martedì 28 giugno 2011

Rho, cardiologo muore d'infarto dopo intervento per salvare paziente


Vincenzo Capacchione, 49 anni, aveva risposto alla chiamata nonostante fosse a casa febbricitante.

Vincenzo capacchione
ROMA - Un cardiologo del servizio di Emodinamica dell'ospedale di Rho, Vincenzo Capacchione, 49 anni, è morto sabato scorso dopo aver risposto a una chiamata per un intervento urgente, nonostante non fosse in buone condizioni di salute.

Capacchione quel giorno «si trovava a casa in stato febbrile - spiegano dall'ospedale - seppure in reperibilità, per non lasciare scoperta un'eventuale urgenza. Fatto che si è verificato. Dopo essersi recato in ospedaleil dottor Capacchione ha effettuato un intervento di angioplastica su un paziente salvandone la vita. Finita l'operazionesi è accasciato a terra privo di sensi». Un malore che lo stesso medico aveva segnalato come «uno strano dolore al petto», presumibilmente un infarto.

«Quando arrivano notizie di questo genere - commenta Ermenegildo Maltagliati, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Salvini di Garbagnate Milanese, a cui afferisce il presidio di Rho - è sempre difficile trovare le parole giuste. Lo è ancora di più quando l'età del collega che ci lascia è così giovane e quando a casa lascia tre figli piccoli e una moglie. Se poi a questo si aggiunge il fatto che Vincenzo Capacchione facesse parte di un team di tre medici emodinamisti che ogni giorno, tra mille difficoltà, ha il compito di salvare la vita alle persone, davvero non si trovano le parole. Posso però affermareche uomini come Capacchione, per il loro quotidiano impegno, per il loro altruismo e per la loro dedizione, danno lustro alle istituzioni per cui lavorano. E di questo, io in primo luogo, e tutti noi colleghi, gliene saremo sempre grati».

La vicenda ricorda un caso analogo, avvenuto un anno fa al Cardarelli di Napoli, il 27 giugno 2010. Filippo Minieri era primario del reparto di chirurgia endovascolare dell'ospedale, ed è morto per infarto dopo un turno di 11 ore consecutive. In quella occasione l'Ordine dei medici di Napoli aveva chiesto di «rivedere i carichi di lavoro dei medici per evitare altre tragedie».

Unipol rischia il crollo in Borsa caccia al socio che ha venduto le azioni - di VITTORIA PULEDDA


Ancora una giornata "no" per Unipol in Borsa. Al suono finale della campanella, la perdita è stata pari al 4% ma in mattinata il titolo ha vissuto momenti ben peggiori: pochi minuti dopo le 10, Unipol ha vissuto uno scivolone che l'ha mandata in asta di volatilità quando ha toccato una perdita del 9,67%. Una mezz'ora dopo, c'è stato un altro forte calo. E in effetti, a guardare il grafico dei volumi scambiati oltre che quello dei prezzi, si vede che due ordini, da quasi un milione e mezzo di pezzi il primo, intorno al milione e quattro di pezzi il secondo (circa alle 10.40 queest'ultimo) hanno mandato ko il titolo. Da quel momento in poi è cominciato il recupero, che ha portato il titolo a perdere grosso modo il 2,7% rispetto al giorno prima anche se poi in finale un nuovo ordine (di poco meno di un milione di pezzi) ha riportato di nuovo giù le quotazioni di Unipol, che alla fine hanno segnato un prezzo di riferimento di 0,3456 euro. Dunque, scambi forti ma non stratosferici: a fine giornata i volumi sono stati pari a 14,8 milioni di pezzi, il doppio del giorno prima ma con punte già toccate in passato.
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http://www.repubblica.it/economia/2011/06/28/news/il_caso_28_giugno-18364373/

M.O.: FREEDOM FLOTILLA IN DIFFICOLTA' FRA MINACCE E SABOTAGGI (IL PUNTO)

(ASCA-AFP) - Atene, 28 giu - Il governo israeliano starebbe facendo pressioni sulle autorita' portuali greche per impedire la partenza delle imbarcazioni della ''Freedom Flotilla 2'' dal porto del Pireo prevista per questa settimana.

