domenica 22 maggio 2011

Yemen: Sanaa, evacuato ambasciatore Usa

(ANSA) - SANAA - Il mediatore del Consiglio dei Paesi del Golfo nella crisi yemenita e alcuni diplomatici occidentali, fra cui l'ambasciatore statunitense, accerchiati da centinaia di sostenitori del contestato presidente, Abdullah Saleh, sono stati evacuati dalla capitale dello Yemen a bordo di due elicotteri. Lo hanno riferito alcuni testimoni.

Ministeri al Nord, stop Pdl a Lega. Bossi: avanti, conta sì del premier

(Adnkronos)
Milano, 22 mag. (Adnkronos/Ign) - E' polemica nel centrodestra sullo spostamento a Milano di due ministeri, annunciato dalla Lega di Umberto Bossi come carta da spendere per rimontare al prossimo ballottaggio elettorale, dopo l'inaspettata debacle del primo turno.

Dopo la levata di scudi di esponenti come il sindaco di Roma Gianni Alemanno e la Governatrice Renata Polverini, arriva lo stop ufficiale del Pdl alla proposta leghista, firmato dai capigruppo delle Camere, FabrizioCicchitto e Maurizio Gasparri. "Il rapporto fra l'attività di governo e il territorio può essere affrontato in modo positivo con conferenze periodiche fatte a Milano e a Roma fra i ministri economici e delle Infrastrutture con i presidenti di Regione e i sindaci dei Comuni capoluogo''.

In questo modo ''si possono evitare - spiegano i capigruppo nella nota - icomplessi problemi istituzionali che il decentramento di alcuni ministeri può porre e invece affrontare positivamente quello del rapporto fra i ministeri stessi e le realtà territoriali".

Frena anche il Governatore della Lombardia, Roberto Formigoni. ''Spostare uno o due ministeri al Nord qualche vantaggio lo porterebbe. Ma mi sembra molto complesso da realizzare. E poi non è la richiesta più pressante dei nostri imprenditori e dei nostri ceti produttivi".

Sulla disputa interviene anche il ministro della Difesa. "Non è importante dove è un ministero, è importante cosa fa" ha detto Ignazio La Russa. ''E i ministeri italiani a favore di Milano credo facciano molto". Per La Russa non bisogna caricare di significati la questione della sede. "Per esempio pochi sanno che da due anni il mio ministero ha già una sede a Milano, presso la caserma di piazza Novelli. Io ho un mio ufficio, ma non ho fatto di questo un annuncio particolare", ha ricordato La Russa. Si tratta ''solo di un fatto logistico''.

Ma la Lega tira dritto, facendo conto sulla disponibilità al decentramento data sabato dal premier Silvio Berlusconi. "Berlusconi a noi ha già detto di sì: parola data non torna indietro", ha tagliato corto il leader della Lega Umberto Bossi dal gazebo allestito dal Carroccio a via Farini, proprio per dare il via ad una raccolta di firme sul trasloco di due ministeri al Nord. "A Milano verranno i ministeri", assicura il Senatur.
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Iraq: raffica di attentati a Baghdad, 16 morti e 70 feriti

Iraq: raffica di attentati a Baghdad, 16 morti e 70 feriti

BAGHDAD - E' di 16 morti e 70 feriti il bilancio di una serie di attentati avvenuti a Baghdad e dintorni nelle prime ore di domenica mattina. L'attacco piu' sanguinoso e' stato a Taji, 25 chilometri a nord della capitale, dove un kamikaze ha ucciso sei poliziotti e quattro civili e ha causato 15 feriti. Le vittime erano accorse sul luogo in cui era esplosa poco prima un'autobomba, quando l'attentatore si e' avvicinato e si e' fatto saltare in aria. Nel giro di poche ore sono esplose 12 bombe colleocate sul ciglio della strada, tre autobombe e c'e' stato un attacco kamikaze, anche se non e' chiaro se fossero del tutto o in parte coordinati. Gli attentati sollevano pero' nuovi dubbi sulla capacita' delle forze di sicurezza irachene di proteggere la popolazione a pochi mesi dal completamento del ritiro delle truppe americane .

