venerdì 29 aprile 2011

TORNADO

Quiz!

Aggredito il candidato Pdl a Napoli Sputi, insulti e bastonate in centro

Un centinaio di manifestanti sorprende Lettieri e il suo staff: costretti a nascondersi in chiesa. Morcone (Pd): piena solidarietà

NAPOLI
Un centinaio di esponenti dei centro sociali ha sorpreso e aggredito, prima con minacce verbali poi con sputi, infine con lancio di bastoni, Gianni Lettieri, candidato a sindaco di Napoli del Pdl. L’agguato è avvenuto poco prima delle 16,00 mentre Lettieri faceva un giro nel centro antico di Napoli con il candidato presidente della Municipalità. L'appuntamento era in piazza San Gaetano, vicinissima a San Gregorio Armeno.
Chi era con Lettieri racconta che sono cominciati ad arrivare, a gruppi di dieci, militanti dei centri sociali, alcuni sarebbero anche noti alle forze dell'Ordine. Hanno aspettato l'ex presidente degli industriali mentre usciva dalla Chiesa di San Lorenzo Maggiore ed hanno cominciato ad inveire pesantemente poi, quando erano ormai un centinaio, hanno preso a lanciare sassi e bastoni. Gli uomini della Digos hanno costretto Lettieri e il suo staff ad entrare di nuovo in Chiesa e a restare lì.
A quel punto è stata la gente del quartiere a mandar via il gruppo di assalitori che si stava apprestando a danneggiare auto in sosta. Il gruppo si e' allontanato prima che intervenisse la polizia. Lettieri avrebbe voluto completare il suo giro nei Decumani ma le forze dell'ordine glielo hanno sconsigliato.

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http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/400134/

I trilioni di dollari pagati dai contribuenti Usa per le guerra in Iraq e Afghanistan

I trilioni di dollari pagati dai contribuenti Usa per le guerra in Iraq e Afghanistan

Nel budget Usa per l’anno fiscale 2011, 110 miliardi di dollari sono stati previsti come spesa per la guerra in Afghanistan, una somma che è la più alta dal 2001, l’anno in cui questo paese venne occupato dagli Stati Uniti e dai loro alleati.

Questa spesa elevatissima, è decisamente sospetta anche perchè il governo americano ha promesso di attuare a partire dal mese di Luglio il piano di ritiro delle proprie forze dal paese asiatico.

Per il 2011 non scherza nemmeno il budget destinato all’Iraq dove rimangono circa 50 mila militari americani: 44 miliardi di dollari per un paese dove stando ai media occidentali non ci sarebbe più la guerra.

Considerando le spese complessive, fatte per le guerra in Afghanistan e Iraq, gli Stati Uniti hanno speso finora 1.26 trilioni di dollari dei loro contribuenti ed è davvero impossibile indovinare quando queste spese termineranno e a quanto potranno arrivare.

La questione è che queste spese, che vengono tolte alla Sanità, all’Istruzione ed ai programmi per il Welfare della popolazione, vanno a riempire le tasche delle industrie di armi e quelle farmaceutiche. Godono anche di questa situazione anche le compagnìe private di sicurezza come la macabra Blackwater che oggi porta il nome di Xe.

Insomma, queste guerre, hanno tolto benessere ai poveri ed ai cittadini medi degli Usa per arricchire sempre di più i ricchi della società americana e le lobby di potere. Questo andamento, può anche far ottenere voti a Obama, ma a lungo andare renderà sempre più malata e infelice l’America da un punto di vista economico e sociale.

Daniele Scalea all’IRIB: dire sempre di sì agli alleati, pratica tradizionale diplomazia italiana

Daniele Scalea all’IRIB: dire sempre di sì agli alleati, pratica tradizionale diplomazia italiana

TEHERAN - "La scelta di Berlusconi di schierare l’Italia a pieno titolo nella coalizione bellica secondo me rivela la decisione di Berlusconi di riinserirsi nel filone principale della linea di politica estera tradizionale dell’Italia,

e questa pratica di trovare rilievo internazionale dicendo sempre di sì è una pratica tradizionale nella diplomazia italiana e l’idea che l’Italia sconfitta nella seconda guerra mondiale per ritornare ad avere una voce in grandi questioni internazionali dovesse sempre essere a disposizione dei suoi alleati e quindi dire sempre di sì alle richieste della Nato e' praticata già da molti anni". Queste le parole di Daniele Scalea caporedattore della rivista geopolitica Eurasia in un’intervista a Radio Italia dell’IRIB.

Nota della Redazione: E' disponibile attraverso il link sottostante l'audio integrale dell'intervista.