Secondo un'attivista statunitense interpellata dall'AFP, gli israeliani avrebbero fra l'altro presentato un esposto alle autorita' marittime della Grecia sostenendo che uno dei vascelli, la statunitense Audacity of Hope, non sarebbe in gredo di affrontare il mare. ''Una falsita' assoluta, ma purtroppo le autorita' greche ci stanno facendo perdere del tempo per controllare'', ha aggiunto la fonte.

Un'altra nave del convoglio diretto a Gaza con un carico di aiuti umanitari e' stata sabotata nel porto greco del Pireo. Si tratta del battello Juliano, che secondo gli attivisti potra' comunque tornare a navigare entro un paio di giorni.

C'e' tensione anche per il timore che l'esercito israeliano possa reagire in modo eccessivo, dopo le parole del ministro degli Esteri, Avigdor Liebermann, uno dei falchi del governo di Tel Aviv, secondo il quale a bordo della Flotilla vi sarebbero attivisti che ''hanno legami con il terrorismo'' e che ''sono volutamente alla ricerca di violenza e spargimenti di sangue per le telecamere, ma credo che saremo in grado di affrontarli''.
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http://www.asca.it/news-M_O___FREEDOM_FLOTILLA_IN_DIFFICOLTA__FRA_MINACCE_E_SABOTAGGI_(IL_PUNTO)-1030191-BRK-.html

Quote rosa? Per le aziende sì: per la politica no


Approvato il DDL anche alla Camera: grandi festeggiamenti per lo storico evento. Ma nella Pubblica Amministrazione cambia pochissimo
Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità, si prende i primi ringraziamenti per l’approvazione del Ddl sulle quote rosa, dopo al Senato, anche alla Camera. “E’ un grande giorno per il paese. Una grande occasione per dimostrare che non siamo una democrazia dimezzata. E’ un testo condiviso, equilibrato, avanzato: mi onoro di averla proposto e portato avanti; è una legge epocale di cui ringrazio tutti: Governo, ministro Carfagna, gruppi parlamentari e le commissioni e le centinaia di donne che mi hanno sempre sostenuta”, dice Lella Golfo, deputata PdL che ha presentato il testo insieme alla PD Alessia Mosco. Con la doppia approvazione delle Camere, ora la modifica alla disciplina delle società commerciali che impone alle società private il riparto dirigenziale a favore dell’Italia femminile è realtà.
LE MODIFICHE – Il testo, di due soli articoli, va a modificare come abbiamo detto una normativa precedente, aggiungendo due commi-bis. 1.
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Comunisti un po’ leghisti: “L’Italia via dall’Europa!”


Il gruppo di Marco Rizzo rispolvera un vecchio adagio anti-imperialista
Comunisti-Sinistra Popolare sono un gruppo creatosi da una scissione a sinistra del PDCI, il Partito dei Comunisti Italiani di Oliviero Diliberto: fanno capo a Marco Rizzo, già capogruppo alla Camera della frazione dei Comunisti. Insomma, rossi duri e puri che non rinunciano alla falce e al martello. E, a quanto pare, nemmeno all’anti-Europeismo.
VIA DALL’EUROPA! – Oggi la direzione centrale del movimento comunista ha approvato un ordine del giorno che chiede formalmente all’Italia di abbandonare Bruxelles e l’Unione Europea. Il percorso per la costruzione del novello Partito Comunista in Italia, hanno scelto i delegati comunisti, passa senza dubbio per la forte sottolineatura di una piattaforma anti-imperialista.
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E Tremonti dichiarò guerra alle badanti