Renata Polverini fischiata e contestata La presidente: questa non è democrazia

L'incidente alla premiazione di Race for the cure a Caracalla. Violento litigio tra contestatore e assessore alla Sicurezza.

Race for the cure oggi a Roma

ROMA - La presidente della Regione Lazio Renata Polverini è stata fischiata e contestata alla cerimonia finale di Race for the cure, la maratona contro il cancro al seno, alle Terme di Caracalla.
Fischi e cori di “Vergogna, vergogna” sono partiti al momento delle premiazioni, quando la presidente ha preso la parola. Polverini ha replicato: «Potete non ascoltare, non è necessario ascoltare. Ora state zitti come noi stiamo zitti quando parlate voi. La democrazia è questo, ciò che fate voi è altro, non è la democrazia».
Uno dei più accesi contestatori, un uomo di mezza età, ha continuato a gridare «Buffona, buffona» avvicinandosi al recinto ospiti e autorità. Si è allora alzato l'assessore regionale alla Sicurezza Giuseppe Cangemi che si è avvicinato al contestatore. Tra i due è scoppiato un violento litigio verbale. Il manifestante è stato sentito dire all'assessore «Ma che me voi menà?». A cercare di fare da paciere l'assessore regionale alla Casa Teodoro Buontempo, che ha provato a calmare gli animi parlando con il contestatore.
Dal palco Renata Polverini ha detto «grazie a tutti i partecipanti all'iniziativa, è un messaggio positivo per chi crede nella prevenzione. Chi non ci crede può non stare qui e andare via». La madrina della corsa Rosanna Banfi ha cercato di allentare la tensione: «Per favore - ha detto - non mischiamo la politica con l'aiuto alle donne. Non roviniamo questo bel momento».

Regione Sicilia, in arrivo nuovi consulenti

Sono dieci e costeranno circa 47 mila euro. dall'inizio dell'anno una spesa di circa 396 mila euro. Gli esperti saranno nominati all'Economia, all'Agricoltura, alla Funzione pubblica e alla società partecipata Lavoro Sicilia

di GIACINTO PIPITONE

PALERMO. Due all’assessorato all’Economia, altrettanti all’Agricoltura, uno alla Funzione pubblica e tre alla società partecipata Lavoro Sicilia. Eccoli gli consulenti della Regione: dieci in tutto (altri due sono a titolo gratuito) che fanno crescere il totale dall’inizio dell’anno a circa 60 per una spesa che sfiora i 396 mila euro. Le ultime nomine da sole valgono 46.928 euro. Il contratto più remunerativo - 13.953 euro fino a fine anno - è stato fatto dall’assessore all’Agricoltura, Elio D’Antrassi, a Rosalia Nicolosi: si tratta di un’esperta, laureata in Agraria e nata a Mistretta, che fin dal 2003, quando firmò il primo contratto con la società partecipata Parco Scientifico e letterario, ha lavorato in rapporto di collaborazione con la pubblica amministrazione. La maggior parte dei contratti li ha ottenuti all’assessorato all’Agricoltura: l’ultimo per occuparsi del progetta Rural Development Players. Lo stesso D’Antrassi ha messo sotto contratto anche Giuseppe Castellano fino a fine luglio per 2.122 euro: si occuperà genericamente di «supporto tecnico, indagine e studio su problematiche attinenti il settore agricolo».

L’assessore Gaetano Armao ha chiamato accanto a sè il professor Aurelio La Corte, docente di Ingegneria informatica e Telecomunicazioni all’Università di Catania: guadagnerà 12.394 euro per un incarico che scadrà il 20 novembre. A lui Armao ha affidato il «coordinamento dei progetti APQ in scadenza nel 2011 e delle attività di rendicontazione e collaudo coordinate con altri progetti finanziati nell'abito di Agenda 2007/2013». L’assessore ha anche rinnovato il contratto da consulente presso il servizio Pianificazione e controllo strategico al professor Pier Luigi Matta, che da sempre è al suo fianco nell’amministrazione: percepirà 10.191 euro e il suo contratto scade a fine settembre.

