assegno personale riassorbibile con i successivi miglioramenti economici a qualsiasi titolo conseguiti.
In data 10 agosto, arriva una circolare ministeriale, che muta i termini da perentori in ordinatori, ma specialmente obbliga i docenti inidonei a produrre la domanda di passaggio di qualifica entro il 14 settembre del 2011. Se non si presenta quella domanda, si transiterà in qualche altra amministrazione statale, quale non è dato ancora sapere, sempre che vi sia posto, altrimenti la soluzione in tal disperazione è il licenziamento.
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ESPLODE FABBRICA FUOCHI NEL FRUSINATE, 3 MORTI

(AGI) - Frosinone, 12 set. - E' di 3 morti il bilancio momentaneo delle esplosioni verificatasi poco prima delle 15 in localita' Carnello di Sora. Il grave incidente e' avvenuto all'interno della pirotecnica Cancelli. Sul posto, polizia, carabinieri e vigili del fuoco .

USA - Cannabis e principio attivo via endovena: non produce effetti collaterali seri. Studio

La somministrazione per via endovenosa del delta-9-THC, il principale componente attivo della cannabis, produce scarsi effetti collaterali, secondo una rassegna pubblicata sulla rivista Psychopharmacology. Ricercatori del Dipartimento"Veteran Affairs" di West Haven, Connecticut, hanno condotto una revisione di tutti gli studi con THC endovena portati a temine nel loro centro in un periodo di tredici anni. Sono stati rivisti 11 studi per un totale di 266 soggetti (14 pazienti con schizofrenia e 252 soggetti in salute, dei quali 76 erano utilizzatori frequenti di cannabis), 351 infusioni di THC e 226 di placebo (sostanza inerte a insaputa del soggetto). Sono stati registrati gli effetti collaterali soggettivi e i sintomi obiettivi con un "follow-up" fino a 12 mesi (cioè fino a dodici mesi dopo la somministrazione). C'è stato un solo effetto collaterale serio e 70 effetti minori. L'effetto "serio" è stato una crisi ipertensiva in una paziente schizofrenica. La paziente aveva una storia di ipertensione che non necessitava di terapia e che non aveva rivelata allo screening prima dell'infusione. La paziente aveva rifiutato all'inizio, a causa della sua paranoia, il farmaco antiipertensivo prescritto, ma venne poi trattata e dimessa dopo 48 ore senza alcuna sequela. L'effetto collaterale minore più frequente era stato la nausea, generalmente di media intensità, e che terminava alla fine del test. Gli stessi Autori considerano strano questo effetto, dato che è noto che i cannabinoidi possono trattare la nausea e il vomito. Il secondo effetto collaterale minore erano state le vertigini. Gli effetti collaterali erano più frequentemente associati a una infusione più veloce (dai 2 ai 5 minuti) e alle dosi più elevate di farmaco. Si può quindi affermare che il THC, rispetto a farmaci di uso comune, è relativamente sicuro. (Francesco Crestani, Pres. Associazione Cannabis Terapeutica) Psychopharmacology (Berl). 2011 Aug 16. The safety of studies with intravenous ?(9)-tetrahydrocannabinol in humans, with case histories. Carbuto M, Sewell RA, Williams A, Forselius-Bielen K, Braley G, Elander J, Pittman B, Schnakenberg A, Bhakta S, Perry E, Ranganathan M, D'Souza DC; The Yale THC Study Group.

MONDO - Alcool. 2,5 milioni di morti all'anno

Il consumo eccessivo di alcol uccide ogni anno nel mondo 2,5 milioni di persone, e 320mila giovani tra i 15 e 29 anni (pari al 9% di tutte le morti di quella fascia d'eta') muoiono per cause e malattie collegate all'alcol. A fare il punto della situazione e' l'Organizzazione mondiale della Sanita' (Oms) in un documento in vista del prossimo meeting del 19 settembre sulle malattie non contagiose. I problemi e le malattie indotte dal consumo di questa sostanza sono sempre piu' diffusi, tanto che e' il terzo fattore di rischio di malattie nel mondo, il principale nel Pacifico occidentale e nelle Americhe e il secondo in Europa. L'alcol, oltre a causare danni alla salute fisica e psichica, ricorda l'Oms, danneggia anche il benessere e la salute delle persone che vivono attorno a chi beve, che possono rimanere vittima di incidenti stradali e violenze. Il consumo eccessivo di alcol inoltre e' un fattore di rischio di disturbi neuropsichiatrici, malattie cardiovascolari, cirrosi, vari tumori e infezioni, come hiv, tubercolosi e malattie veneree. Per porre rimedio a questo problema, l'Oms ha elaborato una strategia che prevede dieci aree di intervento: leadership, consapevolezza e obblighi; risposta dei servizi sanitari; azioni della comunita'; politiche e contromisure sull'alcol alla guida; pubblicita' delle bevande; politiche di prezzo; riduzione delle conseguenze negative del bere e delle intossicazioni; diminuire l'impatto sulla salute pubblica dell'alcol prodotto illegalmente; monitoraggio e sorveglianza.