Il governo annuncia la stretta sulle pensioni di reversibilità a vedove e vedovi sposati da poco
Stretta sulle pensioni di reversibilità se a beneficiarne sono giovani vedove e vedovi sposati da poco all’anziano defunto. E’ una delle novità emerse dalla bozza della manovra. Una norma, subito ribattezzata anti-badante, che dovrebbe arginare il fenomeno dei matrimoni di interesse e ridurre il peso sulle casse previdenziali.
ANNI E DIFFERENZE D’ETA’ – Il presupposto è che il matrimonio sia stato contratto fra un ultrasettantenne e la differenza d’età con il coniuge più giovane sia superiore a vent’anni. In questo caso, a partire dal primo gennaio del 2012, l’aliquota percentuale della pensione a favore del coniuge superstite è ridotta del 10% ‘in ragione di ogni anno di matrimonio con il dante causa mancante rispetto al numero 10′. Traduzione: dieci anni di matrimonio mettono il coniuge piu’ giovane al sicuro dai tagli, ogni anno in meno vale un taglio del 10% della pensione. Il giovane coniuge salva intatta la pensione di reversibilita’ se ha a carico ‘figli di minore eta’, studenti, ovvero inabili’. La disposizione rientra fra i provvedimenti sostenuti dalla Lega Nord. In Commissione Lavoro della Camera è stata presentato un Pdl, primo firmatario Matteo Bragantini (Ln), che ha lo stesso obiettivo della disposizione contenuta in Manovra: porre limiti alle pensioni di reversibilita’ troppo facili. Dalla Commissione Lavoro e’ ora uscito un testo unificato e si e’ cominciato a votare gli emendamenti. ‘Il nostro testo partiva da altri presupposti’ afferma Bragantini. Ad esempio occorrevano almeno 66 anni per il pensionato defunto e la pensione veniva sospesa al giovane coniuge fino a quando a sua volta non avrebbe raggiunto l’eta’ pensionabile. ‘Ma la ratio e’ lo stesso della norma che sarebbe contenuta nella bozza della manovra’. ‘Su questo tema – ha proseguito Bragantini – abbiamo trovato d’accordo i sindacati della Cisl e dell’Ugl, mentre Cgil e Uil erano d’accordo sul principio ma non condividevano i criteri usati nel testo’.
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Usa: 20 mld per 'climatizzare' soldati

(ANSA) - NEW YORK - Il Pentagono spende ogni anno oltre 20 miliardi di dollari in Iraq e Afghanistan per garantire l'aria condizionata ai suoi soldati. E' quanto ha denunciato alla National Public Radio il generale Steven Anderson, un generale di brigata appena ritiratosi che è stato capo della logistica in Iraq sotto il generale David Petraeus. Secondo Anderson mantenere al fresco le tende delle truppe costa 20,2 miliardi di dollari, più di quanto gli Usa spendono all'anno per il bilancio della Nasa.

Congo: Onu prolunga missione caschi blu

(ANSA) - NEW YORK - Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha esteso di un anno il mandato della missione dell'Onu nella Repubblica democratica del Congo (Rdc, Monusco), prorogandola fino al 30 giugno 2012. La decisione e' stata presa all'unanimita'. I Caschi Blu dovranno, tra l'altro, vigilare sull'andamento delle elezioni di novembre. Nella risoluzione si chiede a Kinshasa di ''assicurare che il processo elettorale sia libero, onesto, credibile, trasparente, pacifico e tempestivo''.

Libia: Germania fornira' armi alla Nato

(ANSA) - BERLINO - La Germania fornira' alla Nato componenti per la fabbricazione di bombe e altro materiale bellico per aiutare l'Alleanza Atlantica contro la Libia: lo ha detto il ministro della Difesa, Thomas de Maiziere. ''Abbiamo ricevuto una richiesta dell'agenzia della Nato responsabile per la logistica, la Namsa, e ho deciso di rispondere positivamente'', ha detto. Una 'concessione' a fronte del controverso 'no' del governo tedesco a una partecipazione diretta alla missione militare in Libia.