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http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/159056/

L’esplosione di Berlusconi a reti unificate

Sbandierando lo spauracchio dell’estrema sinistra, dei centri sociali, i rom, gli extracomunitari e l’islam, Berlusconi invade le tv e sputa nel piatto dove mangia al fine di terrorizzare quegli italiani che ancora non hanno capito di vivere nell’era della globalizzazione, e credono agli asini che volano...

Dopo gli esiti delle amministrative, tutti a cantar vittoria. Prematuramente. “E’ la fine di Berlusconi. Soffia il vento nordico del cambiamento, crollano i consensi del Premier, il Pdl sconfitto”. E il Caimano zitto. Spegne i riflettori, abbassa i microfoni e studia la contromossa. La partita è ancora tutta aperta, nonostante sia evidente la rottura del giochino. Si è sfasciato da tempo, solo che il processo di disintegrazione del pallone gonfiato è lento. E se oggi si vedono le prime avvisaglie significa che siamo al principio della sua fine. L’inizio è certo, ma non il termine. Io non mi fiderei molto del Cavaliere Mascarato, perché una ne pensa, cento ne fa e mille ne possiede. Il Potere che detiene non è acqua. Lo abbiamo visto ieri sera, non appena ha riacquistato parola, a reti unificate.

Aveva preso tempo, fatto due conti e visto che, tutto sommato, perde colpi ma ancora regge. Calcolava su scala nazionale i risultati più o meno paritari, lo schiaffone di Milano, la vincita netta della sinistra a Torino e Bologna e decideva infine di scodazzare, sputando altro fango infuocato. Non proponendo i programmi politici, ma attentando quelli degli avversari: di Pisapia e De Magestris, in primis. Così i suoi irriducibili accoliti, come Giovanardi, Santanchè, Lupi, Cicchitto e via dicendo. Il Pagliaccio s’affida dunque a quella percentuale di astensionisti che potrebbero ripensarci al secondo turno, che sono poi coloro che fanno sempre di più una differenza rilevante. Sbandierando lo spauracchio dell’estrema sinistra, dei centri sociali, i rom, gli extracomunitari e l’islam, l'Imperatore decadente sputa nel piatto dove mangia al fine di terrorizzare quegli italiani che ancora non hanno capito di vivere nell’era della globalizzazione, e credono agli asini che volano.

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http://www.agoravox.it/L-esplosione-di-Berlusconi-a-reti.html

La denuncia di Oliviero Toscani "La Sicilia affonda e nessuno si ribella"

L'ex assessore all'attacco di Sgarbi: "Da Salemi sono scappato di corsa. Lui è ingenuo e generoso ma laggiù la rivoluzione dovrebbe farla la gente. Invece mi hanno deluso tutti e non cambia niente"

di ALESSANDRA ZINITI

Di Salemi Oliviero Toscani vorrebbe proprio non sentire mai più parlare. Ma la recente indagine patrimoniale sull'ex deputato Giuseppe Giammarinaro, e soprattutto le aspre parole di Vittorio Sgarbi che lo chiamano in causa minimizzando le dichiarazioni da lui rese ai pm di Palermo, costringono il celebre fotografo, per qualche mese assessore della singolare giunta di Salemi, a tornare sull'argomento. E di certo Toscani non fa nulla per abbassare i toni della polemica. Anzi.
"Io sono scappato dalla Sicilia, e di corsa. Lì è impossibile lavorare, fare qualsiasi cosa. È una terra bellissima, ma ci sono i siciliani, anzi c'è il sistema Sicilia che a Salemi è granitico, incancrenito e che la gente sopporta non capisco come. Per me l'esperienza siciliana è stata un vero incubo".
Toscani, ai pm lei ha denunciato presunte pressioni mafiose, adesso invece se la prende con i siciliani. Come stanno le cose?
"Ma alla fine non c'è grande differenza. Guardi, io queste cose le ho dette in piazza, alla gente di Salemi, la sera prima di andare via. In privato tanti mi hanno dato ragione, ma poi nessuno dice niente, nessuno fa niente, non parla nessuno. L'omertà non è un'invenzione. Mi sembrava di vivere un film neorealista. Adesso provo quasi imbarazzo a fare discorsi da leghista, ma è così: siamo un paese mafioso. Anzi, voglio lanciare una provocazione: se la Lega vuole acchiappare nuovi consensi, vada giù. Dividiamo in due l'Italia e non se ne parli più".

