domenica 17 luglio 2011

Sul web cresce la rabbia per costi politica e Fini promette tagli



Boom di contatti per la pagina Fb anti-Casta con le rivelazioni di un precario licenziato dopo 15 anni. Martedì riunione Questori.

Roma, 17 lug. (TMNews) - All'indomani dell'entrata in vigore della manovra economica che agisce pesantemente sulle tasche degli italiani cresce sul web la rabbia contro i costi della politica che dal provvedimento approvato a tempo di record la scorsa settimana non vengono praticamente toccati. Sono oltre 118mila i 'Mi piace' incassati dalla pagina Facebook di un anonimo assistente parlamentare licenziato dalla Camera dopo 15 anni di precariato che ha deciso di svelare su internet "i segreti della casta di Montecitorio". "Faremo tagli significativi", promette il presidente della Camera, Gianfranco Fini, sul Fatto quotidiano e i Questori di Camera e Senato si mettono in modo per metterli nero su bianco in settimana.

Per la terza carica dello Stato "il Parlamento deve fare tutto quanto è in suo potere per convincere gli italiani che le Camere non sono il luogo dove una casta privilegiata si chiude a difesa dei suoi interessi. Sono certo che entrambe le Camere faranno la loro parte e, per quanto riguarda Montecitorio, assieme al Collegio dei Questori metterò a punto le proposte di riduzione dei costi e di trasparenza, che entro luglio saranno discusse dall'Ufficio di Presidenza e votate in aula prima della pausa estiva". Già fissate le tappe: il Questore della Camera Francesco Colucci, d'intesa con il Questore del Senato Angelo Cicolani, infatti, ha già organizzato per martedì 19 luglio una riunione dei rispettivi collegi dei Questori per "individuare, a seguito della definitiva approvazione della manovra economica, le misure da proporre ai Presidenti ed agli Uffici di Presidenza di Camera e Senato, al fine di dare concreta attuazione agli obbiettivi di risparmio contenuti in tale manovra". Giovedì è stato già convocato l'ufficio di presidenza della Camera cui verranno sottoposte le proposte del collegio dei Questori che poi approderanno in Aula lunedì 25 luglio.

Intanto il precario della Camera corre ai ripari e, temendo che il clamore suscitato dalla sua iniziativa porti a una chiusura della cliccatissima pagina Facebook, ha aperto un profilo anche su Twitter con il nome di Spider Truman ("Per ora lo lascio 'dormiente' - informa - ma può tornare utile nel caso di chiusura di questa pagina") e un blog: "Per sicurezza - spiega sulla sua pagina Fb - ho aperto un blog. Finchè non mi chiudono questa pagina, non credo di aggiornarlo, ma nel caso in cui la pagina scompaia da un momento all'altro, potete ritrovarmi qui: http://isegretidellacasta.blogspot.com/. Non sono molto pratico con i blog, spero funzioni".

Crisi e governo, faccia a faccia Berlusconi-Napolitano


Crisi e governo, faccia a faccia Berlusconi-Napolitano

Giornata politica: il Cav salterà l'udienza Mills.

ROMA - Un faccia a faccia col Capo dello Stato che verterà quasi certamente sulla manovra fiscale, sulla situazione economica grave ma anche sulla stabilità dell’esecutivo, minato ormai da scandali, spaccature e dai nuovi capi d’accusa che i pm hanno rivolto al capo della maggioranza. Un test che domattina potrebbe vedere il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di fronte a Giorgio Napolitano. Verifica al Quirinale che si preannuncia particolarmente rovente, poiché il premier preferirà una giornata politica alla mattinata al Tribunale di Milano per una nuova udienza del processo Mills, dove Berlusconi è indagato per corruzione in atti giudiziari. Le urgenze della situazione economica, però, hanno cambiato l'agenda, unite probabilmente all'esigenza di un via libera preventivo dal Colle sul rimpasto di Governo, con Alfano in uscita dal ministero della Giustizia per dedicarsi al rilancio del partito e una probabile sostituzione con Enrico La Loggia.
Gli stessi temi saranno al centro del vertice di maggioranza di domani sera, con il leader della Lega Umberto Bossi principale invitato come ai tempi delle "cene del lunedì".

Murdoch: si dimette capo Scotland Yard

(ANSA) - LONDRA - Sir Paul Stephenson, il capo di Scotland Yard, si è dimesso, travolto dallo scandalo delle intercettazioni. ''Non avevo idea della portata dello scandalo" ha detto Stephenson in una conferenza stampa in diretta Tv. Sir Paul è stato risucchiato nella bufera per aver accettato regalie varie - un soggiorno di 20 giorni in una spa di lusso - da uno degli indagati, l'ex vice direttore di News of the World Neil Wallis, che lui steso aveva tra l'altro assunto come consulente di Scotland Yard.

