L'Arcigay nazionale chiede al sindaco Cofferati, e ai sindaci di Roma e Milano Alemanno e Moratti, di partecipare ai cortei del Gay Pride che si terranno nelle loro città (a Milano e Roma il 7 giugno e a Bologna il 28 giugno). «Il Pride — afferma il presidente nazionale di Arcigay Aurelio Mancuso — è diventato negli ultimi vent'anni la manifestazione mondiale più partecipata del pianeta. Nelle grandi città sfilano milioni di persone e i comitati organizzatori sono sostenuti dai municipi».Il primo cittadino di Bologna quasi certamente non sfilerà il 28 giugno ma scrive agli organizzatori per spiegare loro che è disponibile a riceverli a Palazzo d'Accursio. «È mio desiderio incontrarvi — si legge nel breve testo spedito dal sindaco — per condividere, nello spirito della stessa manifestazione, le eventuali azioni utili a realizzare l'obiettivo di assicurare i diritti fondamentali della persona e di contrastare pregiudizi e discriminazioni verso le persone gay, lesbiche e transessuali».
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