Afghanistan: fugge capo Banca centrale

(ANSA) - KABUL - Il governatore della Banca centrale afghana e' scappato negli Stati Uniti in seguito a uno scandalo finanziario e, da quanto si e' appreso da fonti giornalistiche, e' ricercato dalla polizia per una frode legata alla Kabul Bank, la piu' grande banca privata del Paese. Kabul ha confermato la fuga di Abdul Qadir Fitrat in connessione con un'inchiesta giudiziaria su presunte irregolarita' nel suo operato ai vertici dell'istituto finanziario.

Mafia: caso Ciancimino, Csm convoca procuratori Messineo e Lari

Roma, 28 giu. (Adnkronos) - La prima Commissione del Consiglio superiore della Magistratura, dopo l'audizione del procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, il 17 maggio scorso, ascoltera' nei prossimi giorni, rispettivamente il 4 e 5 luglio, i procuratori capo di Palermo, Francesco Messineo, e di Caltanissetta, Sergio Lari in relazione ai contrasti tra le procure siciliane sulla gestione di Massimo Ciancimino.

Parmalat, Francesco Tatò nominato nuovo presidente. Il cda sarà in carica un anno

Parma, 28 giu. - (Adnkronos/Ign) - Francesco Tatò è il nuovo presidente del cda di Parmalat. E' stato proposto dalla lista Lactalis che ha ottenuto la maggioranza dei voti nell'assemblea per il rinnovo delconsiglio di amministrazione del gruppo di Collecchio che si è svolta oggi nella sede degli industriali della città ducale. Presente il 46,79% del capitale sociale.
Con il 62,77% dei voti in sala, la lista Lactalis si è aggiudicata nove consiglieri nel cda. Ovvero Antonio Sala, Francesco Tatò (eletto presidente con il 61,97% dei voti), Marco Reboa, Riccardo Zingales, Francesco Gatti, Daniel Jaouen, Marco Jesi, Ferdinando Grimaldi Gualtieri e Olivier Savary. Entrano in consiglio anche due di Assogestioni (ha raggiunto il 34,45% dei voti): Gaetano Mele e Nigel Cooper. La lista dei fondi Skagen, MacKenzie e Zenit ha ottenuto invece lo 0,015% dei voti.
Approvata anche la proposta di Lactalis di stabilire in un anno la durata del nuovo consiglio con il 62,085% del capitale sociale presente che ha votato a favore.
Prima delle votazioni, prendendo la parola nel corso dell'assemblea, l'ad del colosso del latte Enrico Bondi ha ringraziato "per le attestazioni di stima" aggiungendo che "oggi comincia un nuovo cammino che spero sia fruttuoso e pieno di successi". Bondi ha anche detto di essere stato "contattato" da Lactalis. Questa, ha spiegato, "mi ha proposto la candidatura nella sua lista come capolista, ma ho ritenuto che non ci fossero le condizioni per accettare tale offerta". Relativamente ai dividendi, Bondi ha dichiarato che "i fondi che ci hanno sostenuto in questi anni hanno incassato 1 mld di dividendi in 4 anni".
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Finanza/Parmalat-Francesco-Tato-nominato-nuovo-presidente-Il-cda-sara-in-carica-un-anno_312182851415.html

Sanità, dal 2012 arriva ticket da 10 e 25 euro su pronto soccorso


Si pagheranno per le prestazioni di assistenza specialistica e sui

"codici bianchi", stanziati 486,5 milioni per il 2011.

Roma, 28 giu. (TMNews) - Stop al pagamento del ticket sanitario fino alla fine dell'anno. Dal 2012, invece, se non interverranno altre proroghe, si tornerà a pagare il balzello da 10 euro sulle visite specialistiche e il pronto soccorso. E' quanto prevede la bozza della manovra economica del governo.