Giappone: verso il bando della carne bovina della prefettura di Fukushima

Tokio, 17 lug. - (Adnkronos) - Le autorita' giapponesi si apprestano a mettere al bando la vendita di carne bovina proveniente dalla prefettura di Fukushima e forse da una zona piu' ampia, dopo che e' stato scoperto che altri capi di bestiame hanno consumato mangime contaminato con il cesio radioattivo proveniente dalla zona circostante l'impianto nucleare di Fukushima Daiichi.

Aids, in Italia mille casi nel 2010 l'80% da rapporti sessuali a rischio


Si apre a Roma la Conferenza mondiale. La sfida del futuro passa per la prevenzione attraverso i farmaci antiretrovirali. I dati restano allarmanti: ogni giorno 7mila nuove infezioni e mille riguardano bambini. Nel nostro Paese il contagio non passa più dalle vie della droga

ROMA - Si apre oggi a Roma la Conferenza Internazionale sull'Aids. Il congresso, che durerà fino a mercoledì, mette a confronto seimila medici e studiosi di tutto il mondo, impegnati nel tentativo di scrivere una nuova pagina nella lotta alla malattia scoperta 30 anni fa. Il tema caldo di quest'anno è il diverso utilizzo dei farmaci antiretrovirali usati finora per la cura, ma da nuovi studi considerati decisivi come arma della prevenzione 1 per ridurre la diffusione del virus soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.

"I risultati delle sperimentazioni cliniche condotte per anni e diffusi recentemente, dimostrano che la terapia funziona sempre più come prevenzione. E questa sarà l'idea portante della conferenza", racconta Stefano Vella, virologo dell'Istituto superiore di sanità e fra gli organizzatori del convegno.

Nella sfida della ricerca restano da sciogliere ancora molti nodi, primo fra tutti quello dei fondi necessari per garantire l'accesso alle cure nel Sud del mondo. A questo proposito, a Roma non mancheranno le polemiche sul mancato finanziamento italiano 2 al Fondo Globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria. Il governo italiano non ha infatti versato i 130 milioni di dollari, più altri 30, promessi due anni fa nel G8 dell'Aquila.

I numeri italiani del virus. In occasione della Conferenza, il Centro Operativo Aids ha reso noti i dati aggiornati della situazione in Italia. Dal 1982, anno della prima diagnosi di aids in Italia, al 31 dicembre 2010, sono stati notificati 62.617 casi. Di questi Il 77,3 per cento erano di sesso maschile, l'1,2 per cento in età pediatrica o con infezione trasmessa da madre a figlio e l'8,5 per cento erano stranieri. Anche se di Aids si parla sempre meno, nel 2009 ci sono state ancora 2.588 diagnosi con un'incidenza pari a sei abitanti ogni 100mila. Mentre nel 2010 sono stati 1.079 i nuovi casi.
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http://www.repubblica.it/salute/medicina/2011/07/17/news/in_italia_50_mila_casi_in_30_anni-19236907/

Anche Veneto e Umbria dicono no ai ticket sanitari


Sono ormai sette le regioni che hanno deciso di non applicare quanto previsto dalla legge di bilancio varata dal Parlamento. E cresce la protesta contro una nuova tassa definita "iniqua"

VENEZIA - In Veneto non scatterà, per ora, il ticket sanitario previsto dalla manovra economica 1. Lo ha annunciato questa mattina, il presidente della regione Luca Zaia.

Il presidente ha spiegato di aver assunto la decisione "riservandomi ogni valutazione". "Siamo tra le poche Regioni forse l'unica - ha spiegato Zaia - che ha deciso di affrontare questo nuovo salasso pur non avendo 'superticket' e addizionale Irpef".

E' una decisione che il governatore ha preso dopo essersi consultato con l'assessore alla Sanità Luca Coletto: "lo abbiamo voluto fare - ha proseguito Zaia - nonostante minori entrate rispetto ad altre Regioni, si pensi alla Lombardia o all'Emilia Romagna. Anche senza i ticket garantiremo gli alti standard qualitativi delle nostre cure come sempre".
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http://www.repubblica.it/economia/2011/07/17/news/anche_veneto_e_umbria_dicono_no_ai_ticket_sanitari-19238238/

Privilegi di casta, la politica corre ai ripari Martedì riunione questori Camera e Senato


"Questione da affrontare in modo serio, ma senza protagonismi". Ma l'opposizione promette battaglia. Di Pietro: "Manifestazione senza precedenti a fine settembre". Leoluca Orlando: "Fini faccia chiarezza"
 

ROMA - La 'vendetta' 1 del precario licenziato fa sempre più seguaci. In decine di migliaia seguono con attenzione su Facebook 2 ogni parola del presunto Spidertruman. Vero o finto che sia, il problema è molto sentito dai cittadini: e la politica cerca di correre ai ripari, dopo il blitz dell'altra notte e la cancellazione dei tagli 3 agli stipendi degli onorevoli.