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http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/05/22/news/la_denuncia_di_oliviero_toscani_la_sicilia_affonda_e_nessuno_si_ribella-16588528/

Se la scuola diventa un campeggio un istituto su quattro aperto per ferie

In aumento anche del 15% le richieste delle famiglie. Esperti divisi. I Comuni rimettono in funzione anche le vecchie colonie marine e montane, ma gestite da privati

di VERA SCHIAVAZZI
C'è chi si preoccupa per i bambini "chiusi a scuola anche d'estate", chi si arrabbia sul web per quei cento giorni difficilissimi da gestire e chi protesta per i costi (a Bologna gli aumenti, del 20%, sono stati annunciati solo giovedì). Le vacanze scolastiche sono alle porte, tre mesi senza scuola contro una media di 26 giorni di ferie dei genitori che lavorano.
E ai Comuni, con i loro bilanci sempre più zoppicanti, non resta che fare da supplenti nel modo più economico possibile: una scuola su quattro resta aperta, dalle materne alle medie, consentendo così a madri e padri in affanno di continuare fino a fine luglio nella solita routine. Negli ultimi due anni, la richiesta di campi estivi, cioè di un servizio di parcheggio garantito e possibilmente qualificato, è aumentata un po' ovunque in Italia: +10% a Torino e Milano, +5% a Bolzano (dove le attività estive si svolgono soprattutto all'aperto e vantano una lunga tradizione), +15% a Roma e Napoli. Il personale arriva da cooperative e associazioni, perlopiù del mondo cattolico, e il servizio ormai dura fino alla fine di luglio, e in alcuni casi riprende nei primi giorni di settembre.
Ma è giusto far restare bambini e ragazzini tra le mura scolastiche quasi due mesi di più? "La domanda andrebbe posta in un altro modo, e cioè: dove sarebbero altrimenti quei bambini? Soli a casa davanti alla tv, parcheggiati in centri privati non necessariamente migliori, affidati a vicini e parenti? Meglio a scuola, nei parchi e nei musei cittadini, con personale comunque già utilizzato in questo genere di attività", dice Aldo Fortunati, direttore della ricerca dell'Istituto degli Innocenti di Firenze, l'osservatorio nazionale più autorevole in materia di servizi per l'infanzia. Che aggiunge: "Se le scuole materne e quelle elementari non restassero aperte sotto forma di centri estivi, si verificherebbe il paradosso che mentre i nidi per la fascia 0-3 anni funzionano, i bimbi più grandi dovrebbero restare a casa".
Riaprono e tornano a funzionare, sempre con personale esterno, anche le vecchie colonie marine e montane che negli anni scorsi le amministrazioni delle grandi città volevano vendere: in Liguria e in Emilia Romagna per i bimbi milanesi, a Loano per i torinesi, direttamente sui lidi urbani a Napoli, dove il centro Marechiaro offre turni anche in agosto. I dati sul turismo, del resto, dicono che le famiglie tagliano sulle vacanze ma cercano di salvaguardare quelle dei figli: tre giovanissimi italiani su quattro, tra 0 e 15 anni, ne fanno almeno due settimane, uno su sei passa un periodo lontano da casa con persone diverse da papà e mamma. E per molti il campo estivo è la prima occasione per sperimentare la prima notte fuori casa: anche chi resta in città può farlo, come avverrà a Torino da quest'anno, o a Roma al Museo dei Bambini. Per altri bambini, invece, l'estate trascorsa a scuola è un'occasione per approfondire una materia di studio, come a Bologna, dove si organizzano lezioni d'inglese.
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Dall'amico dei "femminielli" al "candidato dell'Anticristo" così si fabbrica un nemico

