sabato 1 ottobre 2011

Studenti in piazza in tutta Italia E ai super-ricchi: "5xmille all'istruzione"

Iniziative in decine di piazze da nord a sud, per un protesta colorata e simbolica contro la riforma Gelmini. E dalla Sapienza di Roma parte l'appello ai contribuenti più affluenti d'Italia affinché creino un fondo per i meritevoli senza risorse

di CARMINE SAVIANOCome anticorpi. Nelle piazze del Paese per combattere contro i mali provocati dalla la riforma Gelmini. Smantellamento dell'istruzione pubblica, atenei senza risorse, mancanza di prospettive. Oggi gli studenti italiani sono tornati nelle strade, in venti città: da Torino a Milano, poi Napoli, Roma, Firenze 1. Per una protesta colorata e simbolica. E per portare ai cittadini un messaggio: "Abbiamo le nostre proposte, non siamo perditempo. Ma il governo e il ministro dell'Istruzione non ci ascoltano". L'obiettivo è dichiarato: lanciare una nuova stagione di mobilitazioni e riscrivere la riforma. GUARDA LE FOTO 2 Blitz al Pantheon. Iniziare a correre, "verso l'Università e la Scuola che vogliamo". Lo slogan delle proteste di oggi ha viaggiato in rete sin dalla giornata di ieri. A lanciare la mobilitazione un video, con immagini tratte da Harry Potter. Poi l'appuntamento nelle strade. Tutto parte dal Pantheon, Roma, con un blitz della Rete degli studenti e dell'Unione Universitari. A terra un maxi cartellone, con le parole chiave della campagna d'autunno degli studenti: "Diritto allo studio per tutti", "Meno baroni, più democrazia", "Cultura libera", "Servizi gratuiti", "Libera espressione", "Partecipazione", "Ora tocca a noi", "Studiare rende liberi". Controriforma. La polemica contro la riforma firmata dal ministro Gelmini è ancora al centro della lotta politica di universitari e ricercatori. Che nel corso dello scorso anno scolastico hanno approntato una lunga serie di documenti. Per dar vita a una vera e propria controriforma. "Vogliamo essere ascoltati e vogliamo che la Riforma Gelmini venga modificata", dice Sofia Sabatino, della Rete degli Studenti. Che aggiunge: "Ci siamo stufati di sentirci dire che siamo i soliti facinorosi senza proposte. Oggi vogliamo far capire alla gente il senso della nostra protesta, in vista del 7 ottobre quando scenderemo in piazza in tutte le città italiane: proveremo a riscrivere la riforma della scuola".
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Ingroia: "Un'intercettazione mi ha salvato la vita"

Il procuratore aggiunto di Palermo spiega la sua contrarietà alla "legge bavaglio": "Se non fosse stato per alcune intercettazioni ambientali e una telecamera piazzata su un casolare non avremmo mai trovato il boss che progettava di uccidermi". Se il progetto venisse approvato, "sarebbero impossibili tante indagini che hanno segnato la storia dell'antimafia"

di SALVO PALAZZOLOPALERMO - "L'ho scampata per un pelo", dice Antonio Ingroia: "Non fosse stato per una telecamera piazzata su un casolare di Calatafimi e per alcune intercettazioni ambientali la polizia non avrebbe mai trovato il rifugio di Mimmo Raccuglia, il capomafia che progettava un attentato nei miei confronti". Al procuratore aggiunto di Palermo consta personalmente che un'intercettazione può anche salvare una vita. È per questa ragione che non le piace il disegno di legge che trasformerà radicalmente il sistema delle intercettazioni? "Se questo disegno di legge dovesse essere approvato, saremmo di fronte a un pericoloso passo indietro per gli apparati investigativi, che all'improvviso resterebbero disarmati. Anzi, resterebbero sordi e ciechi e ci troveremmo nella condizione di non poter più prevenire i pericolosi programmi di riorganizzazione delle mafie". Quali indagini diventerebbero impossibili? "Tante di quelle che hanno segnato la storia dell'antimafia. Le indagini per l'arresto di Mimmo Raccuglia, che ho coordinato io nel 2009, mi riguardano personalmente. Ma non sono il caso più eclatante. Negli anni scorsi, iniziammo a indagare sui canali del riciclaggio internazionale sfruttati dagli imprenditori palermitani Zummo grazie ad alcune parole captate in un'intercettazione che non riguardava apparentemente un caso di mafia".
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La storia delle otto droghe più famose del mondo

E dei loro effetti sullo spirito e sul corpo

Per i curiosi, per i genitori preoccupati e per i figli ficcanaso, la storia di otto tra le più famose droghe del mondo.