ITALIA - Rc auto. Isvap: ecco gli imbrogli

L'Isvap torna a lanciare l'allarme sull'evasione assicurativa nella Rc auto. 'E' in crescita il ricorso al fondo vittime della strada da parte dei cittadini che hanno avuto sinistri con veicoli non assicurati (oltre 21 mila nel 2009, circa 11.500 nel 2002) o terzi fuggiti dopo l'incidente' Cifre che, per l'Isvap, potrebbero essere 'solo la punta dell'iceberg': in aumento anche il fenomeno della falsificazione dei contrassegni assicurativi. Cresce poi il numero di compagnie che operano senza autorizzazione, 'dal 2002 in totale ne sono state individuate 48', spiega la relazione. Occorrerebbe arginare un fenomeno che in Italia sta assumendo dimensioni sempre più preoccupant i e che si affianca all'altro grande problema in materia, quello delle truffe assicurative. Automobilisti non assicurati, contrassegni falsi e compagnie assicurative inventate. C'è anche questo nel panorama attuale del settore Rc Auto secondo il presidente dell'Isvap Giancarlo Giannini che, nella sua relazione annuale, ne ha lanciato l'allarme, segnalando il sempre maggiore ricorso al fondo vittime della strada da parte di cittadini incorsi in incidenti con auto non assicurate (oltre 21.000 nel 2009, mentre nel 2002 erano 11.500) o con terzi poi fuggiti. E sul fronte premi il quadro non è migliore. Nel nostro Paese i premi assicurativi della Rc Auto sono doppi rispetto a Germania, Francia e Spagna e per Giannini, che parla del settore Rc Auto come del "tallone d'Achille dell'intero sistema" assicurativo italiano, occorre notare che da aprile 2009 ad aprile 2010 sono aumentate a due cifre le tariffe medie ponderate relative a tutte le tipologie di assicurati sotto osservazione. "La valutazione dell'Autorità sugli aumenti tariffari è nota - ha detto - e non può che essere ribadita: non è la risposta corretta, è solo la leva più immediata e a più rapido effetto in un mercato in cui il cittadino è obbligato ad assicurarsi". Le "inefficienze alle quali occorre porre rimedio" sono poi anche altre. "Nell'ulti mo quinquennio la presenza degli uffici di liquidazione dei sinistri sul territorio è diminuita del 30%; il rapporto tra reclami e sinistri è peggiorato sul territorio del 77%; l'importo delle sanzioni è cresciuto del 40%; il rapporto sinistri per dipendente continua ad evidenziare valori quasi doppi rispetto alla media nazionale nelle regioni del meridione, nelle quali maggiore dovrebbe essere il presidio". Secondo Giannini "è arrivato il momento di agire". Nel futuro dell'Rc Auto ci dovrebbe essere: la tabellazione del danno biologico per le lesioni più gravi, l'abolizione del tacito rinnovo e la conferma della esclusività della procedura di risarcimen to diretto. Inoltre, per combattere il fenomeno dei falsi contrassegni in circolazione, l'Isvap sta collaborando con le istituzioni competenti per arrivare alla produzione di contrassegni che siano difficili da falsificare, come accade per la carta moneta. "Il progetto - ha detto Giannini (due anni fa') - è in fase avanzata". Niente soldi? Non si arriva alla terza settimana del mese? E allora non pago la Rca. Questo il ragionamento pazzesco e pericolosissimo di parecchi cittadini, in numero crescente.
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Le cinque grandi ruberie al tesoretto italiano

