giovedì 15 settembre 2011

Intercettazione rubata, ordinato il rinvio a giudizio anche per Silvio Berlusconi

Registrazione con la voce di Fassino «abbiamo una banca», il premier rischia il processo col fratello

Il premier Silvio Berlusconi (Ansa)
Il premier Silvio Berlusconi (Ansa)
MILANO - Il giudice Stefania Donadeo ha respinto la richiesta di archiviazione formulata il 16 dicembre 2010 dalla Procura di Milano per il premier e ha deciso che non soltanto Paolo Berlusconi, editore de Il Giornale già rinviato a giudizio tre mesi fa, ma anche suo fratello Silvio, presidente del Consiglio oggi come alla fine dicembre 2005, deve essere processato per la fuga di notizie che secondo gli studiosi dei flussi elettorali spostò una montagna di voti e fu cruciale nella rimonta del centrodestra alle urne del 2006: la pubblicazione il 31 dicembre 2005 su Il Giornaledell’intercettazione nella quale cui il segretario ds Piero Fassino, non indagato, chiedeva scherzosamente «Allora, abbiamo una banca?» all’amministratore di Unipol Giovanni Consorte, impegnato nella scalata della Banca Nazionale del Lavoro poi stoppata dall’inchiesta milanese per aggiotaggio.
Continua ...

Iran: deputato, interruzione relazioni con Israele si diffonderà in tutto il mondo islamico

Iran: deputato, interruzione relazioni con Israele si diffonderà in tutto il mondo islamico

TEHERAN – Il deputato iraniano Heshmat Falahat Pishè alludendo al ruolo chiave dell’Egitto nel mondo islamico ha affermato che la chiusura dell’ambasciata israeliana al Cairo scatenerà una ondata in tutti i paesi islamici. Secondo il membro della commissione Esteri e sicurezza nazionale del Parlamento iraniano (Majles), l’Egitto ora è la punta della freccia del mondo islamico e l’interruzione delle relazioni diplomatiche tra Egitto e Israele porterà a simili conseguenze in tutti gli altri paesi islamici della regione. Falahat Pishè ha anche lanciato un monito spiegando che l’Occidente e le lobby sioniste stanno cercando di fare di tutto per impedire che il risveglio islamico nella regione possa portare ad effettivi cambiamenti geopolitici ai danni del regime israeliano.

Giordania: chiusa ambasciata Israele, gente brucia bandiera americana

Giordania: chiusa ambasciata Israele, gente brucia bandiera americana
AMMAN – Approfittando delle tenebre della notte Israele ha ritirato al completo il suo corpo diplomatico dalla Giordania nella speranza di evitare la ripetizione di ciò che è avvenuto Venerdì scorso in Egitto. Secondo l’IRIB la rete Al-Arabiyah ha spiegato che Tel Aviv ha svuotato completamente la sua ambasciata in Giordania visto che i protestanti hanno promesso che questo Venerdì assaliranno la rappresentanza per distruggerla. Intanto fonti giordane spiegano che sotto pressione per via delle proteste popolari, anche il re giordano avrebbe preso in considerazione la limitazione delle relazioni diplomatiche con Israele. Nella giornata di ieri, poi, la gente ha protestato dinanzi all’ambasciata statunitense dando fuoco alla bandiera americana dinanzi alla rappresentanza diplomatica. La situazione lascia pensare che nel paese, domani, venerdì, si potrebbero verificare proteste e sviluppi senza precedenti in funzione anti-americana e anti-israeliana.

