mercoledì 16 marzo 2011

Rinnovabili: ok Camera mozione unitaria

(ANSA) - ROMA - Si' unanime della Camera alla mozione unitaria sulle fonti di energia rinnovabili. Sul testo, sottoscritto da tutti i capigruppo, si sono astenuti i deputati di Forza del Sud ed i deputati radicali che avevano presentato una loro mozione poi respinta. In base al testo approvato, il governo viene, tra l'altro, impegnato 'a convocare immediatamente un tavolo di confronto con tutti gli operatori del settore, per poter definire al piu' presto un nuovo sistema di incentivi'.

"Malati reclusi all'inferno" Orrore manicomi giudiziari

La denuncia della Commissione d'inchiesta del Senato sul servizio sanitario: lager, molti potrebbero anche uscire ma mancano le cure

ROMA
Decine, centinaia di esseri umani ridotti a sopravvivere per anni in strutture più simili a un lager che a un nosocomio, per quanto giudiziario. Ospedali solo nel nome, visto che chi ha visitato quegli ambienti e incontrato i "fantasmi" che li popolano ne parla come «l'inferno dei dimenticati».
Luoghi dove le lenzuola non vengono sostituite per settimane, ovunque lezzo di urina e sporcizia, letti arrugginiti, giacigli di costrizione con un foro nel mezzo per la caduta degli escrementi degli internati che ci vengono legati sopra per giorni. Stanze da quattro posti dove vivono in nove, bagni da terzo mondo, dove nel buco "alla turca" si infilano bottiglie d'acqua per evitare la risalita dei ratti dalle fogne. Nessuna terapia.
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Nucleare, Ue: Italia è fra i 4 Paesi a più grave rischio sismico

Bruxelles, 16 mar. (TMNews) - L'Italia è uno dei quattro Paesi dell'Ue a più alto rischio sismico (terremoti oltre i 7 gradi della scala Richter), e dovrà rispettare quindi criteri di sicurezza più rigorosi degli altri se davvero tornerà a costruire centrali nucleari nel proprio territorio.
Secondo una lista su cui lavora la Commissione europea, e che è stata fornita a TMNews da una fonte di Bruxelles, gli altri tre Paesi sono il Portogallo, la Grecia e la Romania (i terremoti più forti nel 1975, 1903 e 1977, rispettivamente). Portogallo e Grecia, come l'Italia attualmente, non hanno centrali nucleari. Dai quattro solo la Romania produce energia atomica (due reattori, a Cernavoda).
Nel dibattito sul giro di vite che ora si vuol dare alla sicurezza nucleare e sui parametri degli 'stress test' (test di resistenza) che verranno effettuati sulle centrali atomiche nell'Ue - secondo una decisione non ancora presa formalmente ma data ormai per scontata - uno dei più rilevanti sarà naturalmente quello della resistenza degli impianti a terremoti e maremoti, di intensità simile a quelli che hanno messo in ginocchio il Giappone e scatenato il rischio nucleare.
In Italia, i terremoti con magnitudo superiore ai 6 gradi della scala Richter, che hanno fatto molti danni e vittime nella Penisola dall'inizio del secolo scorso a oggi, sono almeno sette, fra cui il più devastante di tutti è stato quello di Messina e Reggio Calabria (1908), seguito da un vero e proprio tsunami con onde fino a 13 metri, e con circa 120.000 morti. Una tragedia che dovrebbero ricordare coloro che dicono che in Europa non sono possibili catastrofi come quella giapponese. Prima dell'Aquila (2009), ci sono stati poi i terremoti di due terremoti dell'Irpinia (nel 1980 e nel 1930, con 2.570 e 1.400 morti rispettivamente) quello del Friuli (1976), con 989 vittime, quello del Belice (1968) con 236 morti e quello di Avezzano (1915) con 32.610 morti.
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Vendola attacca la Lega: le piace il Sud con volto Ndrangheta

Duro attacco del governatore della Puglia, Nichi Vendola, alla Lega accusata, a margine di un convegno in Bocconi, di apprezzare il Sud solo quando hai il volto della 'ndrangheta.Complici dell'infiltrazione mafiosa al nord anche i mass media che non mettono i politici di fronte alle proprie responsabilità.Altro tema toccato dal governatore quello del nucleare e della costruzione di centrali in Puglia. Scenario inaccettabile soprattutto dopo la tragedia di Fukushima
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Giappone: l’Italia non invia soccorsi, solo un team per la propaganda nuclearistica