La manovra economica approvata dal Senato non taglia gli sperperi della spesa pubblica. All'ultimo istante sono state risparmiate anche le prebende della casta parlamentare e nonostante quanto emerge dall'inchiesta sul sistema Sesto San Giovanni - e cioè il gigantesco intreccio tra l'uso della spesa pubblica e dell'urbanistica contrattata per fare cassa a favore delle lobby politico imprenditoriali - né la maggioranza né l'opposizione hanno posto all'ordine del giorno il prosciugamento del fiume di denaro pubblico che sfugge ad ogni controllo democratico. Il "sistema Penati" sta lì a dimostrare che esiste una gigantesca cassaforte piena di risorse che non viene neppure sfiorata dai provvedimenti economici in discussione in Parlamento: lì c'è un grande tesoro che permetterebbe di non tagliare lo stato sociale e risanare il paese.
Il tema del taglio al malgoverno urbano tornerà sicuramente all'ordine del giorno perché tra qualche mese ricomincerà la grancassa del «non ci sono i soldi» e - complici le autorità europee - ripartirà la rincorsa per tagliare i servizi, tagliare le pensioni, vendere le proprietà pubbliche. Il denaro pubblico viene intercettato dalle lobby politico-imprenditoriali attraverso cinque grandi modalità.
La prima riguarda le opere pubbliche. Il volume degli investimenti pubblici nei grandi appalti è pari a circa 20 miliardi di euro ogni anno. Appena pochi mesi fa un giovane "imprenditore" (Anemone) con il fiume di soldi guadagnato in generosi appalti offerti dalla cricca Bertolaso ha potuto permettersi di contribuire all'acquisto di una casa per l'ignaro ministro Scajola: quasi un milione di euro. Ad essere prudenti una percentuale intorno al 20% ingrassa le tasche della politica corrotta e delle lobby: 4 miliardi ogni anno. Qualche tempo fa ci hanno ubriacato con l'esempio virtuoso dell'unificazione degli acquisti delle siringhe per il sistema sanitario nazionale perché ogni regione spendeva somme differenti. Tanto rigore per pochi spiccioli, mentre non sappiamo controllare quanto costa costruire una scuola o una strada. Un secondo capitolo strettamente connesso al precedente è che molte opere pubbliche non servono alla collettività, ma vengono decise da sindaci che si sentono abilitati a compiere qualsiasi nefandezza perché «eletti dal popolo». Come a Parma, dove una falange di amministratori ha sperperato miliardi di euro in grandi e inutili opere. Ora il comune è sull'orlo della bancarotta (seicento milioni) e il sindaco è ancora lì, barricato nel palazzo. O come nel caso della faraonica piscina voluta dall'ex sindaco di Roma Veltroni a Tor Vergata: occorrerà spendere un miliardo di euro per farla funzionare. O, come emerge dall'inchiesta di Sesto San Giovanni, appalti inventati appositamente per rimpolpare i bilanci delle aziende pagatrici di tangenti (la milionaria illuminazione della tangenziale, ad esempio), o attraverso l'affidamento a prezzi protetti di servizi pubblici, come il trasporto urbano. Anche in questo caso una stima prudente ci porta a dire che possono essere risparmiati almeno 4 miliardi ogni anno.
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Santoro lancia "Comizi d'amore"

25 puntate, forse sul digitale e su Sky, "contro ogni censura". "Non ho firmato per La7 perché non voglio stare dentro il recinto"

MARINA DI PIETRASANTA (LU) - "Il mio nuovo programma si chiamerà 'Comizi d'amore" annuncia Michele Santoro alla festa de 'Il Fatto Quotidiano'. L'iniziativa sarà sostenuta da un'associazione che garantirà l'assenza totale di censura di nome "Servizio pubblico". "Se voi ci darete 10 euro - ha proseguito - 'Servizio pubblico', con l'aiuto di impenditori che sono qui, come Sandro Parenzo, Etabeta e con l'aiuto del Fatto che ha aperto la strada dell'indipendenza, manderà in onda il programma. Sarà una grande manifestazione televisiva, basterà mettersi davanti allo schermo. Se riusciremo a far vivere sul digitale e sui canali Sky che ospiteranno la trasmissione questo progetto e se milioni di persone saranno lì, allora noi ci saremo avvicinati alla possibilità di trasformare la televisione italiana". Il giornalista ha accennato anche del piano economico. "Faremo 25 puntate, non ho ancora deciso il giorno e l'orario, ma mi piacerebbe andare contro Vespa". Ogni puntata costa circa 250 mila euro, confermata la squadra di Annzero, a eccezione di Formigli, passato a La7. "Ci sono i nostri investimenti, ma serviranno le offerte degli associati, ma raccoglieremo anche pubblicità". Santoro ha ha anche ricostruito il mancato accordo con La7. "Ci lavorano amici come Lerner, che fanno le cose migliori della tv". Ha ironizzato sulla proposta economica: "Delle proposte talmente buone che, coi soldi che avremmo fatto fare loro, ci avrebbe anche pagato". Il punto di rottura sulle condizioni del contratto, una serie di obblighi e controlli, "che nessun giornalista serio può sottoscrivere". Il conduttore tv ha ricordato: "Alla notizia del mio passaggio a La7, il titolo Telecom è impazzito. "Ma loro volevano in anticipo le "scalette". Allora ridateci Masi, che perlomeno ci faceva ridere". "Dentro il recinto, con qualcuno che mi dice questo sì e questo no, non ci so stare. Ma è stata un'occasione persa per il mercato e il servizio pubblico", ha concluso.