giovedì 27 gennaio 2011

Donne in piazza il 13 febbraio "Se non ora, quando?"

Una mobilitazione al femminile per difendere la dignità di chi lavora, si impegna e si sacrifica per la famiglia. Appuntamento in tutte le città italiane contro "la ripetuta rappresentazione come oggetto di scambio sessuale". Moltissime adesioni, dalle Comencini all'onorevole Bongiorno.

ROMA - Un appello ad una giornata di mobilitazione nazionale, lanciato pensando alle donne che lavorano, creano ricchezza, studiano o sono in cerca di un lavoro, si sacrificano prendendosi cura di figli, mariti, genitori anziani. E non ce la fanno più, perché "questa ricca e varia esperienza di vita è cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale offerta da giornali, televisioni, pubblicità". Una situazione non più tollerabile, che esige una presa di posizione, una scossa. Per questo, l'appuntamento è per il 13 febbraio in tutte le città italiane: un'iniziativa al femminile per far sentire la propria voce. E "chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare, ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la pesante responsabilità, anche di fronte alla comunità internazionale".
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Uganda, ucciso attivista gay aveva denunciato giornale omofobo

David Kato era stato indicato insieme ad altri 100 omosessuali sulla rivista Rolling Stone. Nel paese è previsto il reato di "omosessualità aggravata", punito con la pena di morte. L'uomo era venuto anche in Italia per testimoniare sulle continue violazioni dei diritti civili. Un killer lo ha colpito mentre era in casa sua. Usa "inorriditi". Iniziative di protesta in Europa e in Italia

KAMPALA - Il più importante attivista ugandese per i diritti dei gay è stato ucciso a Kampala. Il suo nome e la sua foto erano apparse lo scorso ottobre accanto a quelle di altri 100 omosessuali su una sorta di lista nera 1messa a punto da un quotidiano omofobo, il Rolling Stone. David Kato, 43 anni, è stato ucciso "verso le 13", ha riferito il suo avvocato John Francis Onyango. Un uomo sarebbe entrato nella sua abitazione e lo avrebbe colpito alla testa.
Kato, ha spiegato Human Rights Watch, è morto mentre veniva trasferito in ospedale. L'organizzazione per il rispetto dei diritti umani ha chiesto al governo ugandese di avviare "un'inchiesta imparziale e urgente sull'omicidio" di colui che si guadagnò l'odio omofobo anche per essersi opposto al progetto di legge che prevede la pena di morte per il reato di "omosessualità aggravata", un testo definito "odioso" da Barack Obama. Già oggi l'omosessualità è punibile con sette anni di prigione, e le carceri ugandesi non sembrano rassicurare sul rispetto dei diritti fondamentali del detenuto.
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“Le intercettazioni in Gran Bretagna: Rupert Murdoch comanda la cupola dei media?”

Per l’Economist il peggior scandalo inglese degli ultimi anni è roba da complottisti: lo dimostrerebbe la storia che ha portato alle dimissioni Andy Coulson.

Andy Coulson, consulente per la stampa e portavoce di David Cameron al numero 10 di Downing Street si è di recente dimesso da ogni carica pubblica da lui detenuta. Troppo pesanti, a suo dire, gli impegni giudiziari per poter adempiere alle fatiche istituzionali. Già, perchè Coulson è tuttora coinvolto nella brutta storia degli ascolti generalizzati a carico di importanti personalità del mondo dello spettacolo e della vita pubblica inglese, primo fra tutti il principe William d’Inghilterra, terzo nella linea di successione al trono di Elisabetta II.

ANDY COULSON –L’Economist, in edicola domani, ha di che dire in tema. Per il patinato settimanale della City, c’è ancora molto da scoprire in materia. Tutto era cominciato, lo scrivevamo, con un reporter un po’ troppo attivo nell’intercettazione di comunicazioni riservate.

Tutto era iniziato nel 2006, quando il corrispondente presso la Corona di News Of The World, di cui Andy Coulson era direttore responsabile, iniziò a pubblicare informazioni troppo segrete e impossibili da reperire pubblicamente sulla famiglia reale – nello specifico, quando il periodico pubblicò notizie di un appuntamento nell’agenda del principe William “prima ancora che avvenisse”. Fu il principe stesso a girare tutti i suoi sospetti a Scotland Yard, che iniziò le indagini. L’unità di protezione reale di Scotland Yard è stata allertata da tre membri della Reggia a Clarence House – la residenza ufficiale del Principe di Galles – lo scorso dicembre. L’indagine è stata girata all’anti-terrorismo, che ha iniziato le indagini che hanno portato agli arresti odierni. (…) Uno degli arrestati appare essere il corrispondente presso la Corona di News Of The World, Clive Goodman. Un portavoce ha dichiarato: “Clive Goodman, un giornalista di NOTW, è stato arrestato oggi e attualmente sta venendo interrogato nella stazione di polizia diCharing Cross a Londra.” Così raccontava il Times del primo arresto eccellente dello scandalo intercettazioni, quello del reporter Goodman. Ma Coulson aveva già lasciato la nave che affondava, dimettendosi settimane prima.