Il presidente della Camera Gianfranco Fini interviene con una lettera al "Fatto". "Condivido l'appello affinché il Parlamento faccia tutto quanto è in suo potere per convincere gli italiani che le Camere non sono il luogo dove una casta privilegiata si chiude a difesa dei suoi interessi. Sono certo che entrambe le Camere faranno la loro parte e, per quanto riguarda Montecitorio, insieme al Collegio dei Questori metterò a punto le proposte di riduzione dei costi e di trasparenza, che entro luglio saranno discusse dall'Ufficio di Presidenza e votate in Aula prima della pausa estiva".

Della necessità di intervenire sui costi della politica, senza però cadere in "inefficaci forme di protagonismo", è convinto anche il Questore della Camera dei deputati, Francesco Colucci, che, d'accordo con quello del Senato della Repubblica, Sen. Angelo Cicolani, ha organizzato per martedì 19 luglio una riunione dei rispettivi collegi dei Questori per individuare "le misure da proporre ai Presidenti ed agli Uffici di Presidenza di Camera e Senato, al fine di dare concreta attuazione agli obbiettivi di risparmio contenuti in tale manovra". La questione dei tagli ai costi della politica va affrontata, sostiene Colucci, con "serietà e severita", ma "senza ricorrere a facili, quanti inefficaci, forme di protagonismo".
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http://www.repubblica.it/politica/2011/07/17/news/costi_della_politica_caccia_al_precario_su_fb-19238992/

Incendio alla foresta di Gerusalemme evacuato il museo dell'Olocausto


In fiamme l'area boschiva a ridosso del settore israeliano. Via il personale e i visitatori dallo Yad Vashem e dalle case dei rioni limitrofi. L'anno scorso il fuoco distrusse la vegetazione di Haifa, causando decine di vittime

GERUSALEMME - Un gigantesco incendio minaccia di distruggere oggi la foresta a ridosso del settore israeliano di Gerusalemme e rischia di investire anche le case dei rioni più vicini.
In via precauzionale lo Yad Vashem, il museo dell' Olocausto, è stato evacuato dal personale e dai visitatori. Stesse precauzioni per le case situate in strade ai confini dei rioni a rischio. Da giorni un'ondata di grande caldo ha investito la regione.
Decine di autopompe dei vigili dei fuoco e tre aerei partecipano alle operazioni di spegnimento delle fiamme. Finora, secondo la radio, i vigili del fuoco non sono riusciti a domare l'incendio.
La scorsa estate un altro gigantesco incendio distrusse metà della grande area boschiva a ridosso di Haifa, causando tra l' altro la morte di una quarantina di guardie carcerarie e di agenti di polizia il cui autobus fu investito dalle fiamme mentre stavano abbandonando un carcere che si trovava nell' area e dal quale erano stati prima portati in salvo i detenuti.
Per spegnere le fiamme ci volle l'intervento di numerosi aerei antincendio inviati dai diversi paesi.
In seguito a quell'incendio e alle aspre polemiche che suscitò l'intero corpo dei vigili del fuoco venne riorganizzato su nuove basi e ottenne ingenti somme per dotarsi di mezzi più moderni, inclusa una squadriglia di aerei antincendio.

Lega Nord: sì alla caccia a cani e gatti - LA PROPOSTA VIENE DALLA LEGA NORD DEL FRIULI VENEZIA GIULIA


Lega Nord: sì alla caccia a cani e gatti
Dopo l'annuncio dei banchetti a base di carne di orso nel Trentino, la Lega Nord ha in mente un'altra proposta shock, via libera alla caccia di cani e gatti randagi, dimenticando o sfidando così la legge italiana, infatti l'articolo 544-bis del Codice Penale, vieta qualsiasi maltrattamento o uccisione di animali randagi, punendo i colpevoli dai 2 ai 4 anni di carcere

E' la proposta che intende avanzare la Lega Nord del Friuli Venezia Giulia, applicando delle modifiche all'attuale Legge regionale sulla caccia, con l'intento di regolarizzare l'addestramento dei falchi da predazione e inserire nuove specie selvatiche da caccia, quali: la Columba livia, la Streptopelia decaocto oltre gli animali di affezione ma inselvatichiti.