Milano e Napoli, da destra l'offensiva della paura

FILIPPO CECCARELLI
Stalingrado, Zingaropoli, la Città dei femminielli, dei drogati, degli islamici e dei terroristi. E questo in fondo già basterebbe a evocare il futuro di Milano e di Napoli, ove mai dovessero vincere i nemici del Popolo della Libertà.
Ma siccome la guerra politica, oltre a nutrirsi di immagini, inesorabilmente scivola verso il cannibalismo, varrà la pena di segnalare, magari non a futura memoria, ma per depositarla nel già ampio bidone dello scemenzario elettorale e differenziato, che ieri il settimanale Tempi ha messo sull'avviso i suoi lettori sull'acclarata circostanza che Giuliano Pisapia sia, "metaforicamente parlando", l'Anticristo, come dire l'arcinemico, ossia il nemico non solo del Pdl e della Lega Nord, ma di Dio. E questo proprio perché, come scrive il giornale vicino a Cl (che dopo il primo turno deve evidentemente dimostrare qualche rinforzo di zelo), il personaggio dell'aspirante sindaco si presenta con "eloquio suadente e modi gentili", e non invece come lo descriveva nel medioevo Santa Ildegarda di Bingen e quindi un diavolaccio spaventoso, occhi di fuoco, orecchie d'asino, naso e bocca come un leone, denti di ferro e inconfondibile fetore.
Sull'aspetto delle donne della sinistra, d'altra parte, che sono così brutte da rovinarsi la giornata guardandosi allo specchio; così come sugli uomini di quella parte che "si lavano poco" e quindi puzzano, il Cavaliere ha già dato la settimana che precedeva il voto; dopo di che si amabilmente è concentrato sui magistrati con i risultati che si sono visti.
E meno male che dopo la sconfitta si dovevano abbassare i toni! Ieri l'infuocato Gasparri ha stabilito un automatismo tra la vittoria di Pisapia e il ritorno degli ex terroristi. Mentre il pacioso Pionati, in fregola di guerriero crociato, si è mosso sulla guerra di religione convintosi che in quel caso Milano diventerà "avamposto dell'Islam". Ma siccome il mondo è vario, e certo più del necessario almeno in questa campagna elettorale, il vicesindaco della Moratti, De Corato, ha individuato il pericolo nei due milioni di rom della Romania, che per via delle politiche abitative del centrosinistra "busseranno alle porte per avere anche loro una casa" - là dove il punto debole della dichiarazione sta nel fatto che un'orda di tale portata, un'autentica e spaventosa invasione barbarica non busserebbe certo alla porta, tòc-tòc, è permesso?
Ma la palma del tragicomico, record stagionale, se l'è conquistata l'ineffabile sottosegretario Giovanardi. Il quale, probabilmente ringalluzzito dal successo ottenuto la scorsa settimana dalle sue confessioni autoerotiche alla radio, si consegnato ieri a Klaus Davi e lì più o meno ha detto che se la gente vota in un certo modo sarà una pacchia per i drogati e anche per i "femminielli", come ha inteso stimolarlo il suo gentile interlocutore riguardo al contesto napoletano.
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Si riattiva il vulcano Grimsvotn chiuso spazio aereo per 220 km

E' il più grande dell'isola e da ieri emette fumo bianco, una colonna che al momento raggiunge i 15 km. Un anno fa la ripresa dell'attività dell'Eyjafjallajokull mise in ginocchio il trasporto aereo con danni per milioni di euro. Un'eventualità che gli esperti scongiurano: "Sono ceneri di tipo diverso". Ma potrebbero arrivare in Francia e Spagna

