lunedì 19 settembre 2011

Black out nel quartiere europeo a Bruxelles, evacuato l'Europarlamento

Bruxelles, 19 set. (Adnkronos/Aki/Ign) - Black out in una parte del quartiere europeo a Bruxelles, che ha costretto all'evacuazione dell'intero Europarlamento. Centinaia e centinaia di funzionari, impiegati ed eurodeputati sono stati fatti uscire dall'istituzione Ue, dove tutto è rimasto completamente paralizzato, dai sistemi di sicurezza agli uffici. Tutta la zona, inclusi bar, caffè, negozi e gli altri uffici, sono rimasti al buio, e la gente si è riversata in strada nell'impossibilità di lavorare.

Secondo quanto si è appreso, una cabina di trasformazione elettrica gestita dalla società belga Elia ha preso accidentalmente fuocoverso le 14,30. Questa, situata in rue Wiertz, appena dietro il Parlamento europeo, fornisce l'elettricità di buona parte del quartiere delle istituzioni Ue di Bruxelles. L'incidente ha quindi lasciato al 'buio' anche parte degli edifici di Consiglio e Commissione Ue, tra cui il Berlaymont, ma anche tutti gli altri immobili, illuminazione pubblica e anche i semafori della zona.

I tecnici del gestore della rete elettrica sono al lavoro per cercare di ripristinare integralmente la situazione, tanto che almeno in alcuni edifici Ue, tra cui il Berlaymont, la corrente sta facendo ritorno e si sono svolte, anche se con un po' di ritardo, le attività previste, tra cui l'incontro tra il commissario all'allargamento Stefan Fuele e il premier armeno Trigran Sargsyan.

All'Europarlamento, invece, tutto annullato, in particolare le riunioni delle commissioni e anche il trilogo per chiudere definitivamente l'accordo sul rafforzamento della governance economica europea, dopo l'intesa finalizzata a Wroclaw tra il Consiglio Ue e l'Aula.

Giappone: 60mila protestano a Tokio contro energia nucleare

Tokio, 19 set. (Adnkronos/Dpa) - Una folla di 60mila persone ha manifestato oggi a Tokio contro l'energia nucleare, a poco piu' di sei mesi dal grave incidente di Fukushima. Una protesta rafforzata dal timore che il nuovo governo di Yoshihiko Noda non sia piu' cosi' deciso a uscire dal nucleare come prometteva invece l'ex primo ministro Naoto Kan.

Processo Mills, la sentenza è più vicina

(Adnkronos)
Roma, 19 set. (Ign/Adnkronos) - I giudici hanno 'tagliato' una decina di testi del processo Mills e hanno fissato al 28 ottobre l'interrogatorio dell'unico imputato, Silvio Berlusconi. Con una lunga ordinanza letta nel pomeriggio, in particolare, i giudici della decima sezione penale del Tribunale di Milano hanno cancellato l'esame di diversi testi residenti in Gran Bretagna e che avrebbero dovuto essere interrogati per rogatoria.

Contestualmente il Tribunale ha cancellato anche altri testi proposti dalla difesa bocciandoli come "superflui". Una decisione, quella dei giudici, cheaccelera i tempi del procedimento e avvicina la sentenza di primo grado. In aula si tornerà il 24 ottobre con l'esame in videoconferenza di David Mills, poi il 28 ottobre per del Cavaliere.

Sarà Silvio Berlusconi a decidere se farsi interrogare nell'ambito del processo milanese sul caso Mills dove risponde di corruzione in atti giudiziari. Lo afferma Niccolò Ghedini, parlamentare del Pdl e difensore del premier. Il Tribunale di Milano "ha abdicato ai suoi doveri", ha commentato il legale l'ordinanza con la quale i giudici hanno 'cancellato' una serie di testimoni. A questo punto, ha aggiunto Ghedini "la presenza della difesa è inutile. Se non ci vengono dati i testi resta poco da fare". Anche per Piero Longo con questa ordinanza "il Tribunale rinuncia alla sua giurisdizione".

L'"estremo appello alla sopravvivenza del procedimento" era stato lanciato in aula questa mattina dal pm Fabio De Pasquale. "Se c'è possibilità che questo processo arrivi a conclusione - aveva sottolineato il magistrato - è necessario fissare al più presto le rogatorie e concentrarle in tre giorni".