Per evitare l'introduzione del ticket nel 2011 verranno stanziati 486,5 milioni, ma a partire dal primo gennaio 2012 "sono confermate le disposizioni" della Finanziaria per il 2007 che istituiva un ticket di 10 euro per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di 25 euro per i "codici bianchi" di pronto soccorso.

MINORI: AIART, CHIUDERE TRASMISSIONE 'TAMARREIDE'

(ASCA) - Roma, 28 giu - ''Ieri sera ancora una squallida puntata di 'Tamarreide'. Alla nostra associazione sono giunte centinaia di proteste contro un programma insulso, squallido, scurrilita', insulti e parolacce, con protagonisti vuoti e disperati, che forse non sanno nemmeno che 'Tamarro' vuol dire rozzo, cafone. L'Aiart, che ha incaricato il suo legale di verificare se esistono gli estremi per un ricorso alla Procura della Repubblica, chiede ad Italia1 di chiudere subito il programma''. Lo afferma Luca Borgomeo, presidente dell'associazione di telespettatori cattolici Aiart.

''L'Aiart suggerisce agli inserzionisti pubblicitari, i cui spot sono mandati in onda nelle pause pubblicitarie di Tamarreide, di considerare che spesso i telespettatori 'collegano', piu' o meno involontariamente, programmi a spot.

Nel caso di Tamarreide e' fuori di dubbio che i prodotti pubblicizzati non sono messi in... buona luce, neutralizzando forse l'effetto pubblicitario. Purtroppo a Mediaset non si rendono conto che programmi tanto spregevoli hanno effetti negativi specialmente sui minori''.

Caso Scazzi, indagata una deputata PdL


L’accusa è concorso in falso per Melania Rizzoli e Cristiana Lodi, la giornalista che intervistò zio Michele Misseri
Si arricchiscono di due imputate che difficilmente si sarebbero potute immaginare coinvolte nel casoScazzi il fascicolo della procura di Taranto sulla morte della giovane Sarah di Avetrana: hanno ricevuto un avviso di garanzia per concorso in falso la deputata del PdL Melania Rizzoli e la giornalista di LiberoCristiana Lodi. L’accusa è di essere penetrate in maniera fraudolenta nel carcere in cui si trovava detenuto lo zio di Sarah, Michele Misseri, per un colloquio che sarebbe poi diventato un’intervista non autorizzata.
INDAGATE – Una vera e propria frode, appunto, con la deputata che usufruisce dei suoi diritti di ispezione alle carceri per entrare nella casa circondariale, portandosi appresso la giornalista del quotidiano di Maurizio Belpietro presentandola come una sua collaboratrice; in realtà, la Lodi era lì per ascoltare il colloquio fra la Rizzoli e Misseri trasformandolo in un’intervista mai concessa e però regolarmente pubblicata su Libero del 15 febbraio scorso. Ora sono entrambe indagati, come afferma “Il nuovo Quotidiano di Puglia”.
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Gnam Gnam.

foera di ball!


Di Pietro presenta contro-manovra

(ANSA) - ROMA - Riduzione dei costi della politica e delle spese ordinarie delle pubbliche amministrazioni e misure fiscali,accompagnate da un piano quadriennale straordinario per ridurre lo stock del debito per 95 miliardi di euro e da un piano per le liberalizzazioni,sulla scia di quanto propone l'Antitrust: sono le linee guida della 'Contromanovra'che il leader dell'Idv Di Pietro ha presentato,con l'obiettivo di azzerare il deficit entro il 2014 di ridurre i carichi fiscali su imprese e famiglie.