Giappone: l'Italia non invia soccorsi, solo un team per la propaganda nuclearistica

Mentre gli altri paesi mandano aiuti al Giappone, il nostro governo ha mandato un team della Protezione Civile a Tokyo, per valutare la situazione.
Invece d'inviare gli aiuti e squadre di soccorso, il nostro governo ha organizzato una truffetta per sminuire la mostruosa gravità dell'incidente nucleare, che minaccia la decisione governativa di costruire centrali nucleari.
Per i nostri: "Tokyo è meno radioattiva di Roma", un lancio d'agenzia sufficiente a supportare l'opera mistificatoria dei media controllati dal governo, per i quali "non bisogna cedere all'emotività":
Esperti, Tokyo meno radioattiva di Roma
E' il risultato di rilievi fatti dalla nostra protezione civile
(ANSA) - TOYOHASHI, 16 MAR - Roma e' sei volte piu' radioattiva di Tokyo. E' la sorpresa delle analisi effettuate dalla squadra della Protezione civile italiana nella capitale nipponica, resi noti dalla nostra ambasciata. I rilievi danno una radioattivita' di fondo sul tetto dell'ambasciata di 0.04 microsievert/ora. Il valore ambientale tipico della citta' di Roma e' di 0.25 microsievert/ora. Non ci sono isotopi che possono essere stati prodotti in un reattore nucleare e questo esclude al momento rischi a Tokyo.
Una conclusione clamorosa, verrebbe da dire, che smentisce il governo di Tokyo e che sfortunatamente non verrà mai a conoscenza dei cittadini giapponesi, schiavi dell'emotività e privati di dati rassicuranti, come quelli raccolti dalla nostra protezione civile, da un governo che li vuole spingere al panico.
Ma l'ipotesi che il governo giapponese abbia da guadagnare aggiungendo panico al disastro non sembra praticabile, restano allora due possibilità:
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Donne, spina dorsale d'Africa "A loro il Nobel per la Pace"

La sfida della campagna "Noppaw" (Nobel Peace Prize for Africa Woman) che si propone di candidare le donne del Continente Nero al prestigioso riconoscimento: lavorano, producono, sono fondamentali nella vita sociale e non hanno quasi diritti...

di EMANUELA STELLA
Sono la spina dorsale di un continente che cammina con i loro piedi. Sono le donne africane, che in tutti i settori della vita, dalla cura della famiglia all'economia, alla politica alla cultura, all'impegno ambientale, assicurano un futuro ai loro figli in paesi ostaggio di guerra, povertà e malattie. Perché il loro ruolo sia formalmente e ufficialmente riconosciuto è nata una campagna internazionale per l'assegnazione del premio Nobel per la pace 2011 alle donne africane, che possono divenire un investimento per il presente e il futuro non solo dell'Africa ma del mondo intero.
E' l'ambiziosa sfida della Campagna Noppaw (Nobel Peace Prize for African Women) 1, promossa dalla Cooperazione italiana insieme a Cooperazione Cipsi e a ChiAma l'Africa. L'obiettivo è raccogliere due milioni di firme attraverso il sito web e la pagina facebook. La macchina organizzativa procede a pieno ritmo: un dossier con le storie di vita, di sofferenza e di riscatto di 150 donne del continente è stato già inviato al comitato promotore di Oslo, insieme alla richiesta ufficiale della candidatura e alle 35mila firme raccolte finora in tutto il mondo.
In Africa sono in maggioranza le donne a lavorare i campi. Ad esse, che controllano il 70% della produzione agricola, che producono l'80% dei beni di consumo e assicurano il 90% della loro commercializzazione, è quasi sempre impedito di possedere un pezzo di terra. Ma sono milioni le donne in tutto il continente che, in città, hanno imparato a sopravvivere inventandosi attività produttive e commerciali. In Africa Occidentale il prêt-à-porter è per il 95% in mano alle donne. E là dove la tradizione crea barriere o limiti, l'intraprendenza e l'intelligenza delle donne riescono a spuntarla, grazie a un forte spirito di solidarietà. A Lomé i grandi commercianti di pesce sono donne, che possiedono anche due terzi dei pescherecci. Senza l'oggi delle donne non ci sarebbe nessun domani per l'Africa. E' indiscutibile il progresso che le donne africane hanno compiuto nella vita politica, economica e culturale a tutti i livelli. Ma non è che una goccia nell'oceano nella valorizzazione delle loro capacità e del loro impegno, e molta strada resta ancora da fare.
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Impregilo punta a 4 miliardi di ricavi con commesse in Qatar e negli Stati Uniti

