venerdì 9 dicembre 2011

Processo Mori,citato ex ministro Scotti

(ANSA) - ROMA - Su richiesta della Procura i giudici della quarta sezione del tribunale di Palermo hanno citato l'ex ministro dell'Interno Vincenzo Scotti a deporre nel processo per favoreggiamento alla mafia in cui sono imputati l'ex generale dei carabinieri Mario Mori e il colonnello dell'arma Mauro Obinu. Scotti sara' sentito sull'allarme che lancio', pochi giorni dopo l'omicidio di Salvo Lima, su un piano di destabilizzazione ordito dai clan; allarme 'snobbato' da altri esponenti istituzionali.

I Coldplay a Torino il 24 maggio


Allo stadio Olimpico l'unica tappa italiana. I biglietti saranno in vendita dal 14 dicembre

EMANUELA MINUCCI
Niente San Siro a giugno ma Torino a maggio. Il tour 2012 dei Coldplay toccherà l’Italia il 24 maggio allo Stadio Olimpico come unica data prevista nel nostro paese. Ufficiali le date europee del gruppo di Chris Martin, un tour degli stadi Europei che toccherà diversi paesi tra giugno e luglio 2012.

La notizia del concerto, ufficiale, è riportata dal sito della band inglese (clicca qui per tutte le date) che ha annunciato tutte le date europee della prossima estate. I biglietti per il concerto dei Coldplay a Torino sono in vendita a partire dalle 10.00 del 14 dicembre.

Vertice Ue: unione fiscale a 26, Londra resta fuori


Vertice Ue: unione fiscale a 26, Londra resta fuori
BRUXELLES - E' l'inizio di una nuova Europa: c'è l'accordo tra 26 Paesi, su 27 membri dell'Unione Europea, per un'unione fiscale con regole più stringenti. Tre nuovi Paesi membri della Ue si sono aggiunti questa mattina ai 23 che avevano già manifestato l'intenzione di procedere con un nuovo accordo intergovernativo, da affiancare al trattato Ue, per un'unione di bilancio. I tre Paesi, Repubblica Ceca, Svezia ed Ungheria, devono però attendere il si dei propri parlamenti. Dall'accordo firmato, a questo punto, da 26 dei 27 paesi Ue resterebbe fuori solo la Gran Bretagna.Il "no" di Londra non è piaciuto al presidente francese Nicolas Sarkozy che, al termine dell'incontro, si è rifiutato di stringere la mano al Primo ministro britannico David Cameron. Il vertice europeo era infatti ripreso venerdì mattina a Bruxelles dopo una notte di discussioni in cui Cameron, per concedere il suo via libera alla riforma del Trattato Ue (per cui era necessaria l'unanimità) ha continuato a chiedere 'compensazioni' giudicate inaccettabili dai Paesi membri, in particolare riguardo alla legislazione sul mercato dei servizi finanziari. Cameron aveva presentato una lista di otto punti per i quali chiedeva degli opt-out o la possibilità di invocare gli 'interessi vitali nazionali' britannici per bloccare le decisioni, prese a maggioranza qualificata in Consiglio Ue. L'intesa si è raggiunta quindi tra 26 Paesi membri. In un comunicato ufficiale del vertice Ue viene sottolineato come "i capi di Stato e di governo della Bulgaria, della Danimarca, dell'Ungheria, della Repubblica Ceca, della Lettonia, della Lituania, della Polonia, della Romania e della Svezia (ovvero tutti i Paesi fuori dall'Eurozona, eccetto la Gran Bretagna, ndr) hanno indicato la possibilità di unirsi a questo processo (l'accordo intergovernativo per l'unione di bilancio, ndr), dopo consultazione, se necessario, del loro Parlamento". Venerdì mattina, in una versione precedente dello stesso comunicato, l'Ungheria non era citata (come la Gran Bretagna), e si faceva una differenza fra le posizioni dei leader di Repubblica Ceca e Svezia, che dichiaravano di dover consultare i propri parlamenti prima di decidere, e quella dei capi di Stato e di governo dei restanti paesi fuori dall'Eurozona, che dichiaravano l'intenzione di aderire all'accordo.

