mercoledì 7 maggio 2008

Mafia, trovata fattura da 297mila euro "L'imprenditore trapanese è cassiere di Messina Denaro"

I pm: "Conferma le accuse a Grigoli"
Una fattura da 297 mila euro. Per i pm è la conferma dell'impianto accusatorio dell'indagine che ha portato all'arresto, lo scorso dicembre, dell'imprenditore Giuseppe Grigoli di Castelvetrano, considerato dai magistrati il "cassiere" del boss latitante Matteo Messina Denaro. L'importo della fattura è lo stesso indicato dal capomafia nei pizzini inviati a Bernardo Provenzano. I documenti che confermerebbero il credito vantato dalla società di Grigoli sono stati trovati setacciando la contabilità di un'impresa legata ad un affiliato a Cosa nostra di Agrigento, come scrive oggi il Giornale di Sicilia.Nei pizzini sequestrati a Provenzano dopo la sua cattura a Corleone, Messina Denaro gli chiedeva di risolvere un problema legato ad un credito vantato da Grigoli, titolare di supermercati con un patrimonio immobiliare di 55 milioni di euro. Secondo le indagini un affiliato del clan di Ribera, Giuseppe Capizzi, gestore di un punto vendita della Despar, avrebbe ottenuto merce per 297 mila euro. Ma al momento di pagare si sarebbe rifiutato chiedendo che anche Grigoli pagasse il pizzo per altri sette supermercati aperti nella zona. Una richiesta che provocò l'ira di Messina Denaro.red (7 mag 2008, 10:43)

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