sabato 24 ottobre 2009

Lady D: Francia dovra' risarcire Al Fayed per ritardi indagini

PARIGI - E' stato condannato lo Stato francese dal tribunale di Parigi a pagare 5mila euro di indennizzo al miliardario egiziano, Mohammed al Fayed, per i danni dovuti ai ritardi nelle indagini sulla morte del figlio Dodi e della principessa Diana di Galles. Al Fayed, che difende la tesi dell'omicidio e che aveva chiesto un milione di euro di indennizzo, ha accolto con soddisfazione la sentenza: "Rafforza la mia teoria che i francesi hanno voluto insabbiare la vicenda e nascondere la verita''". (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Lady-Francia-dovra-risarcire-Fayed-ritardi-indagini/24-10-2009/1-A_000056010.shtml

Torino: scontri tra autonomi e polizia, quattro feriti

TORINO - Quattro persone ferite. E' questo il bilancio degli scontri avvenuti oggi pomeriggio fra gruppi di estrema sinistra e forze dell'ordine. Coinvolti anche alcuni esponenti di Casa Pound, formazione di estrema destra e della Lega Nord. Tra i feriti, oltre a una signora di passaggio, c'e' Riccardo Carossa, figlio del consigliere comunale della Lega Nord Mario Carossa, il quale, in piazza Castello, ha difeso, brandendo una cinghia il presidio dei ''Giovani Padani'' che era stato preso d'assalto da circa ottanta autonomi. (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Torino-scontri-tra-autonomi-polizia-quattro-feriti/24-10-2009/1-A_000056079.shtml

Egitto: scontro tra treni, almeno 14 morti

IL CAIRO - Sarebbero almeno quattordici i morti a causa dello scontro di due treni passeggeri a sud-ovest del Cairo. Lo riferiscono fonti locali. (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Egitto-scontro-tra-treni-almeno-morti/24-10-2009/1-A_000056085.shtml

L’ipocrisia del proibizionismo

Si spendono fiumi di parole sull’argomento, si accendono dibattiti violenti che vedono coinvolte le Istituzioni ai livelli più alti, la Magistratura e soprattutto la Chiesa. Si restringe o dilata la dose minima consentita a seconda che il Governo sia di destra o di sinistra ma guai a parlare di legalizzazione: in quel caso levate di scudi bipartisan ed accuse di indegnità morale e collusioni con la delinquenza. I pochi che hanno cercato di proporre una visione alternativa sono stati costretti a gesti clamorosi, come quando Marco Pannella si fece arrestare per aver fumato marijuana in pubblico o, in tempi più recenti Caruso confessò di aver piantato semi di "erba" all’interno della Camera. Ma qualcuno si è mai accorto che il proibizionismo non riguarda il problema della tossicodipendenza e del disagio di tanti giovani ed anzi nemmeno lo sfiora da vicino? Nei tanti anni di lavoro volontario presso centri di recupero per tossicodipendenti ho sentito storie di ogni genere e conosciuto persone di tutti i tipi e di diverse estrazioni sociali; ho gioito per recuperi che sembravano impossibili e pianto persone che non ce l’hanno fatta; ho partecipato al dibattito sul metadone ed assisitito al boom della cocaina prima ed a quello delle nuove droghe sintetiche poi. Una sola cosa non ho mai visto e di certo non vedrò mai: qualcuno che abbia smesso perchè la droga è proibita. Ma cosa volete che importi a che decide di trasgredire o a chi è così disperato da rischiare la vita infilandosi un ago nelle vene della minaccia di una sanzione amministrativa, del ritiro della patente o magari anche dell’arresto? E poi siamo davvero sicuri che la droga sia proibita?
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http://www.agoravox.it/L-ipocrisia-del-proibizionismo.html

