Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
domenica 20 novembre 2011
Ruby, Imane Fadil parte civile contro Fede, Mora e la Minetti
La modella 27enne ha chiesto di costituirsi nel processo al via a Milano e nel quale sono imputati il direttore del Tg4, il manager dei vip e il consigliere regionale del Pdl
Il direttore del Tg4, Emilio Fede
Arriva la tutela dell'Eurozona Ispettori Ue per Paesi in difficoltà
Il 'six pack' approvato dall'Unione prevede la nascita a livello nazionale di un 'Consiglio indipendente di bilancio' autonomo e con il compito di monitorare l'applicazione delle regole di bilancio. La Commissione europea deciderà se inviare ispettori che raccomanderanno gli aiuti finanziari
"La Cina vicina al sorpasso degli Usa Il G8 non rappresenta più la realtà"
Jim O'Neill, il banchiere di Goldman Sachs che coniò il termine Brics, nel suo ultimo libro chiede una riforma delle istituzioni economiche internazionali: "Non ci sono i paese più influenti. Non logica la presenza dell'Italia"
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINIAppalti Enav, Borgogni si autosospende da Finmeccanica
Uranio: Sardegna, inizio indagine epidemiologica previsto a dicembre
Vendola: l'ombra delle lobby sul nuovo governo. Berlusconi? E' risorto in 3 giorni
Egitto, militari contro dimostranti in piazza Tahrir: vittime e feriti
Quel pasticciaccio brutto delle tangenti all’UdC
Il tesoriere di Casini nell’inchiesta Enav. Ecco il nuovo che è avanzato a Berlusconi
Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini sono due politici con un destino comune: tutti e due avevano un alto destino politico e una missione da assolvere. Ovvero, prendere il posto di Berlusconi. Adesso che la crisi dello spread ha disarcionato il Cavaliere, l’inchiesta Enav rischia però di mostrare a tutti il vero volto dell’UdC: un partito familiare e familista, al quale si accede per numero di pacchetti che si controllano. E con una grande attenzione alle potenzialità delle società pubbliche. L’articolo di Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera ci racconta il sistema Enav e chi ne erano i beneficiari:
Posti di lavoro e consulenze affidate ai figli e ad altri familiari di politici. Quote di società private intestate a parlamentari oppure a loro parenti che ottengono appalti dalle aziende pubbliche. Eccolo il «sistema di illegalità» illustrato dal giudice Anna Maria Fattori che porta all’Enav e ad aziende del Gruppo Finmeccanica. Ecco come «il potere politico, distratto dalla cura della res pubblica, esige di trarre dall’esercizio del potere economico di cui individua i detentori, utilità per i singoli e per i partiti che li sostengono». Sono le rivelazioni del consulente Lorenzo Cola, dell’imprenditore Tommaso Di Lernia, del commercialista Marco Ianilli a delineare «con dichiarazioni ripetute e concordanti la serie di rapporti, relazioni, cointeressenze e conflitti di interessi personali e imprenditoriali ». E così a descrivere il meccanismo delle «frodi fiscali da cui generano risorse extracontabili utilizzate per erogare somme non dovute a infedeli apparati e uomini dello Stato e delle imprese per ottenere appalti e nomine».
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http://www.giornalettismo.com/archives/170247/quer-pasticciaccio-brutto-delle-tangenti-alludc/
Il manager Finmeccanica che vendeva filmini pedofili
Manlio Fiore e l’indagine Selex: un archivio pedopornografico nel suo pc
La moglie di Cesare, si sa, deve essere specchiata. Per questo Guarguaglini sceglieva i manager per le aziende di Finmeccanica con grande attenzione. E in questo pezzo del Corriere della Sera si raccontano le mirabolanti gesta di Manlio Fiore, direttore tecnico di Selex Sistemi Integrati:
La prima perquisizione nell’ufficio e nell’abitazione di Manlio Fiore risale a un anno fa. La delega affidata ai carabinieri del Ros riguardava la ricerca di documentazione sulle false fatturazioni della società Selex Sistemi Integrati. Gli specialisti dell’Arma portarono via computer e materiale informatico. Il risultato dell’esplorazione sul disco rigido dei pc e la visione di alcuni video e chiavette usb custodite insieme ai fascicoli delle pratiche aziendali ha portato alla luce una realtà agghiacciante: un vero e proprio archivio pedopornografico. Chi lo ha visionato parla di «foto e filmini raccapriccianti» e subito è scattata l’accusa specifica oltre a quella di aver commercializzato prodotti riguardanti minori. Fiore non si sarebbe limitato a «scaricare» da Internet filmati e fotografie, ma sarebbe inserito in un vero e proprio circuito di pedofili.