Leonardo Mazzei a Radio Italia dell’IRIB: sciopero generale di 6 maggio, occasione per mandare via Berluscon

Leonardo Mazzei a Radio Italia dell’IRIB: sciopero generale di 6 maggio, occasione per mandare via Berlusconi

il 6 maggio ci sarà uno sciopero generale in Italia e questo sciopero sarà uno sciopero di critica e di contestazione della politica economica del governo Berlusconi e per la verità è uno sciopero generale che arriva un pò tardi rispetto all’attacco che i lavoratori italiani stanno subendo in maniera pesantissima,

tuttavia sarà un’occasione affinchè i lavoratori possano dare voce alle loro ragioni e per rafforzare l’opposizione non solo sociale ma anche politica contro il governo Berlusconi perchè questo governo se ne vada queste le parole di Leonardo Mazzei membro del comitato campo anti imperialista in un’intervista a Radio Italia dell’IRIB

Nota della Redazione: E' disponibile attraverso il link sottostante l'audio integrale dell'intervista

Immigrati, sbarchi dalla Libia: in 800 verso Lampedusa

Due barconi in difficoltà sono stati avvistati a Sud dell'isola. Già ieri sera erano stati segnalati altri arrivi dalle coste africane

LAMPEDUSA. Due barconi in difficoltà provenienti dalla Libia e carichi di migranti sono stati avvistati a Sud di Lampedusa da un aereo della Guardia Costiera in ricognizione nel Canale di Sicilia. Sul primo, segnalato a 30 miglia dall'isola, si trovano circa 500 profughi; sul secondo, a 47 miglia, ci sono altri 300 extracomunitari. Nella zona si stanno dirigendo quattro motovedette della Guardia Costiera e due Pattugliatori della Guardia di Finanza per prestare i soccorsi. Le condizioni meteo nel Canale di Sicilia sono in peggioramento, con forte vento di scirocco. Il barcone più lontano dall'isola è stato raggiunto da due motovedette della Guardia Costiera sulle quali sono stati trasbordati per motivi di sicurezza i circa 300 profughi. L'altra imbarcazione, con circa 500 migranti a bordo, viene assistita in questo momento da tre motovedette della Guardia Costiera e da due pattugliatori della Guardia di Finanza che ha inviato un'altra unità per partecipare ai soccorsi. In zona si trova anche la nave militare San Giorgio, che sta monitorando le operazioni attraverso un elicottero di bordo.

Il PD vota per il nucleare al Parlamento Europeo

Il PD vota per il nucleare al Parlamento Europeo
Sono stanco di parlar male del PD, ma purtroppo non ho alternative, finché si comportano così. E già che ci sono, rispondo anche a chi proprio per questo mi riprende "Ma perché attacchi sempre il Partito Democratico? Non è lui il tuo avversario..!".
No, è vero, ma un finto amico è peggio di un nemico.

Voliamo a Strasburgo, al Parlamento Europeo, dove il nostro caro PD ha votato a favore dellarelazione Laperrouze in materia di politiche energetiche, che contiene anche alcuni provvedimenti sul nucleare.

E' l'eurodeputata Monica Frassoni, Presidente del Gruppo Verdi/ALE, ad alzare la voce contro i nostri rappresentanti “Notiamo con totale sconcerto che sulla relazione Laperrouze la delegazione del Partito Democratico ha votato a favore degli emendamenti più importanti sul nucleare, in particolare quelli che chiedono finanziamenti europei per il nucleare, respingendo la prospettiva dell’uscita progressiva dal nucleare, sostenendo la competitività economica del nucleare rispetto ad altre fonti energetiche".
"Inoltre i rappresentanti del PD hanno votato contro la richiesta di assicurare il più alto livello possibile di tecnologia in campo della sicurezza nucleare, nell’ambito della nuova legislazione UE prevista su questo tema. Tutto questo senza un dibattito interno e soprattutto pubblico sulla questione."
E l'amara conclusione "La nuova posizione del PD è dunque a favore dell’energia nucleare."
"Noi riteniamo questa nuova posizione particolarmente grave perché non solo per l’Italia, ma per tutta l’Europa; la scelta nucleare è contraddittoria con l’esigenza di ridurre rapidamente le emissioni di CO2 e di riconvertire la nostra economia verso criteri di sostenibilità, puntando decisamente sul grande cantiere del risparmio energetico e dell’energia rinnovabile” condivido in pieno la linea dell'Onorevole Frassoni.
E basta anche sostenere il PD, una credibilità ridotta a ZERO ormai (io ho già smesso da un pezzo, lo dico a Voi). (Altri esempi? qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui)

Nucleare: Fukushima peggio di Chernoby. La contaminazione nella catena alimentare mondiale

"Il referendum è uno strumento di democrazia diretta, che consente agli elettori di fornire, senza intermediari, il proprio parere, o la propria decisione, su un tema oggetto di discussione"

MILANO - Oggi la Tepco ha riferito che il livello di radioattività nell'acqua dei reattori 3 e 4 sta aumentando. Ha detta degli esperti, l'evento è preoccupante e potrebbe pregiudicare ogni tentativo di ripristino in sicurezza dell'impianto.

