La Polizia: “Non erano manifestanti pacifici”
Sarebbero circa 400 i manifestanti protagonisti degli atti di guerriglia svoltisi ieri intorno alle reti del cantiere di Chiomonte in Valle di Susa alla manifestazione No Tav. La stima e’ diffusa oggi dalla Digos della Questura di Torino, che ha analizzato una serie di filmati realizzati ieri sul posto dell’ordine.
NESSUN GIUDIZIO – “Lavoriamo su circa 400 persone che non intendo definire violenti o disturbatori, perché giudicare non spetta a noi, ma sono persone che hanno sferrato un attacco a volto coperto e che si trovavano attorno al cantiere con tutto un armamentario che poco ha a che vedere con una manifestazione pacifica”, ha spiegato oggi a Torino, Giuseppe Petronzi della Digos della Questura del capoluogo di Torino.
ABUSIVA – Secondo la Digos un quarto delle persone piu’ violente non sono provenienti dalla Valle di Susa, ma da diverse parti d’Italia o dall’estero, “attrezzati per una vera e propria guerriglia”. Maschere antigas, bulloni, bastoni, e scudi, sono solo alcuni degli oggetti rinvenuti nei boschi della Maddalena e di Giaglione “oggetti che non lasciano dubbi sulle reali intenzioni dei manifestanti”. Altri sono stati rinvenuti dentro la baita della Valle Clarea “che voglio precisare è abusiva”, ha concluso Petronzi.
ABUSIVA – Secondo la Digos un quarto delle persone piu’ violente non sono provenienti dalla Valle di Susa, ma da diverse parti d’Italia o dall’estero, “attrezzati per una vera e propria guerriglia”. Maschere antigas, bulloni, bastoni, e scudi, sono solo alcuni degli oggetti rinvenuti nei boschi della Maddalena e di Giaglione “oggetti che non lasciano dubbi sulle reali intenzioni dei manifestanti”. Altri sono stati rinvenuti dentro la baita della Valle Clarea “che voglio precisare è abusiva”, ha concluso Petronzi.
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