Una proposta che ha fatto letteralmente infuriare la LAV (lega antivivisezione), contraria alla caccia agli animali protetti da legge.

Massimo Vitturi, responsabile nazionale Lav caccia e fauna, ha così raccontato il suo punto di vista: ''Probabilmente gli estensori di queste proposte non conoscono a sufficienza le norme che lo Stato Italiano ha disposto a tutela della fauna selvatica, oltre che di cani e gatti. Non si spiega altrimenti una proposta del genere, che, se approvata, rischia concretamente di trasformare i cacciatori in bracconieri e maltrattatori di animali. Quello della Lega Nord si configura come l'ennesimo, maldestro, tentativo di accondiscendere alle richieste delle frange più estremiste del mondo venatorio, nella speranza di ottenere una cambiale elettorale per le prossime elezioni - chiudendo con una speranza - Che tali proposte vengano subito ritirate, solo così la Regione Friuli Venezia Giulia potrà scongiurare il rischio di diventare terreno di conquista per coloro che vogliono agire al di fuori delle Leggi dello Stato''.

Spunta il 'julian assange' anti-casta

(ANSA) - ROMA - Spunta sul web un ''Julian Assange'' anti-casta italiana. Licenziato dopo 15 anni di precariato alla Camera, svela ''tutti i segreti della casta'' su Facebook dove ha creato la comunità 'I segreti della casta di Montecitorio'. La pagina ha già raggiunto oltre 58 mila fan e l'autore, che si firma Spidertruman, spesso documenta le sue denunce inserendo a corredo le fotocopie dei contratti di miglior favore di cui godono i deputati.

Di Pietro, in piazza contro casta


(ANSA) - ROMA - ''Se la casta continuera' a difendere i suoi privilegi ci sara' una ribellione sociale. Per questo io propongo di scendere in piazza alla fine di settembre per una manifestazione di dimensioni mai viste e con una mobilitazione senza precedenti contro la casta al potere''. Lo annuncia il leader Idv Antonio Di Pietro che chiede tra l'altro l'eliminazione delle province, il dimezzamento dei parlamentari e per l'abolizione dei vitalizi.

Siria: truppe entrano a Zabadani, compiono decine di arresti

Il Cairo, 17 lug. (Adnkronos/Dpa) - Le truppe siriane sono entrate nella citta' di Zabadani, nei pressi del confine libanese, dove hanno arrestato decine di abitanti. Lo riferiscono alcuni attivisti del LCC (Coordinamento locale dei comitati della Siria), precisando che prima dell'alba, circa 2mila uomini tra membri delle forze di sicurezza e unita' delle milizie filogovernative Shabiha, appoggiati da tank e veicoli blindati hanno circondato la citta' situata 30 chilometri a nordovest di Damasco.

Roma, 'muore dopo rifiuto da 4 ospedali'. Regione Lazio: commissione d'inchiesta

(Adnkronos)
Roma, 17 lug. (Adnkronos) - La Regione Lazio ha chiesto alla direzione sanitaria della Asl RmG di attivare immediatamente una commissione d'inchiesta sul decesso di Giorgio Manni.
"Ho contattato il direttore sanitario - spiega il presidente Renata Polverini - e ho sollecitato l'avvio immediato di una verifica affinché si faccia piena chiarezza su quanto accaduto negli accessi al Pronto soccorso''.
A raccontare la storia del 51enne, la cui odissea è iniziata il 4 luglio scorso, è 'Il Messaggero'. ''Per cinque volte è stato rimandato a casa dagli ospedali a cui aveva chiesto aiuto - si legge -. Ha implorato di essere ricoverato perché aveva grossi dolori all'altezza dei reni e non riusciva a respirare. Ma in quattro diversi ospedali di Roma gli hanno risposto che poteva curarsi a casa. Solo la sesta volta quando ormai le sue condizioni erano disperate, al pronto soccorso di Subiaco hanno ceduto e hanno deciso di trasferirlo al Policlinico Tor Vergata, dove l'altro giorno è morto''.