E' iniziata intorno alle 11 l'udienza di oggi, a cui ha preso parte anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che ha lasciato il tribunale poco dopo le 13 senza rilasciare dichiarazioni. "Come sto? Io sto bene. Voi invece avete delle brutte facce... scherzo", aveva detto il Cavaliere ai giornalisti presenti al suo arrivo in tribunale. Divisi dalle transenne, alla domanda se avesse intenzione di dire 'qualcosa', magari al termine dell'udienza, il premier aveva replicato nuovamente ironico con un "qualcosa".
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Caso Tarantini, inchiesta stralcio: al vaglio della Procura 15 appalti

Roma, 19 set. (Adnkronos/Ign) - Sono almeno una quindicina gli appalti ai quali ambiva l'imprenditore Gianpaolo Tarantini e ora finiti nel mirino della Procura di Bari nell'inchiesta che è stata stralciata dall'indagine sulle ragazze, alcune delle quali escort, che Tarantini ha portato nelle residenze del premier Silvio Berlusconi. E' quanto trapela negli ambienti investigativi baresi: sarebbero, al momento, cinque gli indagati, ma il numero potrebbe crescere.

I pm Eugenia Pontassuglia e Ciro Angelillis ipotizzano l'associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d'asta e alla corruzione: gli appalti finiti nell'indagine sono quelli di cui Tarantini parla durante le sue telefonate intercettate, ovvero affari milionari da fare con Finmeccanica e Protezione civile. Nessuno dei suoi progetti, in realtà, poi è andato in porto.

Intanto è durata oltre tre ore l'audizione dell'ex sostituto procuratore del tribunale di Bari, Giuseppe Scelsi, davanti alla I Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura nell'ambito dell'istruttoria aperta su presunti ritardi da parte della Procura di Bari nell'inchiesta sulle escort, in particolare sull'operato del procuratore capo Antonio Laudati.

Mentre la Procura di Napoli è sempre intenzionata a sentire il premier come testimone nell'ambito dell'inchiesta su una presunta estorsione ai suoi danni. E anche se era ieri l'ultimo dei quattro giorni indicati dai magistrati napoletani per l'audizione del premier, non si esclude che la procura possa ancora trovare un accordo con i legali di Berlusconi.

A quanto apprende l'Adnkronos da fonti giudiziarie la Procura attende quindi ulteriori sviluppi, almeno fino a mercoledì, quando inizierà la procedura al Riesame, che dovrà pronunciarsi sulle misure cautelari nei confronti di Giampaolo Tarantini, che si trova in carcere, e Walter Lavitola, latitante all'estero.
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Mafia: da pentito nuove accuse contro Cuffaro e Romano

Palermo, 19 set. - (Adnkronos) - L'ex presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, e il ministro delle Politiche agricole, Saverio Romano, avrebbero avuto stretti rapporti con Cosa nostra. A raccontarlo e' il collaboratore di giustizia Stefano Lo Verso, ex vivandiere di Bernardo Provenzano. Le nuove accuse per Cuffaro, gia' condannato per favoreggiamento mafioso, e Romano sono contenute nei verbali con le dichiarazioni del pentito allegati al ricorso in appello presentato dalla Procura di Palermo contro il proscioglimento di Salvatore Cuffaro dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, decisa lo scorso febbraio dal gup Vittorio Anania.

Arriva la pioggia, disagi e allagamenti al Centrosud. Violento nubifragio a Roma

Nubifragio a Canepina, Viterbo (foto Vigili del fuoco del Comando provinciale di Viterbo)
Roma, 19 set. (Adnkronos/Ign) - Annunciata nei giorni scorsi è arrivata sull'Italia la perturbazione che ha portato piogge, temporali e un calo delle temperature.

Particolarmente colpito il Centro e la capitale dove nella notte si è abbattuto un violento nubifragio. ''Il Centro funzionale del Dipartimento nazionale della Protezione civile, ha segnalato un'ondata temporalesca violenta con precipitazioni associate a raffiche di vento, che ha colpito in particolare la zona meridionale di Roma fra le 3 e le 4 di questa mattina", rende noto la Protezione civile del Campidoglio.

