mercoledì 16 marzo 2011

PEDOFILIA: METER, DENUNCIATI OLTRE 13.000 SITI, GIRO D'AFFARI DA 14 MLD

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 16 mar - E' l'infantofilia l'ultima frontiera del mondo pedofilo che ha visto, nel 2010, quasi raddoppiare il numero dei propri siti. E' quanto emerge dal rapporto 2010 dell'associazione Meter, da oltre 20 anni attiva a difesa dell'infanzia, presentato questa mattina presso la sede della Radio Vaticana, alla presenza del suo direttore, padre Federico Lombardi.
''La questione degli abusi sessuali - ha detto padre Lombardi - e' stata dibattuta in questi anni in quanto anche la Chiesa e' stata coinvolta per i motivi che conosciamo.
L'attivita' di Meter e' in concreto la dimostrazione che la Chiesa e' coinvolta per lottare contro gli abusi sessuali su minori a tutto campo anche nelle forme nuove che questo terribile dramma prende nella nostra societa'. Questi fatti sono immensamente piu' ampi di quello che di solito viene trattato nei media. Bisogna unire le forze, anche con le istituzioni, ed essere solidali a livello sociale per combattere questi problemi''.
I siti con contenuto pedofilo denunciati da Meter nel 2010 sono stati 13766, con un aumento di quasi il 100% rispetto al 2009 quando le segnalazioni erano state 7240. Nell'opera di monitoraggio Meter ha contato 69850 bambini abusati, da neonati di pochi giorni fino a quelli di 11-12 anni, l'eta' preferita dagli ''infantofili' e dai ''pedofili'. Nell'80% dei casi i pedofili si annidano su Internet. Il 57% dei siti si trova in Europa, il 38% in America, il 4% in Asia e lo 0,40% in Africa.
Singolare il fatto che per l'Africa il 100% dei domini segnalati e' in Libia, definita uno dei nuovi ''paradisi pedofili''.
Per quanto riguarda i social network, nel suo rapporto Meter segnala ''con soddisfazione una diminuzione della presenza di pedofili, questo probabilmente a causa dei maggiori controlli attuati. Nel 2009 le segnalazioni alla Polizia Postale sono state 851, nel 2010 solo 315. Tra i network piu' gettonati: Grou.ps (143 segnalazioni), Ning (88), Facebook (42) e Socialgo (20). Scendono anche foto e video: nel 2009 i pedofili si sono serviti dei social network per caricare 29.250 foto, nel 2010 sono scese ad appena 9.750, ossia un decremento del 66% circa. Crollo dei video, passati da 2.607 a soli 896.
Dal rapporto emerge che sono altre le strade telematiche battute dagli orchi. Una di queste e' rappresentata dai siti di file sharing 'peer to peer': 209 file segnalati contenenti 111.692 tra immagini e video di bambini abusati. Il 99% sono foto, l'1% video. ''Prodotti veloci da commercializzare. Il peer to peer - ha spiegato don Di Noto - e' comodo per i pedofili e redditizio: il 70% delle indagini effettuate riguarda la detenzione, produzione e divulgazione di materiale pedopornografico''. Il volume annuo d'affari legato alla pedofilia e' di 14 miliardi di euro.

Nessun commento:

Posta un commento