di VITTORIA PULEDDA
MILANO - Utili in forte aumento, a 128,4 milioni rispetto ai 79,6 dell’anno prima (ma grazie alle cessioni della concessione autostradale argentina, Caminos las Sierras, e della cessione parziale della brasiliana Elog) e fatturato in calo (da 2,72 miliardi agli attuali 2,06) per Impregilo; un giro d’affari, sottolinea una nota della società, realizzato peraltro per il 78% all’estero.
Il gruppo di grandi lavori - che ha approvato oggi i risultati - ha registrato nel 2010 un incremento del portafoglio complessivo per 23,1 miliardi, mentre era a 20,8 miliardi nel 2009; migliorati anche gli indici di redditività, dal Ros (passato da 5,3% a 10,9%) all’Ebit, cresciuto del 55% a quota 223,8 milioni.
Per quanto riguarda il 2011, il gruppo prevede di registrare una crescita dei ricavi, un Ros intorno all’8% e un rapporto debt/equity stabile. Allargando invece l’orizzonte, fino al 2015, Impregilo punta da una crescita dei ricavi fino a 4 miliardi di euro, con un portafoglio ordini nel settore costruzioni pari a 18 miliardi (di questi, il settore più forte è quello dell’impiantistica) mentre a livello di aree geografiche Impregilo guarda con molto interesse al Qatar e agli Stati Uniti.
Con la controllata Fisia, invece, Impregilo punta fortemente alla Cina nel campo della desalinizzazione. "Stiamo trattando delle partnership per l'accesso a quello che sarà un enorme mercato - aggiunge Rubegni - e Fisia potrebbe diventare leader mondiale del settore". Fisia è in colloqui con la Sec (Shangai electric group) con la quale sta trattando per creare una società mista. Per quanto riguarda il termovalorizzatore di Acerra, alla fine quella dell'inceneritore dei rifiuti "è stata una storia di successo: i ricavi per la protezione civile per il 2010 dall'impianto sono di circa 100 milioni di euro, per i primi due mesi del 2011 di circa 19 milioni", ha affermato l'amministratore delegato di Impregilo, Alberto Rubegni. Entro la fine dell’anno l’inceneritore dovrebbe essere ceduto.

PEDOFILIA: METER, DENUNCIATI OLTRE 13.000 SITI, GIRO D'AFFARI DA 14 MLD

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 16 mar - E' l'infantofilia l'ultima frontiera del mondo pedofilo che ha visto, nel 2010, quasi raddoppiare il numero dei propri siti. E' quanto emerge dal rapporto 2010 dell'associazione Meter, da oltre 20 anni attiva a difesa dell'infanzia, presentato questa mattina presso la sede della Radio Vaticana, alla presenza del suo direttore, padre Federico Lombardi.
''La questione degli abusi sessuali - ha detto padre Lombardi - e' stata dibattuta in questi anni in quanto anche la Chiesa e' stata coinvolta per i motivi che conosciamo.
L'attivita' di Meter e' in concreto la dimostrazione che la Chiesa e' coinvolta per lottare contro gli abusi sessuali su minori a tutto campo anche nelle forme nuove che questo terribile dramma prende nella nostra societa'. Questi fatti sono immensamente piu' ampi di quello che di solito viene trattato nei media. Bisogna unire le forze, anche con le istituzioni, ed essere solidali a livello sociale per combattere questi problemi''.
I siti con contenuto pedofilo denunciati da Meter nel 2010 sono stati 13766, con un aumento di quasi il 100% rispetto al 2009 quando le segnalazioni erano state 7240. Nell'opera di monitoraggio Meter ha contato 69850 bambini abusati, da neonati di pochi giorni fino a quelli di 11-12 anni, l'eta' preferita dagli ''infantofili' e dai ''pedofili'. Nell'80% dei casi i pedofili si annidano su Internet. Il 57% dei siti si trova in Europa, il 38% in America, il 4% in Asia e lo 0,40% in Africa.
Singolare il fatto che per l'Africa il 100% dei domini segnalati e' in Libia, definita uno dei nuovi ''paradisi pedofili''.
Per quanto riguarda i social network, nel suo rapporto Meter segnala ''con soddisfazione una diminuzione della presenza di pedofili, questo probabilmente a causa dei maggiori controlli attuati. Nel 2009 le segnalazioni alla Polizia Postale sono state 851, nel 2010 solo 315. Tra i network piu' gettonati: Grou.ps (143 segnalazioni), Ning (88), Facebook (42) e Socialgo (20). Scendono anche foto e video: nel 2009 i pedofili si sono serviti dei social network per caricare 29.250 foto, nel 2010 sono scese ad appena 9.750, ossia un decremento del 66% circa. Crollo dei video, passati da 2.607 a soli 896.
Dal rapporto emerge che sono altre le strade telematiche battute dagli orchi. Una di queste e' rappresentata dai siti di file sharing 'peer to peer': 209 file segnalati contenenti 111.692 tra immagini e video di bambini abusati. Il 99% sono foto, l'1% video. ''Prodotti veloci da commercializzare. Il peer to peer - ha spiegato don Di Noto - e' comodo per i pedofili e redditizio: il 70% delle indagini effettuate riguarda la detenzione, produzione e divulgazione di materiale pedopornografico''. Il volume annuo d'affari legato alla pedofilia e' di 14 miliardi di euro.