Costi e utilità della linea Torino-Lione. I No Tav stanno facendo un favore a tutt’Italia


Costi e utilità della linea Torino-Lione. I No Tav stanno facendo un favore a tutt’Italia

I No Tav della Val di Susa stanno facendo un favore – un gran favore – a tutt’Italia. Ora si parla di aprire urgentemente il cantiere della linea ferroviaria Torino-Lione per non perdere i fondi europei, e trovo scandaloso che maggiori media e istituzioni varie descrivano il movimento come un frutto della sindrome Nimby (not in my back yard, ovvero: la linea ferroviaria fatela pure, ma lontano da casa mia), o come figlio di un irragionevole quanto bucolico “come era verde la mia valle”.
La Val di Susa è bruttissima, parola di torinese, e infatti i valsusini non difendono un presunto paesaggio incontaminato. Si battono contro il peccato originale della Tav Torino-Lione, cioè contro il fatto che è assolutamente inutile e che secondo i più aggiornati calcoli costerà, per la sola parte di competenza italiana, 15-20 miliardi di euro. Il triplo di quell’altra assurda inutilità chiamata ponte di Messina.
Vi sento già obiettare: ah, ma ci sono i fondi europei! Non fatemi ridere. L’Italia, per ricevere 6 milioni e rotti di finanziamenti Ue, ne estrarrà 25 volte tanti dalle nostre tasche.
Soldi che – soprattutto in tempi di crisi – potrebbero essere spesi molto meglio. Asili nido, scuole, ospedali… Qualcuno vuole continuare l’elenco?
Dicevo che il treno superveloce Torino-Lione è inutile. Infatti esiste già la linea ferroviaria del traforo del Frejus che collega Torino alla Francia passando dal la Val di Susa.
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Basi Usa e Israele sotto tiro missili Iran


Basi Usa e Israele sotto tiro missili Iran
TEHERAN - Oggi nel corso delle esercitazioni, soprannominate il Grande Profeta (Saw), 14 missili di diverso tipo sono stati lanciati dalle unita' dei Guardiani della Rivoluzione Islamica. Come i missili a lunga gittata Sejjil che hanno un raggio d’azione di oltre 2000 chilometri.
Riferendosi al fatto che l'esercitazione, nel secondo giorno di prove tecniche, si e' svolta a puro scopo difensivo, un portavoce dei Pasdaran - citato dalla Fars News - ha comunque tenuto a sottolineare che "La portata dei nostri missili è stata regolata sulle basi americane nella regione, oltre che quelle israeliane nella Palestina occupata".
Il missile lanciato dai Guardiani della Rivoluzione islamica, in grado di percorrere la maggiore distanza è il terra-terra Shahab III, che arriva a viaggiare per circa 2000 km. La distanza tra Teheran e Tel Aviv e' di circa 1500. Un programma che comunque, ha assiucrato la fonte, non ha assolutamente niente a che vedere con l'eventuale fabbricazione di ordigni atomici. Nella seconda giornata di esercitazioni difensive l'Iran ha sparato in tutto 14 missili, di cui 4 a medio raggio ( Shahab 1e2) uno a lungo raggio (lo Shahab 3) e nove Zelzal, di gittata decisamente minore. Secondo i Pasdaran, missili come quelli lanciati oggi sarebbero in grado di centrare anche le basi USA in Afghanistan.

Ciancimino, contrasti tra procure Il Csm convoca Messineo e Lari


Ciancimino, contrasti tra procure

Prosegue l'istruttoria di Palazzo dei marescialli. Lo scopo è accertare se le difformità tra i due uffici sono fisiologici o hanno superato il livello di guardia