LSD – comunemente noto come acido, ma il suo nome scientifico è uno scioglilingua: acido lisergico diethylamaide. la droga fu sintetizzata per la prima volta nel 1938 da un agente chimico noto come ergotamina. La quale a sua volta è prodotta da un fungo del grano che cresce nei campi. Originariamente, l’LSD era prodotto da una compagnia farmaceutica sotto il nome di Delysid, ma ebbe una cattiva reputazione negli anni 50 quando la CIA decise di fare ricerche sui suoi effetti sul controllo della mente. In seguito, molti cominciarono ad assumere questa droga per divertimento (e per una ricerca molto personale dell’illuminazione, negli anni 60).

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http://www.giornalettismo.com/archives/153631/la-storia-delle-otto-droghe-piu-famose-del-mondo/

Il gatto che ti aiuta con il computer

Quanti di voi hanno un gatto? E a quanti dei vostri gatti piace “aiutare” quando state cercando di far funzionare il vostro computer? Se queste situazioni le avete vissute anche voi, allora vi piacerà questo video di Simon Cat:

Lo spot che solo i cani possono sentire

E’ creato dalla Nestlè e serve ad attrarre sia l’animale che il suo padrone, rinforzando il loro “legame speciale”

Se già pensi che il tuo animale da compagnia sia schizzinoso, stai pronto al fatto che diventerà ancora più esigente, da quando i produttori di cibo per animali hanno lanciato un prodotto televisivo che solo i cani possono sentire.

SPOT A ULTRASUONI - La Nestlè ha creato uno spot usando suoni così acuti, come quelli di un fischietto per cani, che vanno oltre il range di onde che vengono percepite dall’uomo. La pubblicità, che include anche un rumore udibile simile a quello dei giocattoli per cani, sarà proiettato per la prima volta in Austria questa settimana. La Nestlè ha fatto sapere che l’idea deriva da una campagna Tedesca (vincitrice di un importante premio) che ha proposto dei poster annusabili per cani.

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http://www.giornalettismo.com/archives/153761/lo-spot-che-solo-i-cani-possono-sentire/

Un porno all’ambasciata vaticana

1 ottobre 2011

Un famoso dottore cattolico ha girato un filmato a luci rosse all’interno della Nunziatura Apostolica di Praga Un noto medico, presidente del Lion’s Club e devoto cattolico, ha filmato un video porno a Praga all’interno della Nunziatura apostolica, la sede di rappresentanza diplomatica del Vaticano all’estero. La notizia è stata confermata dalla conferenze episcopale della Repubblica Ceca, che ha specificato come l’uomo avesse accesso alla struttura diplomatica, ma che vi sia entrato ingannando sulle sue reali intenzioni.

FILM PORNO E STUPRI – Jaroslav Barták è un noto medico della Repubblica Ceca, ed è indagato per numerosi casi di violenza sessuale sulle sue assistenti. All’interno delle indagini le autorità hanno scoperto un fatto decisamente curioso. L’uomo ha girato un film porno, vestito da cardinale, all’interno della Nunziatura Apostolica di Praga. Il medico interpretava la parte di Giacomo Casanova, al quale era intitolato il video pornografico, e avrebbe voluto filmare una scena nella quale stuprava una suora all’interno dell’ambasciata vaticana. La scena non sarebbe poi stata ripresa. Il casting del film è stato fatto dall’agenzia che trovava le assistenti al medico ceco, e tra le attrici ci sarebbero alcune delle donne che hanno poi sporto denuncia contro il dottore.
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“Le lesbiche hanno diritto all’inseminazione artificiale”

Proposta una modifica legislativa per consentire anche alle donne omosessuali di ricorrere alla fecondazione in vitro

Nonostante le lesbiche si possano sposare in Germania, o meglio unire civilmente come tra l’altra ha fatto Anna Paola Concia con la sua compagna tedesca, ad esse è preclusa la via dell’inseminazione artificiale. Come spesso capita in questi casi, il difetto della legge viene superato nella prassi, e molte donne omosessuali tedesche si recano all’estero per ricorrere alla fecondazione assistita, e così creare una famiglia con la propria compagna. I Verdi ora vogliono cambiare questa situazione, e proporre anche per le donne gay il diritto alla fecondazione artificiale.