Gheddafi jr: “Abbiamo finanziato Sarkozy, ora deve ridarci i soldi”

Said al-Islam parla dell’appoggio libico alla campagna elettorale del 2007

La Libia ha contibuito a finanziare la campagna elettorale di Nicolas Sarkozy nella corsa alla presidenza dellaRepubblica Francese, ottenuta nel 2007. A rivelarlo è Saif al-islam Gheddafi, figlio del Colonnello Muhammar, che ora chiede al leader francese di restituire il denaro ricevuto dai potentati nordafricani.

SARKOZY DEVE RIDARCI I SOLDI” – In un’intervista rilasciata al canale televisivo Euronews, Saif al-islam dice che il regime libico è disposto a rendere pubblici i dati relativi ai trasferimenti di denaro. Dichiarazioni che hanno tutta l’aria di una mossa studiata per punire Sarkozy per il suo appoggio ai ribelli che si oppongono al Colonnello. Alla domanda su cosa pensi degli infrittuosi tentativi del presidente francese di unire le forze internazionali per un intervento militare contro il regime di Tripoli, Saif non ha utilizzato mezzi termini: “Sarkozy deve prima dare indietro i soldi che ha preso dalla Libia per finanziare la sua campagna elettorale”. “Abbiamo tutti i dettagli e siamo pronti a rivelare tutto. Per prima cosa vogliamo che questo pagliaccio restituisca i soldi al popolo libico. Fu aiutato in modo che potesse ricambiare, ma ci ha deluso. Ridateci i nostri soldi”, ha fatto sapere Said al-Islam.

RITORSIONE PER L’APPOGGIO AI RIBELLI – Il regime libico, in ogni caso, non ha ancora portato alcuna prova per documentare quanto affermato. Un portavoce dell’Eliseo contattato dalGuardian ha evitato di rilasciare dichiarazioni. Ma fonti libiche hanno confermato al giornale britannico che la diffusione delle informazioni sarebbe una ritorsione diretta per il ruolo di leader assunto dalla Francia nell’ambito della campagna diplomatica che vuole venga imposta una no-fly zone sopra la Libia. “Sarkozy sta giocando sporco”, dicono i seguaci del regime di Gheddafi. I dati che il Colonnello potrebbe pubblicare costituirebbero un serio rischio per la presidenza francese. La legge transalpina pone limiti severi alle donazioni ai candidati. L’anno scorso Sarkozy è stato duramente colpito dallo scandalo delle presunte donazioni illegali al suo partito da parte della donna più ricca di Francia, Liliane Bettencourt.

Scapagnini non lascia speranze: “Berlusconi ce lo teniamo altri 10 anni”

Il medico del premier in un’intervista a GioiaDietro a tutti gli aiutini di Silvio c’è lui, il medico dei miracoli, Umberto Scapagnini, l’uomo dietro le quinte che ha reso possibile il Bunga Bunga, anche se il modestissimo Cavaliere nega di poter essere in grado di compiere perfomance degne di Rocco Siffredi: “Ma le pare possibile? È mai possibile che quelle cose rispondano al vero? Io poi ho 75 anni e sebbene sia birichino… 33 ragazze in due *** mesi mi sembrano troppe anche per un trentenne. Sono troppe per chiunque. Eppoi c’è un ostacolo in più”.

