martedì 28 giugno 2011

Roma, trasporto pubblico. Regia di Bisignani dietro il “risanamento” Atac


L’ex ad dell’Atac era stato scelto dall’uomo della P4, contro la volontà di Alemanno, per fargli scrivere il nuovo piano industriale, che prevede nuovi costi per il Comune. In consiglio comunale l’opposizione lotta per salvare il patrimonio immobiliare dell’azienda. Ad agosto chiuderà la metro A, ma l’Atac e il Comune lo tengono nascosto ai cittadini.
Maurizio Basile, l’ex amministratore delegato dell’Atac, la municipalizzata romana del trasporto pubblico, era un uomo di Bisignani. Fu Bisignani che Basile ringraziò dopo essere stato nominato. E appena dopo il comunicato di Alemanno, Luigi Bisignani chiamò il nuovo ad per congratularsi: “Ti ha fatto una pompa pazzesca!”. A Bisignani, Basile ha continuato per mesi a riferire ogni mossa. I due hanno discusso tra loro persino la nomina del capo di gabinetto di Alemanno, che Bisignani non ha mancato di voler condizionare.

Poi, a fine novembre, è scoppiato lo scandalo Parentopoli. Un colpo durissimo per Alemanno. Basile ha raccontato al telefono che il sindaco l’ha quasi costretto a rilasciare un’intervista per difendere l’immagine della giunta. Ma non basta, lo scandalo fa il giro dell’Italia e finisce in prima pagina su tutti i quotidiani nazionali. La tenuta della giunta è in pericolo: a gennaio, per provare a recuperare un po’ di credibilità, Alemanno tenta un rimpasto di giunta disperato, sostituendo l’assessore alla mobilità e mescolando un po’ le nomine tra gli altri.
Continua ...

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