ROMA. Va avanti l'istruttoria del Csm sui contrasti tra le procure di Palermo e Caltanissetta sulla gestione di Massimo Ciancimino. Dopo aver ascoltato il 17 maggio scorso il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, la Prima Commissione di Palazzo dei marescialli ha deciso ora di convocare i capi delle procure di Palermo, Francesco Messineo, e di Caltanissetta, Sergio Lari: il primo sarà ascoltato il 4 luglio, il secondo il giorno dopo.   
Ad aprile Grasso aveva riunito a Roma i pm dei due uffici giudiziari, proprio nel tentativo - aveva spiegato al Csm - di superare i contrasti sorti tra le due procure per la volontà di ciascuna di procedere nella massima riservatezza; volontà che aveva reso difficile anche lo svolgimento dei suoi compiti di coordinamento, visto che soprattutto da parte della procura di Palermo non gli venivano trasmessi gli atti. Il vertice era stato utile: l'intesa raggiunta per ora sembra reggere, aveva riferito ancora Grasso al Csm, spiegando che tra i due uffici c'era stato anche uno scambio di carte.    
Lo scopo dell'indagine della Prima Commissione, competente sui trasferimenti d'ufficio dei magistrati, è accertare se i contrasti tra i due uffici sono fisiologici o se hanno superato il livello di guardia. Sulla vicenda sono in corso accertamenti anche da parte del procuratore generale della Cassazione Vitaliano Esposito, titolare con il ministro della Giustizia dell'azione disciplinare nei confronti dei magistrati. 

Roma, trasporto pubblico. Regia di Bisignani dietro il “risanamento” Atac


L’ex ad dell’Atac era stato scelto dall’uomo della P4, contro la volontà di Alemanno, per fargli scrivere il nuovo piano industriale, che prevede nuovi costi per il Comune. In consiglio comunale l’opposizione lotta per salvare il patrimonio immobiliare dell’azienda. Ad agosto chiuderà la metro A, ma l’Atac e il Comune lo tengono nascosto ai cittadini.
Maurizio Basile, l’ex amministratore delegato dell’Atac, la municipalizzata romana del trasporto pubblico, era un uomo di Bisignani. Fu Bisignani che Basile ringraziò dopo essere stato nominato. E appena dopo il comunicato di Alemanno, Luigi Bisignani chiamò il nuovo ad per congratularsi: “Ti ha fatto una pompa pazzesca!”. A Bisignani, Basile ha continuato per mesi a riferire ogni mossa. I due hanno discusso tra loro persino la nomina del capo di gabinetto di Alemanno, che Bisignani non ha mancato di voler condizionare.

Poi, a fine novembre, è scoppiato lo scandalo Parentopoli. Un colpo durissimo per Alemanno. Basile ha raccontato al telefono che il sindaco l’ha quasi costretto a rilasciare un’intervista per difendere l’immagine della giunta. Ma non basta, lo scandalo fa il giro dell’Italia e finisce in prima pagina su tutti i quotidiani nazionali. La tenuta della giunta è in pericolo: a gennaio, per provare a recuperare un po’ di credibilità, Alemanno tenta un rimpasto di giunta disperato, sostituendo l’assessore alla mobilità e mescolando un po’ le nomine tra gli altri.
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L’Italia come le cene di Arcore un “bordello”


Nel corso dell’udienza preliminare sul Ruby gate, i Pm Forno e Sangermano hanno definito “bordello”, “il sistema strutturato per fornire ragazze disponibili a prostituirsi” a Silvio Berlusconi, ed hanno chiesto al Gup Maria Grazia Domanico di rinviare a giudizio Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede.
Se ci sono delle responsabilità penali verranno accertare dai giudici di Milano, sicuramente quello che già appare chiaro è lo squallore che emerge dalle cene che avvenivano ad Arcore che è pari allo squallore che emana la classe dirigente che amministra il nostro paese.
L’Italia berlusconiana è un’Italia che si basa su persone come Nicole Minetti, divenuta consigliera regionale della Lombardia solamente perché prossima agli interessi del Presidente del Consiglio, è stata cooptata direttamente dal potere in virtù delle liste elettorali bloccate.
Emilio Fede rappresenta il servilismo diffuso, la comunicazione falsata, è il prototipo della folta schiera di yesman di Palazzo Chigi che impongono all’orchestrina di suonare anche se la nave sta per affondare.
Lele Mora, in questi giorni agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta, incarna la figura dell’impresario che con la sua schiera di nani e ballerine ha tentato di incantare e distrarre non solamente il Cavaliere ma anche l’intero pubblico italiano.
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