C’ O’ TENIMM - Il medico di Berlusconi si sente in dovere di chiarire e di spiegare che Silviosarà pure un settantacinquenne, ma non è mica come tutti gli altri e lo fa in un’intervista a Gioia: ”Sotto il profilo mentale e fisico e’ eccezionale. Ma per fortuna altri dieci anni ‘c’ ‘o tenimm’”. Scapagnini non è certo nuovo a dichiarazioni del genere nel 2004 raccontava: “Non si illudano: ci seppellirà tutti. La sua vera età è di 55 anni. Berlusconi è tecnicamente quasi immortale”. E spiegava gli ingredienti che fanno del Cavaliere un supernonnetto con ambizioni sopra le righe; ecco cosa diceva dell’elisir: «Provitamine, antiossidanti, immunostimolanti, enzimi, amminoacidi, e soprattutto minerali, magnesio e selenio attivato. Gli stessi che assorbono i centenari che ho incontrato sulla via della Seta, a Sud di Urumqi e nelle oasi tra il deserto del Taklamakhan e il Gobi. Poi un olio particolare, un certo yogurt»

DAL COMA – Infatti il medico, che cerca da una vita l’elisir di lunga vita, ha sconfitto tumori ed e’ uscito dal coma, spiega: “Io piu’ che altro mi chiedo che cacchio son tornato a fare. Forse a dimostrare che e’ possibile uscire da qualsiasi situazione. La medicina, ma anche la spiritualita’, l’amore, la forza della preghiera ti possono riportare indietro. Mi vede? L’unica differenza e’ che ho capelli un po’ piu’ bianchi”. Speriamo che non trovi il modo di far tornare indietro pure Silvio, tra dieci anni, si intende.

Wikileaks accusa il Giappone: Tokyo sapeva del rischio nucleare

Super idranti utilizzati per raffreddare i reattori.

TOKYO - Questa volta, il noto e seguitissimo portale di Wikileaks, si scaglia contro il governo Giapponese e, con la pubblicazione di un cablogramma americano, conferma che a Tokyo era arrivato un preciso avvertimento direttamente da un funzionario dell'Aiea nel dicembre 2008: secondo i test effettuati dagli esperti americani, infatti, la maggior parte delle centreli nucleari nipponiche possedeva sistemi di sicurezza antiquati ed inadeguati a sopportare un violento terremoto.
In barba al luogo comunque che descrive i Giapponesi come molto scrupolosi, tecnologicamente all'avanguardia e disciplinati, nel documento di Wikileaks riportato anche dal Telegraph si legge inoltre che:"L'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare e industriale ritiene che il reattore sia sicuro e che tutti i test di sicurezza siano stati condotti in modo appropriato". La precisazione, segue una sentenza che chiedeva l'immediata chiusura di una centrale atomica proprio a causa di standard di sicurezza incapaci di affrontare un sisma di grosse proporzioni. Nel 2009, infatti, Tokyo riuscì a far revocare la sentenza e mantenne l'impianto aperto e funzionante.
LA DENUNCIA DI UN DEPUTATO GIAPPONESE
Ma c'è di più: il cablogramma descrive con chiarezza la denuncia presentata ai diplomatici Usa da un deputato Giapponese. Secondo il politico nipponico, il governo del suo paese stava "insabbiando" gli incidenti nucleari verificatesi nelle centrali a rischio. Ma anche la stesso Tepco, sottolinea ancora Wikileaks, non è nuova ad episodi di scarsa trasparenza e distorsione delle informazioni sui danni subiti dai propri impianti nucleari. Già nel luglio 2007, come ricorda El Pais, un terremoto di magnitudo 6,8 danneggiò l'impianto di Kashiwazaki-Karuwa. Subito dopo i primi rilevamenti su quello che è il più grande impianto al mondo (con ben sette reattori), la Tepco tentò di minimizzare il computo dei danni; salvo poi ammettere 24 ore dopo che i progettisti non avevano preso in considerazione l'eventualità di un terremoto così forte.
E' sicuramente la fine di un'era, quella del nucleare, che proprio in Italia si stava tentando con ogni mezzo di rilanciare. Ciò che è accaduto in Giappone, con le misure di sicurezza rivelatesi insufficienti a garantire la salvaguardia totale della popolazione e la proverbiale pignoleria che non è bastata ad evitare il peggio, ha spinto infatti ad una riflessione profonda e non dettata esclusivamente dall'onda emotiva contingente. L'immane tragedia che ha colpito e devastato la nazione asiatica, avrà forse come unico lato positivo una nuova e più forte consapevolezza riguardo l'importanza di investire sulle energie rinnovabili.
UN MEGA IDRANTE PER EVITARE LA FUSIONE
Dopo i vari tentativi falliti dagli elicotteri, si è tentato di raffreddare i punti critici ed evitare la fusione delle barre attraverso un mega-idrante. Al contempo, dagli States, saranno presto messe a disposizione delle pompe ad alta pressione per spegnere gli incendi e combattere gli aumenti di temperatura all'interno della centrale di Fukushima. Sempre dagli Usa, dovrebbero arrivare alcuni droni; aerei senza pilota che vengono "telecomandati" sull'area a rischio senza esporre alle radiazioni nessun militare e monitorando la situazione in tutta sicurezza.
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Libia: NYT,perso tracce 4 nostri reporter