Numerosi gli interventi effettuati dai vigili del fuoco e dagli agenti della polizia municipale. La maggior parte delle segnalazioni, provenienti da diverse zone della città, hanno riguardato allagamenti di scantinati e strade, rami o alberi caduti e pali pericolanti. A causa degli allagamenti sono state chiuse e poi riaperte sei stazioni della Metro A: San Giovanni, Ponte Lungo, Colli Albani, Porta Furba, Numidio Quadrato (solo direzione Battistini) e Lucio Sestio.

Disagi anche nel viterbese. I carabinieri della stazione di Canepina, coordinati dal Maresciallo Mattei, sono intervenuti per soccorrere la cittadinanza in grande difficoltà a causa del nubifragio che ha colpito il comune nella notte. Cittadini di Canepina in preda al panico per un fiume di fango che con violenza ha trascinato detriti ed automobili lungo la Canepinese fino a formare un ammasso di lamiere, legno e fango.

Una grandinata intensa, ma fortunatamente di breve durata, si è abbattuta poco dopo mezzogiorno suFirenze e sulle colline circostanti. La grandinata è durata alcuni minuti. I chicchi di grandine hanno raggiunto la grandezza di un acino d'uva.

Disagi anche in provincia di Cosenza. La zona più colpita è il Tirreno cosentino, con forti piogge e vento. Uno smottamento si è verificato tra Praia a Mare e Scalea. Le raffiche di vento hanno sradicato alcuni alberi e divelto i cartelli stradali. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco nella zona anche per allagamenti.

Problemi anche nel salernitano. A causa di una frana la statale 166 'Degli Alburni' è stata chiusa al traffico nel tratto compreso tra i km 55,250 e 55,300 in corrispondenza dei comuni di Corleto Monforte e San Rufo, in provincia di Salerno. L'ondata di maltempo che stamattina ha interessato la Campania ha causato ritardi al traffico ferroviario, in particolare ai collegamenti sulla linea costiera Napoli-Salerno e sulla Salerno-Battipaglia.
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Arriva la pioggia, disagi e allagamenti al Centrosud. Violento nubifragio a Roma

Nubifragio a Canepina, Viterbo (foto Vigili del fuoco del Comando provinciale di Viterbo)
Roma, 19 set. (Adnkronos/Ign) - Annunciata nei giorni scorsi è arrivata sull'Italia la perturbazione che ha portato piogge, temporali e un calo delle temperature.

Particolarmente colpito il Centro e la capitale dove nella notte si è abbattuto un violento nubifragio. ''Il Centro funzionale del Dipartimento nazionale della Protezione civile, ha segnalato un'ondata temporalesca violenta con precipitazioni associate a raffiche di vento, che ha colpito in particolare la zona meridionale di Roma fra le 3 e le 4 di questa mattina", rende noto la Protezione civile del Campidoglio.

Numerosi gli interventi effettuati dai vigili del fuoco e dagli agenti della polizia municipale. La maggior parte delle segnalazioni, provenienti da diverse zone della città, hanno riguardato allagamenti di scantinati e strade, rami o alberi caduti e pali pericolanti. A causa degli allagamenti sono state chiuse e poi riaperte sei stazioni della Metro A: San Giovanni, Ponte Lungo, Colli Albani, Porta Furba, Numidio Quadrato (solo direzione Battistini) e Lucio Sestio.

Disagi anche nel viterbese. I carabinieri della stazione di Canepina, coordinati dal Maresciallo Mattei, sono intervenuti per soccorrere la cittadinanza in grande difficoltà a causa del nubifragio che ha colpito il comune nella notte. Cittadini di Canepina in preda al panico per un fiume di fango che con violenza ha trascinato detriti ed automobili lungo la Canepinese fino a formare un ammasso di lamiere, legno e fango.

Una grandinata intensa, ma fortunatamente di breve durata, si è abbattuta poco dopo mezzogiorno suFirenze e sulle colline circostanti. La grandinata è durata alcuni minuti. I chicchi di grandine hanno raggiunto la grandezza di un acino d'uva.

