martedì 13 settembre 2011

I pm: «Il premier si presenti a Napoli» Scontro sull'accompagnamento coatto

Indicate 4 date possibili. In caso di rifiuto, i pm potrebbero rivolgersi alle Camere. Il Pdl: velleità golpiste.

MILANO - I pm di Napoli hanno chiesto al premier Silvio Berlusconi di presentarsi in procura in una di quattro date possibili, da giovedì 15 settembre a domenica 18, per l'audizione in qualità di persona offesa, nell'ambito dell'inchiesta ai suoi danni sulla presunta estorsione da parte dell'imprenditore Gianpaolo Tarantini. Altrimenti, i magistrati partenopei potrebbero avviare la procedura per l'accompagnamento coatto del testimone. In questo caso, i pm potrebbero «solo rivolgersi al Parlamento», come ha spiegato il procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore. La mossa della procura partenopea ha fatto andare su tutte le furie il Pdl, che con Osvaldo Napoli, accusa i magistrati di «velleità golpiste». I deputati Enrico Costa e Manlio Contento hanno depositato un'altra interrogazione a Montecitorio per chiedere al ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma di mandare subito gli ispettori di via Arenula negli uffici della Procura di Napoli.

«MEMORIA DIFENSIVA NON BASTA» - Un primo faccia a faccia tra il Cavaliere e i pm napoletani era in programma per oggi, ma è saltato a causa degli impegni in Europa del capo del governo. I legali del presidente del Consiglio hanno depositato la memoria difensiva scritta dal Cavaliere. Ma questa «non basta ad evitare il faccia a faccia coi magistrati», ha detto Lepore, intervenuto a «24 Mattino» su Radio 24. E proprio queste parole hanno "scatenato" la reazione dei parlamentari del Pdl. «Non è un memoriale ma una memoria difensiva. Ma non basta, anche se va letto ciò che c'è scritto e bisogna tenerne conto ai fini processuali. Va sentita la parte lesa, noi abbiamo elementi per pensare che ci sia un'estorsione e la vittima, il premier, nega l'estorsione, quindi dobbiamo sapere i particolari. La memoria difensiva non basta perché - ha aggiunto Lepore - è una versione unilaterale, vanno fatte le domande e ci sono fatti specifici da contestare. Le controdeduzioni con domande da parte dei magistrati sono necessarie per fare chiarezza, non per senso di persecuzione nei confronti di qualcuno. Nessun cittadino si può sottrarre a suo piacimento all'esame da parte dei magistrati. Lo stesso presidente della Repubblica può essere sentito come teste, con prerogative come quella di essere sentito al Quirinale, ma non si può sottrarre». «Non credo che il premier stia fuggendo dai magistrati, comunque non si è presentato», ha anche aggiunto Lepore.

Continua ...

http://www.corriere.it/cronache/11_settembre_13/berlusconi-procura-napoli_d7b6e342-ddf4-11e0-aa0f-d391be7b57bb.shtml?fr=box_primopiano

Nessun commento:

Posta un commento