Tutto pronto per compleanno di Mandela, festa grande in Sudafrica per i suoi 93 anni

(Xinhua)
Johannesburg 17 lug. (Adnkronos) - Festa grande per il Sudafrica domani. Nelson Mandela, leader e icona stessa della lotta contro l'apartheid, festeggerà i 93 anni. Una data quella del 18 luglio che le Nazioni Unite hanno voluto intitolare al Nobel della pace consacrandola ad azioni e a iniziative benefiche, cercare i disoccupati a trovare i lavoro, aiutare i poveri dei ghetti, i disabili, gli anziani.
Tutto il mondo è invitato per domani a dedicare a opere di bene 67 minuti della propria vita, 67 come gli anni di lotte e di impegno profusi da Mandela a servizio del suo paese e contro la segregazione razziale.
Ma il vecchio combattente non sta in salute. A gennaio è stato ricoverato per tre giorni in ospedale per una infezione respiratoria acuta e da allora non è più comparso in pubblico con la frequenza di un tempo. A giugno comunque ha incontrato la first lady americana Michelle Obama e le sue due figlie.
Intanto un gruppo di motociclisti suoi fan, i Bikers for Mandela Day, hanno annunciato che attraverseranno il paese per portare il messaggio del loro amato leader all'insegna degli slogan 'Take action' ('Agisci'), 'Inspire Change' ('Promuovi il cambiamento') e 'Make Every Day a Mandela Day' ('Trasforma ogni giorno nel Giorno di Mandela').
Mandela ha pagato il suo coraggio e la sua determinazione in difesa dei diritti dei neri, trascorrendo 27 anni dietro le sbarre, tra il 1963 e il 1990. A battaglia vinta è stato lui a condurre i negoziati con i suoi ex persecutori e portare il paese verso la democrazia, un processo culminato nel 1994 con la sua elezione a presidente, il primo nero nella storia del Sudafrica.
Chiamato affettuosamente Madiba, come il nome del suo clan, Mandela si è ritirato dalla vita politica nel 2004 a causa delle sue condizioni di salute.

Scandalo intercettazioni, arrestata a Londra Rebekah Brooks

(fermo Sky)
Londra, 17 lug. (Adnkronos/Ign) - Rebekah Brooks, l'ex ad di News International sarebbe stata arrestata. Mentre il figlio di Rupert Murdoch, James, scrive oggi il 'Sunday Telegraph', sarebbe tra gli indagati. La Brooks è stata fermata dagli inquirenti che indagano sulle accuse di corruzione e sulle intercettazioni, riferiscono fonti di Sky News. La donna si trova in una stazione di polizia di Londra.
Intanto si è appreso che News of the World avrebbe spiato anche l'attore Jude Law ed il suo assistente, Ben Jackson, mentre si trovavano a New York, subito dopo il loro arrivo all'aeroporto JFK, una notizia che se confermata aprirebbe la strada ad un'azione legale contro News International negli Stati Uniti.
La notizia segue l'annuncio dell'apertura di un'indagine preliminare da parte dell'Fbi sul gruppo di Rupert Murdoch per fare luce sulle denunce secondo cui i giornalisti che lavorano per testate che fanno capo alla sua azienda avrebbero intercettato telefonate dei familiari delle vittime dell'11 settembre.
Da Londra arrivano altre rivelazioni sullo scandalo intercettazioni: ad essere coinvolto da ultimo sarebbe il capo della polizia di Londra, Sir Paul Stephenson, che con la moglie avrebbe beneficiato nel mese di gennaio scorso di un soggiorno in un centro benessere di lusso situato 50 chilometri a nordest di Londra. Il soggiorno, del costo complessivo di circa 13.700 euro sarebba stato pagato da Neil Wallis, ex vicedirettore del tabloid 'News of the World', afferma il 'Telegraph'.

Parolisi, spunta una nuova accusa «Quel giorno uscì di casa all'alba»


Il racconto dell'amico sulle ore prima del ritrovamento di Melania. 

La difesa di Salvatore: il killer è una donna

Salvatore Parolisi, indagato per l'omicidio di Melania
di Nino Cirillo
ROMA - La mattina del 20 aprile, un mercoledì, solo poche ore prima del ritrovamento del cadavere di sua moglie, Salvatore Parolisi uscì di casa alle cinque, molto prima del solito. O almeno, così ha sempre raccontato Raffaele Paciolla, l’amico di Salvatore, la guardia penitenziaria che il caporal maggiore aveva chiamato per primo, due giorni prima, per annunciargli la scomparsa di Melania: «Raffae’, se l’hanno pigliata...». Lo ha sempre raccontato, Paciolla, e lo ha anche fatto mettere a verbale, senza che nessuno degli investigatori desse particolare importanza a quella sveglia così mattiniera. Certo, del racconto di Paciolla non si poteva dubitare visto che ospitava da due notti Parolisi in casa sua dopo l’arrivo dei parenti da Napoli, ma un marito che cerca la giovane moglie ormai da 36 ore può anche non riuscire a prender sonno, può anche cedere al nervosismo e uscire di casa prima ancora che si faccia giorno. Con il deposito della perizia medico legale sul corpo di Melania e con la richiesta di arresto per omicidio del marito Salvatore Parolisi, però, quel racconto di Paciolla è tornato sotto la lente d’ingrandimento delle indagini. Perché la relazione del professor Tagliabracci ha sì confermato le trenta coltellate inferte in due tempi, ma ha anche precisato che l’assassino è tornato al bosco delle Casermette in un orario sicuramente più vicino al ritrovamento del cadavere - alle tre del pomeriggio di quel mercoledì - che non al delitto, avvenuto nel primo pomeriggio di lunedì 18 aprile.

