sabato 5 novembre 2011

G20, Cameron leader «virtuoso» Berlusconi spende 30 mila euro

Il Sun elogia il primo ministro britannico per aver speso quasi 2mila euro per dormire contro i 34mila di Obama

I leader al vertice (Ap)
I leader al vertice (Ap)
MILANO- Dormire in un albergo economico mentre tutti i «colleghi» si danno al lusso? Si può fare. Parola di David Cameron che durante il G20 di Cannes ha deciso di alloggiare al Marriott, pagando la stanza 1.920 euro a notte. Gli altri leader hanno speso in media 23mila euro. Un paradosso che a molti non va giù. La crisi economica (e le ricette per uscirne) impone ai cittadini una certa ristrettezza nelle spese. Una sobrietà che sembra non sia rispettata dai capi di governo.

IL TABLOID- Così il tabloid inglese The Sun, fa le pulci al vertice: «Mentre il mondo cade a pezzi, i leader possono spendere oltre un milione di euro per l'ospitalità?». Così pare. Nel mirino le spese per gli alberghi sulla croisette. Il plauso, dopo aver analizzato i costi di tutti i capi di governo, è quasi d'obbligo, visto che l'unico ad aver speso meno di due mila euro è proprio David Cameron. Il primo ministro ha quindi ringraziato il quotidiano per «l'onestà», anche se per lui è stato comunque troppo.

GLI ALBERGHI- E gli altri? Sempre secondo il Sun, il secondo più «virtuoso» dopo Cameron, è stato Hu Jintao che ha speso poco più di 10mila euro a notte per una camera al Grey d'Albion. Silvio Berlusconi ha alloggiato al Carlton (quasi 30mila euro) e come vicino ha avuto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama (34mila euro) che ha alloggiato nella suite Grace Kelly. Nicolas Sarkozy, padrone di casa, non ha badato a spese e la sua suite al Majestic-Barriere è venuta a costare quasi 37mila euro. Mentre Angela Merkel, anche lei al Majestic, avrebbe speso tra i 10 e i 30 mila euro.

IL VERTICE- Questi sono i costi solo per l'alloggio. Poi devono essere incluse le cene, i pranzi. E soprattutto i regali. Penne Dupont per i capi di Stato e di governo e borse di Hermes per le rispettive consorti. Insomma, secondo i ben informati il vertice di due giorni è costato ben «80 milioni di euro, di cui 25 milioni per la sola sicurezza dei 33 capi di Stato e di governo e delle loro delegazioni». Una parte dei fondi sono arrivati da donatori per un totale di quasi 26 milioni di euro. E il resto? Intanto c'è chi calcola che le spese siano molte di più.

Benedetta Argentieri

Alfano, Letta e Verdini a Berlusconi: «E' ora di fare un passo indietro»

«Silvio, non abbiamo più i numeri» Ma il premier non cede Calderoli: maggioranza allargata sarebbe colpo di Stato

Silvio Berlusconi (foto Michel Euler - Ap)

ROMA - La maggioranza non c'è più, è ora di fare un passo indietro. E' questo il ragionamento che Gianni Letta, Angelino Alfano e Denis Verdini hanno fatto al premier Sivio Berlusconi in una drammatica riunione nella notte. Berlusconi ha chiesto tempo fino a lunedì per verificare i numeri della maggioranza, con l'intenzione di chiamare «uno ad uno» i parlamentari dissidenti o pronti ad andarsene. Calderoli: maggioranza allargata sarebbe colpo di Stato. «Se il governo ha i numeri per andare avanti e fare le riforme, bene, diversamente non resta che il voto - dice il ministro Calderoli - Governi tecnici, di coesione o come diavolo li si voglia chiamare, o peggio ancora maggioranze allargate, sarebbero un colpo di Stato e i colpi di Stato si combattono con la rivoluzione». Berlusconi si è sentito riproporre dai Alfano, Letta e Verdini l’opportunità di un «passo indietro» perché «non ci sono i numeri». Il pallottoliere di Verdini si sarebbe infatti fermato a 306 e «rischia di scendere». Preoccupato anche il tono del sottosegretario Letta che da settimane è divenuto il collettore di coloro che non reggono la situazione ma non vogliono passare per «traditori». Berlusconi però non sembra voler mollare e sostiene di poter recuperare i delusi. «Sì, certo se lo chiedi ad ognuno di loro nessuno ti dirà di no, ma così non si va avanti», ha ribattuto Letta. Anche fra i fedelissimi insomma in pochi credono che la situazione sia ancora sostenibile e si moltiplicano le richieste al premier di compiere un passo indietro. Il rischio di andare sotto, o comunque non avere una maggioranza autosufficiente, alla prima votazione importante sulle misure anticrisi infatti appare sempre più concreto. Quinid, hanno ragionato ancor ai leader del Pdl, occorre una riflessione attenta su come procedere. Il Cavaliere ha ascoltato con attenzione e ma avrebbe ribadito la volontà di andare avanti. «Non vi preoccupate - ha spiegato Berlusconi ai suoi interlocutori - parlo io con gli scontenti e cerco di convincerli ad uno ad uno».