Usa: ex senatore, Congresso spende 200 milioni di dollari all’anno in azioni di sabotaggio in Iran


Usa: ex senatore, Congresso spende 200 milioni di dollari all’anno in azioni di sabotaggio in Iran
WASHINGTON – L’ex senatore repubblicano Micheal Gravel ha detto alla rete satellitare Press TV che il Congresso Usa spende 200 milioni di dollari all’anno in azioni di sabotaggio in Iran. L’ex senatore ha ricordato: “Se i candidati alle presidenziali Usa sosterranno la guerra contro l’Iran, dimostreranno semplicemente di essere corrotti eticamente e malsani sotto il profilo psicologico”. Secondo Gravel, Obama deve far capire a Netanyahu di rinunciare a qualsiasi opzione militare contro l’Iran. Gravel ha pure deplorato il linguaggio dei media americani che di fatto cercano di giustificare uno scontro con Teheran.

Iran: Pasdaran, nuovi dettagli su drone spia Usa+ video


Iran: Pasdaran, nuovi dettagli su drone spia Usa+ video
TEHERAN – Il comandante della forza aerospaziale dei Pasdaran iraniani ha rivelato nuovi dettagli sul drone spia Usa, aereo super-segreto sulla quale non si sapevano finora molte cose. Secondo l’IRIB, il generale Amir Alì Haji Zadè ha spiegato: “Recentemente grazie alle informazioni raccolte ed alla precisa sorveglianza, si è appreso che questo aereo ha l’intenzione di violare il nostro spazio aereo. Dopo il suo ingresso nel cielo dell’est del paese, questo aereo è caduto nella rete elettronica delle forze armate ed è stato fatto atterrare con il minimo danno”. Il generale ha poi fornito informazioni finora sconosciute sull’aereo: ha una apertura alare di 26 metri, ha una fusoliera lunga 4 metri e mezzo ed è alto 1,84 metri ed è provvisto di sistemi all’avanguardia per raccogliere informazioni. Il comandante Haji Zadè ha spiegato che il metodo di costruzione ed il materiale in esso usato lo rende invisibile e che la tecnologia stealth usata in esso è già stata usata in precedenza negli aerei B2 ed F35. Il comandante ha concluso: “Gli esperti militari sanno bene quali informazioni tecnologiche preziose ci potrà dare questo aereo”.
Guarda il video:
http://italian.irib.ir/notizie/iran-news/item/100297-iran-pasdaran-nuovi-dettagli-su-drone-spia-usa%20-video

Drone spia: Iran denuncia gli Usa all’Onu, portavoce Ban Ki Moon, ‘gli Usa rispondano delle loro azioni’


Drone spia: Iran denuncia gli Usa all’Onu, portavoce Ban Ki Moon, ‘gli Usa rispondano delle loro azioni’
NEW YORK – La Repubblica Islamica dell’Iran ha inviato al Segretario Generale dell’Onu, all’Assemblea Generale ed al Consiglio di Sicurezza una lettera di protesta formale per l’intrusione di 250 km di un aereo spia americano nel suo spazio aereo. Secondo l’agenzia ufficiale IRNA, la lettera consegnata dalla rappresentanza iraniana all’ONU invita le Nazioni Unite a condannare fermamente “simili azioni illegali e pericolose”. La lettera dell’Iran definisce “provocatoria” ed “ostile” la violazione dello spazio aereo da parte degli Usa invocando severi provvedimenti da parte della comunità internazionale. In una primissima reazione il portavoce di Ban Ki Moon ha detto all’agenzia IRNA che è chiaro che gli Usa devono rispondere delle loro azioni ed assumersi le proprie responsabilità.

Iran chiede all'Onu di condannare l'intrusione del drone americano


Iran chiede all'Onu di condannare l'intrusione del drone americano
TEHERAN - la RII ha chiesto all'Onu di condannare l'intrusione di un velivolo spia americano nello spazio aereo iraniano. La lettera indirizzata alle Nazioni Unite afferma che il drone catturato dalla difesa aerea iraniana il 4 dicembre scorso volava a 250 chilometri all'interno del territorio nazionale, quindi non è sostenibile che fosse penetrato casualmente nello spazio aereo iraniano. La Repubblica islamica ha lanciato un severo monito affinché "tali atti" di disprezzo della legalità internazionale non si ripetano.

Attento, è in arrivo Babbo Natale ...