DIRITTO PRECLUSO - In questo momento in Germania, come ovviamente anche in Italia, ad una donna lesbica è precluso l’accesso alle banche del seme per ricorrere alla fecondazione assistita, un divieto poi superato dal turismo scientifico al quale i cittadini devono ricorrere per superare le leggi dei propri Stati. I Verdi hanno presentato una mozione al Bundestag per rendere uguali le donne omosessuali con quelle etero: in questo momento solo le seconde possono ricorrere all’inseminazione artificiale. Non vige una legge che dispone un divieto, ma di una direttiva, vincolante, della consulta dei medici tedeschi. Secondo gli ecologisti però questa situazione deve essere superata: “Lo Stato non può decidere quale donna può concepire e quale invece no”, ha rimarcato Volker Beck, noto parlamentare gay e in prima fila recentemente nelle manifestazioni berlinesi contro il Papa.” Se vogliamo mantenere il principio di uguaglianza, dobbiamo garantire anche alle donne che non sono eterosessuali l’accesso alle banche del seme”.

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Pisapia taglia le "ronde padane" e risparmia 500 mila euro

Pisapia taglia le 'ronde padane' e risparmia 500 mila euro
MILANO - Per il Comune di Milano non ci sono soldi da sprecare. E così è stato tagliato anche il servizio di ronde, formato da varie organizzazioni, che la giunta Moratti, su iniziativa della Lega Nord aveva inaugurato nel 2008. Il sindaco uscente Letizia Moratti aveva cercato di caricare anche questa spesa sulla amministrazione Pisapia, organizzando il bando di concorso triennale proprio negli ultimi giorni prima di dare il cambio al nuovo sindaco. Ma la nuova amministrazione ha deciso di bloccare l'affidamento, risparmiando così 500 mila euro. Così gruppi come i City Angels, i Poliziotti Italiani, i Blue Berets potranno rendersi utili aiutando i senza tetto e lasciando l'ordine pubblico a chi se ne deve occupare di mestiere. A cominciare dai vigili urbani, che presto verranno distaccati anche in pattuglie appiedate. E' una delle iniziative della Giunta Pisapia: il vigile di quartiere. 350 vigili (parte dei quali sarabnno vigili andati in pensione anticipatamente e richiamati in servizio) si occuperanno di pattugliare le 80 zone in cui è divisa la città di Milano.

Palermo, intercettazioni choc in clinica. Ai pazienti niente medicine

Palermo, intercettazioni choc in clinica. Ai pazienti niente medicine
PALERMO - Intercettazioni choc, quelle che sono state fatte alla clinica di via Cordova, a Palermo, dove diversi medici sono processati per truffa ai danni dello Stato. Tutto inizia nel 2009, quando la Regione Sicilia decide di dare una stretta ai rimborsi per le cliniche convenzionate. E la clinica in questione, diretta dalla dottoressa Maria Teresi Lattieri, risponde togliendo i medicinali ad alcuni pazienti. In particolare ai malati di tumore i quali, dopo la chemioterapia (che ha grossi problemi tossicologici) necessitano del Tad, un disintossicante che aiuta l'organismo a riprendersi. La prima cosa che venne fatta dalla Lattieri fu di ordinare di usare il Tad il meno possibile. E infatti dalle cartelle cliniche risultava che in media, il disintossicante veniva dato solo due volte su tre. E quando uno dei medici protestò, facendo presente che così si rovinava la salute dei pazienti e che era necessario somministrare il Tad sempre ai pazienti, la Latteri rispose: "Allora non hai capito che la prassi che fai tu costa alla clinica duecentocinquanta euro e quello (l'assessore alla sanità siciliano, ndr) mi dà cento euro". E sono stati riscontrati diversi casi di comportamenti di questo genere, con i pazienti che telefonavano accusando i più vari disturbi e i medici che cercavano di rassicurarli, dicendo che era normale. Carenze che poi sono state riscontrate esaminando le cartelle cliniche dei vari pazienti. Le intercettazioni andarono avanti finchè una volta non venne intercettata la dottoressa Federica Latteri che parlava con Maria Teresa Latteri e diceva di non voler fare ad una paziente, malata terminale di tumore, l'albumina, che hqa costi elevati. E la seconda rispondeva che non era il caso, visto che i parenti della paziente "la vogliono morta". In quel caso i Carabinieri del Nas intervenirono per salvare la vita alla donna, ma facendo capire alla donna e al suo avvocato che erano intercettati.