L’origine "antica" della trattativa Stato-Mafia

"Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato." George Orwell
In questi giorni, come tutti voi saprete, ex ministri, faccendieri, figli di mafiosi, ex massoni stanno "ricordando" cosa accadde 19 anni fa e pian piano oramai va profilarsi quello che il fratello di Paolo Borsellino andava gridando da anni: il giudice è stato ucciso perchè non era assolutamente d’accordo che lo Stato scendesse in trattativa con la mafia.Ma care teste di capra, l’importanza della Storia è importante e non potremo mai capire perchè il nostro Stato risulta deviato senza che noi andassimo ad analizzare il passato più remoto.Quello che brevemente vi racconterò è spiegare che l’Italia si serviva della criminalità organizzata sin dal dopoguerra.E dobbiamo ringraziare gli Stati Uniti per questo bel regalo, visto che l’Italia risulta uno Stato a "sovranità limitata".Tutto il periodo buio e cupo composto da trame massoniche, criminalità organizzata e stragi di Stato sono sempre state manovrate dal potere Americano. Appena nata la Repubblica Italiana, senza nemmeno perdere tempo, furono inseriti ex fascisti nei centri vitali della giovane Repubblica. E l’inserimento fu studiato dalla DC insieme ai supervisori dell’amministrazione americana.Il recupero dei vecchi esponenti dei regimi fascisti era uno degli obiettivi della strategia americana e uno degli artefici fu un certo James Angleton. Egli, subito dopo la liberazione di Roma, è stato nominato capo delle operazioni speciali del controspionaggio americano in Italia (OSS). Angleton ad esempio reclutò "un certo" Licio Gelli e fu lui stesso a far da ponte tra i servizi americani e quelli italiani che in pratica, per molti anni, era la stessa cosa.Gli USA ad esempio, tra i numerosi piani che avevano, c’era il "piano x". Consisteva nel devolvere dieci milioni di dollari in armamenti per la campagna elettorale del 1948 a favore dei partiti di centro-destra, ma destinati in ultima analisi ai movimenti terroristi reazionari.
In poche parole hanno cacciato via i fascisti, e hanno fatto rientrare dalla finestra quelli che erano già nella polizia segreta e centri di spionaggio per reinserirli negli apparati delicati del nostro Stato.La nostra Repubblica è nata già malata!
E allora ritorniamo di nuovo nella prima fase della liberazione da parte egli Americani e precisamente il famoso 9 luglio del 1943. Fu il giorno in cui sbarcarono in Sicilia e man mano che "liberavano" l’isola, mettevano come sindaci delle città i boss mafiosi. Misero come sindaco di Villalaba perfino il maggior esponente di Cosa Nostra: don Calogero Vizzini.
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La Puglia dà il via alla Prima Rivoluzione Idrica Italiana

A dispetto degli impressionanti interessi economici in ballo, dei continui ed inarrestabili tentativi di privatizzazione del servizio di fornitura di un bene indispensabile per l’intera umanità, della legge 133/08 e del decreto-legge 135/09 che accelerano il processo di privatizzazione del servizio idrico integrato, della concezione politica che vuole l’acqua come un bene al servizio del mercato e che avvolge oramai quasi l’intero arco parlamentare, appena tre giorni fa una parte d’Italia ha deciso di invertire bruscamente la rotta.Una porzione di questo paese, immersa in quella regione ricca di numerosi problemi che chiamiamo Meridione o Mezzogiorno d’Italia, il 21 ottobre scorso ha dato il via a ciò che possiamo definire Prima Rivoluzione Idrica Italiana.Una regione del sud di questo paese ha sancito un principio che rischia di scardinare la comoda e indiscutibile ideologia del "mercato privato dell’acqua".La Regione Puglia ha riconosciuto ufficialmente, per la prima volta in Italia, il principio "acqua bene pubblico dell’umanità". Lo ha fatto con una delibera presentata dall’Assessore alle Opere Pubbliche Fabiano Amati ed immediatamente approvata dall’intera Giunta.Le prime righe della delibera parlano da sé."L’acqua è un bene essenziale ed insostituibile per la vita. Pertanto, la disponibilità e l’accesso all’acqua potabile ed all’acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni collettivi, costituiscono un diritto inviolabile dell’uomo, un diritto universale, indivisibile che si può annoverare fra quelli di riferimento previsti dall’ art. 2 della Costituzione".
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Perché Berlusconi non rientrato dalla Russia? Che ci faceva Bersani alla festa della Lega?