Con queste premesse, le operazioni annunciate per stabilizzare i reattori è iniziata. L'azione principale riguarda il trasferimento dell'acqua altamente radioattiva in un deposito. In seconda fase sarà iniettato azoto nella gabbia di contenimento del reattore 1 per eliminare il rischio di esplosione di idrogeno.

Il kyodo News riferisce che l'acqua, elemento difficile da gestire, potrebbe gocciolare fuori dal contenitore 1.

Nei prossimi giorni è previsto anche l'utilizzo di una barca robotizzata (chiamata Kanchan) che avrà il compito di analizzare la radioattività di acqua e aria nella baia in cui è situata la centrale nucleare. L'utilizzo di questo strumento telecomandato, è indispensabile a causa dell'alta contaminazione che rende impossibile ai tecnici di svolgere rilevazioni ambientali approfondite.

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http://www.agoravox.it/Nucleare-Fukushima-peggio-di.html

Lombardia: nel lodigiano i rifiuti li raccoglie la mafia

Lombardia: nel lodigiano i rifiuti li raccoglie la mafia

Una storia che si è sussurrata, bisbigliata. Una storia che mi è capitato di urlare in giro per la provincia. Negli occhi mi rimane la timidezza di chi, seduto al fianco durante una serata qualsiasi, si dissociava (millimmetricamente) con gli occhi di chi si trova dove si esagera.

ITALIA 90, la società che si occupa della raccolta di rifiuti in molti comuni del lodigiano, del cremonese e in alcuni comuni liguri è il braccio imprenditoriale di Cosa Nostra sull’immondizia lombarda. ITALIA 90 con il suo capannone a forma di tranquillo capannone lombardo a Ospedaletto Lodigiano (Lodi) è mafia. Con tutti i contorni della mafia: le minacce, le intimidazioni (come i dipendenti della ditta concorrente “buttati giù dai camion” come si diceva dei dipendenti della Meco Srl a San’Angelo Lodigiano), e i soldi. Una montagna di soldi. 22 milioni di euro di beni sequestrati tra Palermo e Lodi con quel filo sottile che molti si ostinano a non voler vedere. E chi vede si ostina a non volerne parlare.

Luigi Abbate (per gli amici degli amici “Gino u mitra”, vista la sua abilità con le armi) è uomo d’onore del mandamento mafioso di “Porta Nuova” a Palermo, impegnato in una fitta rete di società cooperative nel settore di raccolta e smaltimento rifiuti: una delle tante storie del “sud” che si leggono nei giornali “su al nord”. Abbate, del resto, è uomo conosciuto dalle forze dell’ordine: per due volte sottoposto a misure di prevenzione (nel lontano 1978 e poi nel 1996, con obbligo di soggiorno) viene arrestato il 23 settembre 2000 per concorso esterno in estorsione aggravata ed associazione a delinquere di stampo mafioso, poi nel 2005 in carcere per traffico di stupefacenti e cinque anni fa per il reato di estorsione aggravata, fino ad arrivare al 14 giugno 2006 alla condanna definitiva per il reato di cui all’articolo 416 bis. Luigi Abbate è un mafioso. Un mafioso con un reddito dichiarato da umile operaio.

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SIRIA: STRAGE NEL VENERDI' DELLA COLLERA, OLTRE 30 MORTI

(ASCA-AFP) - Nicosia, 29 apr - Il regime siriano ha utilizzato anche oggi il pugno di ferro per reprimere le manifestazioni del ''venerdi' della collera''. Almeno 32 persone, quasi tutti civili, sono morte nelle citta' di Daraa e Homs secondo quanto riferito all'AFP da alcuni attivisti per i diritti umani contattati telefonicamente.
A Daraa la polizia ha ucciso almeno 16 persone dopo aver aperto il fuoco sulla folla. L'agenzia di Stato SANA ha parlato di quattro morti anche fra i militari, ma secondo alcune testimonianze sarebbero stati uccisi perche' si rifiutavano di sparare sulla gente e cercavano di proteggere i civili.
A Homs i morti sono stati almeno 12, fra i quali tre agenti delle forze dell'ordine.
La protesta contro il presidente Bashar al-Assad e' scattata dopo le preghiere del venerdi' e ha coinvolto decine di migliaia di persone in tutto il paese.