Quindi la domanda torna a bomba: perché Parolisi è uscito da casa Paciolla così presto, visto che lui, abitualmente, lasciava la palazzina di Folignano solo dopo le sei e mezza? E dove è andato, visto che non s’era ancora fatto giorno? E soprattutto - questo Paciolla forse lo ha notato - aveva con sé il telefonino? L’obbiettivo della procura di Ascoli, ora che ha accusato formalmente Parolisi dell’omicidio di sua moglie fino al punto di chiederne l’arresto, è di dimostrare che sia anche tornato a Ripe di Civitella per quella messa in scena: le altre coltellate più leggere delle prime, la siringa conficcata nel petto, perfino quelle strane incisioni che almeno all’inizio fecero pensare a una svastica. Tutto questo mentre il giudice per le indagini preliminari Carlo Calvaresi continua a studiarsi le carte. 
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Indagato il figlio di Murdoch "Cercò di coprire lo scandalo"


James, il figlio del magnate, sospettato di aver tentato di cancellare email compromettenti. La polizia inglese indaga anche su Rebekah Brooks e altri manager del gruppo. Intanto si amplia il fronte giudiziario. L'attore Jude Law pronto a far causa per esser stato spiato a New York. E con lui David Beckham e l'ex Beatles Paul McCartney


LONDRA
- Il figlio di Rupert Murdoch, James, sarebbe indagato per aver tentato di coprire le dimensioni "su scala industriale" dello scandalo delle intercettazioni telefoniche. Lo scrive oggi il Sunday Telegraph citando fonti interne di Scotland Yard.

La polizia londinese sta cercando di capire perché una serie di email, alcune risalenti al 2006, siano state messe a disposizione degli inquirenti solo a gennaio. Il fatto ha dato il via alle attuali indagini che, a loro volta, nel giro di due settimane, hanno portato alle chiusura del News of the World 1, alle dimissioni della numero uno del gruppo britannico Rebekah Brooks 2, all'arresto di Andy Coulson e al ritiro dell'offerta di Murdoch per l'acquisto di BskyB 3.

La fonte ha detto al Sunday Telegraph: "News International (la casa editrice di Murdoch in Uk, ndr) avrebbe cercato di coprire lo scandalo. Questo, potenzialmente, è un comportamento illecito per deviare il corso della giustizia. Ora bisognerà provare che James Murdoch, Rebekah Brooks o altri manager del gruppo erano già a conoscenza delle informazioni. Le stesse che, consegnate nel 2011, erano nel sistema dal 2006 e che qualcuno ha tentato di cancellare".

Ma i guai per James non finiscono qui. Il consiglio d'amministrazione di BSkyB si riunirà il 28 luglio in sessione straordinaria per decidere il suo futuro in quanto presidente della piattaforma pay-tv. Sfumata la completa acquisizione da parte di News Corp., crescono le pressioni perché Murdoch jr. si faccia da parte e ceda il posto a una persona indipendente non legata a Sky.

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http://www.repubblica.it/esteri/2011/07/17/news/indagato_il_figlio_di_murdoch_rivela_una_fonte_di_scotland_yard-19229398/

Il precario arrabbiato che spaventa la Casta


Ha un blog e una pagina Facebook, promette di rivelare tutti i privilegi dei parlamentari. E intorno a lui crescono le adesioni: "Organizziamo una manifestazione"di CARMINE SAVIANO


ROMA - Trentamila iscrizioni in meno di 24 ore. Migliaia di cittadini che attendono, su Facebook, 1 le rivelazioni di Spidertruman, il "precario di Montecitorio". La promessa è scritta a chiare lettere: "Licenziato dopo 15 anni di precariato in quel palazzo, ho deciso di svelare pian piano tutti i segreti della casta". Una vendetta. Fatta di post su un blog 2 che si susseguono a ritmo regolare. E che raccontano tutto. Dalle agevolazioni che i parlamentari godono per le tariffe telefoniche fino a quelle sull'acquisto di automobili. Nessuna illazione: tutto documentato, nero su bianco, con tanto di foto dei documenti citati. E la necessità di rendere trasparenti i "privilegi della casta" mette insieme un numero sempre crescente di persone.