Referendum, 435mila firme raccolte Parisi: "Ora serve rush finale"

Dal 15 al 25 settembre l'iniziativa "I dieci giorni per la democrazia" organizzata dal comitato promotore per raggiungere l'obiettivo delle 500mila sottoscrizioni

"Vediamoci in piazza". Con questo slogan il comitato referendario per l'abrogazione dell'attuale sistema elettorale, il Porcellum, 1 invita tutti alla mobilitazione negli ultimi dieci giorni di raccolta firme, dal 15 al 25 settembre. Quando alla scadenza ufficiale per la presentazione delle liste in Cassazione mancano meno di due settimane, le firme raccolte sono 435mila su 500mila necessarie. MAPPA BANCHETTI: DOVE FIRMARE 2 Per Arturo Parisi, tra i principali sostenitori della campagna referendaria: "L'idea che un mese fa veniva considerata poco più che una pazzia oggi è diventata possibile e a portata di mano". Ma aggiunge: "Non è ancora fatta. Servono molte più firme per essere sicuri che arrivino tutte a Roma e siano tutte valide". Obiettivo dell'esponente Pd è "arrivare almeno a 600mila". Se da un lato prevale l'ottimismo - Parisi ha detto di aver ricevuto richieste per 128mila moduli e aggiunto che le 400mila firme sono state raccolte in 20 giorni - dall'altro il comitato referendario sa "di non poter sprecare nè un giorno, nè un'ora".
Continua ...

Cda non rinnova "Parla con me" Dandini: "E' occupazione politica"

Salta il programma di Raitre: il cda non passa il contratto versione 'scontata'. La maggioranza ha votato compatta contro, a favore 4 voti, 3 dell'opposizione e uno del presidente di Viale Mazzini. La trasmissione sarebbe dovuta partire dal 27 settembre. Garimberti: "Decisione incomprensibile"

ROMA - Parla con me non tornerà sugli schermi della Rai. Contro la proposta avanzata dal direttore generale, Lorenza Lei, che prevedeva il rinnovo del contratto con un taglio sensibile di costi di produzione esterni sostenuti verso la Fandango hanno votato i 5 consiglieri di maggioranza, mentre i voti a favore sono stati quattro: tre dell'opposizione 1 e uno del presidente Paolo Garimberti2. "L'unica soddisfazione di una giornata amara è di averli stanati", ha detto Serena Dandini dopo la bocciatura. "Mi hanno accusato di essere avida, di volere troppi autori ecc.. ma pezzo a pezzo abbiamo smontato ogni pretesto: ora - ha sottolineato la conduttrice - il re è nudo e tutti hanno capito perché non andiamo in onda! Mi dispiace per l'azienda in cui abbiamo lavorato per decenni che, mai come adesso, è sotto occupazione politica e per gli abbonati che ci hanno dimostrato sempre un enorme affetto. Lo prendiamo come impegno, ci ritroveranno presto altrove". Per concludere: "Visto che ho regalato alla Rai il format ideato da me, potrei almeno riavere il divano?".
Continua ...

Silvio è triste sul New York Times

L’International Herald Tribune, che è poi l’edizione internazionale del New York Times, non parla dell’Italia in prima pagina solo perché le immagini valgono più delle parole: e un Silvio Berlusconi, assorto e sconsolato, assiste al voto di ieri a Montecitorio: e dire che l’approvazione del voto di fiducia sulla manovra finanziaria dovrebbe rallegrarlo. Ma forse, come molte agenzie di stampa hanno sostenuto ieri sera, è il colloquio con i magistrati di Napoli che non lo fa sorridere.
Continua ...

“Non educhi tua figlia? E io ti tolgo casa”

I genitori di due baby bulle devono fronteggiare i provvedimenti del giudice

Pagheranno per non aver educato e ben vigilato sulle figlie. Oppure verrà loro pignorata la casa. Questo l’epilogo di una storia che ha quasi dieci anni, e che oggi il Corriere della Sera racconta con dovizia di particolari:

Valeria e Sara, due amiche quindicenni, prendono a calci e pugni Federica, una ragazzina di 13 anni, colpevole solo di averle guardate insistentemente. «Un episodio spiacevole — sottolinea l’avvocato Giovanni Grillo, legale della vittima — che comunque mi auguro possa servire da monito a tutti quei giovani che pensano di poter liberamente prevaricare, molestare e offendere i propri coetanei, solo perché sono tanti e più forti». La vicenda avviene ai giardinetti pubblici di via Falconi, a Crescenzago, periferia nord-est di Milano, vicino al San Raffaele. Valeria e Sara, che appartengono ai «gabber », la baby gang che si scatena in stadi e discoteche, la nuova tribù dei giovanissimi che balla con il ciuccio in bocca, prendono a schiaffi e pugni Federica, ricoverata in ospedale con 15 giorni di prognosi. E, dopo le botte la rapinano del telefonino. Scattano le indagine e la denuncia alle due baby bulle «per rapina aggravata». E da allora, cause e udienze, avvocati e giudici.
Continua ...

