Registrazione con la voce di Fassino «abbiamo una banca», il premier rischia il processo col fratello
Il premier Silvio Berlusconi (Ansa) |
Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
Il premier Silvio Berlusconi (Ansa) |
TEHERAN – Il deputato iraniano Heshmat Falahat Pishè alludendo al ruolo chiave dell’Egitto nel mondo islamico ha affermato che la chiusura dell’ambasciata israeliana al Cairo scatenerà una ondata in tutti i paesi islamici. Secondo il membro della commissione Esteri e sicurezza nazionale del Parlamento iraniano (Majles), l’Egitto ora è la punta della freccia del mondo islamico e l’interruzione delle relazioni diplomatiche tra Egitto e Israele porterà a simili conseguenze in tutti gli altri paesi islamici della regione. Falahat Pishè ha anche lanciato un monito spiegando che l’Occidente e le lobby sioniste stanno cercando di fare di tutto per impedire che il risveglio islamico nella regione possa portare ad effettivi cambiamenti geopolitici ai danni del regime israeliano.
Serena Dandini durante la prima puntata di Parla con me (2010)
I genitori di due baby bulle devono fronteggiare i provvedimenti del giudice
Pagheranno per non aver educato e ben vigilato sulle figlie. Oppure verrà loro pignorata la casa. Questo l’epilogo di una storia che ha quasi dieci anni, e che oggi il Corriere della Sera racconta con dovizia di particolari:
Valeria e Sara, due amiche quindicenni, prendono a calci e pugni Federica, una ragazzina di 13 anni, colpevole solo di averle guardate insistentemente. «Un episodio spiacevole — sottolinea l’avvocato Giovanni Grillo, legale della vittima — che comunque mi auguro possa servire da monito a tutti quei giovani che pensano di poter liberamente prevaricare, molestare e offendere i propri coetanei, solo perché sono tanti e più forti». La vicenda avviene ai giardinetti pubblici di via Falconi, a Crescenzago, periferia nord-est di Milano, vicino al San Raffaele. Valeria e Sara, che appartengono ai «gabber », la baby gang che si scatena in stadi e discoteche, la nuova tribù dei giovanissimi che balla con il ciuccio in bocca, prendono a schiaffi e pugni Federica, ricoverata in ospedale con 15 giorni di prognosi. E, dopo le botte la rapinano del telefonino. Scattano le indagine e la denuncia alle due baby bulle «per rapina aggravata». E da allora, cause e udienze, avvocati e giudici.Il Gip di Milano dispone l’imputazione coatta per l’intercettazione tra Fassino e Consorte.
Il Gip di Milano Stefania Donadeo ha disposto l’imputazione coatta per Silvio Berlusconi nell’ambito della vicenda sul passaggio di mano dell’intercettazione tra Fassino e Consorte nell’inchiesta Bnl-Unipol.
LA STORIA – Scrive il Corriere, che con Luigi Ferrarella è il primo a riportare la notizia:
L’intercettazione, captata il 17 luglio, in quel dicembre 2005 era segreta nel senso che non soltanto non era ancora depositata agli atti (lo sarebbe stata solo molti mesi dopo), e neppure era trascritta o anche solo riassunta in brogliacci, ma esisteva esclusivamente come file audio nei computer della Guardia di Finanza, dei pm milanesi dell’inchiesta Antonventa/Unipol, e dell’azienda privata «Research control system» che per conto della Procura aveva svolto in estate le intercettazioni. Proprio l’allora suo amministratore, Roberto Raffaelli, dopo aver a lungo negato, nell’estate ammise di aver trafugato e portato un computer con l’audio della telefonata nella villa di Arcore a Silvio e a Paolo Berlusconi, alle 7 di sera della vigilia di Natale 2005 in un incontro organizzato tramite un ex socio di Paolo, l’imprenditore Fabrizio Favata. Il 10 giugno scorso in udienza preliminare Raffaelli aveva patteggiato 20 mesi, Favata era stato condannato a 2 anni e 4 mesi e a risarcire Fassino con 40.000 euro per i danni morali, Paolo Berlusconi era stato rinviato a giudizio. Il giudice Donadeo aveva invece convocato una apposita udienza per approfondire la richiesta di archiviazione proposta dai pm per il premier, e si era riservata la decisione. Ora ha sciolto la riserva, respingendo l’archiviazione e ordinando alla Procura di chiedere a un altro gip il rinvio a giudizio di Berlusconi per concorso nella rivelazione di segreto d’ufficio.
LE RICHIESTE DEI PM – I Pm avevano chiesto tutt’altro :in effetti le notizie di stampa che ricostruiscono la vicenda raccontano tutto un altro scenario per la vicenda Unipol a casa Berlusconi.
Continua ...
http://www.giornalettismo.com/archives/148215/un-altro-processo-per-silvio/