Teste da cuoio


India, i pochi ricchi sempre più ricchi E 700 milioni con 1 dollaro al giorno


Il 42% della popolazione vive sotto la soglia della povertà: 1,25 dollari al giorno. Centinaia di milioni di persone non posseggono letteralmente nulla. Tutto questo in stridente contrasto con una crescita economica che galoppa al 9% annuo. Le cause: la corruzione, la cattiva amministrazione, lavoratori sotto pagati. Il governo minimizza

di VALERIA FRASCHETTI
ROMA - Che fosse un Paese dalle disuguaglianze a dimensione astronomica non è una novità. Ma la speranza era che, con un'economia in forte espansione che viaggia attorno al 9 per cento all'anno, le distanze diventassero man mano meno macroscopiche. Invece, nell'India del tanto decantato sviluppo economico la forbice tra ricchi e poveri negli ultimi vent'anni è drammaticamente cresciuta: fino a raddoppiare. E' quanto denuncia l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico 1 (Ocse), che nel rapporto "Divided We Stand: Why Inequality Keeps Rising", ha analizzato le performance - perlopiù desolanti - dei Paesi in tema di riduzione del divario economico all'interno della popolazione. E, tra le nazioni emergenti, la più popolosa democrazia della Terra ne esce davvero malconcia.

700 milioni di nullatenenti. Il 42 per cento degli indiani vive sotto la soglia di povertà stabilita a livello internazionale, ovvero con meno di 1,25 dollari al giorno. Il che fa del Subcontinente asiatico il Paese con più poveri al mondo. Più di 700 milioni di nullatenenti o quasi, per i quali, per di più, i frutti dello sviluppo appaiono sempre più lontani. Secondo le stime dell'Ocse, infatti, lo stipendio medio del 10 per cento della popolazione più ricca è 12 volte superiore di quello del 10 per cento della popolazione più povera. Venti anni fa la differenza era "solo" di sei volte. Una crescita nel divario tra "paperoni" e indigenti allarmante, soprattutto perché avvenuta in corrispondenza delle liberalizzazioni economiche, avviate da Nuova Delhi a partire dall'inizio degli anni Novanta, che hanno permesso al Paese di avere spumeggianti tassi di crescita. 

"Shining", ma solo per pochi. In altre parole, la crescita economica non si è affatto tradotta in mobilità sociale. E l'"India shining" - com'è stata descritta dagli ottimisti - è davvero scintillante per pochissimi. Il rapporto dell'Ocse fa in parte eco a recenti dichiarazioni della Banca Mondiale, che a maggio scorso aveva sostenuto come gli sforzi del governo indiano per far fronte alla povertà non stavano funzionando. Le cause? La corruzione, la cattiva amministrazione, i lavoratori sottopagati. 

Continua ...
http://www.repubblica.it/solidarieta/cooperazione/2011/12/09/news/india_i_ricchi_sono_sempre_pi_ricchi_e_poveri_in_drammatico_aumento-26352888/

La Digos a caccia di 400 No Tav


La Polizia: “Non erano manifestanti pacifici”
Sarebbero circa 400 i manifestanti protagonisti degli atti di guerriglia svoltisi ieri intorno alle reti del cantiere di Chiomonte in Valle di Susa alla manifestazione No Tav. La stima e’ diffusa oggi dalla Digos della Questura di Torino, che ha analizzato una serie di filmati realizzati ieri sul posto dell’ordine.
NESSUN GIUDIZIO – “Lavoriamo su circa 400 persone che non intendo definire violenti o disturbatori, perché giudicare non spetta a noi, ma sono persone che hanno sferrato un attacco a volto coperto e che si trovavano attorno al cantiere con tutto un armamentario che poco ha a che vedere con una manifestazione pacifica”, ha spiegato oggi a Torino, Giuseppe Petronzi della Digos della Questura del capoluogo di Torino.

ABUSIVA
 – Secondo la Digos un quarto delle persone piu’ violente non sono provenienti dalla Valle di Susa, ma da diverse parti d’Italia o dall’estero, “attrezzati per una vera e propria guerriglia”. Maschere antigas, bulloni, bastoni, e scudi, sono solo alcuni degli oggetti rinvenuti nei boschi della Maddalena e di Giaglione “oggetti che non lasciano dubbi sulle reali intenzioni dei manifestanti”. Altri sono stati rinvenuti dentro la baita della Valle Clarea “che voglio precisare è abusiva”, ha concluso Petronzi.