LE IMMAGINI 3

Tutto è iniziato nella mattina di sabato. Con l'apertura su Facebook della pagina "I segreti della casta di Montecitorio". Le condivisioni sono centinaia già dopo primi minuti. Un passaparola digitale, alimentato dall'indignazione per l'ennesimo taglio ai costi della politica sfumato grazie a due emendamenti 4 presentati dalla maggioranza parlamentare. Le rivelazioni, le spiegazioni del precario fantasma iniziano subito. "Ecco come fanno i nostri onorevoli parlamentari a far viaggiare gratis i loro amici e i loro familiari". E ancora: "Ecco come vengono assegnate le auto blu". Le accuse sono dure: "Basta trovare una persona fidata che si prenda l'impegno di inviare una lettera anonima di insulti e minacce, meglio ancora anche verso i familiari. Poi basta poco...".

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http://www.repubblica.it/politica/2011/07/17/news/precario_arrabbiato-19231584/

Ora basta !!! hanno proprio rotto i coglioni !!

Così ci ricattano i politici indagati - di CORRADO AUGIAS

Gentile Augias, un capo del governo che dice "Bisogna salvare il deputato Papa" perché l'autorizzazione all'arresto di un parlamentare costituirebbe un precedente pericoloso che cosa ci sta dicendo? Che sarebbe pericoloso per il Paese? O per il governo? O per se stesso? Un Paese in cui il capo del Governo telefona in Questura a Milano per dire più o meno: "Bisogna salvare la ragazza Ruby!" Che cosa ci sta dicendo? Che l'arresto sarebbe stato pericoloso per il Paese? Un presidente del Consiglio può governare un Paese in due modi: nell'interesse dello stesso Paese, o nell'interesse di alcuni privilegiati di quel Paese a danno di tutti gli altri. Non c'è una terza strada. A fronte di questi salvataggi, si sono viste o sentite in questi anni leggi sull'attuale emergenza lavoro? Ognuno di noi, di destra o di sinistra, di centro o di Marte, dovrebbe decidere se le affermazioni del capo del governo sono per il bene del Paese o sono un pericolo. E per chi.
Daniele Mosconi - Fondi (LT) danielemosconi75@gmail. com
L'elemento agghiacciante nella vicenda del deputato Papa accusato di reati gravissimi, è che nessuno si pone la domanda se possa essere colpevole o innocente. Non è questa la materia del contendere. Nessuno ricorda che l'autorizzazione all'arresto da parte della Camera di appartenenza, venne stabilita per difendere i parlamentari nel loro diritto di dichiarare ciò che ritenevano giusto e di fare ciò che ritenevano necessario per il loro mandato, senza correre rischi. Era, nelle intenzioni, una garanzia di libertà non una certezza di impunità. Infatti la locuzione latina sarebbe "fumus persecutionis", che in italiano potremmo tradurre con parvenza, sentore, sospetto di persecuzione. Si voleva insomma mettere i membri del Parlamento al riparo da possibili azioni della magistratura dettate non dall'applicazione della legge ma dalla volontà di ridurre al silenzio questa o quella voce. Ebbene nella vicenda Papa nessuno evoca il "fumus"; l'avvocato Ghedini, riportano le cronache, si è limitato a dire che se Papa va in galera si potrebbe aprire uno scenario più spaventoso di quello di Tangentopoli. Ora nessuno è così ingenuo da non sapere che la logica politica cammina su sentieri proibiti ai comuni cittadini. Se Papa va in galera come chiedono i suoi giudici, come evitare che ci finisca tra poco anche Milanese? E l'arresto di Milanese potrebbe avere delle ripercussioni sul ministro Tremonti suo datore di lavoro (diciamo così) nonché inquilino? In un momento come questo? Con gli speculatori che affilano i coltelli pronti a piantarceli tra le scapole appena si presentasse l'occasione? Tutto si capisce, tutto si spiega. Resta che i Papa e i Milanese ci tengono in pratica tutti sotto ricatto.

Fiat, legittimo l'accordo di Pomigliano


Il giudice boccia il ricorso Fiom: no a tutte le richieste c

ontrattuali ma il sindacato torni in azienda 

Sacconi: «Sentenza importante» Bonanni (Cisl): 

«Una vittoria»

TORINO
A tre mesi dal ricorso promosso dalla Fiom-Cgil contro Fabbrica Italia Pomigliano, la newco costituita dalla Fiat e nata fuori da Confindustria con un contratto ad hoc, arriva la sentenza del tribunale di Torino. Il giudice del lavoro Vincenzo Ciocchetti, al termine della seconda udienza e dopo sei ore di Camera di Consiglio, ha riconosciuto la legittimità del contratto collettivo di primo livello del 29 dicembre 2010 ed il contratto collettivo di secondo livello (integrativo) del 17 febbraio 2011. Ma Ciocchetti ha anche dichiarato il «comportamento antisindacale» della Fiat perchè ha determinato, «quale effetto conseguente, l’estromissione della Fiom-Cgil» dal sito di Pomigliano d’Arco. Uno dei punti al centro del ricorso della Fiom.

