Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
martedì 13 settembre 2011
Tbc, nuovo doppio caso: madre e figlio positivi Roma, denuncia nell'ambito dell'inchiesta del Gemelli
Roma, 13 settembre 2011 - Madre e figlio di due mesi positivi al test della tbc. E’ questo il contenuto di un esposto depositato all’attenzione del procuratore aggiunto Leonardo Frisani, che sulla vicenda del contagio avvenuto al Gemelli ha aperto un’inchiesta per epidemia colposa, al momento a carico di ignoti.
L’avvocato Luca Petrucci ha formalizzato la denuncia. Secondo quanto si è appreso l’atto del penalista è il primo da quando il caso è finito all’attenzione della magistratura capitolina. Adesso i magistrati potrebbero procedere con le iscrizioni sul registro degli indagati.
Nei giorni scorsi chi indaga ha disposto una articolata consulenza tecnica per accertare se vi sia un nesso tra i casi di positività registrati al Policlinico Gemelli e la malattia che ha colpito lo scorso luglio l’infermiera in servizio presso il reparto di neonatologia e per verificare se i responsabili del Gemelli abbiano adottato tutte le precauzioni e le terapie idonee per evitare il diffondersi del virus.
L'11/9 agirono tanti servizi
Intervista di Paolo Sidoni a Giulietto Chiesa - «Storia in rete», settembre 2011.
L’11 settembre? Un grande fenomeno mediatico capace di instillare la paura a più di due miliardi di persone. Grazie a quella «paura» è stato possibile portare avanti la politica di aggressione degli USA in Medio oriente e in Afghanistan negli anni successivi. E’ quello che pensa Giulietto Chiesa, giornalista di lungo corso e tra i più attivi e ascoltati esperti «non allineati» dell’11 settembre. Il suo film «Zero» è tra i principali documentari dedicati all’attacco alle Twin Towers. Che, secondo lui, fu voluto da frange deviate di molti servizi segreti: americani, arabi, israeliani, pakistani…
Secondo il giornalista Giulietto Chiesa gli attentati dell’11/9 sarebbero stati una «false flag operation» , opera di spezzoni di diversi servizi segreti internazionali. L’obiettivo? Creare una tale shock emotivo nell’opinione pubblica mondiale che avesse giustificato l’intervento militare in Medio Oriente. Giulietto Chiesa è un noto giornalista italiano (a lungo corrispondente da Mosca de «L’Unità» e de «La Stampa») che si occupa in prevalenza di guerre e globalizzazione. È stato parlamentare europeo fino al 2009 e fondatore di Megachip – Associazione per la democrazia nell’informazione. (www.megachip.info) . Ha curato alcune pubblicazioni nelle quali la versione ufficiale degli attacchi viene completamente smentita. Da una sua inchiesta è stato realizzato il video documentario «Zero, inchiesta sull’11 settembre», presentato al Festival del Cinema di Roma il 23 ottobre 2007. «Storia in Rete» lo ha intervistato.
È difficile districarsi tra le varie teorie che individuano dietro i fatti dell’11 settembre un complotto dell’allora amministrazione Bush. Qual è in sintesi il quadro che lei si è fatto?
«Io non perdo tempo a districarmi tra le teorie. Sono stato tra i primi a vedere che la versione ufficiale faceva acqua da tutte le parti. I fatti non collimano con la vulgata del 9/11 Commission Report. A dieci anni di distanza diverse domande sono diventate certezze. Non è andata così come ci hanno raccontato. All’11 settembre hanno partecipato spezzoni di diversi servizi segreti, tra cui la CIA, l’FBI , il Mossad, i servizi sauditi e pakistani. Ci sono gli estremi per incriminare diversi cittadini americani come partecipanti attivi. Li si dovrebbe chiamare a testimoniare sotto giuramento».
C’è qualche critica che vorrebbe muovere ad altre teorie che, comunque, vedono dietro quei fatti un complotto americano?