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http://www.giornalettismo.com/archives/170253/il-manager-finmeccanica-che-vendeva-filmini-pedofili/
«Società e posti di lavoro ai figli: così pagavano i politici»
Le accuse: con la valigetta nell'ufficio dei centristi. Matteoli, Brancher e Tremonti referenti dell'ad
I politici di riferimento Nell'ordinanza vengono citati come politici di riferimento di Guido Pugliesi, l'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti, il senatore Giulio Andreotti, l'ex ministro dei Trasporti Altero Matteoli. Ma la lettura delle carte processuali fa ben comprendere come gli «omissis» nei verbali dello stesso Cola, apposti dal pubblico ministero Paolo Ielo, nascondano un quadro ben più ampio nel quale sono inserite personalità tuttora al centro di verifiche e accertamenti. Una ricerca che, dice il giudice, è invece già terminata in maniera positiva per ricostruire quanto accadde il 2 febbraio 2010 nella sede dell'Udc in via Due Macelli a Roma.
È Di Lernia a raccontare di aver versato 200 mila euro al tesoriere Giuseppe Naro alla presenza di Pugliesi. Scrive il giudice: «Nell'interrogatorio del 25 maggio 2011 l'imprenditore afferma che Pugliesi aveva sempre rifiutato le offerte di denaro, tuttavia "nell'ultimo periodo" gli aveva sollecitato un'offerta di denaro presso l'ufficio dell'onorevole Casini; che a tale richiesta aveva aderito prelevando 200 mila euro da un conto acceso presso un istituto della Repubblica di San Marino dove si era recato accompagnato dalla segretaria Marta Fincato; che la consegna era avvenuta negli uffici dell'Udc dove era potuto accedere solo dopo che il Pugliesi, che ivi già si trovava, era sceso e lo aveva con sé sopra condotto; che a ricevere il denaro era stata una persona che gli veniva presentata come tesoriere dell'Udc, "forse un parlamentare"; che a questi Di Lernia era stato presentato dal Pugliese come "uno che lavora con Selex". Tali dichiarazioni sono state ribadite e circostanziate nel corso dell'interrogatorio del 13 luglio 2011 durante il quale Di Lernia riconosceva nell'effige fotografica di Naro Giuseppe la persona alla quale aveva consegnato il denaro e che non lo fece accedere nello studio personale in quanto vi era in corso una "bonifica"».
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Iraq: soldati Usa uccidono due civili
Occupy Wall Street, agente spruzza spray contro manifestanti seduti
CALIFORNIA - Un video che circola su internet mostra un agente spruzzare spray al peperoncino contro alcuni manifestanti seduti con le braccia dietro la testa all'Università della California di Davis. Il filmato è stato girato venerdì, quando la polizia ha sgombrato un campo di dimostranti all'università, ed è stato poi pubblicato su Youtube. Non è chiaro a quale corpo delle forze di sicurezza appartenga l'uomo. Il capo della polizia locale Annette Spicuzza ha detto che gli agenti hanno usato spray al peperoncino dopo essere stati circondati. Il rettore dell'Università Linda Katehi ha chiesto l'apertura di un'inchiesta.
Nucleare Usa: il programma che costa 50 volte l’intero budget dell’Onu
Gli Stati Uniti d’America hanno speso fino ad ora 8 mila miliardi di dollari per il loro programma di costruzione, mantenimento e modernizzazione di armi nucleari; una cifra che ammonta al circa 60% delle spese fatte in tutto il mondo sulle armi nucleari; per avere idea della cifra galattica spesa dagli Stati Uniti, si può ad esempio dire che 8 mila miliardi di dollari sono circa 50 volte il budget annuo delle Nazioni Unite.
I nuovi dati sul più imponente programma nucleare militare del pianeta sono state diffuse recentemente da David Krieger, presidente della Fondazione per la Pace nell’Era nucleare (Nuclear Age Peace Foundation) che assistendo alle votazioni nelle conferenze tenute alle Nazioni Unite sulla questione nucleare, ha detto :«Fino a che che gli Stati Uniti continueranno ad affidarsi al proprio arsenale nucleare per la loro sicurezza, sarà difficile sostenere che altri stati non dovrebbero seguire la stessa strada».