Un altro processo per Silvio

Il Gip di Milano dispone l’imputazione coatta per l’intercettazione tra Fassino e Consorte.

Il Gip di Milano Stefania Donadeo ha disposto l’imputazione coatta per Silvio Berlusconi nell’ambito della vicenda sul passaggio di mano dell’intercettazione tra Fassino e Consorte nell’inchiesta Bnl-Unipol.

LA STORIA – Scrive il Corriere, che con Luigi Ferrarella è il primo a riportare la notizia:

L’intercettazione, captata il 17 luglio, in quel dicembre 2005 era segreta nel senso che non soltanto non era ancora depositata agli atti (lo sarebbe stata solo molti mesi dopo), e neppure era trascritta o anche solo riassunta in brogliacci, ma esisteva esclusivamente come file audio nei computer della Guardia di Finanza, dei pm milanesi dell’inchiesta Antonventa/Unipol, e dell’azienda privata «Research control system» che per conto della Procura aveva svolto in estate le intercettazioni. Proprio l’allora suo amministratore, Roberto Raffaelli, dopo aver a lungo negato, nell’estate ammise di aver trafugato e portato un computer con l’audio della telefonata nella villa di Arcore a Silvio e a Paolo Berlusconi, alle 7 di sera della vigilia di Natale 2005 in un incontro organizzato tramite un ex socio di Paolo, l’imprenditore Fabrizio Favata. Il 10 giugno scorso in udienza preliminare Raffaelli aveva patteggiato 20 mesi, Favata era stato condannato a 2 anni e 4 mesi e a risarcire Fassino con 40.000 euro per i danni morali, Paolo Berlusconi era stato rinviato a giudizio. Il giudice Donadeo aveva invece convocato una apposita udienza per approfondire la richiesta di archiviazione proposta dai pm per il premier, e si era riservata la decisione. Ora ha sciolto la riserva, respingendo l’archiviazione e ordinando alla Procura di chiedere a un altro gip il rinvio a giudizio di Berlusconi per concorso nella rivelazione di segreto d’ufficio.

LE RICHIESTE DEI PM – I Pm avevano chiesto tutt’altro :in effetti le notizie di stampa che ricostruiscono la vicenda raccontano tutto un altro scenario per la vicenda Unipol a casa Berlusconi.

Continua ...

http://www.giornalettismo.com/archives/148215/un-altro-processo-per-silvio/

Da Manuela Arcuri a Sabina Began: ecco le carte dell’inchiesta che Silvio temeva

Centomila intercettazioni, trenta ragazze coinvolte, otto indagati. E un premier che non ci fa una gran figura.
Sono almeno trenta le ragazze, di cui quattro non identificate, portate da Giampaolo Tarantini nelle residenze del presidente del Consiglio, buona parte delle quali si sono prostituite con Silvio Berlusconi. E’ quanto emerge dall’avviso di chiusura indagini notificato oggi dalla procura di Bari agli otto indagati. Tre sono invece le ragazze iscritte nel registro: oltre all’ape regina Sabina Began, figurano Francesca Lana e Letizia Filippi. Tutte si sarebbero date da fare per reclutare ragazze e favorirne la prostituzione.
L’ELENCO DEL TELEFONO – Nei 28 capi di imputazione sono infatti citate molte ragazze gia’ apparse nei mesi scorsi, tra cui anche alcune coinvolte nell’inchiesta milanese su Ruby. Ci sono Terry De Nicolo’ e Carolina De Freitas, Francesca Lana e Barbara Montereale e poi ancora Daniela Lungoci, Niang Kardiatau (detta Hawa), Karen Margaret Buchanan, Manuela Arcuri, Camille Cordeiro Charao, Chiara Guicciardi, Sara Tommasi, Fadoua Sebbar, Vanessa Di Meglio, Sonia Carpentone (detta Monia), Roberta Nigro, Maria Josefa De Brito Ramos, Grazia Capone, Luciana Francioli De Freitas, Michaela Pribisova, Marystell Polanco, Michele Conceicao dos Santos, Cinzia Caci (detta Mariasole), Ioanna Visan, Barbara Guerra, Patrizia D’Addario, Lucia Rossini e una certa Marica.
Continua ...