«Ci sono diverse ipotesi su “ciò che è realmente accaduto”. L’unica critica che muovo è rivolta a chi, non potendo disporre di dati (che sono stati mantenuti segreti) si avventura in ipotesi non dimostrabili. È un errore di metodo che può costare caro a chi ricerca la verità. Molto più utile restare alle cose che si sanno e che sono dimostrabili. Sono ormai più che sufficienti».
Qual era la politica che il governo di Bush intendeva attuare per il Medio Oriente? Quali collegamenti possono esserci tra questa linea e gli attentati?
«I neocon progettavano di attaccare l’Iran prima ancora dell’Iraq e dell’Afghanistan. Obiettivi? Tanti: controllo del petrolio, controllo politico dell’area, bastione contro la Russia, coinvolgimento e sputtanamento dell’Europa. L’11 settembre fu l’accensione della miccia».
Sul comportamento dei terroristi prima degli attentati ci sono alcuni episodi che lasciano perplessi. Ce li può brevemente riassumere?
«Troppo lungo riassumerli tutti. E non è nemmeno importante. Quelli erano terroristi da operetta, capri espiatori. Ne cito uno solo: i due presunti piloti del volo AA77 che si sarebbe (condizionale d’obbligo) schiantato contro il Pentagono, vissero per dieci mesi a San Diego, in California, in casa di un agente dell’FBI, tale Abdulsattar, e vennero ricevuti e finanziati da un altro agente dell’FBI, tale al-Bayoumi, che era anche funzionario dell’ambasciata dell’Arabia Saudita. I loro files erano nelle mani dell’FBI; erano seguiti dalla CIA, erano stati segnalati dalla NSA. Tre servizi segreti li tenevano d’occhio. Adesso l’FBI dice che non ne sapeva niente (e mente) e accusa la CIA di avere protetto i terroristi con l’obiettivo di assumerli al suo servizio. Fatti loro, direi, io aspetto che aprano un procedimento penale contro l’allora capo della CIA, George Tenet, e l’allora capo dell’FBI, Mueller. Ovviamente tutto questo non accadrà, ma poco importa. La verità si farà strada a dispetto di tutti coloro che fanno ogni cosa per impedirlo».
Continua ...
http://www.megachip.info/finestre/zero-11-settembre/6765-l119-agirono-tanti-servizi.html
Abusi sacerdoti: vittime chiedono all'Aia di indagare Papa
AMSTERDAM - Gli avvocati delle vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti hanno chiesto alla Corte penale internazionale (Icc) di indagare Papa Benedetto XVI e tre alti prelati per crimini contro l'umanità, per aver consentito stupri e abusi sessuali su minori.
Secondo la Reuters, assieme al gruppo newyorkese Center for constitutional rights (Ccr), il gruppo Survivors network of those abused by priests (Snap) ha presentato una denuncia all'Icc in cui sostiene che prelati del Vaticano hanno tollerato e consentito crimini sessuali.
"I crimini contro decine di migliaia di vittime, per lo più bambini, vengono coperti da prelati al più alto livello del Vaticano. In questo caso, è davvero il caso di dire che tutte le strade portano a Roma", ha detto il rappresentante legale del Ccr, Pam Spees.
La Chiesa cattolica è stata scossa da una serie di scandali sessuali sia in Europa che negli Stati Uniti negli ultimi anni.
Un portavoce del Vaticano ha detto che per il momento non ci sono commenti. Non parla neppure l'ufficio del procuratore.
E' comunque improbabile che l'Icc apra il caso, poiché non ha giurisdizione sul Vaticano, che non ha ratificato il trattato istitutivo del tribunale dell'Aia.