(ANSA) - NEW YORK - Il New York Times ha riferito oggi di aver perso le tracce di quattro suoi reporter in servizio in Libia. Il quotidiano ha riferito che gli ultimi contatti con i quattro giornalisti risalgono a ieri mattina, martedi'. Intanto la Croce rossa internazionale ha annunciato che ritira il suo personale da Bengasi e ha lanciato un appello perche' entrambe le parti in guerra nel Paese risparmino la vita dei civili.

Fukushima, danni al cuore del reattore 2 Il commissario Ue : «È un'apocalisse»

Oettinger: situazione fuori controllo.
Il ministro degli Esteri: «Rischio di danni per la salute».

MILANO- Cresce, se possibile, l'allarme sulla crisi nucleare in Giappone. «Un'apocalisse». Così il commissario all'energia Ue Guenther Oettinger ha definito l'incidente avvenuto nella centrale nucleare di Fukushima, dove - secondo lui - le autorità giapponesi hanno praticamente perso il controllo della situazione.
NUOVO INCENDIO - Un nuovo incendio si è sviluppato al reattore n. 4 della centrale nucleare giapponese di Fukushima, a poche ore da un'esplosione che già aveva provocato un primo incendio. L'incendio è stato posto «sotto controllo dopo alcune ore» ha comunicato la Tepco, l'ente gestore dell'impianto. Nella centrale nucleare sono rimasti una cinquantina di tecnici a combattere contro il tempo e contro l'emergenza nucleare. Settecentocinquanta persone sono state evacuate a causa delle fughe radioattive. I livelli di radiazioni nell'area non sono stati comunicati. Ore prima si annunciava che le radiazioni nella sala di controllo della centrale di Fukushima erano troppo elevate perché gli esperti della Tepco vi potessero restare a lavorare.

SPEGNIMENTO AUTOMATICO - Un'apocalisse si ripete da più parti. Ma, dicono gli esperti giapponesi, non si possono fare paragoni con Chernobyl. «Quando c'è stato il terremoto, i reattori della centrale di Fukushima Daiichi si sono spenti automaticamente», ha detto Atsushi Takeda, esperto nucleare giapponese che ha spiegato l'entità dei rischi alla centrale di Fukushima all'emittente giapponese Nhk. «Il problema si è verificato solo quando c'è stato il mancato raffreddamento dei reattori. Questo incidente è ben diverso da quelli occorsi a Chernobyl e a Three Miles Island che sono avvenuti quando il reattore era ancora in funzione. Adesso bisogna lavorare con tutti i mezzi possibili per raffreddare i reattori. Se si riuscirà a fare questo, il problema sarà risolto».

NUOVA FORTE SCOSSA - Il giudizio «apocalittico» di Oettinger arriva dopo una giornata segnata da una nuova forte scossa di terremoto che si è aggiunta alle tante di assestamento registrate in questi giorni. Attorno alle 22,30 ora locale (le 14,30 in Italia) i sismografi hanno registrato un evento di magnitudo 6.4, inferiore ai 9 del sisma di venerdì scorso ma superiore per intensità a quello che ha colpito L'Aquila nel 2009, che fu di 5.9. La scossa è stata così forte da essere avvertita anche a Tokyo, dove diversi edifici hanno tremato. L'epicentro è stato nella prefettura di Shizuoka.

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http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_15/nuove-esplosioni-fukushima-fascia-sicurezza_00294cf4-4ece-11e0-9fbe-81b04f5e425c.shtml

Tokyo, nuova scossa di magnitudo 6 Reattore n. 4 senz'acqua, Usa in allarme

MILANO - Continua la battaglia per tenere sotto controllo la centrale nucleare di Fukushima, il cui sistema di raffreddamento è stato distrutto dal sisma di venerdì scorso e dal successivo tsunami. Radiazioni «estremamente potenti» sarebbero state registrate al reattore n. 4 della centrale nucleare di Fukushima: lo ha detto un responsabile statunitense per l'energia nucleare. La vasca di stoccaggio del reattore 4 della centrale non contiene più acqua per effetto di livelli «estremamente elevati» di radiazioni, ha dichiarato il presidente dell'Autorità americana di controllo sul nucleare. E' l'ultimo atto di una giornata caratterizzata dai tentativi di far fronte all'emergenza nucleare che sta vivendo il Giappone.

