lunedì 12 settembre 2011

Mafia, arrestato a Palermo il boss Lauricella. Trovati due covi del latitante

Palermo, 12 set. (Adnkronos/Ign) - Gli uomini della Squadra Mobile di Palermo hanno arrestato il boss mafioso latitante Antonino Lauricella, 53 anni, detto 'scintilluni'. Lauricella, arrestato al mercato Ballarò di Palermo, era latitante da sei anni.

Il boss passeggiava da solo tra le bancarelle quando gli agenti della sezione Catturandi lo hanno circondato, immobilizzandolo. L'uomo non ha opposto alcuna resistenza al momento e si è anche complimentato con i poliziotti. "Complimenti ragazzi a voi e alla questura" ha detto il boss. Personaggio estroverso anche durante la posa della foto segnaletica, in cui mostra un gran sorriso.

Lauricella era latitante dal 3 ottobre 2005. Pochi mesi fa era già sfuggito ad un blitz sempre nello stesso quartiere. Gli uomini della Squadra mobile, che da mesi erano sulle sue tracce, hanno scoperto due dei covi usati dal boss, due appartamenti, sembra disabitati, nel quartiere Brancaccio. Nei pantaloni Lauricella aveva un coltello da pesca e nel marsupio un asciugamano e dei guanti in lattice. Addosso aveva inoltre 4 mazzi di chiavi, due dei quali corrispondevano ai due covi trovati poco dopo dagli uomini della Mobile. L'uomo, foulard rosso fuoco al collo e una fascia, altrettanto rossa sulla fronte, era a bordo di uno scooter Honda SH grigio, risultato intestato ad un incensurato. Subito dopo il fermo, di un ispettore dei 'falchi' della Squadra Mobile, Lauricella ha detto di chiamarsi Salvatore Messina. Ma ci sono voluti pochi minuti per sapere che era un nome falso.

Secondo i pentiti, avrebbe gestito ''le estorsioni nella zona di Palermo centro e del Borgo Vecchio''. Anche il pentito storico Francesco Marino Mannoia aveva parlato di lui. I magistrati palermitani che si sono occupati di Lauricella, condannato in appello per estorsione, ritengono che dal 2005, ''i nuovi assetti che si sono determinati all'interno del sodalizio mafioso hanno determinato una ridefinizione nello svolgimento delle attività tipiche attraverso le quali si realizza il capillare controllo mafioso del territorio''. Secondo gli inquirenti oggi Lauricella era ''il punto di riferimento'' del mandamento della kalsa, nel centro storico.

Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, si è congratulato con il Capo della Polizia e direttore generale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, prefetto Antonio Manganelli. "Grazie all'eccellente lavoro investigativo della Squadra Mobile di Palermo, è stato assicurato alla giustizia un boss mafioso molto pericoloso e in forte ascesa", sottolinea il ministro in una nota del Viminale.

"Mi complimento con i ragazzi della Squadra mobile di Palermo per l'arresto di Antonino Lauricella. E' il risultato di un lavoro di equipe iniziato dalla Direzione distrettuale antimafia e concluso dalla Squadra mobile. Siamo molto contenti'' ha detto all'Adnkronos il procuratore aggiunto di Palermo Ignazio De Francisci.
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