Alcune considerazioni attorno a qualcosa. Neanche saprei indicarvi che come quando, o giustapporre aggettivi. Così, prendetevele e impacchettatevele prima di portarle a casa, farete una figura migliore.
1. L’aereoporto Pulkovo di San Pietroburgo segnala l’avvenuta partenza di praticamentetutti i voli della giornata. Sempre San Pietroburgo, sui meteo, appare sgombra da impedimenti aereonautici, visibilità discreta e temperatura attorno ai 5 gradi. Mosca idem, solo un po’ più calda. La seguente immagine catturata da una webcam sul fiume Neva ve ne darà riprova.Lui ha fatto sapere di nebbia. Tremonti avverte: era particolarmente fitta. Dietrologie nostrane e solita arguzia del ministro farebbero il resto.
2. Bersani sarebbe stato visto a polente fumanti in un simpatico festino padano, tra fazzoletti verdi e secessione ruttata in faccia. Daniele Sensi ne dà notizia sul suo blog riprendendola da una trasmissione di Radio Padania Libera. A quanto ci è dato sapere, l’ex ministro sembrerebbe il prediletto a casa-Pontida, il preferito tra le camicie azzurre e il meglio considerato nelle trasmissioni Mediaset. Non ultima, tanto per aggiungerla, anche l’indulgenza dimostrata da Castelli nei suoi confronti ad Annozero (”lei che è un uomo intelligente” era il mood. Che detto da Castelli...). Lo chiedo, imploro, in ginocchio se necessario. Votate. Votate pure. Ci vado anch’io, guardate. Ma non scegliete Bersani. Evitate questo.
3. Restiamo in Pd. Marino risulta in testa ai sondaggi di Espresso e Corriere. Sì, lo so, non ditemelo. Dico solo che spero che i motivati del click siano i motivati del culo per strada (i piu’ motivati, i mariniani, a cambiare le cose), e che l’ozio della gara già vinta possa ferire mortalmente (in senso figurato, intendo. Di recente è meglio spiegare). Io, comunque, ve la metto e vediamo: scommettiamo che Bersani sceglie la Bindi come vice in zona Cesarini?U’
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Berlusconi e la trattativa con i Graviano. Novità al processo Dell’Utri

La Corte valuterà se interrogare Gaspare Spatuzza, secondo il quale Berlusconi fu il protagonista di una trattativa con Cosa nostra che durò "almeno fino al 2002". "I boss Filippo e Giuseppe Graviano insieme all’imprenditore Gianni Ienna facevano da tramite direttamente fra Cosa Nostra e Berlusconi". Era l’8 novembre del 2002 quando il pentito Antonino Giuffré formalizzava per la prima volta questa dichiarazione ai pm di Palermo. Giuseppe Graviano è stato, insieme al fratello Filippo, reggente del mandamento di Brancaccio. Furono entrambi membri della Cupola e parteciparono alla fase decisionale delle stragi. Vennero arrestati nel 1994 in una trattoria di Milano dove erano in compagnia di Giuseppe D’Agostino, di cui si racconta che avrebbe cercato di far entrare il figlio nella squadra giovanile del Milan tramite la raccomandazione da parte di un uomo vicino ai Graviano, a Marcello Dell’Utri, che avrebbe anche dovuto aiutare D’Agostino a trovare un lavoro.Giuffré non è l’unico a raccontare dei contatti fra Dell’Utri e i Graviano. Ne hanno parlato anche altri pentiti fra cui Gioacchino Pennino e Tullio Cannella, secondo cui i "rapporti" di Cosa nostra a Milano "erano stati costituiti da Marcello Dell’Utri con cui i Graviano si incontravano personalmente".L’ultimo a parlarne è stato, lo scorso 6 ottobre, il collaborante Gaspare Spatuzza, il pentito che con le sue dichiarazioni ha messo in discussione le verità accertate dalle sentenze definitive sulle stragi. Spatuzza, le cui deposizioni, secondo la procura di Caltanissetta, sono state finora in parte accreditate "da significativi elementi di riscontro", ha dichiarato che Cosa nostra aveva individuato nel 1994 "Forza Italia e quindi Silvio Berlusconi" come referenti politici con cui avviare una trattativa che sarebbe proseguita "almeno fino al 2002-2003".
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TRAPANI: INCENDIO IN ABITAZIONE, MORTA ANZIANA E GRAVE IL MARITO