Catania, per le elezioni del 2005 Scapagnini condannato a 30 mesi

L'ex sindaco berlusconiano e la sua giunta, abusando del loro potere e violando la legge elettorale, destinarono ingenti somme a 5000 dipendenti comunali a tre giorni dal voto per le amministrative

CATANIA - La Corte d'appello di Catania ha confermato la condanna a due anni e sei mesi di reclusione dell'ex sindaco e attuale deputato nazionale del Pdl Umberto Scapagnini per abuso d'ufficio e violazione della legge elettorale, nel processo sui rimborsi Inpdap ai dipendenti del Comune per i fenomeni eruttivi e sismici dell'Etna del 2001 e 2002 prima delle consultazioni amministrative. I giudici hanno confermato Scapagnini a risarcire con 50 mila euro il senatore del Pd e allora candidato a sindaco (non eletto), Enzo Bianco, che si era costituito parte civile. Tre giorni prima delle elezioni per il nuovo sindaco, la giunta Scapagnini deliberò di destinare dei fondi a 5000 dipendenti comunali che avevano dovuto affrontare i disagi causati dalla cenere lavica. Secondo i giudici, con questa decisione il sindaco e la sua giunta abusarono del loro potere e violarono le regole della campagna elettorale per influenzare il voto dei dipendenti. Insieme a Scapagnini sono stati condannati (sempre a due anni e sei mesi) anche gli assessori di allora, tra i quali il neo senatore di Fli Nino Strano, subentrato al dimissionario Raffaele Stancanelli. Gli altri ex assessori sono Filippo Grasso, Antonino Nicotra, Ignazio De Mauro, Orazio D'Antoni e Fabio Fatuzzo. "La sentenza d'appello ha detto chiaramente come le elezioni del 2005 siano state viziate" commenta Enzo Bianco. "Adesso tutti abbiamo piena cognizione dei comportamenti che la magistratura ha ritenuto illeciti e che hanno pesantemente influito sul voto".

PD: VENDOLA, GIORNATA INCORAGGIANTE PER CHI SOGNA ITALIA MIGLIORE

(ASCA) -Roma, 5 nov - ''L'immensa folla di Piazza San Giovanni esprime innanzitutto la grande forza popolare del Partito Democratico, ma e' anche uno dei presidi fondamentali a difesa dei valori della nostra Costituzione. Per il centrosinistra tutto, per il Nuovo Ulivo, per quanti sognano un'Italia Migliore oggi e' davvero una bella giornata incoraggiante. E dimostra che l'alternativa al berlusconismo e' possibile. Ora davvero tocca a noi''. E' quanto afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia LIberta', in merito alla manifestazione del Pd in corso a Roma.

Anche Verdini scarica Silvio?

Se il premier non fa un passo indietro gli abbandoni nel PdL potrebbero aumentare. Ma Berlusconi non ascolta

Drammatico vertice nella notte a Palazzo Grazioli per fare il punto sui numeri a disposizione della maggioranza alla Camera. Da Silvio Berlusconi sono giunti Denis Verdini, Gianni Letta e Angelino Alfano.

IL RISIKO DEI NUMERI RISICATI – Al momento, sarebbe stata la riflessione, la coalizione avrebbe una maggioranza risicata ma con il passare del tempo il rischio di perdere altri pezzi sarebbe alto, sarebbe stato il ragionamento fatto da Verdini ai presenti, secondo quanto si e’ appreso in ambienti del Pdl. Tant’e’ che tra i fedelissimi in pochi credono che la situazione sia ancora sostenibile e si moltiplicano le richieste al premier di compiere un passo indietro. In sostanza, il rischio di andare sotto, o comunque non avere una maggioranza autosufficiente, alla prima votazione importante sulle misure anticrisi potrebbe diventare una possibiltia’. Da qui un invito alla prudenza sarebbe stato rivolto al premier in vista delle prossime mosse in Parlamento e sul tentativo di recuperare altri consensi e mantenere l’asticella almeno a quota 316.