Disagi anche in provincia di Cosenza. La zona più colpita è il Tirreno cosentino, con forti piogge e vento. Uno smottamento si è verificato tra Praia a Mare e Scalea. Le raffiche di vento hanno sradicato alcuni alberi e divelto i cartelli stradali. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco nella zona anche per allagamenti.

Problemi anche nel salernitano. A causa di una frana la statale 166 'Degli Alburni' è stata chiusa al traffico nel tratto compreso tra i km 55,250 e 55,300 in corrispondenza dei comuni di Corleto Monforte e San Rufo, in provincia di Salerno. L'ondata di maltempo che stamattina ha interessato la Campania ha causato ritardi al traffico ferroviario, in particolare ai collegamenti sulla linea costiera Napoli-Salerno e sulla Salerno-Battipaglia.
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Obama tassa i ricchi: 'Maestra non può pagare più di un miliardario'

(foto Casa Bianca)
Washington, 19 set. (Adnkronos/Ign) - "Per ridurre il debito di 3mila miliardi di dollari ognuno deve pagare la sua parte". E' la ricetta di Barack Obama, presentata in un discorso dal Rose Garden della Casa Bianca, per la riduzione del debito. Un piano che contiene la ormai famosa 'Buffet Rule', dal nome del miliardario Warren Buffet, che alza le aliquote anche ai ricchi, ora praticamente ferme al 15% , adeguandole a quelle pagate dal ceto medio, secondo la celebre battuta (‘Pago meno della mia segretaria’) di Buffet. "Alla fine la scelta è semplice - ha detto il presidente americano - dobbiamo avere delle priorità, o sacrifichiamo l'istruzione e la ricerca medica o riformiamo il sistema delle aliquote. Non è lotta di classe ma pura matematica".

"I più fortunati di noi devono pagare la giusta parte come tutti", ha detto il Presidente, spiegando che vuole un sistema fiscale "giusto" perché "non possiamo permetterci" gli sgravi fiscali per i ricchi varati da George Bush.

Perr Obama, infatti, è "ingiusto" e "inaccettabile" che "una maestra o un operaio edile paghino più tasse di un miliardario". Il presidente americano mette in chiaro che "nessuno vuole punire il successo, ma a chi è andata bene, come me, non puoò avere un migliore trattamento delle famiglie comuni".

Obama ha ricordato che la sua proposta - che ora verrà inviata alla commissione bipartisan del Congresso che dovrà entro la fine di novembre presentare una nuova proposta per il taglio del debito - rientra nell'ambito di quell'approccio equilibrato, "due dollari di tagli della spesa per uno di maggiori entrate", che si era cercato di raggiungere con un compromesso durante gli estenuanti negoziati la scorsa estate.
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Quando Berlusconi dichiarò: "pene più elevate per chi va con le prostitute, soprattutto se minorenni"

Guarda il video:

Informativa Tarantini, ecco come il premier si occupava dei problemi del Paese

Il rapporto della Guardia di Finanza di Bari, che ha condotto le indagini sull'imprenditore pugliese Gianpaolo Tarantini, descrive il sistema dei festini nelle ville del premier, le cui debolezze venivano sapientemente sfruttate da schiere di faccendieri senza scrupoli. Dalle carte emerge un quadro squallido: sesso di gruppo, giri di soldi e di droga, lussi di ogni genere, ricatti e menzogne, promesse di carriera in tv e la spasmodica ricerca di nuove "reclute" sempre disposte a concedersi al "drago".

A soddisfare i capricci di un Presidente del Consiglio "a tempo perso", come lui stesso si definisce in una delle tante conversazioni telefoniche intercettate dall'autorità giudiziaria. Vittima della propria miseria umana e morale e del quale in molti, delinquenti comuni e finti amici compresi, approfittano continuamente.

Fra questi Gianpaolo Tarantini, che afferra al volo l’opportunità di entrare nelle grazie dell'uomo più potente d'Italia in cambio di ragazze a pagamento. Giovani sciacquette di quart'ordine che si vendono a un "signore" di quasi ottant’anni, ospitate su aerei di stato e scortate da auto della polizia nelle residenze del premier come se niente fosse.