Via al Redditometro, nel 2012 conti correnti sott’occhio

Via al Redditometro, nel 2012 conti correnti sott’occhio
ROMA - Redditometro più completo quello che entro il 2012, l’agenzia delle entrate, utilizzerà per “analizzare” le dichiarazioni dei redditi. Lo strumento di accertamento sintetico del reddito, che consente al fisco una determinazione indiretta del reddito complessivo del contribuente, prenderà in considerazione anche le informazioni relative ai rapporti fiscali. Da ciò deriva che l’Agenzia delle Entrate potrà ottenere informazioni non solo riguardo agli estremi dei conti, ma anche a tutto quello che attiene ai risparmi, spese e redditi; in poche parole l’Agenzia svolgerà un controllo completo su tutte le disponibilità economiche dei contribuenti e sul loro atteggiamento fiscale. Nel momento in cui il Fisco, perciò, verificherà delle anomalie esporrà il contribuente a un controllo, a seguito del quale si potrà valutare l’effettiva irregolarità o correttezza del contribuente.
La notizia si è appresa ieri, in occasione del convegno sui 150 anni del Fisco unitario, tenutosi all’Aquila ed organizzato dalla direzione regionale dell’Abruzzo dell’Agenzia delle Entrate.
Ma cos’è e come funziona Il Redditometro - Attraverso questo strumento, l'Agenzia delle Entrate prende come riferimento il possesso o la disponibilità di taluni beni che sono sintomo (indicatori) di capacità contributiva ed associa agli stessi un certo reddito, utilizzando appositi coefficienti e dati tratti da un D.M. del Ministero delle Finanze. Così facendo individua una sorta di reddito "congruo" in relazione al mantenimento di ogni bene. I singoli redditi associati ai beni vengono cumulati, con opportune aggiustamenti di decurtazione, dando vita al reddito sintetico complessivamente accertato in capo al contribuente. Qualora il reddito individuati risulti maggiore rispetto a quello dichiarato, e lo scostamento sia superiore ad 1/5, l'amministrazione finanziaria sarà legittimita ad emettere un avviso di accertamento, basato proprio su tale rideterminazione sintetica del reddito. La ratio è, in sostanza, che se il contribuente ha potuto permettersi certe spese, avrà dovuto pur finanziarle in un certo modo, che il fisco presume essere la percezione di redditi in nero. Spetterà a questo punto al contribuente dimostrare che il mantenimento dei beni che risultano in suo possesso è finanziato da redditi esenti (e come tali non suscettibili di dichiarazione), da smobilizzi patrimoniali, da elargizioni del coniuge o genitore o, in generale, offrire qualunque giustificazione che escluda la percezione di redditi non dichiarati al fisco.

Maroni: «Si proceda con il referendum» Legge elettorale, il ministro: stupito dal numero di firme

MILANO - Un milione 210mile firme per chiedere il referendum sul sistema elettorale hanno meravigliato anche Roberto Maroni: «Sono rimasto impressionato dal numero di firme raccolte in così poco tempo: anche questo è un segnale forte, sono dell'opinione che vada ascoltato e che si debba procedere al referendum», ha detto il ministro dell'Interno, commentando il deposito delle firme in Cassazione per l'abolizione del Porcellum: «Non so se il Parlamento si mettera a riformare la legge elettorale, ma se lo fa - ha proseguito il ministro - dovrebbe riformarla nel senso del referendum». E su Napolitano che aveva espresso parole durissime contro gli intenti secessionisti della Lega che di tanto in tanto riemergono: «Ciò che ha detto non incrina i nostri rapporti».
LE PENSIONI - Maroni è poi tornato sul tema delle misure per arginare la crisi economica: «Si può discutere in maniera intensa su tutto tranne che su un punto, l'abolizione delle pensioni di anzianità, che è il chiodo fisso di Confindustria ma è una cosa ideologica». Lo ha detto Roberto Maroni interpellato sulle richieste comunque «sacrosante» degli industriali per lo sviluppo.

