Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
mercoledì 30 novembre 2011
Tagli servizi,sit-in addetti Parlamento
(ANSA) - ROMA - Sit-in di protesta davanti a Montecitorio dei dipendenti di Milano 90, un'azienda che fornisce servizi (mensa, bar, lavanderia, accoglienza, pulizia tra gli altri) alla Camera e al Senato. I lavoratori protestano contro l'avvio delle procedure di licenziamento di 350 di loro su 530 complessivi, secondo quanto rende noto l'Usb. ''Non e' ammissibile scaricare solo sui lavoratori i tagli ai costi della politica'', si legge nella nota. Usb ha proclamato uno sciopero per l'intera giornata.
Iran, Terzi: ''Stiamo valutando la chiusura della nostra ambasciata a Teheran''
Al termine della sua audizione davanti alle Commissioni Esteri del Parlamento, Terzi spiega di avere "già dato disposizione di convocare quanto prima l'ambasciatore iraniano per chiedere spiegazioni e garanzie su quello che le autorità iraniane prevedono per il futuro della sicurezza del corpo diplomatico a Teheran".
Gran Bretagna ferma, il più grande sciopero da 30 anni
LONDRA – Due milioni di lavoratori del pubblico impiego si asterranno oggi dal lavoro per scioperare contro la riforma delle pensioni e le nuove misure di austerità che il governo di David Cameron vuole introdurre in Gran Bretagna.Le nuove misure del governo prevedono un congelamento degli stipendi e un aumento dei contributi pensionistici a carico dei lavoratori, scaricando ulteriormente su di loro le conseguenze della crisi economica. Queste misure, affermano i sindacati, rappresentano “una punizione ingiusta” per i lavoratori, che non sono i responsabili della crisi. Da qui la decisione di indire uno sciopero di 24 ore, con oltre mille manifestazioni in tutto il Paese, che si preannuncia come il più imponente da quello del gennaio del 1979, durante il cosiddetto “Inverno dello scontento”. Le ripercussioni su tutti i servizi pubblici non saranno di poco conto. Si prevede il blocco dei trasporti, con pesanti disagi anche al traffico aereo, l’interruzione dei servizi non urgenti negli ospedali, con l’astensione dal lavoro di 400.000 tra infermieri, assistenti e personale paramedico. Scuole e tribunali rimarranno in maggior parte chiusi.
Iran: irruzione studenti in ambasciata Gb, Rainews24 ed altri media italiani falsificano la verità
TEHERAN – All’indomani dell’irruzione in una sede diplomatica britannica a Teheran, ad opera di un folto gruppo di studenti indignati, i media asserviti e di parte in Italia cercano di raccontare al popolo italiano una versione “falsata” della verità.
Rainews24, nella notizie diffusa la mattina di martedì 30 Novembre, parla dell’irruzione nel compound del governo Gb, del richiamo del personale Gb a Teheran e del fatto che Londra ha definito l’azione degli studenti iraniani “un affronto inaccettabile” del governo iraniano. La rete all news italiana riporta abilmente le minacce del Segretario di Stato Usa Clinton contro l’Iran e poi il fatto che probabilmente l’Ue prenderà provvedimenti contro l’Iran.Rainews però ignora di proposito le seguenti realtà che dimostrano che ciò che è successo a Teheran è solo ed unicamente colpa del governo di Londra:
1) Per settimane le autorità inglesi hanno minacciato di una aggressione militare la Repubblica Islamica dell’Iran. Le autorità iraniane liquidando come “azzardate” queste affermazioni hanno messo in guardia Londra dalle conseguenze che queste dichiarazioni avrebbero potuto causare. Ed infatti gli studenti iraniani, che già negli anni ’80 occuparono l’ambasciata Usa, hanno deciso di protestare contro l’ambasciata britannica; la manifestazione è degenerata ma la domanda è questa: “Cosa dovrebbe fare l’Iran, proibire il diritto a protestare?”.
2) Il Ministero degli Esteri iraniano ha prontamente espresso “rammarico” per l’irruzione nella sede diplomatica.
3) Non e' Londra ad aver richiamato il suo staff da Teheran ma l'Iran che in base ad una legge urgente approvata dal Parlamento ha comunicato nei giorni scorsi che l'ambasciatore Gb e' persona "poco gradito" stabilendo la riduzione del livello delle relazioni con la Gran Bretagna. Forse se lo staff britannico avesse messo in atto piu' velocemente la direttiva del Parlamento iraniano tutto sarebbe stato evitato.
Continua ...