Colui che sarà ricordato come il peggior governante della nostra storia repubblicana avrebbe dovuto preoccuparsi di risollevare le sorti di un Paese socialmente ed economicamente allo stremo, invece ha deciso di trascorrere ciò che gli rimane da vivere annichilendo la propria dignità. Dice che non mollerà mai, ma gli italiani non possono sprofondare assieme a lui.

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http://www.agoravox.it/Informativa-Tarantini-ecco-come-il.html

Dalle liste del Pdl all'affare Sesto. Tutti i politici della rete Tarantini

Gianpaolo Tarantini e la moglie Nicla
Gianpaolo Tarantini e la moglie Nicla
BARI - Anche gli aspiranti candidati alle elezioni Regionali del 2009 si rivolgevano a Gianpaolo Tarantini per farsi raccomandare da Silvio Berlusconi. Grazie alla sua amicizia con il presidente del Consiglio, il rampante pugliese era riuscito a crearsi una rete trasversale di politici e imprenditori pronti a favorirlo, ma anche a sfruttarlo per avere commesse e incarichi pubblici. «Non dico niente di noi», assicurava Tarantini al premier. Ma in realtà nel giro di poche settimane erano in molti ad aver saputo quale fosse diventato il suo ruolo accanto al capo del governo. E così «Gianpi» parlava con il ministro del Pdl per gli Affari Regionali Raffaele Fitto e aveva rapporti con gli imprenditori di area dalemiana, raccomandava i manager pugliesi e indicava i lavori e gli appalti ai quali erano interessati. Addirittura diventò mediatore di un progetto finanziario che il banchiere Vincenzo De Bustis voleva sottoporre al premier. E leggendo gli atti depositati nell'inchiesta sulla prostituzione si scopre che chiese a Berlusconi di intervenire per un affare a Sesto San Giovanni. Il premier spesso lo assecondava e svariate volte lo coinvolgeva, sempre insieme a qualche bella ragazza, anche in cerimonie pubbliche.

Il 23 marzo 2009 lo portò con sé in viaggio sul treno veloce Milano-Roma che doveva inaugurare. Rapito da questa capacità di Tarantini di riempirgli la casa di donne. Il 9 ottobre 2009, al termine del vertice bilaterale con la Romania che si tenne a Villa Madama il 9 ottobre 2008, lo chiamò e diede il suo assenso a incontrare l'allora direttore generale della Asl di Bari, Lea Cosentino, ribattezzata dalla stampa «lady Asl» dopo l'arresto in un'inchiesta per corruzione provocata proprio dalle rivelazioni di Tarantini, che così gliel'aveva proposta: «Io presidente, ma lei ha impegni ora, perché io le volevo far vedere... ci tenevo a presentarle quella mia amica che le dicevo che ha... è il nuovo direttore generale della Asl Bari, che dopo la fusione che fece Vendola in Puglia... è diventata la Asl più grande d'Italia questa, tra l'altro, è una bellissima donna, giovanile anche ci tenevo veramente tanto, perché è una persona molto in gamba...».

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http://www.corriere.it/politica/11_settembre_19/dalle-liste-del-pdl-all-affare-sesto-tutti-i-politici-della-rete-tarantini-fiorenza-sarzanini_7709aca0-e286-11e0-9b5b-a429ddb6a554.shtml

Cicciolina in pensione come ex parlamentare: tremila euro al mese

Non si sente una privilegiata: «Ho lavorato duro, il mio non è stato il bunga bunga di un giorno, ma una campagna elettorale intelligente e faticosa».

Ilona Staller, Cicciolina,  in Parlamento saluta Giulio Andreotti
Ilona Staller, Cicciolina, in Parlamento saluta Giulio Andreotti
ROMA - Cicciolina va in pensione. Dopo 5 anni di onorata carriera parlamentare (1987-1992) e una sola legislatura, l'ex onorevole Ilona Staller, che compie 60 anni il 26 novembre, dal mese successivo percepirà il vitalizio previsto dalla legge. Circa 3 mila euro lordi. «Pensi che me l'ero persino dimenticato. Ma non mi vergogno, non ho derubato nessuno, quei soldi me li sono meritati».

