giovedì 15 settembre 2011

Tarantini, chiusa inchiesta a Bari. "La Arcuri rifiutò di prostituirsi".

Manuela Arcuri
Bari, 15 set. (Adnkronos) - Sono otto gli avvisi di conclusione delle indagini notificate stamane dallaProcura della Repubblica di Bari, mediante la Guardia di Finanza, nell'ambito dell'inchiesta sul presunto giro di escort che sarebbe stato gestito dall'imprenditore Giampaolo Tarantini.

Nella lista, oltre a quest'ultimo, ci sono il suo amico Massimiliano Verdoscia, il fratello Claudio, la showgirl Sabina Began (nota anche come l'Ape Regina) e un avvocato salentino, Salvatore Totò Castellaneta.

Il periodo di riferimento dell'inchiesta - nella quale sono finite oltre 100 mila intercettazioni telefoniche e ambientali - riguarda in particolare gli anni 2008-2009. Le ipotesi di accusa sono quelle di favoreggiamento della prostituzione e associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Mentre tra le ipotesi di reato non sarebbe configurata quella di corruzione.

Due degli episodi contestati all'imprenditore barese riguardano la show girl Manuela Arcuri . Nel primo caso Tarantini avrebbe compiuto "atti idonei diretti in modo non equivoco a indurre la donna a prostituirsi in favore di Silvio Berlusconi, promettendole che lo stesso l'avrebbe favorita per la conduzione del Festival di Sanremo, non riuscendo a portare a termine il suo proposito a causa del rifiuto" della Arcuri.

Nel secondo caso, "in concorso con un'altra show girl, Francesca Lana", Tarantini avrebbe tentato di indurre alla prostituzione Arcuri "in favore di Silvio Berlusconi prospettandole la possibilita' di un personale interessamento di quest'ultimo, (sollecitato vieppiu' dalla stessa Arcuri), per consentire la partecipazione del fratello a una trasmissione televisiva" ma sono riusciti "a portare a termine il loro proposito per ragioni indipendenti dalla loro volonta'". I fatti si riferiscono rispettivamente al dicembre 2008 e gennaio-febbraio 2009.

Il reato di associazione per delinquere finalizzato alla agevolazione, induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nelle residenze del presidente del Consiglio, ipotizzato dagli inquirenti della Procura di Bari sarebbe stato compiuto in particolare da Tarantini ''promotore e organizzatore dell'associazione, al fine di consolidare il rapporto con Silvio Berlusconi, avviato nell'estate 2008'' per ottenere ''per il suo tramite incarichi istituzionali e allacciare, avvalendosi della sua intermediazione, rapporti di tipo affaristico con i vertici della Protezione civile, di Finmeccanica spa, di societa' a quest'ultima collegate, di Infratelitalia spa ed altre societa'''.
Continua ...

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