«La Fiat è stata condannata per comportamento antisindacale e questo è un fatto significativo», commenta il leader dei metalmeccanici della Cgil, Maurizio Landini. Su questa parte l’azienda presenterà ricorso. «La sentenza ci soddisfa a metà», è stato infatti il primo commento dei legali del Lingotto, Raffaele De Luca Tamajo e Diego Di Rutigliano. «Riteniamo necessario procedere ad un accurato esame del provvedimento per valutare l’impatto della decisione del giudice sulla praticabilità del piano di investimento annunciato», aggiunge poco dopo un portavoce della Fiat. Il cosiddetto contratto di Pomigliano, sottoscritto il 29 dicembre 2010 da Fiat e sindacati dei metalmeccanici (Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic e Uglm, senza la Fiom), che è sostitutivo del contratto nazionale dei metalmeccanici, stabilisce tra l’altro il ritorno alle Rsa (Rappresentanze sindacali aziendali) che possono essere costituite solo dalle organizzazioni sindacali firmatarie. Di fatto, quindi, lasciando fuori la Fiom. 
Continua ...

Iran e Cina festeggiano 40 anni di relazioni; firmati accordi commerciali per 4 mld Usd


Iran e Cina festeggiano 40 anni di relazioni; firmati accordi commerciali per 4 mld Usd
TEHERAN - La Repubblica islamica dell'Iran e la Repubblica Popolare della Cina hanno celebrato il 40° anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra i due paesi. Oggi a Teheran il vice presidente iraniano, Mohammad Javad-Mohammadizadeh incontrando He Guoqiang, membro permanente dell'Ufficio politico del Comitato Centrale del Partito Comunista cinese, ha elogiato l'alto livello dei rapporti irano-cinesi. Lo riferisce l'agenzia IRNA aggiungendo che le due parti hanno anche firmato una serie di accordi per progetti di infrastruture per un importo di 4 miliardi di dollari nei settori energia, acqua, industria, miniere e ambiente. La Cina fornira' all'Iran una sessantina di inceneritori con recupero di energetico del valore di 500 milioni di dollari, che saranno installati entro un anno nelle grandi citta' del Paese e lungo la regione turistica del Mar Caspio. Da parte sua, Pechino aumentera' le importazioni minerarie dall'Iran, secondo la stessa fonte. Gli accordi sono stati firmati appunto durante la visita dello stesso He Guoqiang, alla testa di una delegazione in visita in Iran. "La Cina e' oramai il primo partner economico dell'Iran; e' previsto che il volume degli scambi commerciali passi da 30 a 100 miliardi di dollari nel prossimo futuro", ha dichiarato il vice presidente iraniano Mohammadi-Zadeh.

“Il crollo dell’euro? Colpa delle liti tra Silvio e Tremonti”



Secondo Time la fragilità del governo sarebbe tra i principali responsabili delle difficoltà italiane sui mercati finanziari
Il tonfo dell’euro e dei titoli di Statoitaliani è dipeso in buona parte dallo scontro tra Berlusconi e Tremonti. E’ la tesi che rilancia The Time, il più prestigioso settimanale americano, che evidenzia come la fragilità del governo dopo la sconfitta al referendum e alle amministrative e lo scontro tra i suoi uomini più importanti abbia generato la dura reazione dei mercati.
TORNA LA POLITICA - L’8 luglio Berlusconi lancia un durissimo j’accuse contro Tremonti, accusato di ritenersi un genio che non collabora con nessuno. Una definizione che rivela la profonda lacerazione del rapporto, politico oltre che umano, tra il presidente del Consiglio e il suo ministro più importante, il titolare di via XX Settembre, che tutela i conti pericolosamente fragili del nostro Paese. La reazione dei mercati a questo quadro di fragilità è stata durissimo, con un pesante crollo della Borsa, grandi difficoltà per l’euro e il record della differenza tra i rendimenti dei titoli di stato tedeschi e quelli italiani. Dopo la manovra, approvata in tempi record, tutto sembra essersi calmato, almeno per qualche giorno. “E’ tornata la politica. Fino a poco tempo fa l’euro era una coperta per tutti i Paesi membri della Ue, ma la crisi ha riportato al centro dell’attenzione le scelte dei singoli governi”, sostiene Franco Pavoncello, professore alla John Cabot University di Roma.
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