LINEA ELETTRICA - La Tokyo Electric Power Company intanto riferisce di aver quasi terminato di sistemare una nuova linea elettrica che dovrebbe ripristinare l'elettricità alla centrale nucleare di Fukushima per riuscire a risolvere la crisi. Il portavoce della Tepco, Naoki Tsunoda, ha detto che il collegamento elettrico è quasi completo. I funzionari intendono provarlo «non appena possibile» ma non sono in grado di dire quando. Il nuovo collegamento elettrico dovrebbe riuscire a ripristinare le pompe, permettendo così un flusso stabile di acqua ai reattori e alle vasche di combustibile esausto, mantenendole fredde.

ANCORA SCOSSE - Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6 è stata avvertita anche nella giornata di mercoledì nella zona orientale di Tokyo, dove gli edifici hanno tremato a lungo. L'epicentro è stato localizzato a una profondità di 25 chilometri sotto al fondale dell'Oceano Pacifico e 96 chilometri a est di Tokyo. Una precedente scossa, sempre di magnitudo 6.0, aveva investito qualche ora prima il Giappone sud-orientale, con epicentro nella prefettura di Shizuoka: anche in quel caso il fenomeno era stato avvertito nella capitale. Dal terremoto di 9.0 gradi Richter di venerdì scorso si sono susseguite centinaia di scosse di assestamento, alcune anche molto potenti.

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http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_16/giappone-terremoto-incendio_159ebef8-4f95-11e0-acff-d18cea4068c4.shtml

Salute: il mare in una stanza

(ANSA) - ROMA - 'Il mare in una stanza' è il titolo della 'limited edition' di Aerosal realizzata da Guillermo Mariotto. Si tratta di un'opera 'nata per riprodurre lo stesso clima che si respira al mare o nelle miniere di sale', che verrà presentata in anteprima mondiale al Cosmoprof, manifestazione dedicata alla bellezza a Bologna dal 18 marzo. Aerosal e' una stanza dove soffitto e pavimento sono ricoperti da salgemma per garantire un ambiente ipoallergenico e con umidita' e temperatura stabili.

Carceri: Parma, detenuto albanese si uccide impiccandosi

Roma, 16 mar. (Adnkronos) - Un detenuto albanese di 25 anni si e' ucciso venerdi' scorso nella Casa di Reclusione di Parma. Il ragazzo si e' impiccato nel magazzino del carcere, dove lavorava. Ne da' notizia l'Osservatorio permanente sulle morti in carcere. ''Sulla vicenda c'e' il massimo riserbo, tuttavia fonti interne all'Istituto confermano il suicidio. Si tratta -viene rilevato- del 12° detenuto che si toglie la vita dall'inizio del 2011''.

Nucleare: il 26 marzo a Roma mobilitazione dei contrari

Roma, 16 mar. - (Adnkronos) - "Gli italiani dovrebbero sapere che non sono condannati ad avere una centrale dietro casa, e che presto ci sara' un referendum per bloccare le pericolose velleita' nucleari di questo governo. Ma sul referendum si sta abbattendo la censura''. Cosi' le oltre 60 associazioni del Comitato 'Vota Si' per fermare il nucleare' denunciano ''l'azione oscurantista del governo, dei fan dell'atomo e di molti mezzi d'informazione che, proprio mentre si pone al mondo la questione sulla sicurezza del nucleare, tengono sotto silenzio l'appuntamento referendario''.

Referendum: Di Pietro, governo codardo su election day, teme risultato

Roma, 16 mar. - (Adnkronos) - "Il governo ha dato parere contrario alla proposta di accorpare i referendum al voto dei ballottaggi per le amministrative in un'unica data. E' un gesto di codardia che non facilita l'esercizio del voto da parte dei cittadini, come invece prevede la Costituzione, e non evita spese suppletive da parte dell'erario". Lo ha affermato in Aula il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, illustrando la mozione per chiedere al governo di accorpare il voto dei referendum a quello dei ballottaggi per le amministrative in un'unica data.