Fukushima: al via i lavori di un grande parco eolico. Un centro offshore: a largo delle coste di Fukushima

Fukushima: al via i lavori di un grande parco eolico
FUKUSHIMA - Un grande parco eolico nascerà vicino alla disastrata centrale nucleare giapponese, a largo di Fukushima. Si tratta di un progetto che rientra negli sforzi del governo per ricostruire la regione, promuovendo allo stesso tempo le energie rinnovabili, completamente messa ko dal terremoto – tsunami dell’11 marzo scorso. Nonostante l’eolico in Giappone riesca a soddisfare meno dell’1 per cento del fabbisogno energetico e, soprattutto, nonostante questo obiettivo sia più che ambizioso, il governo nipponico, dopo aver provato sulla propria pelle i drammi che possono scaturire dal nucleare, pare sia dunque intenzionato ad intraprendere questa nuova strada. Costruirlo sulla terraferma sarebbe complicato a causa dei rumori e del piano urbanistico, per questo, ha spiegato un responsabile dell’Agenzia delle Risorse naturali e dell’energia, “il progetto in mente è quello di un parco offshore”, ovvero a largo delle coste di Fukushima. La stessa agenzia, inoltre, intende investire fino a 20 miliardi di yen (190 milioni di euro), presi dal fondo creato per la ricostruzione della regione di Tohoku, nella parte nord-est dell’arcipelago. L’intera area, vale la pena ricordarlo, è stata devastata l’11 marzo dal sisma di magnitudo 9 e da uno tsunami gigante, che hanno provocato 20 mila tra morti e dispersi, oltre alle più che notevoli conseguenze dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima Daichi. Il parco, così come progettato, sarà composto da sei pale eoliche, di una capacità ognuna di 2 megawatt e dovrà entrare in funzione entro il 2015. Il piano potrebbe tuttavia incontrare l’opposizione dei pescatori della regione, i cui affari sono stati già di gran lunga rovinati dallo tsunami.

Pdl alla carica contro i pm: "Ispettori in Procura a Napoli"

Pdl alla carica contro i pm: 'Ispettori in Procura a Napoli'

Terza interrogazione al Guardasigilli: "Intervenga".

