IL CAIRO - La Piazza Tahrir, nel centro del Cairo, a meta' pomeriggio era gremita da 250 mila manifestanti pacifici, che si sono raccolti per chiedere l'immediata fine del regime con la rinuncia al potere di Hosni Mubarak. Si calcola che nella capitale egiziana siano scesi per strada oggi da uno a due milioni di persone. Lo riferisce l'Arabmonitor. Mohammed el Baradei ha detto ad al Arabiya di sperare che Mubarak entro venerdi lasci la presidenza e anche il Paese. Mubarak sarebbe da giorni rintanato a Sharm el Sheikh, da dove gli sarebbe piu' agevole fuggire verso uno dei Paesi del Golfo Persico. Si apprende che l'ambasciatore Usa al Cairo ha preso contatti con el Baradei, mentre il Dipartimento di Stato americano ha mandato un proprio inviato in Egitto. Il presidente della Commissione esteri del Senato statunitense John Kerry ha sollecitato Mubarak a gettare la spugna. Le forze armate egiziane hanno annunciato, con un comunicato, di comprendere le ragioni della protesta e che mai avrebbero usato la forza contro il popolo. Il vice presidente Omar Suleiman ha fatto intendere di essere pronto ad aprire dei negoziati con l'opposizione per delle riforme sostanziali. Gigantesche proteste popolari si stanno, intanto, svolgendo anche ad Alexandria, Assiut, Luxor e in altre localita' del Paese.
Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
mercoledì 2 febbraio 2011
Ora spunta un bonifico alla mamma di Noemi E Ruby annuncia: "A giorni mi sposo"
Roma, 2 febbraio 2011 - Nelle pieghe dell’inchiesta milanese sul caso Ruby spunta anche un bonifico di 20 mila euro da parte di Silvio Berlusconi ad Anna Palumbo, la madre di Noemi Letizia, la giovane di Casoria che vide il Capo del Governo presentarsi a sorpresa alla festa dei suoi 18 anni e che fu la prima a chiamarlo ‘papi’, soprannome poi usato da molte delle ragazze che, come è emerso nelle indagini sulle feste ad Arcore, frequentavano le residenze del premier.
L'ex igienista dentale, nel ricostruire davanti ai magistrati la notte tra il 27 e il 28 maggio scorso quando Ruby venne trattenuta e poi ‘rilasciata’ e affidata al consigliere stesso, dopo una telefonata del premier ha messo a verbale, come ha riportato il Corriere della Sera: "Berlusconi mi disse: ‘Vai tu in Questura perchè sei una persona per bene, sei incensurata, ti presenti bene'".
FIORI D'ARANCIO - Se potesse tornare indietro, sceglierebbe di restare Karima El Mahroug. Niente notorietà, niente Ruby Rubacuori, il soprannome con cui e’ diventata famosa per i festini con il premier Berlusconi. "Continuate a scrivere che sono una escort, bisognerebbe almeno aggiungere presunta", dice la ragazza in una intervista pubblicatadalla Repubblica. Dove ribadisce l’intenzione di mettere la testa a posto: "Mi sposo in Comune fra tre settimane, e a giugno in chiesa".
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http://qn.quotidiano.net/politica/2011/02/02/452623-silvio_canta_festa.shtml
Approvate le dimissioni di Cuffaro E ora lui in carcere studia legge
Roma, 2 febbraio 2011 - L’aula del Senato ha approvato, con votazione segreta, le dimissioni di Salvatore Cuffaro, in carcere dal 22 gennaio dopo la condanna definitiva per favoreggiamento di Cosa Nostra. Sono stati 230 i sì, 25 i no, 17 gli astenuti. Tutti i gruppi hanno dichiarato di votare a favore delle dimissioni, tranne il sottosegretario Carlo Giovanardi che in dissenso dal suo gruppo ha dichiarato: "Sono pieno di dubbi e qui siamo in un caso al di qua di ogni ragionevole dubbio. Personalmente non ritengo che Cuffaro abbia favorito la mafia".
ISCRITTO ALL'UNIVERSITA' - L’ex presidente della regione Siciliana Salvatore Cuffaro, recluso nel carcere romano di Rebibbia dopo la condanna a sette anni per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra resa definitiva dalla Cassazione, si è iscritto a un corso speciale della facolta’ di Giurisprudenza.