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Morire soffocata per un gioco erotico

5 novembre 2011

Trovata con una corda troppo corta per essersi suicidata un’insegnante di Alghero

Non un suicidio ma un gioco erotico finito in tragedia; dopo il caso di Roma dello shibari, in cui morì una ragazza ci sarebbe una svolta nel giallo della morte di Orsola Serra, l’insegnante di 50 anni di Alghero trovata cadavere nel letto di casa dal padre, con una cordicella accanto al corpo. A 12 giorni dal decesso per strangolamento, e’ il quotidiano La Nuova Sardegna a riportare gli esiti dell’autopsia che escluderebbero il suicidio, ipotesi subito avanzata al momento del ritrovamento del cadavere ma messa in dubbio dagli stessi familiari della vittima.

NESSUNA SMENTITA – I carabinieri del Comando provinciale di Sassari mantengono il massimo riserbo: non confermano le indiscrezioni ma nemmeno le smentiscono. ‘Stiamo lavorando’, fanno sapere gli investigatori dell’Arma. Dalla relazione del medico legale risulterebbe che la corda che ha strangolata l’insegnante sarebbe stata troppo stretta, al punto che sul collo sarebbero emersi solchi molto profondi.

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Matteo Renzi contestato dalla piazza del Pd

Al sindaco di Firenze dicono: “Sei come Berlusconi”

“Sei un populista, vai ad Arcore sei come Berlusconi”. Cosi’ viene accolto l’arrivo di Matteo Renzi alla manifestazione del Pd a Roma.

ANCHE APPLAUSI - Matteo Renzi arriva alla manifestazione del Pd in macchina. Appena scende, dai manifestanti una selva di fischi. Ma anche molti applausi. “Sei come Berlusconi- gli dice in faccia una persona- tu devi stare dall’altra parte”. E un altro manifestante: “Di’ una parola di sinistra”. Il sindaco di Firenze prova a spiegare: “Ma io voglio solo discutere…”. “Non e’ il momento, ora dobbiamo stare uniti”, gli dice un militante mentre gli stringe la mano. Dalle seconde file continuano ad arrivare fischi e applausi. “Io non sono il Berlusconi di sinistra – risponde Renzi ai cronisti- l’ho gia’ dimostrato con quello che ho fatto”. Ma una signora dell’organizzazione, con tanto di pettorina rossa e simbolo del Pd lo interrompe. “Perche’ sei venuto in macchina? Non potevi venire a piedi come gli altri?”. Renzi non sa rispondere.

DEMOCRATICI DAVVERO – Renzi ha spiegato che si tratta “di una cosa assurda non potere esprimere le proprie idee. Oggi, comunque, parliamo dell’alternativa al governo Berlusconi, ma il Pd per essere convincente deve essere democratico nel nome ma anche nei fatti”.

“Berlusconi ha perso tempo a scop*** invece che a fare le riforme”

Il ministro degli Esteri della Repubblica ceca ha trovato la causa della crisi dell’euro

La crisi dell’euro? Colpa del bunga bunga di Berlusconi, che invece di fare le riforme si è impegnato solo a fare sesso. E’ questa l’affermazione del ministro degli Esteri della Repubblica Ceca, Karel Schwarzenberg, che ha provocato una piccola crisi diplomatica, con tanto di richiesta ufficiale di spiegazione da parte dell’ambasciatore italiano a Praga. Un caso che però non è trapelato in Italia, almeno fino ad ora.

BERLUSCONI E IL SESSO - Le notti sfrenate del nostro premier sono ormai diventate una leggenda in tutta Europa, conosciute a tutti i livelli, sia politici, che mediatici. E’ però la prima volta che un importante esponente di un governo della UE, la Repubblica Ceca, ritiene che la colpa della crisi della moneta unica derivi dalla libidine del nostro presidente del consiglio. Ecco quanto ha detto Karel Schwarzenberg, titolare degli Affari esteri nel governo Necas, al quotidiano di Praga Lidové noviny. Il giornalista ha chiesto se non sia stato un errore includere l’Italia nell’euro.

