venerdì 9 dicembre 2011

Pacco bomba a Equitalia, ferito il direttore dell'agenzia. Cancellieri: "Attacco vile"

Roma, 9 dic. (Adnkronos/Ign) - Un pacco bomba è esploso all'Agenzia Equitalia di via Andrea Millevoi, a Roma. L'ordigno era contenuto in pacco postale indirizzato all'ufficio della zona Cecchignola. E' stato aperto da Marco Cuccagna, direttore generale della stessa agenzia, rimasto ferito alla mano e al volto. In particolare la deflagrazione ha leso la falange di un dito. All'arrivo del 118, l'uomo è stato trasportato al Sant'Eugenio in codice giallo.
E' lo stesso direttore centrale di Equitalia Angelo Coco a fornire alcuni dettagli dell'episodio ai giornalisti davanti alla sede di via Millevoi: nello scoppio del pacco "è andato in frantumi una scrivania di vetro", le schegge hanno colpito al volto il direttore Cuccagna. In ospedale è stato sottoposto a "un intervento chirurgico". Poi lo sfogo. "Contro Equitalia - sottolinea Coco - è andata in scena negli ultimi tempi una campagna denigratoria e di disinformazione, non solo da parte di una certa stampa, che ha prestato il fianco, ma anche portata avanti da alcuni politici di secondo piano".
Secondo gli investigatori c'è ''una matrice anarchica'' all'origine dell'attentato. ''Con ogni probabilità non si tratta di un episodio isolato e potrebbe essere in atto un'altra 'campagna natalizia' dei gruppi di ispirazione anarco-insurrezionalista", dicono all'Adnkronos fonti investigative e degli apparati di sicurezza. Potrebbe quindi non essere finita con l'attacco di oggi. ''Non è escluso che possano essere stati inviati altri plichi esplosivi, l'allerta è massima'', viene rilevato.
Non sfugge naturalmente all'attenzione degli apparati di sicurezza che l'attentato di oggi fa seguito al pacco bomba destinato all'amministratore delegato di Deutsche Bank, Josef Ackermann e rivendicato ieri dalla Federazione anarchica informale. Nella lettera di rivendicazione, poi, veniva annunciato l'invio di tre ordigni, quindi è plausibile che sia stato inviato almeno un altro plico esplosivo.
I pacchi bomba ''potrebbero essere realmente tre o anche di più - rileva una fonte della sicurezza- sia in Italia che all'estero. Sono molto più che atti dimostrativi, qui si mira a fare male. E non è un caso che il periodo scelto per mettere in atto questa nuova fase di attentati sia quello attuale, con la crisi economica che attanaglia l'Europa e che può finire per esacerbare gli animi, favorendo il malcontento e attivando circuiti perversi''.
La matrice anarchica all'origine del gesto ''è evidente per il modus operandi, per quanto accaduto di recente e per la profonda conoscenza dimostrata nel manipolare e gestire gli esplosivi. C'è una chiara continuità con quanto è stato messo in atto in passato''.
Commentando l'episodio, il presidente del Consiglio Mario Monti afferma che "Equitalia ha sempre svolto e continua a svolgere esclusivamente il proprio dovere, nel pieno rispetto delle leggi". Anche per il ministro della Giustizia Paola Severino, Equitalia "ha sempre svolto con rigore una funzione estremamente importante per l'economia italiana''.
Tanta la solidarietà nei confronti del direttore Marco Cuccagna a cominciare da quella espressa del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Tra gli altri, il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, definendo "vile" l'attentato che ha colpito il direttore, augura a Cuccagna "una pronta guarigione''. Non diversamente il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parla di un atto "scellerato, vile" e i colpevoli "devono essere identificati al più presto e puniti". L'ipotesi, aggiunge il sindaco, "che possa trattarsi di un gesto non isolato è un invito per tutti a non abbassare la guardia". La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, è certa che questo "atto intimidatorio non condizionerà l'operato di Equitalia", si tratta di "un fatto grave" e l'auspicio è che vengano individuati quanto prima i responsabili.

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