Bruti Liberati: già lunedì o martedì la richiesta per processo a Berlusconi
Prima di scegliere le mosse, la Procura di Milano attende il voto di domani alla Camera
MILANO Mentre cresce l’attesa per l'imminente voto di giovedì alla Camera, oggi Edmondo Bruti Liberati, interrogato in relazione alla richiesta di giudizio immediato per Silvio Berlusconi, iscritto sul registro degli indagati per le ipotesi di concussione e prostituzione minorile, ha rivelato che «sarà inviata al Gip verosimilmente lunedì o martedì». Da quanto si è appreso, la Procura di Milano soppesa le mosse e rimanda l'istanza di processo alla prossima settimana: la discussione in aula che avverrà domani, infatti, potrebbe rivelarsi cruciale per determinare le sorti della fase di stallo in cui si trova il Governo. Inoltre, tra il materiale che sarà passato al vaglio dal gip Cristina Di Censo, alla quale spetterà l'ultima parola sul destino processuale del premier, ci sono anche i nuovi documenti bancari raccolti dagli inquirenti, che testimonierebbero le «ricompense» avute dalle giovani modelle e show girl e ulteriori intercettazioni e verbali di testimonianze, tra cui quelli della stessa Ruby, finora mai resi noti con una discovery. In totale saranno visionate oltre un migliaio di pagine di atti tra prove, certificati e bonifici per decidere se accogliere o meno la richiesta di rito immediato della Procura o predisporre un processo ordinario nei confronti del primo ministro.
Brigandì, sequestrato il computer polemica sulle modalità dell'indagine
All'esame il pc del consigliere laico del Csm, che smentisce di aver consegnato i documenti sul pm Boccassini alla cronista del "Giornale" Greco. Che denuncia perquisizioni personali: "Ho dovuto spogliarmi integralmente". Interviene anche l'Unione delle Camere penali: "Spiegamento di mezzi inusitato"
Le elezioni si avvicinano: ecco le nomine di Giulio in Enel, Eni e Finmeccanica
Tremonti anticipa la riunione per decidere i posti negli enti pubblici.
Si sente aria di elezioni. E Giulio Tremonti, scrive Libero in un articolo a firma di Elisa Calessi, si cautela. Visto che i risultati potrebbero essere una sorpresa, meglio scatenare il valzer delle nomine pubbliche prima delle urne. Ecco il dettaglio:
Fulvio Conti, oggi amministratore delegato di Enel, potrebbe passare all’Eni, al posto di Paolo Scaroni che potrebbe succedere a Pier Francesco Guarguaglini, numero uno di Finmeccanica e protetto di Gianni Letta. Candidato alla stessa poltrona, però, è anche Flavio Cattaneo, ex direttore generale della Rai e ora ad di Terna, altro colosso controllato dal Tesoro in scadenza. C’è poi il jolly Alessandro Profumo, spinto da alcuni settori del PdL. Quanto alle Poste, è quasi sicuro l’av vicendamento alla presidenza: al posto di Giovanni Ialongo, mariniano di ferro, dovrebbe andare Roberto Colombo, ora presidente di Poste Energia. Resta da vedere, invece, se Massimo Sarmi, attuale ad di Poste, voluto a suo tempo da Fini, ma ora vicino a Tremonti, verrà confermato. Se non fosse così, al suo posto potrebbe andare Massimo Ponzellini, oggi numero uno di Bpm.
Strano che ci sia il dubbio su Sarmi, finiano, e non quello su Cattaneo, altrettanto finiano e acquirente della pubblicità su Farefuturo e le altre realtà web della galassia di Futuro e Libertà dell’Italia. In ogni caso, ora tocca a Berlusconi.
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Dimora Olgettina Real Estate: tra harem, festini e società piuttosto offshore
Il residence di via Olgettina 65, o presunto harem di Berlusconi, è ormai entrato nell’immaginario collettivo: giornalisti ammassati al di fuori del complesso nei giorni sussegguenti lo scoppio definitivo dell’affaire Ruby, inseguimenti delle ragazze asseragliate di fronte all’ospedale San Raffaele e interviste ai residenti che, sfortuna loro, non hanno mai visto statue di cavalli azzurri, bagni in cui travestirsi o pali da lap dance. L’esercito delle quattordici ragazze/showgirl, tuttavia, non ha nessuna intenzione di lasciare la Dimora. Anzi.
“NESSUNO PENSA AD ANDARSENE” – Il 20 gennaio l’amministratore del complesso aveva fattopervenire una lettera alle ragazze in cui intimava loro di andarsene entro 8 giorni per il danno arrecato al “decoro del palazzo”. I giorni tuttavia sono passati, Marysthell Garcia Polanco, ballerina dominicana di Colorado café che ha partecipato ai “wilde partys” di Arcore, rassicura :”Siamo tutte qua e nessuna pensa ad andarsene”. Il suo avvocato, Andrea Buondonno, ha spiegato che “non ci sono novità perché in verità non c’é nessuno sfratto”. La questione è arrivata in Parlamento, dove il capogruppo Idv in Commissione Finanze al senato (nonché presidente di Adusbef) Elio Lanutti ha formulato un’interrogazione rivolta al Ministero dell’Economia:
Nell’apprendere che le ragazze coinvolte nel ‘Rubygate’ non intendono lasciare gli appartamenti del residence Olgettina, chiediamo che il Governo intervenga per far luce sulla proprieta’ dell’immobile, smettendo di rendersi protagonista di gossip e verificando piuttosto il rispetto della normativa antiriciclaggio.
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http://www.giornalettismo.com/archives/112046/olgettina-real-estate-tra-festini-e-societa-offshore/