Palermo, 24 ott. - (Adnkronos) - Una pensionata di 82 anni Sebastiana Vario e' morta nell'incendio della sua abitazione a Marsala, in provincia di Trapani. Secondo una ricostruzione dei fatti fornita dai carabinieri, ieri pomeriggio, probabilmente a causa di un corto circuito, e' divampato un incendio nell'appartamento al primo piano di uno stabile in via dei Normanni, dove la donna viveva con il marito, Francesco Abrignani, 85 anni.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/TRAPANI-INCENDIO-IN-ABITAZIONE-MORTA-ANZIANA-E-GRAVE-IL-MARITO_3913030308.html

CASO MARRAZZO: LUXURIA, SE PD NON LO RICANDIDA E' PARTITO BACCHETTONE

Roma, 24 ott. (Adnkronos) - "Sarebbe davvero grave se il partito democratico non ricandidasse Marrazzo alla Presidenza della Regione Lazio in base a questi episodi". Lo ha detto Vladimir Luxuria ai microfoni di CNRmedia.com.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/CASO-MARRAZZO-LUXURIA-SE-PD-NON-LO-RICANDIDA-E-PARTITO-BACCHETTONE_3913072797.html

Bufera su Marrazzo, il presidente del Lazio si autosospende: ''E' frutto di mie debolezze private''

Roma, 24 ott. (Adnkronos/Ign) - Il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, si e' autosospeso con effetto immediato da ogni carica e dallo stipendio in seguito alla vicenda che giovedi' scorso ha portato all'arresto di quattro carabinieri della compagnia Trionfale, che a luglio lo avevano sorpreso in via Gradoli in compagnia di un transessuale ricattandolo, dopo aver girato un video compromettente. Al momento, i poteri vengono assunti dal vicepresidente della Regione Esterino Montino, che insieme al presidente del Consiglio regionale Bruno Astorre ha avuto un lungo colloquio con Marrazzo, terminato pochi minuti fa. Non e' escluso che il governatore rinviera' le sue dimissioni dalla carica di presidente della Regione Lazio. In un comunicato ha poi ammesso che tutta la vicenda che lo vede in questi giorni protagonista e' stata frutto di ''debolezze'' riguardanti la sua ''sfera privata''.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Bufera-su-Marrazzo-il-presidente-del-Lazio-si-autosospende-E-frutto-di-mie-debolezze-private_3912948036.html

"Tremonti non rischia finché sono vivo". Vertice tra Bossi e Berlusconi ad Arcore

Milano, 24 ott. (Adnkronos/Ign) - Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti non corre alcun pericolo. Ad assicurarlo e' il ministro per le Riforme e leader della Lega Nord Umberto Bossi che, lasciando Villa San Martino ad Arcore dove ha partecipato all'incontro chiarificatore tra Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti, risponde cosi' ai giornalisti che gli chiedono se il titolare del dicastero di via Venti Settembre, corra qualche pericolo: ''No - risponde - finche' sono vivo io non ce ne saranno''. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e il ministro delle Riforme Umberto Bossi sono giunti ad Arcore attorno a mezzogiorno per incontrare il presidente del Consiglio, che ieri e' tornato direttamente a Milano dopo il suo viaggio in Russia. Proprio ieri era stato rinviato il Consiglio dei ministri previsto a Roma che doveva essere preceduto da un colloquio 'chiarificatore' tra il premier e il titolare dell'Economia.
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