Pechino compra debito pubblico italiano: 'Bel Paese' diventa una colonia dei cinesi
ROMA - L'Italia ha chiesto a Pechino l’acquisto significativo di titoli di stato e investimenti in società strategiche. Questo è quanto viene scritto sulla nota testata economica “Financial Times” citando fonti ufficiali italiane. A questo riguardo Lou Jiwei, presidente della China Investment Corp, uno dei piu' ricchi fondi sovrani, nella sua recente (e confermata) visita a Roma, avrebbe avuto colloqui con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e con rappresentanti della Cassa Depositi e Prestiti. Il Financial Times ricorda come lo stesso Tremonti ha scritto molto sui propri timori su una colonizzazione cinese dell’Europa ma adesso e' costretto a cercare nuove alternative con la crisi del debito e la messa in guardia della Banca Centrale Europea (Bce) sull’acquisto di bond che non puo' continuare in modo indefinito. Secondo la stessa fonte la Cina avrebbe acquistato circa il 4% del debito pubblico italiano, che ammonta a 1.900 miliardi di euro. La possibilita' di un investimento cinese arriva in un momento critico per l’Italia, con i mercati che chiedono rendimenti sempre piu' alti per acquistarne il debito, che e' previsto salire quest’anno al 120% del pil, risultando in Eurolandia secondo solo alla Grecia. Ma perche' un Governo dovrebbe acquistare in massa i titoli di uno stato in forte crisi ed a rischio default? La ragione e' semplice, acquistando tali titoli il Governo darebbe ai cinesi il via libera per l’acquisto di azioni nelle grandi aziende italiani (Eni ed Enel il prima fila). La mossa di Pechino corrisponde ad una manovra gia' collaudata soprattutto negli Stati Uniti ed in Paesi deficitari come la Grecia. Ci si chiede se anche l’Italia diventera' una colonia dei cinesi? Comunque si tratta di una vittoria tutta cinese soprattutto perche', tramite Atene e Roma, sono riusciti ad entrare all'interno delle strutture economico-finanziarie dell'Unione europea. Certamente queste missioni in Europa fanno presupporre che Pechino ha voglia di iniziare una colonizzazione economica del Vecchio Continente.
Libia: aggredita ambasciata Usa a Tripoli
Trapani, spettacolo multiscafi in gara il meglio del mondo
La sesta tappa del circuito internazionale dedicato ai catamarani da velocità ( e sciuffie) spaziali. Ad affrontarsi 10 team d'altissimo livello, e tanti ex di Coppa America per un totale di 40 velisti tra i migliori al mondo provenienti da 9 paesi. Da Luna Rossa a Niceforyou, dal Groupe Edmond de Rothschild al plurimedagliato olimpico Ben Ainslie. In vista della prossima, contestata edizione del trofeo a San Francisco nel 2013
di SIMONA CASALINIIn Italia cambiano sesso 100 persone l’anno
Il professor Felici dell’ospedale San Camillo racconta il ricorso al bisturi nel Belpaese
“Sono circa 100 gli interventi di cambio di sesso effettuati ogni anno in Italia. E la casistica nel nostro Paese ci dice che 1 persona su 35.000 chiede il passaggio dal sesso femminile a quello maschile e 1 su 18.000 il contrario”. A fotografare per l’Adnkronos Salute il ricorso al bisturi per scegliere la propria sessualita’ e’ Aldo Felici, fondatore del Servizio di consulenza e di sostegno per le persone che chiedono il cambio di sesso (Saifip) dell’Ospedale ‘San Camillo’ di Roma.
LA VICENDA INGLESE – In merito alla vicenda del bambino inglese di dieci anni, che ha chiesto ai genitori di cambiare sesso, iniziando a vestirsi da donna e annunciando che iniziera’ ad assumere ormoni fra due anni, il chirurgo avverte: “Se a chiedere il cambio di sesso e’ un bambino o una bambina di dieci anni, non si puo’ far nulla. E’ troppo presto per un intervento. I genitori e gli specialisti possono soltanto sostenere psicologicamente la persona e controllare l’evoluzione dell’insofferenza nei confronti del proprio genere. Inoltre a quell’eta’ e’ impossibile fare una diagnosi definitiva”.Caius, l'uomo che spaventa gli Usa
Il 31enne è accusato di aver rapito e ucciso tre persone Si è fatto un impianto sulla fronte per avere le corna
Caius Veiovis in tribunale (Ap) |
Al via il censimento degli italiani costerà 590 milioni, migliaia di rilevatori
Un esercito di precari assunti dai Comuni. Polemiche sulla casella dei conviventi gay. Bandi riaperti a Roma e Milano per le eventuali candidature di extracomunitari
Il logo del 15° censimento 2011 |
Il presidente dell'Istat Enrico Giovannini |
Serena Dandini rimane alla Rai
Fandango accetta un «taglio» del compenso del 5-6%. La partenza del programma sarà comunque in ritardo.
