DAMASCO - In questa fase non abbiamo bisogno di sanzioni, di pressioni, ma di dialogo: dialogo intersiriano, ha dichiarato il portavoce del Ministero degli esteri russo a proposito dell'ultimatum della Lega araba a Damasco, scaduto da poco, secondo cui la Siria dovrebbe aderire entro oggi ad accogliere centinaia di osservatori della Lega, nonché tutta una serie di altre condizioni che violano la sovranità del Paese, pena l'imposizione di sanzioni. Damasco ha intanto ignorato la scadenza fissata dalla Lega e il Comitato olimpico siriano ha annunciato che la Siria non parteciperà ai prossimi Giochi dei paesi arabi, in programma dal 9 dicembre nel Qatar che è tra i maggiori sostenitori dei gruppi terroristici che operano in Siria.
Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
venerdì 25 novembre 2011
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Mangiò verdure di Fukushima, star tv con leucemia
Norikazu voleva dimostrare che non c'era nulla da temere
Subito dopo l’incidente, provocato dal forte terremoto e dallo tsunami, le autorità di Tokyo restrinsero la vendita di determinati prodotti alimentari. Quando il divieto fu tolto i giapponesi non si fidavano e così il presentatore tv mangiò in diretta cibo della zona contaminata.
Tokyo, 25 novembre 2011 - Voleva tranquilizzare la popolazione giapponese a aiutare gli agricoltori locali dopo il grave incidente nucleare di Fukushima dello scorso marzo, e per questo ha mangiato davanti alle telecamere delle verdure coltivate nelle vicinanze della centrale danneggiata.
Ora però a Otsuka Norikazu, famoso presentatore della tv giapponese, i medici hanno diagnosticato una leucemia linfatica acuta. Lo riporta il sito web del quotidiano spagnolo El Mundo.
Subito dopo l’incidente, provocato dal forte terremoto e dal sisma che ha colpito il Giappone lo scorso marzo, le autorità giapponesi proibirono alla popolazione di avvicinarsi all’area contaminata e restrinsero la vendita di determinati prodotti alimentari, come il latte e le verdure, provenienti da Fukushima.
Alcune settimane dopo il governo ha revocato tali restrizioni, ma la popolazione continuava a non fidarsi e a non comprare i prodotti considerati a rischio per la fuoruscita di radiazioni.
Per convincere i giapponesi che non c’era nulla da temere Yusuhiro Sonoda (nella foto), esponente del Partito Democratico al potere, ha bevuto davanti alle telecamere un bicchiere di acqua proveniente dalla centrale, opportunamente trattato.
Analogamente, il presentatore Otsuka (63 anni) ha mangiato in diretta tv verdure di Fukushima, insieme alla sua collaboratrice. Pochi giorni dopo i medici gli hanno diagnosticato la leucemia. Otsuka non si è perso comunque d’animo e ha promesso che tornerà in tv la prossima primavera.
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Attacco alla Siria: portaerei Usa CVN77 a largo delle coste siriane
WASHINGTON – La task force navale degli Usa, guidata dalla portaerei CVN77, detta pure USS George Bush (nella foto), si è posizionata a largo delle coste della Siria, nel Mediterraneo. Secondo Press TV, le navi Usa sono giunte nella regione subito dopo l’invito degli Usa ai propri cittadini di “lasciare immediatamente” il territorio siriano. Altro segnale preoccupante, è che l’ambasciatore Usa in Siria Robert Ford, che avrebbe dovuto rientrare nel paese questo mese, non rientrerà a Damasco. È degno di nota che la CVN77, è una portaerei in grado di trasportare 70 aerei tra cui 48 cacciabombardieri. L’altro sviluppo esclusivamente “militare” intorno alla Siria è l’allerta delle forze turche che secondo alcuni fonti paventerebbero un attacco alla Siria attraverso il confine. Il presidente turco Abdullah Gul ha detto pubblicamente che l’esercito turco potrebbe entrare in territorio siriano con la scusa di dare la caccia ai membri del gruppo terroristico del PKK attivi in Siria. I media arabi ritengono probabile l’imposizione di una no-fly zone alla Siria, simile a quella imposta alla Libia prima dell’inizio dei bombardamenti Nato. Tutto ciò mentre proseguono gli sforzi occidentali al livello politico, diretti dagli Stati Uniti, per mettere sotto pressione il presidente Bashar Assad.