Non che sia l'unica. Analogo assegno lo prendono già altri parlamentari «lampo» come Gino Paoli, Pasquale Squitieri, incassa persino Toni Negri. «Mi mancavano due mesi di contributi, ai tempi pagai quasi 2 milioni di lire e adesso questo beneficio mi spetta. So che risulta impopolare, ma allora gli italiani dovrebbero cambiare la legge, mica l'ho fatta io. Sarei disposta a versare tutto in beneficenza, ma solo se lo faranno anche gli altri».

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http://www.corriere.it/cronache/11_settembre_19/cavalli-cicciolina-pensione_bfba68d4-e283-11e0-9b5b-a429ddb6a554.shtml

Tra le escort la donna di un boss mafioso

La Tommasi raccomandata dal premier per l'«Isola dei famosi». L'incontro con le sorelle del Montenegro.

Sara Tommasi in «Gli ultimi della classe»
Sara Tommasi in «Gli ultimi della classe»
BARI - Le ragazze lo chiamano «Papi». Per lui è «babuccio». Così, parlando con le ragazze, Gianpaolo Tarantini si riferisce a Silvio Berlusconi. E in continuazione cerca rassicurazioni per sapere che cosa dice di lui quando incontra le donne in privato, se è rimasto contento degli incontri. La sua voglia di compiacerlo traspare in maniera netta e così lo interroga se ha dubbi sulle donne da portare. Proprio una di queste conversazioni intercettate ha consentito di scoprire che fu Berlusconi a raccomandare gli organizzatori dell'«Isola dei Famosi», il programma all'epoca condotto da Simona Ventura su Raidue. Annotano gli investigatori della Guardia di Finanza nel brogliaccio relativo alla telefonata del 10 marzo 2009: «Berlusconi chiama Tarantini. Parlano delle ragazze che saranno presenti alla serata. Tarantini dice che porterà Sara Tommasi. Il presidente dice "quella che abbiamo mandata con un programma speciale a fare un viaggio in Brasile, no in America"». Più volte la Tommasi risulta aver dormito a casa di Berlusconi, anche perché fu lui a contattarla direttamente dopo aver chiesto il numero a «Gianpi».
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Tarantini, per Procura Berlusconi resta testimone. Da Pdl "no" all'accompagnamento coatto

Roma, 19 set. (Adnkronos/Ign) - "Spero che non facciano un atto di così grave irresponsabilità e così marcatamente destabilizzante, ma se accadesse tutto il Parlamento dovrebbe rispondere. Noi glielo rimandiamo indietro". Così il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchito, commenta l'ipotesi di una richiesta di accompagnamento coatto nei confronti del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. "Non vengono a prenderlo i Carabinieri, non siamo ancora -insiste l'esponente del centrodestra- ai tempi di Pinochet".

Ad augurarsi che Berlusconi non si sottragga dalla convocazione trasmessa dai magistrati di Napoli che indagano sul caso Tarantini e che intendono ascoltarlo come parte lesa dalle attività del faccendiere barese, è il presidente dell'Udc, Rocco Buttiglione "Mi auguro -ha detto all'Adnkronos, commentando tra le altre le parole di Cicchitto- che non si arrivi a tanto e che il presidente del consiglio dia il buon esempio e prenda la decisione più ragionevole che è quella di presentari di fronte ai magistrati come farebbero tanti normali cittadini". Critiche a Cicchitto sono invece arrivate dal senatore Luigi Li Gotti, capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Giustizia, per il quale "il parlamento è ormai ridotto a succursale di un ufficio legale del premier".

A stretto giro anche il commento del Pd. ''I magistrati -ha detto la deputata Pina Picierno - devono essere messi nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro con serenità e queste continue ingerenze della maggioranza sul loro operato non aiutato affatto. Cicchitto invece di trasformare il gruppo del Pdl e tutto il Parlamento in un'appendice del collegio difensivo di Berlusconi dovrebbe pretendere comportamenti istituzionali decorosi e massima trasparenza. Il presidente del Consiglio dovrebbe smetterla di mettere in campo cavilli da azzeccagarbugli e dovrebbe presentarsi al più presto davanti ai giudici che chiedono di sentirlo come testimone''.
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Processo Mills, Berlusconi in aula a Milano

Roma, 19 set. (Ign/Adnkronos) - Rogatorie veloci altrimenti il processo sul caso Mills arriverà allaprescrizione senza nemmeno il giudizio di primo grado. E' stato un "estremo appello alla sopravvivenza del procedimento" quello lanciato in aula questa mattina dal pm Fabio De Pasquale ai giudici del caso Mills.