Serena Dandini (Ansa) |
LORENZA LEI - È passata la linea - sembra di capire - del direttore generale Lorenza Lei. La partenza del programma sarà comunque in ritardo rispetto a quanto era previsto dal palinsesto della rete, che in origine fissava la ripresa per il 27 settembre. Questo è il quadro ad oggi, stando ad indiscrezioni AGI, e tale dovrebbe restare giovedì nel momento in cui il Cda di viale Mazzini si ritroverà sul tavolo la proposta formulata dal direttore generale Lei. La quale a questo punto sarebbe riuscita a piazzare un altro dei suoi colpi trovando una soluzione che tenesse conto di due esigenze di partenza: ridurre i costi Rai verso la produzione esterna, nel rispetto di una policy aziendale mirata all'ottimizzazione delle spese; ottenere che un nome «forte» come quello della Dandini non sparisse dalla Rai per prendere altre strade (verosimilmente La7) e dunque offrire il fianco a critiche anche di taglio politico.
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Obama e la crisi Ue, timori per l'Italia E Pechino frena sull'acquisto di Btp
l presidente americano: «Grecia caso più urgente», ma attenzione ai mercati e ai rischi per Spagna e Italia
Barack Obama |
I pm: «Il premier si presenti a Napoli» Scontro sull'accompagnamento coatto
Indicate 4 date possibili. In caso di rifiuto, i pm potrebbero rivolgersi alle Camere. Il Pdl: velleità golpiste.
MILANO - I pm di Napoli hanno chiesto al premier Silvio Berlusconi di presentarsi in procura in una di quattro date possibili, da giovedì 15 settembre a domenica 18, per l'audizione in qualità di persona offesa, nell'ambito dell'inchiesta ai suoi danni sulla presunta estorsione da parte dell'imprenditore Gianpaolo Tarantini. Altrimenti, i magistrati partenopei potrebbero avviare la procedura per l'accompagnamento coatto del testimone. In questo caso, i pm potrebbero «solo rivolgersi al Parlamento», come ha spiegato il procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore. La mossa della procura partenopea ha fatto andare su tutte le furie il Pdl, che con Osvaldo Napoli, accusa i magistrati di «velleità golpiste». I deputati Enrico Costa e Manlio Contento hanno depositato un'altra interrogazione a Montecitorio per chiedere al ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma di mandare subito gli ispettori di via Arenula negli uffici della Procura di Napoli.
«MEMORIA DIFENSIVA NON BASTA» - Un primo faccia a faccia tra il Cavaliere e i pm napoletani era in programma per oggi, ma è saltato a causa degli impegni in Europa del capo del governo. I legali del presidente del Consiglio hanno depositato la memoria difensiva scritta dal Cavaliere. Ma questa «non basta ad evitare il faccia a faccia coi magistrati», ha detto Lepore, intervenuto a «24 Mattino» su Radio 24. E proprio queste parole hanno "scatenato" la reazione dei parlamentari del Pdl. «Non è un memoriale ma una memoria difensiva. Ma non basta, anche se va letto ciò che c'è scritto e bisogna tenerne conto ai fini processuali. Va sentita la parte lesa, noi abbiamo elementi per pensare che ci sia un'estorsione e la vittima, il premier, nega l'estorsione, quindi dobbiamo sapere i particolari. La memoria difensiva non basta perché - ha aggiunto Lepore - è una versione unilaterale, vanno fatte le domande e ci sono fatti specifici da contestare. Le controdeduzioni con domande da parte dei magistrati sono necessarie per fare chiarezza, non per senso di persecuzione nei confronti di qualcuno. Nessun cittadino si può sottrarre a suo piacimento all'esame da parte dei magistrati. Lo stesso presidente della Repubblica può essere sentito come teste, con prerogative come quella di essere sentito al Quirinale, ma non si può sottrarre». «Non credo che il premier stia fuggendo dai magistrati, comunque non si è presentato», ha anche aggiunto Lepore.
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