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“Il disastro di Genova? Colpa dei politici ladri”

Beppe Grillo attacca chi malgoverna la sua città e l’Italia da troppo tempo

Beppe Grillo interviene sul disastro che ha toccato la sua città. Il comico di Genova accusa la classe politica di essere responsabile di quanto successo nel capoluogo ligure. Grillo se la prende con tutti, in particolare contro Napolitano e la Vincenzi, accusata di prendere in giro i suoi concittadini.

GENOVA, TRAGEDIA ANNUNCIATA - Ecco il post, che si intitola L’Italia del Fango,pubblicato oggi sul blog di Grillo.

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Il giorno del Pd in piazza San Giovanni Anche fischi per Renzi:«Vai ad Arcore»

Migliaia di persone, 700 pullman e 15 treni speciali arrivati nella Capitale. Bersani attacca le destre europee

I palloncini liberati (Afp)
I palloncini liberati (Afp)
ROMA - Migliaia di persone sono arrivate in piazza San Giovanni per partecipare al sit-in organizzato dal Partito democratico. «Piazza gremita, le vie di accesso sono piene. E' un successo» rivendicano già gli organizzatori. L'incognita maltempo non ha dissuaso giovani ed anziani, ma anche bambini, molti di loro hanno in mano la bandiera «tricolore» del Partito Democratico. Sopra la basilica di San Giovanni in Laterano volano palloni bianchi, rossi e verdi. Il tricolore è la cifra dominante di una giornata in cui il Pd chiede «per un grande paese un futuro migliore». Dopo l'intervento di Laura Boldrini dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati, sul palcoi Marlen Kunz e poi Roberto Vecchioni. «Questa è una festa del cacciar via. Non c'è uno strato della società che non gli chieda di andare via». Quindi il saluto del futuro sfidante di Sarkozy, Hollande, che chiede il ritorno di governi socialdemocratici in Italia, Francia e Germania. Il leader della Spd tedesca Sigmar Gabriel interviene sul palco, che auspica in tutta l'Europa una politica a favore dei giovani. «Tassare gli speculatori finanziari ... La disoccupazione giovanile uno dei più grandi scandali in Europa. Lavoriamo insieme per un'Europa giusta». Quindi tocca al segretario Pier Luigi Bersani , introdotto dall'Inno alla gioia e da un collettivo Inno di Mameli. (Segui la diretta su Corriere Tv).
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Berlusconi, il Financial Times preme: «Vattene in nome di Dio e dell'Italia»

Il principale quotidiano economico Regno Unito dedica l'ditoriale al premier italiano e anche la prima pagina

MILANO - «In the name of God and Italy, go!». In nome di Dio e dell'Italia, vattene. Il destinatario della accorata supplica è il premier Silvio Berlusconi. Autore della richiesta il Financial Times, che dedica al Cavaliere un editoriale pubblicato all'indomani del vertice del G20 di Cannes, in cui l'Italia ha chiesto il monitoraggio del Fondo monetario internazionale (Fmi) sull'applicazione delle riforme raccomandate dall'Unione europea.
«BERLUSCONI MINIMIZZA...» - Alla crisi dell'Italia, il principale quotidiano economico e finanziario del Regno Unito dedica anche la prima pagina, titolando «Berlusconi minimizza la crisi del debito» e pubblicando una fotografia che ritrae Berlusconi che parla in conferenza stampa, con accanto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che ha la testa bassa e le mani a sistemare le asticelle degli occhiali. «Che il Fmi monitori i progressi di Roma può solo essere positivo - scrive il Ft nell'editoriale - tuttavia tutto questo rischia di essere minato dalla permanenza del suo attuale premier». Quindi, conclude il giornale della City, «dopo due decenni di spettacolo inconcludente, le uniche parole da rivolgere a Berlusconi rimandano a quelle usate da Oliver Cromwell nella storica intimazione al Parlamento inglese. «In the name of God, go!».

Iran: Usa temono attacco Israele senza coordinamento

Washington, 5 nov. - (Adnkronos/Aki) - Gli Stati Uniti temono che Israele possa prepararsi ad attaccare l'Iran, a causa del suo programma nucleare, senza informare Washington. E' quanto ha affermato un alto ufficiale americano alla Cnn, dopo che ieri il presidente israeliano Shimon Perese ha affermato che l'opzione militare contro l'Iran potrebbe essere vicina. A condizione di anonimato, l'ufficiale ha affermato che gli Usa sono "assolutamente" preoccupati dalla possibilita' di un attacco israeliano e per questo i militari statunitensi sono "sempre piu' vigili" sulle attivita' di Gerusalemme e Teheran.