REYKJAVIK - E' il più grande vulcano dell'isola, situato sul Vatnajokull, il più grande ghiacciaio dell'Islanda. E dai ieri, il temibile gigante Grimsvotn ha ripreso l'attività eruttiva e iniziato a emettere una densa colonna di fumo bianco, che ha raggiunto i 15 chilometri di altezza. Uno scenario che riporta la memoria alla ripresa dell'attività del vulcano Eyjafjallajokull, sempre in Islanda, che ha gettato nel caos il traffico aereo europeo per oltre un mese, causando danni per quasi 5 miliardi di dollari. C'è la preoccupazione che, se l'eruzione continuerà con questa entità, la nube di cenere raggiungerà entro venerdì Gran Bretagna, Francia e Spagna.
Per quanto riguarda Grimsvotn, la situazione non sembra così delicata: "Il fumo è a una quota a cui transitano anche i corridoi aerei e le adeguate misure di sicurezza sono state adottate per tutti i velivoli che percorrono lo spazio aereo islandese", ha spiegato il portavoce dell'Isavia, Hjordis Gudmundsdottir. Ma le autorità islandesi hanno imposto una no fly zone di un raggio di 120 miglia nautiche, 220 chilometri attorno al vulcano. Una procedura di routine in caso di fenomeni di questo genere.
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“…quell’incapace di Gasparri…”

Michaela Biancofiore all’attacco: “Il PdL è allo sbando”

Adesso c’e’ da lavorare ‘per i ballottaggi. Poi con la mia corrente andiamo via. Fondiamo un movimento che sara’ molto vicino alle posizioni di Scajola e sempre pro Berlusconi, ovviamente. Ma con la dittatura di Gasparri ho chiuso’. E’ duro l’attacco che Michaela Biancofiore, deputata e coordinatore del Pdl in Alto Adige, lancia non solo a Gasparri ma a tutto il ‘manipolo di notabili che sta guidando il partito a Roma’ e che ne sta ‘erodendo il consenso’.

Della gestione del partito, rivela in una intervista al Corriere della Sera, ha parlato con Frattini, che ‘e’ sbigottito quanto me. Con Cicchitto, che mi ha dato ragione e mi ha detto di portare pazienza. Ma so che anche Matteoli e’ perplesso con questa dirigenza nazionale’. ‘Dopo quattro anni di vessazioni, ingiurie, sevizie personali – dice – sono distrutta, vado via’. Perche’ ‘e’ un amore finito che forse ho vissuto univocamente, come nelle storie infelici’. E la colpa, in primis, e’ di ‘quell’incapace di Maurizio Gasparri’: in Alto Adige ‘sue le candidature perdenti, le soluzioni pasticciate e consociative, la distruzione di fatto del partito’. E’, rincara la dose, ‘un autoritario, un arrogante, un violento. Uno che se sei donna tende soltanto a denigrarti’. Certo, nel partito, in particolare per la ‘selezione della classe dirigente’ altre donne tacciono. ‘Ma perche’ alcune di noi si sono ben accucciate sotto la coperta del potere degli uomini. Ed e’ chiaro che io adesso parlando mi sto inimicando molti notabili…non conviene…’.

La Moratti fa campagna elettorale fuori dalle chiese

I ciellini all’attacco alla fine delle messe

La campagna elettorale del centrodestra per la riconferma di Letizia Moratti a sindaco di Milano arriva anche sui sagrati delle chiese dove oltre un migliaio di militanti e’ impegnato da questa mattina a distribuire volantini all’uscita delle Messe.