Dimettersi entro l'anno: la tentazione dei parlamentari per evitare i tagli
Molti deputati e senatori starebbero pensando di lasciare prima della fine dell'anno per evitare il nuovo regime, in vigore dal primo gennaio. Ma l'aula dovrebbe dare il via libera alla "fuga di massa"
L'aula della Camera (lapresse)
Dal primo gennaio 2012, infatti, entrerà in vigore il sistema contributivo anche per chi è attualmente in carica. E soprattutto scatterà la nuova norma tagliola: niente assegno per chi ha meno di 60 anni, se si ha più di un mandato alle spalle; mentre chi ha accumulato un solo mandato dovrà attendere addirittura fino ai 65. In particolare sono nel panico quei 350 neoeletti che col nuovo sistema potrebbero rimanere del tutto esclusi dall'assegno: le regole saranno valide solo per l'ultimo anno di legislatura, quando non avranno ancora raggiunto quei 4 anni, sei mesi e un giorno che col vecchio sistema avrebbero garantito la "pensione". A meno che non venga adottata nelle prossime settimane una norma transitoria ad hoc.
Continua ...
http://www.repubblica.it/politica/2011/11/30/news/taglio_dei_vitalizi_rischio_dimissioni_per_evitare_le_nuove_regole-25867472/
Conti in rosso , «Padania» nei guai
Ipotesi per il salvataggio: un «foglio» di 4 pagine e un'edizione online. Ma l'ostacolo potrebbe essere Bossi.
MILANO - L'ironia non potrebbe essere più amara. Proprio mentre la Padania, terra promessa, verrà resuscitata domenica prossima nel rinato parlamento di Vicenza - che sarà presieduto da Roberto Calderoli -, l'altra Padania , quella di carta, corre un rischio altissimo: scomparire, nel giro di pochi giorni, dalle edicole. Al suo posto nascerebbe la testata online di cui si parla da tempo. Che dell'attuale redazione - 24 giornalisti, più quattro in cassa integrazione e due in aspettativa - salverebbe pochissimo. Sono giorni, ormai, che il quotidiano - fondato negli ultimi mesi del 1996 e arrivato regolarmente nelle edicole dall'8 gennaio 1997 - esce privo delle firme di tutti i giornalisti con l'eccezione del caporedattore centrale, Stefania Piazzo.
Il piano ha un solo, possibile, ostacolo: Umberto Bossi. Resta infatti da dimostrare che il «Capo» sia disposto a rinunciare al «suo» giornale. Giusto ieri stava pensando di lanciare una campagna destinata alle famiglie. Ma intanto nel Carroccio è nato un caso diplomatico internazionale. Lunedì scorso lo stato maggiore padano ha ricevuto una delegazione del partito austriaco Bzö, fondato da Jörg Haider dopo aver dato l'addio alla «casa madre» del Fpö. La Padania ha dedicato la sua foto di copertina all'evento, anche perché il leader Josef Bucher è un convinto assertore del «doppio euro», tema che nelle assise vicentine sarà assolutamente centrale. Il problema è che la visita ha messo di malumore l'Fpö proprio nel momento in cui il partito austriaco stava per entrare - come del resto lo Bzö - nell'eurogruppo parlamentare Efd, quello appunto della Lega.
Marco Cremonesi
Il giudice Forleo ritorna al Tribunale di Milano
Era stata trasferita a Cremona per incompatibilità ambientale.
Clementina Forleo (Ansa)
MILANO - Ritorna a Milano il giudice Clementina Forleo, attualmente in servizio presso il Tribunale di Cremona. Lo ha deciso il Consiglio superiore della magistratura, con una sola astensione, approvando la delibera che prende atto dell'ultima decisione del Consiglio di Stato che dà ragione al giudice Forleo. Clementina Forleo era stata trasferita per incompatibilità ambientale dal Csm il 17 settembre del 2008 per aver fatto alcune esternazioni, in particolare nel corso della trasmissione televisiva di Annozero, asserendo che alcuni «poteri forti» avevano concorso alla scalata della Bnl. La delibera approvata mercoledì mattina dal Csm prevede la riassegnazione del giudice Forleo al Tribunale di Milano.
Redazione Milano online
Iran, Londra evacua l'ambasciata Terzi: valutiamo la chiusura della nostra sede
Il segretario di Stato Usa Hillary Clinton contro l'assalto: «Oltraggio alla comunità internazionale»
MILANO - «Stiamo valutando» l'ipotesi di chiudere l'ambasciata italiana a Teheran. Così il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, a margine di un'audizione alla Camera. Il ministro spiega anche che intende «approfondire con i partner europei la linea da seguire».