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http://www.giornalettismo.com/archives/111361/le-intercettazioni-in-gran-bretagna-roba-da-complottisti-rupert-murdoch-comanda-la-cupola-dei-media/

Wikileaks: arrestati tre membri di Anonymous

Avevano partecipato alle operazioni anti-Mastercard e Visa: quasi tutti minorenni i fermati dalla polizia Metropolitana di Londra.

Solo uno dei tre ragazzi arrestati a Londra è maggiorenne, fermato con altri due suoi coetanei nell’ambito di una retata contro Anonymous, il collettivo di attivisti informatici che si propone di continuare l’opera di Wikileaks, divulgazione segreti e diffusione della democrazia.

ARRESTATI – Insieme a due dirigenti di età superiore ai 20 anni la polizia metropolitana di Londra ha così arrestato tre attivisti di giovane età che, stando alle fonti inglesi, avrebbero avuto un ruolo nelle Operations:Payback che hanno sferrato attacchi informatici diffusi ad importanti portali di carte di credito.

I tre ragazzi di 15, 16 e 19 anni sono stati arrestati insieme a due uomini di 20 e 26 anni in un operazione coordinate. La polizia metropolitana afferma: “Gli arresti sono collegati alle recenti azioni di DDoS portate avanti da un gruppo online che si definisce “Anonymous”. Sono parte di una corrente indagine della MPS nel gruppo di attivisti che è iniziata l’anno scorso a seguito di notizie di reato di DDoS perpetrati dal gruppo contro varie compagnie. L’indagine viene condotta insieme con le forze di polizia internazionali in Europa e negli Stati Uniti.

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http://www.giornalettismo.com/archives/111384/li-abbiamo-presi-arrestati-tre-membri-di-anonymous/

Montecarlo: le carte da Santa Lucia inguaiano Frattini più che Fini

27 gennaio 2011

I documenti che il responsabile degli Esteri ha mostrato erano arrivati mesi fa. Non sono risposte ufficiali. E sono stati tirati fuori al momento giusto

Ora ce n’è la certezza. Già stamattina il ministro degli Esteri Franco Frattini, durante l’audizione in Senato si era lasciato scappare che la risposta di Santa Lucia alla sua “interrogazione”, era arrivata mesi fa. E quindi tutta la suspence creata dai giornali (in primis Corriere e Giornale) sull’arrivo dei documenti su Montecarlo nei giorni precedenti era una bufala bella e buona, organizzata per creare il caso mediatico.

I DOCUMENTI – Ora, grazie a David Pierluigi del Fatto Quotidiano, si scopre anche che valore avessero quelle risposte. Che, in primo luogo, erano arrivate il 10 dicembre, giusto quattro giorni prima della fiducia che il governo italiano si preparava ad affrontare. E ancora: ...

http://www.giornalettismo.com/archives/111408/le-carte-da-santa-lucia-inguaiano-frattini-piu-di-fini/

Casa An: Bocchino accusa Berlusconi

(ANSA) - ROMA - 'Berlusconi e' il mandante di questa azione di dossieraggio' contro Fini. 'Il manovale e' Lavitola'. Lo ha detto Bocchino del Fli. 'Frattini - ha aggiunto - e' il fattorino di Berlusconi, come lo definiscono gli Usa'. E nella documentazione presentata in Parlamento 'non c'e' nessuna novita''. Quanto a Berlusconi, 'i fatti nuovi dimostrano che deve dimettersi'. Infine, l'accusa a Schifani, colpevole di aver concesso l'interrogazione parlamentare d'urgenza su Montecarlo: 'Deve farsi da parte'.

Ruby, procura e Anm a difendono Boccassini. Minacce a Palamara: ''Sta per arrivare la vostra ora''

Roma, 27 gen. (Adnkronos) - Si apre un nuovo fronte di scontro con la magistratura nel caso Ruby. Il procuratore capo dei Milano, Edmondo Bruti Liberati, infatti, risponde con un comunicato ufficiale a 'Il Giornale' che pubblica in prima pagina un articolo sul pm Ilda Boccassini. ''Le campagne di denigrazione e l'attacco personale ai magistrati si qualificano da soli'', sottolinea, ricordando poi che tutti gli atti dell'inchiesta svolti dai magistrati - oltre alla Boccassini, anche Pietro Forno e Antonio Sangermano - sono stati vistati da lui.

Sul caso scende in campo anche l'Anm: "Questa barbarie non ci intimidirà, non arretreremo di un millimetro", dice il presidente Luca Palamara, che aggiunge: "il metodo mesiano (il riferimento è al giudice civile che impose alla Fininvest un mega risarcimento nella causa Imi-Sir, ndr) non ci intimidisce. Come Anm esprimiamo solidarietà ai colleghi di Milano e alla Boccassini la cui unica colpevolezza è quella di applicare la legge".

