Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
domenica 17 aprile 2011
'Via le Br dalle Procure', autore in lista Pdl non lascia: "Decideranno gli elettori"
Libero: “Vittorio Arrigoni? Lasciamolo a Gaza”
Il quotidiano di Belpietro fa sapere che il corpo dell’attivista ucciso da una cellula salafita può anche rimanere dove staIl corpo di Vittorio Arrigoni, l’attivista italiano ucciso da una cellula salafita in Palestina? Meglio lasciarlo a Gaza, visto che la famiglia non vuole che il trasporto passi per Israele. Maurizio Belpietro dalle colonne di Libero lo dice chiaro e tondo:
Eppure i genitori di Vittorio Arrigoni paiono avercela più con Israele che con chi l’ha ammazzato. La mamma, che le cronache descrivono come una donna gentile e generosa, sempre pronta ad aiutare gli altri e a impegnarsi a favore dei più deboli, ha espresso un solo desiderio, e cioè che il corpo del figlio ritorni in patria senza nemmeno sfiorare il suolo di Israele. La signora Egidia Beretta, sindaco di centrosinistra in un paesino del lecchese, lo ha detto ai giornali appena appresa la notizia dell’assassinio e lo ha fatto ribadire dall’avvocato che intrattiene i rapporti con la Farnesina, ponendola come condizione irrinunciabile. Anche a costo di ritardare l’arrivo in Italia della bara, giacché il confine con l’Egitto è chiuso da anni, Vittorio deve rientrare passando per il valico di Rafah, quasi che il solo transito per l’aeroporto di Tel Aviv rischi di corromperlo e di contaminarne gli ideali.
A Belpietro non passa nemmeno per la testa che la madre di Arrigoni, magari, cerchi di interpretare il pensiero del figlio, e pensi che questo sia un modo per omaggiarne la memoria (il che, a prescindere da come la si pensi, non costituisce ancora reato). Il direttore di Libero continua:
Che il giovane volontario lombardo odiasse tutto ciò che gli ricordava la stella di David è noto. Sul suo blog si possono leggere le parole con cui accusava il premio Nobel per la pace Simon Peres di sterminare i bambini con le bombe al fosforo bianco, o il disgusto con cui rifuggiva dai libri di scrittori israeliani favorevoli al dialogo con i palestinesi come Amos Oz e Abraham Yehoshua, definendole pagine sporche di sangue. E dunque comprendo che la madre – la quale ha dichiarato di condividere le opinioni del figlio e di essere orgogliosa di lui – voglia idealmente proseguirne la battaglia, a nome di coloro i quali Vittorio riteneva essere gli unici e i soli oppressi. Ma almeno nel momento della morte, almeno di fronte al cadavere di un giovane uomo di 36 anni, il quale è stato assassinato da troppo odio, non sarebbe auspicabile un gesto di pace? Non dico di rinunciare alle proprie idee e nemmeno di assumere atteggiamenti ipocriti che annullino differenze che ci sono state e ci sono. Penso solo che di nessun corpo, tantomeno quello di un figlio, si dovrebbe fare un uso simbolico, meno che mai politico, come quello di farlo passare per un confine bloccato da anni per impedire che da lì vi transitassero le armi.
Continua ...
http://www.giornalettismo.com/archives/121783/libero-vittorio-arrigoni-lasciamolo-a-gaza/
Di Pietro: ok referendum? Camere sciolte
Usa: tempeste nel sudest, 44 morti in tre giorni
Hamas smentisce l'arresto degli assassini di Arrigoni: non sono loro quelli presi ieri
Berlusconi: "C'è un patto tra Fini e giudici" La replica: "Menzogne non più tollerabili"
Immigrati, scontro Italia-Francia. Parigi blocca treni da Ventimiglia. Frattini: contro i principi europei
“La Rai perde soldi con Floris, Santoro e Fazio? Una bufala bella e buona
Massimo Mucchetti sul Corriere della Sera spiega al Giornale che i costi vanno comparati con le entrate
Annozero, Parla con me, Che tempo che fa e Report fanno spendere un sacco di soldi alla Rai? Può darsi, ma sono anche programmi che fanno guadagnare tanto. E quindi in finale la Rai ci guadagna, e guadagnerebbe di più se l’ostilità della direzione generale non ne facesse un’azienda a guida “politica”, con tutti i disastri che ne conseguono: Massimo Mucchetti sul Corriere della Sera oggi spiega al Giornale che ha torto quando se la prende con i 35 milioni che costerebbero i programmi Rai, e spiega anche come mai la gestione fallimentare di Masi crei danni all’azienda.