E' iniziata intorno alle 11 l'udienza di oggi, a cui ha preso parte anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che ha lasciato il tribunale poco dopo le 13 senza rilasciare dichiarazioni. "Come sto? Io sto bene. Voi invece avete delle brutte facce... scherzo", aveva detto il Cavaliere ai giornalisti presenti al suo arrivo in tribunale. Divisi dalle transenne, alla domanda se avesse intenzione di dire 'qualcosa', magari al termine dell'udienza, il premier aveva replicato nuovamente ironico con un "qualcosa".

Per terminare la fase dibattimentale manca l'esame di alcuni testi, oltre allo stesso David Mills, da sentire per rogatoria in Gran Bretagna. "Se c'è possibilità che questo processo arrivi a conclusione - ha sottolineato il magistrato - è necessario fissare al più presto le rogatorie e concentrarle in tre giorni".

In mattinata i giudici avevano annunciato la disponibilità per l'esame di Mills da Londra non prima del 24 ottobre.

"Nessun falso né alcuna manovra" ma solo "un momento di dialettica processuale". E' quanto ribattono gli avvocati di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini e Pietro Longo, con riferimento a quanto pubblicato oggi sul 'Corriere della sera' a proposito del caso Mills.

Scrivono Ghedini e Longo: "L'articolo pubblicato quest'oggi, concernente il processo Mills, sul 'Corriere della Sera' a firma di Luigi Ferrarella sia per il titolo ('I giudici contro i legali del Cavaliere 'Un falso a Londra sul caso Mills', ndr), sia per il contenuto assolutamente ambiguo, è palesemente diffamatorio. Come risulta pacifico e incontrovertibile dai verbali di dibattimento, la difesa del presidente Berlusconi ha dato il proprio consenso alla ipotesi di inviare una unica richiesta di rogatoria per i testi propri e per quelli del Pubblico Ministero per agevolare il Tribunale e per economia processuale". La difesa, "sempre per le stesse ragioni, ha consentito, nella rogatoria, che per i testi comuni pm-difesa l'esame si esaurisse in un unico contesto. Di contro la difesa ha sempre chiesto che prima venissero escussi i testi del Pubblico Ministero e dopo aver eventualmente sentito l'imputato, quelli della difesa cosi' come prevede il codice di rito".

Prosegue la nota: "Proprio a tal fine, si è insistito nel chiedere che nell'ambito della richiesta di una unica rogatoria, fossero differenziate nel tempo le giornate di audizione. Tutto ciò è stato ampiamente e correttamente esplicitato dai colleghi inglesi. La precisazione a verbale della difesa Berlusconi in dibattimento, era rivolta quindi a sottolineare un fraintendimento non già della difesa stessa, bensì del Tribunale che aveva con il proprio scritto equivocato, come può accadere in processi così complessi, le chiare indicazioni delle parti.

Sottolineano Ghedini e Longo: "Nessun falso quindi, né alcuna manovra ma semplicemente un normale e fisiologico momento di dialettica processuale del tutto distorto dal giornalista che da anni si connota per il suo incondizionato appoggio alla linea delle Procure contro il Presidente Berlusconi". Per i due avvocati di Berlusconi, "ciò si evince anche dall'ulteriore articolo sempre pubblicato oggi sul 'Corriere della Sera' e sempre a sua firma, dove nel criticare la mancata presentazione del presidente Berlusconi alla Procura di Napoli sostiene, incredibilmente, che la presenza all'udienza odierna nel processo Mills sarebbe volta ad opporre un impedimento per l'audizione napoletana". Ghedini e Longo osservano che "come e' ovvio non e' affatto cosi' non essendo prevista per oggi nessuna audizione che era, semmai, fissata per la giornata di ieri. Di talche' come comprende chiunque, non vi era alcuna necessita' di opporre alcun impedimento".