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Quarta puntata di Servizio pubblico è dedicata al tema della corruzione e a Finmeccanica. Il conduttore apre al nuovo premier ("ma aspettiamo di vedere cosa uscirà dal cilindro") e torna a parlare di conflitto di interessi. E su Fiorello ironizza: "E' un perfetto ansiolitico"
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GOVERNO: DI PIETRO, SUBITO LEGGE 'BUON ESEMPIO'. NO ICI INDISTINTA
Mills sarà sentito dai giudici di Milano
Respinta la richiesta del rinvio dell'interrogatorio dell'avvocato inglese avanzata dai suoi legali.
PRESCRIZIONE - Mills è stato condannato in primo e secondo grado a 4 anni e mezzo per corruzione in atti giudiziari e poi la Cassazione ha dichiarato la prescrizione del reato. Il processo a Berlusconi, invece, dovrebbe terminare, stando a un calendario già fissato, il prossimo 16 gennaio, con il termine di prescrizione che scadrà qualche settimana dopo. Tuttavia, proprio l'empasse sulla testimonianza di Mills avrebbe potuto far slittare la sentenza. Mills, attraverso il suo legale, l'avvocato Federico Cecconi, aveva presentato all'Alta Corte di Londra il problema del «rischio di auto-incriminazione», ricordando, tra l'altro, quello che successe nel 2003, quando testimoniando da Londra nel processo Sme, a carico tra gli altri di Berlusconi, l'avvocato d'affari venne poi accusato di falsa testimonianza dalla Procura di Milano (il gip ha recentemente archiviato per prescrizione). I rappresentanti del pm De Pasquale avevano invece chiesto all'Alta Corte di autorizzare la testimonianza di Mills. La decisione dell'Alta Corte ha dato il via libera all'interrogatorio. Ora però si pone la questione, tutta interna stavolta all'ordinamento italiano, se sentire Mills come teste «semplice», con l'obbligo di dire la verità, come vuole l'accusa, o assistito dal legale, con la facoltà di non rispondere, come chiede la difesa. Sarà il tribunale di Milano a dover «sciogliere il nodo».
Trattativa Stato-mafia: indagato Dell'Utri. Il senatore del Pdl sotto inchiesta a Palermo
MILANO - Il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri è indagato dalla procura di Palermo nell'inchiesta sulla cosiddetta trattativa tra Stato e mafia. Condannato in appello a 7 anni per concorso in associazione mafiosa, Dell'Utri sarebbe accusato in questa indagine di violenza o minaccia a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario.
«NELLE MANI» - A fare il nome di dell'Utri ai pm è anche il pentito Stefano Lo Verso che ha sostenuto di aver saputo da Provenzano che, dopo le stragi del '92 e del '93, Dell'Utri, ex manager di Publitalia tra i fondatori di Forza Italia, si sarebbe offerto come garante politico degli interessi di Cosa nostra. Dall'altra parte del tavolo ancora Provenzano che, in nome dell'accordo stretto, avrebbe assicurato il sostegno elettorale dei boss al partito dell'ex premier Silvio Berlusconi. E anche le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza, a cui il boss Giuseppe Graviano avrebbe detto che «grazie al paesano (Dell'Utri, ndr) e a Berlusconi la mafia aveva il Paese nelle mani», sarebbero finite nell'inchiesta sulla trattativa condotta dai pm di Palermo.
«ALLUCINANTE» - «Io indagato per la trattativa tra lo Stato e Cosa nostra? È veramente allucinante». Così, Marcello Dell'Utri commenta la sua iscrizione nel registro degli indagati. «La procura di Palermo ha fatto una grande insalata russa - ha detto ancora - per quanto mi riguarda i magistati stanno pestando l'acqua nel mortaio». E sui collaboratori che lo accusano tra cui Stefano Lo Verso e il dichiarante Massimo Ciancimino, dice: «Assurdità. È una cosa inesistente solo a pensarla. Tutta questa vicenda è veramente allucinante».