I vertici dell'Anm, Luca Palamara e Giuseppe Cascini, parlano di un modo di procedere che rappresenta "un sistema pericoloso per la democrazia e per lo Stato''. Inoltre, aggiungono,. "tirare fuori storie di trent'anni fa e chiuse con un'assoluzione per gettare fango è un atto di aggressione del tutto scollegato".

Contro 'il Giornale' in campo anche l'Idv, che, con Leoluca Orlando, parla di "linciaggio mediatico'' nei confronti di Ilda Boccassini. ''I giornali di famiglia proseguono con il metodo Boffo'', sottolinea il portavoce del partito, che chiede anche ''un intervento dell'Ordine dei giornalisti''.

Intanto, minacce via e-mail sono arrivate in serata proprio a Palamara. Un messaggio minatorio è stato inviato poco fa a un indirizzo di posta elettronica del presidente dell'Anm. A quanto si apprende, nel messaggio intimidatorio c'era scritto "sta per arrivare la vostra ora". In particolare, sempre a quanto si apprende, il messaggio minatorio fa riferimento alle dichiarazioni fatte poco fa dal presidente del sindacato delle toghe in cui chiedeva lo stop degli attacchi alla magistratura sostenendo che l'Anm non si sarebbe fatta intimidire da "questa barbarie".

Caso Ruby: Fede querela carabiniere scorta, false sue affermazioni

Roma, 29 gen. (Adnkronos) - Il direttore del Tg4 Emilio Fede "dopo avere preso visione dei verbali di interrogatorio dell'inchiesta sulle cene ad Arcore, ha affidato ai propri legali il compito di sporgere querela nei confronti del brigadiere capo dei carabinieri Luigi Sorrentino (in servizio presso l'ufficio scorte) ritenendo le affermazioni di quest'ultimo non corrispondenti al vero e lesive della propria dignita' umana e professionale". Lo annuncia in un comunicato lo stesso Fede sottolineando inoltre che "nei fatti il signor Luigi Sorrentino non e' mai stato autista di Emilio Fede. Nei fatti: Emilio Fede non e' mai rientrato alle 4 del mattino, come invece racconta il capo scorta. Nei fatti: mai Emilio Fede mai ha utilizzato la scorta per accompagnare ragazze a casa", prosegue il comunicato.

RUSH FINALE ...

Altre 227 pagine dei pm alla Camera - La rabbia della Minetti su Berlusconi

MILANO - Non sono proprio di elogio i commenti che Nicole Minetti ha dedicato a Silvio Berlusconi in alcune telefonate intercettate nell'ambito dell'inchiesta che vede indagato il premier per concussione e sfruttamento della prostituzione e della prostituzione minorile. Il premier è stato definito un «vecchio», un «pezzo di m...», uno che «mi ha rovinato la vita». I commenti fanno parte dei nuovi atti - un plico di 227 pagine - che la Procura ha inviato alla Giunta per le autorizzazioni della Camera. I pm hanno fatto anche recapitare un invito a comparire alla stessa consigliera regionale lombarda, che deve rispondere di induzione e favoreggiamento della prostituzione e prostituzione minorile, e che tramite il suo avvocato ha fatto sapere di essere intenzionata a presentarsi davanti ai magistrati. «Non ho nulla da dire su questo. È tutto scandaloso» è stato invece il solo commento rilasciato nel pomeriggio da Silvio Berlusconi sull'argomento. E il suo avvocato, Niccolò Ghedini, ha aggiunto: «Da quello che mi dicono, perché io non ho ancora potuto vedere le carte, si tratta solo di gossip, di telefonate tra ragazze».
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I 12 CHILI DI DROGA - C'è poi un capitolo stupefacenti che si inserisce nella vicenda. Nell'abitazione di Maria Esther Garcia Polanco, sempre in via Olgettina, sono stati sequestrati due chili e 800 grammi di droga. Secondo gli inquirenti, gli stupefacenti sarebbero del convivente della giovane, Ramirez Della Rosa, che è stato trovato alla guida di una Mini-Cooper di proprietà di Nicole Minetti. Anche questo particolare emerge dai nuovi atti trasmessi dalla Procura di Milano alla Camera. Sempre secondo quanto si legge nella nuova documentazione, Ramirez Della Rosa avrebbe usato l'auto della Minetti mentre quest'ultima si trovava in vacanza alle Seychelles. Ma sarebbe stato proprio Ramirez, al quale in un altro appartamento a via Portaluppi hanno trovato altri 10 chili di droga, a suggerire «a Nicole», di fare «una denuncia della macchina», presumibilmente di furto.
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Caso Ruby: Funzionari Polizia a Maroni, intervenga contro esternazioni premier

Roma, 26 gen. - (Adnkronos) - L'Associazione nazionale funzionari di polizia chiede al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, sostegno all'azione della Polizia di Stato, "scongiurando il rischio che le troppo frequenti esternazioni di certi esponenti politici, anche impegnati in cariche di governo, di certa stampa e addirittura dello stesso presidente del Consiglio, possano gettare ulteriori ombre e discredito sulla legittimita' del nostro operato".