ROMA – Anche per quanto riguarda l’inchiesta Lavitola - Tarantini il Pdl fa quadrato intorno al premier e torna alla carica contro la magistratura partenopea. Per la terza volta, infatti, nel giro di pochi giorni, il Pdl torna a pressare il ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma, perché mandi gli ispettori alla Procura di Napoli. Una richiesta arrivata in una nuova interrogazione, firmata da 10 deputati pidiellini, nella quale si chiede che al presidente del Consiglio venga riconosciuto, nell’inchiesta sul caso Tarantini, “il diritto alla difesa” , sul quale, secondo i firmatari dell’interrogazione, si starebbe consumando una “immotivata negazione”. Tale diritto alla difesa, è questa le tesi sostenuta dal Pdl, sarebbe stata negata a Silvio Berlusconi “dalla scelta della Procura di Napoli di citare il premier come semplice persona informata dei fatti”. Al premier, sottolineano Luigi Vitali e gli altri deputati del Pdl (tra i quali compaiono anche i nomi di Francesco Paolo Sisto, Manlio Contento, Enrico Costa, Francesco Fucci, Maurizio Paniz, Enrico Pianetta, Elvira Savino, Salvatore Torris), “deve essere garantita la presenza del difensore, con ogni conseguente facoltà”. In altre parole, se la Procura di Napoli ha riconosciuto che tra l’inchiesta Lavitola – Tarantini e il processo Ruby ci sia un collegamento, e che tale collegamento riguardi anche il procedimento pendente a Bari (quello delle escort), non si può accettare che a Berlusconi venga negato il diritto di essere accompagnato dai propri legali, in quanto ascoltato solo in qualità di “persona informata dei fatti”. Questa presunta violazione, si legge inoltre nel documento inviato al Guardasigilli, “tenuto conto di quanto già accaduto e della delicatezza della vicenda, lancia una luce non rassicurante sul procedimento, con risvolti giudiziari ed effetti politici gravissimi”. Per questo, si chiede al ministro Nitto Palma di “accertare la veridicità dei fatti”, attraverso un’attività ispettiva sull’operato della Procura partenopea. Immediata la replica dei sostituti procuratori di Napoli, che rigettano l’istanza avanzata dai legali di Berlusconi: “Il presidente del Consiglio potrà essere ascoltato solo in qualità di persona informata dei fatti”, quindi come testimone e non come indagato in procedimento connesso, così come chiedono i suoi avvocati difensori. Tale rigetto è agli atti che sono stati depositati innanzi ai giudici del Tribunale del riesame partenopeo.

Tarantini, chiusa inchiesta a Bari. "La Arcuri rifiutò di prostituirsi".

Manuela Arcuri
Bari, 15 set. (Adnkronos) - Sono otto gli avvisi di conclusione delle indagini notificate stamane dallaProcura della Repubblica di Bari, mediante la Guardia di Finanza, nell'ambito dell'inchiesta sul presunto giro di escort che sarebbe stato gestito dall'imprenditore Giampaolo Tarantini.

Nella lista, oltre a quest'ultimo, ci sono il suo amico Massimiliano Verdoscia, il fratello Claudio, la showgirl Sabina Began (nota anche come l'Ape Regina) e un avvocato salentino, Salvatore Totò Castellaneta.

Il periodo di riferimento dell'inchiesta - nella quale sono finite oltre 100 mila intercettazioni telefoniche e ambientali - riguarda in particolare gli anni 2008-2009. Le ipotesi di accusa sono quelle di favoreggiamento della prostituzione e associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Mentre tra le ipotesi di reato non sarebbe configurata quella di corruzione.

Due degli episodi contestati all'imprenditore barese riguardano la show girl Manuela Arcuri . Nel primo caso Tarantini avrebbe compiuto "atti idonei diretti in modo non equivoco a indurre la donna a prostituirsi in favore di Silvio Berlusconi, promettendole che lo stesso l'avrebbe favorita per la conduzione del Festival di Sanremo, non riuscendo a portare a termine il suo proposito a causa del rifiuto" della Arcuri.

Nel secondo caso, "in concorso con un'altra show girl, Francesca Lana", Tarantini avrebbe tentato di indurre alla prostituzione Arcuri "in favore di Silvio Berlusconi prospettandole la possibilita' di un personale interessamento di quest'ultimo, (sollecitato vieppiu' dalla stessa Arcuri), per consentire la partecipazione del fratello a una trasmissione televisiva" ma sono riusciti "a portare a termine il loro proposito per ragioni indipendenti dalla loro volonta'". I fatti si riferiscono rispettivamente al dicembre 2008 e gennaio-febbraio 2009.

Il reato di associazione per delinquere finalizzato alla agevolazione, induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nelle residenze del presidente del Consiglio, ipotizzato dagli inquirenti della Procura di Bari sarebbe stato compiuto in particolare da Tarantini ''promotore e organizzatore dell'associazione, al fine di consolidare il rapporto con Silvio Berlusconi, avviato nell'estate 2008'' per ottenere ''per il suo tramite incarichi istituzionali e allacciare, avvalendosi della sua intermediazione, rapporti di tipo affaristico con i vertici della Protezione civile, di Finmeccanica spa, di societa' a quest'ultima collegate, di Infratelitalia spa ed altre societa'''.
Continua ...