Corruzione, indagato il braccio destro di Tremonti

Marco Milanese, collaboratore del ministro, nel mirino della procura di Milano. Ma lui smentisce

Come ai bei tempi di Tangentopoli: corruzione e finanziamento illecito dei partiti sono le due accuse che deve fronteggiare il deputato del Popolo delle Libertà Marco Milanese, per tanto tempo indicato come braccio destro del ministro Giulio Tremonti. L’inchiesta, condotta dal pm Paolo Ielo come scrive Repubblica, è una costola dell’istruttoria aperta su Milanese dalla procura di Napoli e ha al centro la vendita per 500 mila euro dello yacht di proprietà del parlamentare. Una vendita fittizia che, secondo l’accusa, dissimulerebbe un finanziamento illecito allo stesso Milanese. Nell’indagine sono indagati anche l’imprenditore Tommaso Di Lernia (latitante negli Usa per l’inchiesta Enav) e l’ex presidente di Techno- sky Fabrizio Testa.

CHI È MARCO MILANESE? – Marco Milanese nasce a Milano l’8 settembre 1959, da genitori irpini di Cervinara. Nel corposo curriculum sul sito della Camerasi legge: “Laurea in giurisprudenza, Laurea in scienza della sicurezza economico-finanziaria, Master in diritto tributario internazionale; Avvocato, Professore ordinario di diritto tributario”. Prima di diventare collaboratore di Tremonti, Milanese è stato un capitano della Guardia di Finanza – una storia che assomiglia vagamente a quella di Massimo Maria Berruti, anch’egli finanziere, poi passato alla corte di Silvio Berlusconi. Nella XIV legislatura Milanese entra a far parte dello staff di Tremonti. Nel 2008 viene eletto nella circoscrizione Campania 2, candidato dall’attuale sottosegretario Nicola Cosentino – scriveConchita Sannino sempre su Repubblica – “per fare un favore a Tremonti, ché a Milano, regno del berlusconismo, era interminabile la lista dei pretendenti al seggio parlamentare”.

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“Il Pd vuole salvare Berlusconi sulla Libia”

L’accusa di Donadi (IdV): un patto per sostenere il governo sulla politica estera

‘Da Roma arrivano notizie preoccupanti. La prima e’ che la maggioranza non esiste piu’. Una maggioranza che si divide in politica estera e una maggioranza che non c’e', un governo che non ha piu’ titoli e diritti di governare. Ancora piu’ di questo, quello che riterremmo grave e inaccettabile, direi vergognoso, sarebbe se la settimana prossima al voto parlamentare la maggioranza si dividesse ma il governo non cadesse perche’ gli arriva la stampella delle opposizioni e del Pd in particolare’. Lo ha affermato il capogruppo di Italia dei Valori alla Camera, Massimo Donadi, questa mattina a Reggio Calabria rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un’iniziativa politica a sostegno dei candidati alle prossime elezioni amministrative.

COSA E’ PIU’ IMPORTANTE – ‘Il Pd -ha attaccato- lo deve dire con chiarezza agli italiani se e’ piu’ importante mandare a casa Berlusconi o bombardare la Libia’. Donadi ha aggiunto, riferendosi alle forze di opposizione in Parlamento, che ‘non si puo’ per mesi, come hanno fatto Pd, Udc e Fli, dire che Berlusconi e’ un caudillo, che e’ un eversore, che sta distruggendo la Costituzione italiana, che e’ fuori dalle regole democratiche e poi, al momento in cui questo governo puo’ cadere, tenerlo con il proprio voto in Parlamento”. “Il presidente della Camera ci ha assicurato che la nostra mozione ci sara’, si tratta solo di intervenire con dei piccoli ritocchi, con delle limature”, dice poi Donadi, interpellato dalla ‘Dire’, a proposito dello ‘stop’ momentaneo alla mozione dei di pietristi sulla Libia. Il documento e’ contro i bombardamenti, e Gianfranco Fini sta ancora valutando se questo non confligga con il voto espresso dal Parlamento sulla risoluzione Onu lo scorso 24 marzo, anche secondo le indicazioni del capo dello Stato Giorgio Napolitano. In attesa della decisione di Fini, per ora, nel calendario di martedi’ 3 maggio figurano solo le mozioni del Pd e del Terzo Polo (Udc, Fli, Api, Mpa) che invece non sono contro i bombardamenti. “Per inserire una mozione in aula- spiega Donadi- c’e’ tempo fino all’avvio del dibattito. Quindi, teoricamente, abbiamo tempo fino a martedi’. Con gli uffici della presidenza della Camera ci sentiremo”.