Crisi: Vendola, Tremonti non e' la medicina ma la malattia

Roma, 1 ott. - (Adnkronos) - "E' ineluttabile Giulio Tremonti come paradigma di lettura della crisi' Tremonti e' la medicina? Oppure come penso e' la malattia che dobbiamo combattere?". Lo ha detto Nichi Vendola nel corso del comizio di Sel a piazza Navona.

Vip: Asia Argento, finalmente ho fatto la pace con Morgan

Roma, 1 ott. (Adnkronos) - "Per il bene di nostra figlia mi fido ancora di Morgan". Lo svela Asia Argento a 'Gente' , il settimanale Hearst magazine Italia diretto da Monica Mosca in edicola lunedi' 3 ottobre. L'anno scorso Morgan aveva dichiarato in un'intervista di fare uso di droga come antidepressivo e lei l'aveva trascinato in tribunale per levargli la patria potesta'.

Legge elettorale: Fini, si rischia di non parlare piu' della riforma del Parlamento

Taranto, 1 ott. - (Adnkronos) - "Se si continua a parlare solo di legge elettorale, il che e' inevitabile, non si parlera' piu', e quindi non si riformera' piu', la composizione del nostro Parlamento. Che fine fa la volonta', secondo me giusta, di ridurre il numero dei parlamentari? Non e' la politica che costa ma sono gli apparati che costano". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini, intervenendo a un meeting organizzato a Castellaneta, in provincia di Taranto, sul tema dei rapporti su etica e politica.

Di Pietro: ''Su Romano, Maroni eversivo e Parlamento criminale'' Sfila a Roma il popolo di Vendola

Roma, 1 ott. (Adnkronos/Ign) - "L'altro giorno abbiamo assistito al classico voto di scambio di stampo mafioso: la maggioranza ha comprato il voto di alcuni che non erano stati eletti nel centrodestra con un posto di ministro. Siamo di fronte ad un Parlamento criminale ed eversivo". Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, nel suo comizio alla manifestazione di Sel a piazza Navona, 'Ora tocca a noi'.

"Così come è eversivo - ha proseguito - il comportamento del ministro dell'Interno che si vanta di combattere la criminalità e di sciogliere qualche Consiglio comunale ma poi fa parte di un Consiglio dei ministri dove c'è qualcuno per cui c'è una richiesta di rinvio a giudizio per mafia. Se non riesce a sciogliere il Consiglio dei ministri o si dimette o è complice".

Immediata la reazione del presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri: ''Promuoverò una denuncia contro Di Pietro per vilipendio delle istituzioni''.

Ovazione di piazza e tripudio di bandiere per il leader di Sel Nichi Vendola che aprendo il suo comizio alla manifestazione di piazza Navona ha rivolto un messaggio "di solidarietà" al Quirinale per quanto dichiarato ieri sulla Lega. "Le parole del capo dello Stato - ha affermato Vendola - sul fatto che non esiste un diritto democratico alla secessione perché non esiste la Padania sono parole di cui la ringraziamo signor presidente della Repubblica: ci aiutano a sentire meno aspro il dolore che proviamo".

Nel corso del comizio il leader di Sinistra Ecologia Libertà ha parlato anche della crisi. ''Tremonti è la medicina? Oppure come penso è la malattia che dobbiamo combattere?" ha scandito. Un altro passaggio ha riguardato il confronto con gli investimenti che nei paesi dell'Estremo Oriente si fanno nell'università e nell'innovazione: "Là si investe contro l'analfabetismo qui si investe per l'analfabetismo. Resterà scolpita per l'eternità la frase di Tremonti: con la cultura non si mangia. Invece con la cultura si mangia e abbiamo bisogno di cultura e di alimentare gli spiriti, il sapere critico, l'innovazione".
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Berlusconi, sindrome dell'assedio "Così il Colle ci destabilizza"

Il richiamo di Napolitano all'unità nazionale e l'appello per una nuova legge elettorale sorprendono il presidente del Consiglio. Che dice: "Così destabilizza il governo". E ora pensa alla riforma del voto: "Sulla scheda elettorale preferenze e indicazione del premier" di CARMELO LOPAPA