L’iniziativa e’ stata annunciata dall’assessore ciellino Carlo Masseroli, uno dei piu’ votati nella lista del Pdl al primo turno. ‘Le idee di Pisapia – ha spiegato Masseroli – sono inconciliabili con una concezione cristiana della vita: vorrei sapere come la pensano i cattolici di sinistra’. Il volantinaggio sui sagrati, che coinvolgera’ 170 parrocchie per un totale di circa un migliaio di celebrazioni nell’arco della giornata rappresenta, per Masseroli, una vera e propria operazione verita’ nei riguardi dei fedeli. ‘Vogliamo portare consapevolezza tra l’elettorato cattolico sulla differenza tra i programmi di Letizia Moratti e di Giuliano Pisapia perche’ si contrappongono due concezioni radicalmente diverse della societa’ e dell’uomo. Votare Pisapia, da sempre sostenitore dell’interruzione volontaria di gravidanza, significa fare di Milano una citta’ all’avanguardia nel riconoscimento delle famiglie omosessuali e della droga libera’. (ANSA)

Pisapia respinge le accuse del Pdl

Pisapia respinge le accuse del Pdl

MILANO - Giuliano Pisapia respinge le accuse del Pdl, riguardo l'aggressione di una donna di 65 anni, sostenitrice di Letizia Moratti. Secondo il Pdl ad aggredire la donna, madre dell’assessore Alan Rizzi, sarebbe stato un supporter dello sfidante Giuliano Pisapia. Il candidato del centrosinistra ha così commentato e risposto alle accuse: ''Per quanto riguarda la signora Rizzi assolutamente escludo che un mio sostenitore l’abbia malmenata o spintonata. In ogni caso le auguro una pronta guarigione''. L'avvocato ha poi aggiunto che: ''bisogna far cessare questa tensione eliminando la possibilità che ci siano episodi di violenza – sottolineando - farò di tutto perchè questo avvenga. L'ho fatto fino ad adesso. Ho cercato di tenere la campagna elettorale a livello del confronto e della serietà degli impegni. Non ho usato insulti, menzogne né accenti o modalità di dialogo non utile: c'è un dialogo violento che demonizza l'avversario. Semplicemente mi sono fermato a parlare con i milanesi dei tanti problemi irrisolti – ribattendo che - 'c'è qualcuno che ha interesse'', invitando poi i propri sostenitori a ''porgere l'altra guancia''. Secondo alcune testimonianze, Franca Rizzi intorno alle 13 si trovava al mercato di via Osoppo a volantinare, mentre il candidato sindaco Moratti girava tra le bancarelle, quando ad un tratto è stata spintonata e picchiata; riportando un trauma cervicale.

Di Pietro: premier compra vittoria

(ANSA) - ROMA - 'Il presidente del Consiglio e' un convinto che tutto si possa comprare, esattamente come si e' comprato una maggioranza parlamentare pagando qualche Giuda tra i deputati. Sta provando in tutti i modi a comprarsi anche la vittoria a Napoli e a Milano'. Lo scrive sul suo blog il presidente dell'IdV Di Pietro. 'L'ultima offerta l'ha fatta assicurando a Bossi lo spostamento di due ministeri a Milano, ed e' la piu' assurda e la piu' colpevole di tutte. La spesa sarebbe enorme'.

Obama: rispettiamo sovranità del Pakistan, ma se necessario ordinerei un nuovo raid

(Xinhua)
Londra, 22 mag. (Adnkronos) - Barack Obama riordinerebbe un altro raid militare in Pakistan, come quello del primo maggio ad Abbottabad in cui è stato ucciso Osama bin Laden, se fosse necessario a bloccare attentati terroristici. Lo ha affermato lo stesso presidente americano in un'intervista alla BBC, alla vigilia della sua partenza per l'Europa, in un viaggio che da lunedì lo porterà in Irlanda, Gran Bretagna, Grancia e Polonia.

''Rispettiamo molto la sovranità del Pakistan, ma il nostro compito è quello di rendere gli Stati Uniti un Paese sicuro'', ha affermato. Non posso consentire che ''vengano attuati piani in via di definizione senza una qualche azione da parte nostra''. Se i servizi americani avessero notizia della presenza in Pakistan di un importante leader talebano, per esempio, Obama rinvierebbe militari delle forze speciali.