Idv,il 12 in piazza con lavoratori

(ANSA) - ROMA - 'Il 12 dicembre l'Italia dei Valori sara' al fianco dei lavoratori che scenderanno in piazza contro la manovra varata dal governo Monti''. Lo annunciano in una nota congiunta il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile lavoro e welfare del partito, Maurizio Zipponi. ''L'IdV ha votato la fiducia al governo senza firmare - sottolineano - nessuna cambiale in bianco. Per questo, l'attuale esecutivo deve dimostrare di essere in discontinuita' con quello precedente''.

Hit parade, Tiziano Ferro subito al top

(ANSA) - ROMA - Irrompe nella hit parade e va subito al top L'amore e' una cosa semplice, il nuovo disco di Tiziano Ferro pubblicato il 28 novembre. Un successo consolidato anche dalla presenza nella chart dei singoli piu' scaricati di ben sei canzoni, tra cui La differenza tra me e te. Completano il podio della hit parade Christmas di Michael Buble' e Inedito di Laura Pausini. Si piazza al quarto posto l'altra new entry di questa settimana, Facciamo finta che sia vero, che segna il ritorno di Adriano Celentano.

10 dicembre, Giornata del caffè 'sospeso': quando una tazzina può essere solidale

Roma, 9 dic. (Ign) - La solidarietà può passare anche attraverso una semplice tazzina. E' questa la filosofia alla base della 'Rete del Caffè Sospeso' - festival, rassegne e associazioni culturali in mutuo soccorso - che promuove il recupero nei bar e nei locali d'Italia di un'antica usanza napoletana che consisteva nel lasciare un caffè ‘sospeso’ per chi non poteva permetterselo. Chi era meno fortunato poteva trovare al bar un caffè in omaggio pagato da qualcuno che era venuto prima di lui. Un atto di comprensione e solidarietà.
La 'Rete del Caffè Sospeso' (http://caffesospeso.wordpress.com/) è nata a Napoli il 14 novembre 2010 da 7 festival italiani che hanno deciso di unire le forze e fare rete scambiandosi idee, progetti e prodotti culturali per sopravvivere o addirittura crescere in tempi di crisi.
In poco più di un anno di vita la Rete ha creato significativi scambi e condivisioni fra i 7 festival, ha ottenuto diverse nuove adesioni e ora ha deciso di istituire, in concomitanza con la Giornata Internazionale dei Diritti Umani, il 10 dicembre - Giornata del Caffè Sospeso.
La Rete è sostenuta, tra gli altri, dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris e dalla band Têtes de Bois. Erri De Luca ha scritto: ''Mi associo all’offerta di un caffè sospeso, per il passante che si affaccia e chiede un benvenuto. Glielo lascio in caldo a ritirarlo quando vuole''. Così Franca Rame: ''Lascia un caffè pagato, fallo come se fossi tu stesso la persona che lo berrà. Un grazie da Franca Rame''. E Alex Zanotelli: ''Un caffè per rimettere al centro della vita dell’uomo la solidarietà''.
L'abitudine è stata avviata anche al Bar Royal Cafè di Lampedusa nel periodo di maggior emergenza sbarchi, durante lo scorso inverno, quando numerosi giornalisti e lampedusani lasciavano un caffè sospeso ai migranti.

Russia: falsi tweet pro-Putin per oscurare messaggi di protesta

Mosca, 9 dic. (Adnkronos) - Molti dei messaggi a sostegno del Cremlino postati su Twitter mentre erano in corso le proteste post elettorali sarebbero falsi. I tweet pro-Putin sarebbero stati generati da un programma automatico, per oscurare quelli di protesta che venivano postati in rete. A dirlo e' Maxim Goncharov, ricercatore ed esperto di sicurezza informatica della Trend Micro, che ha ipotizzato, secondo quanto riferisce la Bbc, che un virus sia stato introdotto nei computer di migliaia di ingnari utenti, creando cosi' una rete di Pc controllata da un'unica entita' (Botnet).