ROMA - Un intervento "fuori spartito", che in quei termini il Cavaliere proprio non si aspettava. Nel fortino sempre più assediato di Palazzo Grazioli, un presidente del Consiglio già alle prese con l'ennesimo ultimatum della Marcegaglia e con la valanga di firme anti-porcellum che i referendari gli hanno appena rovesciato contro, commenta con un misto di asprezza e preoccupazione le parole del capo dello Stato. A Silvio Berlusconi è chiaro che quei fendenti sul popolo padano che non esiste, sull'illegalità della svolta secessionista, pur inappuntabili nel merito, colpiscono al cuore l'asse che lo lega a Umberto Bossi e che tiene in piedi il governo. Una filippica "a freddo" che - è il suo commento più riservato - rischia di "destabilizzare" ulteriormente il governo. Raccontano che abbia tirato un sospiro di sollievo solo leggendo la reazione tutto sommato contenuta di Calderoli. Ma la preoccupazione resta. Anche per quel che l'uscita di Napolitano comporta in prospettiva. L'uscita, in realtà come di consueto ben ponderata dal Colle, è il sintomo dell'apprensione del Quirinale per un quadro politico generale che appare alquanto deteriorato e fragile. Da qui la necessità di una nuova legge elettorale che ricostruisca la "fiducia nelle istituzioni".
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La Padania contro Napolitano

“Io esisto e sono padano”: questo il titolo di apertura del “quotidiano del nord”, che risponde cosi’ all’attacco del Presidente della Repubblica

C’era da aspettarselo, chi si crede Padano non ha preso bene la notizia che in effetti un popolo padano non esiste. Ma soprattutto non ha gradito di vedersi ricordare così brutalmente come la secessione vada contro la Costituzione. E questo, in effetti, è reato, anche se ormai la nostra povera Carta ha per i politici la stessa importanza del popolo che governano, cioé nessuna. La prima pagina del quotidiano leghista di domani richiama le parole del presidente della Repubblica per confutarle: ‘Napolitano dimentica l’autodeterminazione dei popoli’, scrive il giornale del Carroccio, pappagallando la linea già percorsa oggi da molti esponenti leghisti. ‘Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – si legge in un articolo di Roberto Schena dedicato alla storia del secessionista Finocchiaro Aprile, ricordato dal capo dello Stato – si e’ scatenato contro il diritto dei popoli a scegliersi l’indipendenza, il loro diritto a non mettersi una corda al collo con la classica grossa pietra legata all’altro polo. Invece di invitare a meditare, minaccia. E indirettamente cita la galera’. Effettivamente andare in galera per aver infranto una legge è oggi una moda desueta.

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Della Valle compra pagine di giornali per criticare i politici L'imprenditore: «Da molti di voi spettacolo indecente, vergognatevi»

Diegao Della Valle (Imagoeconomica)
Diegao Della Valle (Imagoeconomica)
MILANO - «Alla parte migliore della politica e della società civile che si impegnerà a lavorare in questa direzione diremo grazie. A quei politici che si sono invece contraddistinti per la totale mancanza di competenza e di amor proprio per le sorti del Paese saremo sicuramente in molti a voler dire "vergognatevi"». Si conclude così il duro j'accuse alla politica che lancerà domani l'imprenditore Diego Della Valle dalle pagine dei principali quotidiani italiani, come anticipato questa sera dal Tg La7.
TUTTI GLI SCHIERAMENTI - «Lo spettacolo indecente - si legge nelle pagine originariamente destinate alla pubblicità dei modelli di scarpe Tod's - che molti di voi stanno dando non è più tollerabile da gran parte degli italiani e questo riguarda tutti gli schieramenti politici. Il vostro agire attento solo agli interessi personali e di partito trascurando quelli del paese ci sta portando al disastro e sta danneggiando la reputazione dell'Italia». Secondo Della Valle, «la classe politica si è allontanata dalla realtà , la crisi economica impone serietà competenze e reputazione che gli attuali politici non hanno, salvo rare eccezioni». Le componenti responsabili della società civile che hanno a cuore le sorti del Paese lavorino per affrontare con la competenza e la serietà necessaria questo difficile momento. (fonte: Ansa)