sabato 1 ottobre 2011

Di Pietro: ''Su Romano, Maroni eversivo e Parlamento criminale'' Sfila a Roma il popolo di Vendola

Roma, 1 ott. (Adnkronos/Ign) - "L'altro giorno abbiamo assistito al classico voto di scambio di stampo mafioso: la maggioranza ha comprato il voto di alcuni che non erano stati eletti nel centrodestra con un posto di ministro. Siamo di fronte ad un Parlamento criminale ed eversivo". Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, nel suo comizio alla manifestazione di Sel a piazza Navona, 'Ora tocca a noi'.

"Così come è eversivo - ha proseguito - il comportamento del ministro dell'Interno che si vanta di combattere la criminalità e di sciogliere qualche Consiglio comunale ma poi fa parte di un Consiglio dei ministri dove c'è qualcuno per cui c'è una richiesta di rinvio a giudizio per mafia. Se non riesce a sciogliere il Consiglio dei ministri o si dimette o è complice".

Immediata la reazione del presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri: ''Promuoverò una denuncia contro Di Pietro per vilipendio delle istituzioni''.

Ovazione di piazza e tripudio di bandiere per il leader di Sel Nichi Vendola che aprendo il suo comizio alla manifestazione di piazza Navona ha rivolto un messaggio "di solidarietà" al Quirinale per quanto dichiarato ieri sulla Lega. "Le parole del capo dello Stato - ha affermato Vendola - sul fatto che non esiste un diritto democratico alla secessione perché non esiste la Padania sono parole di cui la ringraziamo signor presidente della Repubblica: ci aiutano a sentire meno aspro il dolore che proviamo".

Nel corso del comizio il leader di Sinistra Ecologia Libertà ha parlato anche della crisi. ''Tremonti è la medicina? Oppure come penso è la malattia che dobbiamo combattere?" ha scandito. Un altro passaggio ha riguardato il confronto con gli investimenti che nei paesi dell'Estremo Oriente si fanno nell'università e nell'innovazione: "Là si investe contro l'analfabetismo qui si investe per l'analfabetismo. Resterà scolpita per l'eternità la frase di Tremonti: con la cultura non si mangia. Invece con la cultura si mangia e abbiamo bisogno di cultura e di alimentare gli spiriti, il sapere critico, l'innovazione".
Continua ...

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