Ici, non solo la Chiesa: dal sociale alle ambasciate ecco chi è esente

Roma, 9 dic. - (Adnkronos) - Non solo gli immobili della Chiesa. Dal sociale al culturale, passando per le rappresentanze straniere in Italia, ambasciate e consolati spesso collocate in edifici di pregio, sono tante le aree di 'privilegio' che usufriscono dell'esenzione dell'Ici. L'Imposta comunale sugli immobili, una delle tasse piu' odiate dai cittadini, che sta per tornare sulla prima casa, in realta', a tutt'oggi, non viene applicata per molte categorie di immobili pubblici e privati. Sono infatti esonerati gli enti "non commerciali o che svolgano attivita' non esclusivamente di carattere commerciale".
E si scopre cosi' che esenti Ici sono, ad esempio, tutti quegli edifici di proprieta' di Stati esteri e di organizzazioni internazionali. Fondazioni culturali e liriche, Camere di commercio, e anche ospedali, universita', scuole. Le norme sono diverse e si si prestano a diverse intepretazioni secondo gli ambiti di applicazione.
I musei, per esempio, non sono tenuti al pagamento dell'Ici a patto pero' che non vi si svolgano attivita' di natura commerciale come book-shop, vendita di oggettistica, caffeterie o ristorazione. Praticamente, oggi come oggi, la dovrebbero pagare tutti.
L'esenzione, introdotta sulla prima casa dal decreto legislativo 27 del maggio 2008, permarra' quindi per tanti. Ecco altri esempi: i cinema, ma non le classiche multisale. Piuttosto le sale cinematografiche della comunita' ecclesiale o religiosa, i cinema d'essai e simili. E per i teatri l'esenzione viene riservata a chi si avvale di compagnie non professionali.
A fare chiarezza sui requisiti richiesti per il riconoscimento dell'esenzione e' una circolare emanata dal ministero dell'Economia e delle Finanze del 26 gennaio 2009. Il testo distingue tra requisito "di carattere soggettivo" e requisito "di carattere oggettivo". Il primo fa riferimento al fatto che "l'immobile deve essere utilizzato da un ente non commerciale", il secondo chiarisce che "gli immobili utilizzati devono essere destinati esclusivamente allo svolgimento delle attivita' tassativamente elencate dalla norma e le attivita' non devono avere esclusivamente natura commerciale".
Esenti Ici sono in sostanza tutti quegli edifici pubblici destinati a compiti istituzionali posseduti dallo Stato, da enti territoriali come Regioni, Comuni, consorzi tra enti pubblici, comunita' montane, unita' sanitarie locali, Camere di commercio. In sostanza gli enti pubblici istituiti esclusivamente per lo svolgimento di attivita' previdenziali, assistenziali e sanitarie. E ancora le Universita' e gli enti di ricerca, le aziende pubbliche di servizi alla persona (ex Ipab).
Sul versante privato e' esclusa dall'Ici un'altrettanto ampia gamma di enti come associazioni, fondazioni e comitati dediti ad attivita' socialmente utili. Organizzazioni di volontariato, organizzazioni non governative, associazioni di promozione sociale, sportive dilettantistiche e le fondazioni risultanti dalla trasformazione di enti autonomi lirici e delle istituzioni concertistiche assimilate.
Per quanto attiene le regole per l'esenzione sulla 'abitazione principale' o prima casa, vi rientrano anche i soci assegnatari di case degli Iacp, o appartenenti ad enti di edilizia residenziale pubblica e di cooperative edilizie a proprieta' indivisa. E a non pagare l'Ici sono anche i separati e i divorziati che abitano nella 'ex casa coniugale' e che, ovviamente, non risultano assegnatari dell'abitazione, a meno che non possiedano la propria casa di abitazione principale nello stesso Comune.
La norma di esenzione non menziona le pertinenze dell'abitazione principale, vale a dire box, cantine e garage. Il silenzio della legge e' significativo, in quanto legittima di per se' l'estensione dell'esenzione in esame alle eventuali pertinenze dell'abitazione principale, anche se distintamente iscritte in catasto. E' opportuno chiarire che le pertinenze sono esenti nei limiti eventualmente stabiliti nel regolamento comunale. Esentati dal pagamento sono inoltre i terreni agricoli che ricadono in aree montane e collinari se utilizzati per interventi volti al riordino agrario e fondiario.


Crisi: Le Monde, Londra non ha mai creduto a integrazione europea

Parigi, 9 dic. (Adnkronos) - E' "logico" che la Gran Bretagna abbia deciso di rimanere fuori dal patto fiscale raggiunto a Bruxelles. E dal'altra parte gli altri paesi europei hanno fatto bene a dire "no" alle richieste di Londra. I britannici, commenta oggi le Monde, "non credono all'idea europea", in fondo loro "sono interessati ad una sola cosa: il mercato unico. Il resto del progetto europeo gli e' indifferente o gli provoca ostilita'".