Giappone: Usa inviano aerei spia su centrale nucleare Fukushima

Tokio, 16 mar. - (Adnkronos) - Aerei da ricognizione senza pilota americani saranno inviati in missione sulla centrale nucleare di Fukushima per raccogliere informazioni sullo stato dei reattori. Forse la missione si svolgera' gia' domani. Lo ha anticipato una fonte del governo giapponese citata dall'agenzia di stampa Kyodo News.

Giappone, Ue: controllate cibi, ma import minimo

Bruxelles, 16 mar. - (Adnkronos) - La Commissione europea ha allertato gli Stati membri perchécontrollino il livello di radioattività nei prodotti alimentari provenienti dal Giappone, ma ricorda che le importazioni dal Paese colpito dalla catastrofe nucleare sono "minime". "Ieri abbiamo mandato alle autorità nazionali competenti una e-mail tramite il sistema comunitario di allerta rapido - ha detto Frederic Vincent, portavoce del commissario europeo alla Salute ed alla protezione dei consumatori, John Dalli - raccomandando di fare analisi sul livello di radioattività dei prodotti alimentari importati dopo il 15 marzo". Leimportazioni dal Giappone, ha tuttavia precisato Vincent, sono "mimine": nel 2010 l'Ue ha acquistato prodotti agroalimentari, in particolare frutta e verdura e prodotti ittici, per un valore di 65 milioni di euro.

Intanto i ministri dell'Energia dell'Ue si riuniranno lunedì in via straordinaria a Bruxelles per discutere degli sviluppi della situazione in Giappone e delle conseguenze in campo energetico. E' quanto si apprende da fonti diplomatiche. "I ministri si riuniranno lunedì per discutere delle conseguenze da trarre per il settore dell'energia e del mercato dell'energia e della risposta da dare", ha detto, intervenendo davanti al Parlamento europeo a Bruxelles, il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy.

Referendum: Comitato antinucleare, Indignati per no a election day

Roma, 16 mar. - (Adnkronos) - ''Siamo indignati per la scelta sconsiderata di dire no all'election day''. Le oltre 60 associazioni del Comitato 'Vota Si' per fermare il nucleare' criticano duramente, con una nota, il voto contrario della Camera alle mozioni dell'opposizione sull'accorpamento del voto referendario con quello delle amministrative.

Fukushima, ''radioattività alta''. Cannonate d'acqua sul reattore 4

Tokyo, 16 mar. (Adnkronos/Ign) - Un nuovo forte terremoto di magnitudo 6 è stato registrato in Giappone, nella regione di Kanto alle ore 12.52 locali. Non è stato lanciato allarme tsunami dopo la scossa il cui epicentro è stato localizzato a 10 chilometri sotto il livello del mare al largo della costa di Chiba.

Il bilancio ancora provvisorio delle vittime del sisma di magnitudo 9 di venerdì 11 marzo e del conseguente tsunami è stato aggiornato dalla polizia nipponica a 4.164 morti e 7.843 dispersi. Stando ai media locali, sono inoltre 430 mila gli sfollati accolti nei campi di accoglienza di otto prefetture colpite dal disastro, tra le quali Miyagi, Iwate e Fukushima.

Ma a preoccupare è sempre l'incubo nucleare. Nella centrale diFukushima sono scoppiati altri due incendi e ai dipendenti è stato ordinato di evacuare l'impianto a causa del rischio di alti livelli di radiazioni. Dopo circa un'ora i tecnici sono tornati a lavorare nel sito danneggiato da varie esplosioni.

L'attenzione è concentrata soprattutto sul reattore 3, il cui contenitore potrebbe essere rimasto danneggiato. Una conferma dell'alto livello di radiazioni in prossimità dell'impianto è venuta dalla decisione di non far avvicinare alla centrale nucleare gli elicotteri che avrebbero dovutoscaricare acqua sul reattore. Il livello delle radiazioni in corrispondenza della centrale nucleare ha raggiunto per un'ora questa mattina (alle 10.40 ora locale) i dieci millisievert. Le autorita' attribuiscono questo picco ai danni subiti dal secondo reattore, dove si e' guastato il sistema di raffreddamento. Il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ritiene comunque improbabile che si siano verificati gravi danni alla gabbia di contenimento del reattore 3. "La possibilita' che abbia subito gravi danni alla sua gabbia di contenimento e' bassa", ha detto Edano, secondo quanto riporta l'agenzia Kyodo. Edano però, in precedenza, aveva sostenuto la possibilita' che vi fossero stati dei danni alla gabbia di contenimento del reattore.
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