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Emilio Fede ci riprova: “La procura ha sbagliato numero”

Secondo il direttore del Tg4 le utenze attribuitegli dai magistrati di Milano per il caso Ruby appartengono invece a Lele Mora

Nella telefonata chiave delle ore 16 del 14 febbraio 2010 l’utenza che Karima El Mahroug contatta non è quella di Emilio Fede ma di Lele Mora. A riferirlo nel corso di un incontro con la stampa è lo stesso direttore del Tg4 Emilio Fede, assistito dai legali Nadia Alecci e Gaetano Pecorella, accusato di favoreggiamento e induzione alla prostituzione nel caso Ruby. “Avrei difficoltà a dire se si tratti di una origine dolosa o di una svista”, è quanto afferma il difensore Gaetano Pecorella. La difesa ha presentato una istanza di archiviazione. Insieme alla registrazione e alla trascrizione il legali chiedono che la posizione del direttore del Tg 4 sia archiviata.

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“I fascisti hanno disegnato svastiche e sono tornati a picchiare gli studenti”

Napoli: quattro feriti in una rissa fra Casapound e gli antifascisti, il web ne discute; tentato assalto anche al candidato PdL, distrutto il suo comitato.

Ultimi giorni di campagna elettorale per le elezioni comunali di Napoli ed esplode la violenza: fascisti di Casapound campania aggrediscono studenti universitari della facoltà di lettere chevolantinavano davanti ai muri della facoltà; poche ore più tardi il candidato del PdL Gianni Lettieri subiva un tentativo di assalto sventato dagli agenti Digos che ne assicurano la scorta.

SVASTICHE – Le notizie sull’aggressione fascista agli studenti antifascisti dell’Università Federico II di Napoli rimbalza sulla rete, i social network ne discutono, anche animatamente.

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I Nobel a Silvio: “Abbandona il nucleare”

Nove giganti della pace inviano al presidente del Consiglio una lettera aperta: “Molla l’atomo”.

Sono nove i premi nobel per la Pace che hanno inviato una vera e propria lettera aperta a Silvio Berlusconi e ad altri leader mondiali per invocare la dismissione di qualsiasi programma sull’utilizzo civile dell’energia nucleare. Sono grandi nomi del pensiero internazionale, campioni dei diritti e, appunto, premi nobel per la Pace: che chiedere di più?

NOBEL PER LA PACE – Fra i firmatari, Desmond Tutu, Shirin Ebadi e Wangari Maathai. Il testo della lettera viene rilanciato da Greenpeace, che lo diffonde in tutto il mondo.

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Grillo attacca Santoro: chiudi Annozero

La replica del giornalista: «Pensi la stessa cosa che pensa Berlusconi».

MILANO - Un siparietto Grillo-Santoro ha aperto la puntata di Annozero del 28 aprile. Da una parte il comico genovese, che ha chiesto al giornalista di chiudere il programma, accusandolo di tenere in vita «gente ormai morta». Dall'altra parte il conduttore, che dopo aver mandato in onda l'rvm con il monologo di Grillo, ha voluto replicare: «Chiudere Annozero? Lo pensa anche Berlusconi».

L'INVETTIVA DEL COMICO - Ospite, ma non in studio, del programma di Raidue, il comico genovese si è lasciato andare a invettive e insulti. Innanzitutto contro chi vuole il nucleare, che lui considera una fonte di energia ormai morta: «Guardate Fukushima e Chernobyl, amen. Chiunque cerchi una sorta di spiegazione scientifica, desista» l'invito del comico. Che poi se l'è presa direttamente con il giornalista. «Ho letto un libro - ha spiegato nel suo intervento registrato e mandato in onda a inizio puntata - che mi ha fatto aprire gli occhi. Si intitola I volenterosi carnefici di Hitler». Da qui l'attacco a Santoro: «Quelli che hai tu in studio, i politici, sono i volenterosi carnefici della democrazia, per questa gente qui è finita, tu Santoro tieni in vita queste persone, non sei un media ma un medium, fai parlare la gente alle tue spalle invece di far parlare i politici in studio».

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http://www.corriere.it/politica/11_aprile_29/grillo-attacca-santoro_d5c9bd14-7230-11e0-8477-9f85e9060fe2.shtml