Gli Stati Uniti spendono mediamente, ogni anno, circa 60 miliardi di dollari in armi nucleari, e secondo gli esperti, questa cifra salirà a 70 miliardi all’anno nel prossimo decennio.
La questione importante da capire, è che questa spesa, non riguarda solo gli Stati Uniti d’America, ma è un qualcosa di “doloroso” per l’umanità intera. Basta pensare che basterebbe spendere 60 miliardi di dollari all’anno fino al 2015, e cioè la stessa cifra che gli americani spendono per le armi nucleari, per poter sradicare la povertà sulla base di quanto previsto dal programma di sviluppo del millennio delle Nazioni Unite.
All’interno degli Usa, poi, è inutile dire che effetto magico potrebbero avere soltanto una parte di quei soldi, su fenomeni come la povertà, la sanità l’istruzione. Gli Usa, spendendo quei 60 miliardi di dollari all’anno, potrebbero cambiare il corso della storia; cancellare la povertà dal mondo intero, ridurre le morti in Africa, combattere l’Aids e le altre malattie letali, costruire insomma un mondo migliore.
Sotto l’amministrazione Obama, Washington ha firmato il nuovo START che però include anche la modernizzazione delle armi nucleari che rimangono in possesso degli Usa.
Attualmente, infatti, gli Usa sono in possesso di 5 mila testate nucleari pronte ad essere usate; ciò oltre ad altre 5 mila che attendono di essere distrutte o che ormai sono superate dal punto di vista tecnologico.
L’effetto più tragico delle armi nucleari Usa, oltre al loro costo, è la situazione psicologica che creano nella politica internazionale. La Casabianca, forte delle sue spaventose armi nucleari, non si vede obbligata a rispettare le leggi internazionali e si crede libera di minacciare, sanzionare, attaccare qualsiasi paese.
Ed infatti, John Burroughs, presidente del Comitato degli Avvocati per la Politica Nucleare (Lawyers Committee on Nuclear Policy), commentando le politiche Usa in materia di nucleare ha detto:
“Contrariamente a quanto richiesto dai requisiti della legge internazionale gli Stati Uniti non agiscono in ‘buona fede’ per mettere in pratica l’articolo VI che vincola alla negoziazione del disarmo nucleare”.
Accordo di Sicurezza del Mar Caspio, nuova sconfitta geopolitica per gli Usa
Sabato 19 Novembre la Duma russa ha detto sì alla ratifica dell’accordo di Sicurezza del Mar Caspio, firmato il giorno prima nel corso della terza conferenza dei vertici dei paesi rivieraschi del più grande lago del mondo.
In base all’accordo firmato da Repubblica Islamica dell’Iran, Federazione Russa, Repubblica dell’Azerbaijan, Kazakistan e Turkmenistan, solo i paesi rivieraschi potranno assumere impegni per garantire la sicurezza del Mar Caspio, con un sottosuolo ricco di giacimenti di gas e petrolio.
L’accordo è di fatto una base per le cooperazioni di sicurezza e d’intelligence tra i cinque paesi in settori come la lotta al terrorismo ed alla criminalità organizzata, al narcotraffico, al contrabbando di armi ed essere umani ed all’immigrazione clandestina; nell’accordo vi sono anche articoli specifici che prevedono la lotta alla pirateria ed alla pesca illegale nel Mare.
Secondo gli esperti politici, l’accordo, approvato dal Parlamento russo, è uno storico messaggio all’Occidente ed ai paesi che hanno cercato di ottenere una fetta di ricchezza in questo Mare.
Gli Stati Uniti e persino Israele, negli ultimi anni, approfittando delle divergenze tra Azerbaijan e Turkmenistan sul possesso di alcuni giacimenti e intervenendo a favore dell’Azerbaijan, stavano programmando la presenza nella regione. Una presenza che avrebbe favorito l’Azerbaijan a scapito del Turkmenistan, e che sarebbe servita principalmente come potenziale minaccia militare nei confronti della Federazione Russa e dell’Iran.
E sull’Azerbaijan si basa anche il progetto Nabucco, una idea americana per portare verso Occidente il gas della zona del Caspio escludendo però con gran cura sia l’Iran che la Russia dal tragitto.
In questa situazione, l’approvazione dell’accordo di sicurezza all’interno dei paesi del Mar Caspio è di fatto una vittoria per questi ed un ostacolo per “i piani di dominio” americani nella regione. Un’altra delusione in politica internazionale per un Obama che vede sempre più lontana la rielezione.