Amministrative: Capezzone, Pd non c'e' piu', ci saranno solo Vendola e Di Pietro

Roma, 22 mag. - (Adnkronos) - ''Lo dico davvero, senza retropensieri. Vendola e Di Pietro meritano sinceri complimenti e un pieno riconoscimento dell'intelligenza e della determinazione con cui hanno giocato le loro carte a sinistra, conquistandone la guida ai danni di un Pd sempre piu' gregario e afono. Hanno visto una debolezza, un vuoto strategico nel Pd, e hanno lanciato un'opa che Bersani ha totalmente subito''. Lo scrive Daniele Capezzone, protavoce del Pdl.

Amministrative in Spagna, la piazza non si arrende: va avanti la protesta dei giovani

La manifestazione a Madrid (Xinhua)
Madrid, 22 mag. (Adnkronos/Dpa) - Aperte le urne fino alle otto di questa sera in Spagna per le elezioni amministrative. Le manifestazioni di protesta contro la classe politica e il voto organizzate in tutto il Paese, a partire dalla città di Madrid, e dalla piazza della Puerta del Sol, sono proseguite ininterrotte, malgrado il divieto imposto dalla Commissione elettorale a partire dalla mezzanotte di venerdì.

Sono 35 milioni gli aventi diritto al voto per il rinnovo dei consigli comunali in tutto il Paese e per i governi di 13 delle 17 regioni semi-autonome. A soffrire di più per l'ondata di antipolitica che sembra aver colpito il paese dovrebbero essere i socialisti di Luis Rodriguez Zapatero. Alle 22.30 sono attese le prime proiezioni sui risultati, mentre alle 14.45 saranno diffusi i primi dati sull'affluenza alle urne.

Alla polizia è stato ordinato di non intervenire per disperdere i ragazzi del movimento M-15 (da 15 maggio, il giorno in cui hanno iniziato a radunarsi alla Puerta del Sol), a meno che non si verifichino episodi di violenza. I ragazzi non sono schierati da alcun partito, e non hanno dato alcuna indicazione in merito alle elezioni di oggi.

Obama: "Legame fra Usa e Israele è infrangibile. Mai atomica all’Iran"

(Xinhua)
New York, 22 mag. (Adnkronos/Ign) - ''Il legame fra Stati Uniti e Israele è infrangibile''. Lo ha affermato il presidente americano, Barack Obama, nel suo discorso oggi di fronte all'Aipac, una delle principali lobby ebraiche americane, precisando che ''avere Israele forte e sicuro rientra negli interessi strategici degli Stati Uniti''. ''Manterremo l'impegno a prevenire che l'Iran si doti di armi nucleari'', ha quindi affermato Obama, dopo aver assicurato il proseguimento degli aiuti militari americani a Israele. ''Proprio perché capiamo le sfide che Israele deve affrontare nel settore della sicurezza, è questa una delle nostre priorità'', ha dichiarato il presidente. “Manteniamo con forza il sostegno al diritto di Israele di difendersi'', ha aggiunto sottolineando che ''l'esistenza di Israele non è oggetto di dibattito''.

Le ''questioni cruciali del processo di pace israelo-palestinese possono solo essere negoziate in colloqui diretti fra le parti'', ha sottolineato Obama ribadendo come il ''recente accordo fra Hamas e l'Anp sia un ostacolo alla pace''.

Tornando alla road map della pace, Obama spiega che “le parti coinvolte, Israeliani e palestinesi negozieranno da sole un confine diverso da quello che esisteva il quattro giugno del 1967''. Il leader Usa, torna così sul contenuto del discorso pronunciato giovedì scorso sul rifiuto dello 'status quo' come base negoziale fra israeliani e palestinesi, una situazione che, ha ripetuto oggi il presidente americano, ha provocato lo stallo dei negoziati in questi anni. I negoziati sui confini ''terranno presente i cambiamenti avvenuti negli ultimi 44 anni'', ha quindi spiegato Obama, parole accolte da uno dei tanti applausi che hanno segnato il suo discorso all'Aipac.

La guerra dei sei giorni era iniziata il cinque giugno del 1967.