Esplode la rivolta nel carcere di Ancona, detenuti appiccano incendi nelle celle


Roma, 9 dic. (Adnkronos) - Protesta dei detenuti nel carcere di Ancona, che hanno dato fuoco alle lenzuola in alcune celle. L'atto dimostrativo, riferiscono all'Adnkronos fonti del Dap (dipartimento dell'amministrazione penitenziaria) ''e' gia' rientrato e non si registrano feriti ne' tra i detenuti ne' tra il personale della polizia penitenziaria''.
I detenuti, spiegano le stesse fonti, hanno deciso di mettere in atto la protesta dopo che un compagno di cella aveva accusato un malore. In attesa dell'arrivo di un medico, l'atmosfera si e' fatta pesante al punto che alcuni reclusi nella casa circondariale hanno deciso di mettere in atto il gesto dimostrativo dando fuoco alle lenzuola nelle celle.
Altri detenuti del carcere, sovraffollato come tanti altri penitenziari italiani, hanno invece scelto di manifestare il loro stato d'animo battendo rumorosamente contro le grate e le porte delle celle.

Pacco bomba a Equitalia, ferito il direttore dell'agenzia. Cancellieri: "Attacco vile"

Roma, 9 dic. (Adnkronos/Ign) - Un pacco bomba è esploso all'Agenzia Equitalia di via Andrea Millevoi, a Roma. L'ordigno era contenuto in pacco postale indirizzato all'ufficio della zona Cecchignola. E' stato aperto da Marco Cuccagna, direttore generale della stessa agenzia, rimasto ferito alla mano e al volto. In particolare la deflagrazione ha leso la falange di un dito. All'arrivo del 118, l'uomo è stato trasportato al Sant'Eugenio in codice giallo.
E' lo stesso direttore centrale di Equitalia Angelo Coco a fornire alcuni dettagli dell'episodio ai giornalisti davanti alla sede di via Millevoi: nello scoppio del pacco "è andato in frantumi una scrivania di vetro", le schegge hanno colpito al volto il direttore Cuccagna. In ospedale è stato sottoposto a "un intervento chirurgico". Poi lo sfogo. "Contro Equitalia - sottolinea Coco - è andata in scena negli ultimi tempi una campagna denigratoria e di disinformazione, non solo da parte di una certa stampa, che ha prestato il fianco, ma anche portata avanti da alcuni politici di secondo piano".
Secondo gli investigatori c'è ''una matrice anarchica'' all'origine dell'attentato. ''Con ogni probabilità non si tratta di un episodio isolato e potrebbe essere in atto un'altra 'campagna natalizia' dei gruppi di ispirazione anarco-insurrezionalista", dicono all'Adnkronos fonti investigative e degli apparati di sicurezza. Potrebbe quindi non essere finita con l'attacco di oggi. ''Non è escluso che possano essere stati inviati altri plichi esplosivi, l'allerta è massima'', viene rilevato.
Non sfugge naturalmente all'attenzione degli apparati di sicurezza che l'attentato di oggi fa seguito al pacco bomba destinato all'amministratore delegato di Deutsche Bank, Josef Ackermann e rivendicato ieri dalla Federazione anarchica informale. Nella lettera di rivendicazione, poi, veniva annunciato l'invio di tre ordigni, quindi è plausibile che sia stato inviato almeno un altro plico esplosivo.
I pacchi bomba ''potrebbero essere realmente tre o anche di più - rileva una fonte della sicurezza- sia in Italia che all'estero. Sono molto più che atti dimostrativi, qui si mira a fare male. E non è un caso che il periodo scelto per mettere in atto questa nuova fase di attentati sia quello attuale, con la crisi economica che attanaglia l'Europa e che può finire per esacerbare gli animi, favorendo il malcontento e attivando circuiti perversi''.
La matrice anarchica all'origine del gesto ''è evidente per il modus operandi, per quanto accaduto di recente e per la profonda conoscenza dimostrata nel manipolare e gestire gli esplosivi. C'è una chiara continuità con quanto è stato messo in atto in passato''.
Commentando l'episodio, il presidente del Consiglio Mario Monti afferma che "Equitalia ha sempre svolto e continua a svolgere esclusivamente il proprio dovere, nel pieno rispetto delle leggi". Anche per il ministro della Giustizia Paola Severino, Equitalia "ha sempre svolto con rigore una funzione estremamente importante per l'economia italiana''.
Tanta la solidarietà nei confronti del direttore Marco Cuccagna a cominciare da quella espressa del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Tra gli altri, il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, definendo "vile" l'attentato che ha colpito il direttore, augura a Cuccagna "una pronta guarigione''. Non diversamente il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parla di un atto "scellerato, vile" e i colpevoli "devono essere identificati al più presto e puniti". L'ipotesi, aggiunge il sindaco, "che possa trattarsi di un gesto non isolato è un invito per tutti a non abbassare la guardia". La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, è certa che questo "atto intimidatorio non condizionerà l'operato di Equitalia", si tratta di "un fatto grave" e l'auspicio è che vengano individuati quanto prima i responsabili.