LONDRA - La Gran Bretagna ha già deciso di evacuare il personale dell'ambasciata a Teheran dopo l'attacco e i saccheggi di martedì. Lo ha confermato il ministero degli Affari esteri di Londra. «A seguito degli avvenimenti di ieri (martedì, ndr) e per garantire la loro sicurezza, i membri del personale sono sul punto di lasciare Teheran», ha dichiarato un portavoce, confermando le informazioni arrivate mercoledì mattina da una fonte diplomatica. Intanto, anche il governo norvegese ha deciso di chiudere la sua sede diplomatica nella capitale iraniana.
CONDANNA USA - Una dura condanna dell'assalto è arrivata dal segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, che ha definito «un affronto» alla comunità internazionale l'attacco all'ambasciata britannica in Iran. «Gli Stati Uniti - ha affermato - condannano questo attacco nei termini più duri possibili». L'assalto all'ambasciata britannica alimenta pesanti dubbi sullo stato di sicurezza delle missioni diplomatiche in Iran. «Siamo pronti a ribadire in ogni modo che possiamo rendere chiaro quanto più forte possibile che i governi hanno il dovere verso la comunità diplomatica di proteggere vite e beni e ci aspettiamo che il governo iraniano lo faccia», ha la aggiunto Clinton. Dal canto suo, il presidente del parlamento iraniano, Ali Larijiani, ha criticato la condanna del Consiglio di sicurezza dell'Onu per l'assalto all'ambasciata britannica. Il metodo del Consiglio di sicurezza Onu - è la convinzione di Larijiani - che ha condannato l'azione degli studenti contro l'ambasciata britannica ma non lo fece quando i corpi speciali inglesi intervennero nell' ambasciata iraniana a Londra occupata da un «gruppo di controrivoluzionari» (nel 1980, ndr), «è ingannevole» e porterà a «instabilità nella sicurezza globale».
Guarda il video:
Indignati: sgombro Occupy L.A., oltre 200 arresti
Los Angeles, 30 nov. (Adnkronos) - Schierando un massiccio dispositivo di forze, ma senza ricorrere alla violenza o all'uso dei gas lacrimogeni, la polizia di Los Angeles ha sgombrato il campo di Occupy L.A., da oltre sette settimane allestito nel parco di fronte alla City Hall. Nell'operazione, scattata subito dopo la mezzanotte, sono stati arrestati 200 manifestanti che non avevano rispettato l'ordine, imposto gia' nella notte tra domenica e lunedi', di sgombrare il parco.
Allarme liquidità, prime ripercussioni allo sportello
Quasi sempre, quello che non può essere detto ufficialmente, ovvero che le banche preferiscono non impegnare la poca liquidità che hanno a disposizione, viene lasciato intendere con sufficiente chiarezza dagli operatori nelle agenzie.
Crisi, in campo le banche centrali Azione congiunta per la liquidità
L'obiettivo di queste azioni, si legge nella nota congiunta, ''e' facilitare gli sforzi nei mercati finanziari e quindi mitigare le restrizioni sull'offerta di credito alle famiglie e alle imprese in modo da contribuire a promuovere l'attivita' economica''.
Toc, toc. La polizia irrompe nei palazzi del potere! Stamane all'alba arrestati due "onorevoli".
CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA
Agenti della polizia di Stato si sono presentati stamani a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria. Gli agenti hanno effettuato una perquisizione negli uffici del consigliere Franco Morelli (PDL), arrestato la scorsa notte su richiesta della Dda di Milano, che è presidente della Commissione consiliare, Bilancio e programmazione economica. L'accusa di corruzione contestata al consigliere regionale è da mettere in relazione alla nomina della moglie del giudice Vincenzo Antonio Giglio, anch'esso arrestato nell'ambito della stessa inchiesta per corruzione e mafia, a commissaria dell'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia.
CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA
Perquisizioni da parte dei carabinieri sono in corso anche nell'ufficio del vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia, Franco Nicoli Cristiani (PDL), arrestato stamani a Brescia per una tangente da 100.000 euro per "ammorbidire" i controlli sullo smaltimento dei rifiuti. I militari si sono presentati in tarda mattinata a Milano al Pirellone, dove l'esponente del Pdl ha i suoi uffici istituzionali al 24/o piano della sede del Consiglio.
QUESTI SIGNORI FINISCONO DIETRO LE SBARRE IN GALERA, MA TUTTAVIA CONTINUERANNO A PERCEPIRE GLI OLTRE DIECIMILA EURO DI STIPENDIO, PIU' ALTRE MIGLIAIA DI EURO MENSILI PER LA LORO FUNZIONE DI PRESIDENTE DI PRESIDENTE DI COMMISSIONE (MORELLI) E DI VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO (NICOLI CRISTIANI).
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