India: incendio in ospedale a Calcutta, sale a 89 numero morti

Nuova Delhi, 9 dic. - (Adnkronos/Dpa) - E' salito ad 89 il numero dei morti nell'incendio che e' divampato nell'ospedale privato di Calcutta, citta' dell'India orientale. Secondo quanto riferito dalla polizia la maggior parte delle vittime, impossibilitate a muoversi a causa delle proprie condizioni di salute, sarebbero morte soffocate dal fumo.

Cameron: "Abbiamo preso decisione difficile ma buona"

(Xinhua)
Bruxelles, 9 dic. - (Adnkronos) - "Una decisione difficile ma buona". Con queste parole, il premier britannico David Cameronha rivendicato il suo 'no' alla revisione dei Trattati, ragione per cui, sul nuovo patto di bilancio, non si procederà a 27. "Se non si possono ottenere delle garanzie all'interno dei trattati, allora è meglio restarne fuori - ha sottolineato il capo del governo di Londra - Quello che è stato deciso non è nell'interesse della Gran Bretagna, dunque non l'ho accettato. Non potevo presentare questo nuovo Trattato al Parlamento". In particolare, Cameron ha ritenuto che non sarebbero stati sufficientemente protetti gli interessi di Londra in materia di servivi finanziari. Il premier britannico ha quindi augurato "buona fortuna" all'eurozona perché possa cosi' "risolvere i suoi problemi".
"E' ora molto importante mettere in atto rapidamente" le decisioni prese dai leader Ue dice dal canto suo il presidente della Commissione UeJosè Manuel Barroso, che ha sottolineato ugualmente "l'importanza che gli stati membri dell'eurozona abbiano deciso di avere un nuovo patto di disciplina di bilancio che è molto più ambizioso di quello avuto finora". Il vertice Ue, ha ribadito poi, ha riconosciuto gli "sforzi importanti" compiuti dall'Italia.
Dal vertice di Bruxelles è uscito "un messaggio politico chiaro", ha sottolineato il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. "Non abbiamo raggiunto un accordo stanotte" sull'introduzione degli eurobond, ha poi ammesso lasciando però una porta aperta alla questione annunciando che i leader dell'eurozona hanno "dato mandato" alle istituzioni Ue di "proseguire i nostri lavori sull'integrazione di bilancio" e anche "la mutualizzazione del debito". Il presidente del Consiglio Mario Monti, secondo quanto riferito da fonti italiane, durante la nottata di negoziati è intervenuto a difesa delle obbligazioni comuni europee, ricevendo l'appoggio del presidente Barroso e del direttore del Fmi Christine Lagarde. Ma alla fine ha prevalso il 'nein' della Germania.
Esprime "delusione" per l'impossibilità di andare avanti a 27 sulla revisione dei Trattati Ue, ma "neanche più di tanto" dato che le richieste della Gran Bretagna erano "inaccettabili" il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker al termine del vertice. Londra, infatti, ha spiegato Juncker, "ha chiesto l'esenzione totale per tutto quello che riguarda la regolamentazione sui servizi finanziari". Che a molti paesi, ma soprattutto al Gran Ducato, piazza finanziaria principale dell'eurozona, non poteva andare giù. "Non potevo accettare - ha concluso Juncker - in particolare che la piazza finanziaria di Lussemburgo dovesse funzionare con altre regole rispetto a quella di Londra".
Continua ...
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