Titola a tutta pagina il Giornale: «La Rai degli anti Cav ci costa 35 milioni l’anno». E via con «le cifre dello scandalo». Annozero costa 7 milioni per 33 puntate; Che tempo che fa 10,4 milioni per 65 puntate; In mezz’ora 78o mila per 3o puntate; Ballarò 4,1 milioni per 43 puntate; Vieni via con me 2,8 milioni per 4 puntate; Parla con me 7,8 milioni per u5 puntate; Report 2,2 milioni per 20 puntate. Sono costi pieni, comprensivi dei compensi dei conduttori. ll quotidiano della famiglia Berlusconi li pubblica per reazione a un servizio del Fatto quotidiano che quantificava in 25 milioni i costi di Radio Londra, del prossimo programma di Vittorio Sgarbi e dello stipendio del direttore del Tgi, Augusto Minzolini.
Mucchetti nota come il direttore generale sia come al solito assente ingiustificato:
Continua ...
Fukushima, 3 mesi per fermare perdita
Libia: ministro francese, guerra lunga
"La verità su mio padre Allende porterà giustizia a tutti i cileni"
La figlia Isabel: "Indaghiamo sul golpe, settecento casi ancora da chiarire"
Libia: Nato ha effettuato 3.670 operazioni militari
M.O.: TV Israele mostra immagini tortura palestinesi
Berlusconi attacca: «Giudici eversori, se serve andremo alle elezioni». Sdegno Anm
«La prescrizione breve mi serve per il processo Mills». Il Pd: delirio irresponsabile. Di Pietro: intervenga Napolitano. Bocchino: eversore è lui. Attacco del premier alla scuola.
Leggi tutto:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=145747&sez=HOME_INITALIA
CUBA: CASTRO PROPONE LIMITE 10 ANNI PER CARICHE POLITICHE
GIUSTIZIA: BOCCHINO, BERLUSCONI EVERSORE, COLPISCE A MORTE LEGALITA'
L’agnellino abbandonato dalla madre e adottato da un bassotto
Commovente relazione tra due animali di una fattoria tedesca
Una delle storie più toccanti del regno degli animali accade in una fattoria nei pressi diPetersroda, zona di campagna nella regione di Lipsia. L’agnellino Oscar respinto dalla propria madre ha trovato amore e pace nel suo nuovo papà, il bassotto Brax. Il piccolo agnello non è mai solo infatti, perché quando corre sul campo, beve la sua bottiglia di latte oppure dorme, c’è sempre il bassotto Brax che veglia su di lui.
PERDE LA MAMMA, TROVA UNO STRANO PAPA’ - La relazione intranimale è nata circa sei settimane fa. Oscar era appena nato quando la madre Lissy ha respinto l’agnellino, allontanandolo dal resto della prole. La pecora non dava più a suoi figlio il latte. Per farlo sopravvivere, il pastore Uwe Häfker gli passava il biberon tutti i giorni. Ma quando la fame finiva, il piccolo Oscar se ne andava, belando teneramente verso il bassotto di Uwe, Brax. “E’ veramente toccante. Oscar è come innamorato di Brax, per lui è la sua nuova famiglia“, rivela l’agricoltore a Bild Zeitung. E il bassotto, la cui specialità consiste nella caccia ai cinghiali, ha rivelato il suo lato più tenero.
AFFETTO IN FATTORIA - Paternamente cura il suo agnellino quando corre per i campi, quando Brax chiama Oscar risponde subito belando, e nei momenti di tranquillità si accarezzano con affetto, con Oscar che mette le sue gambette sopra il suo papà canino. Lo stesso Uwe è stupito da questa relazione affettuosa tra il suo cane e il suo agnellino, anche se non sa quanto possa durare. “Sono anch’io molto emozionato e un po’ in tensione. Anche perché, tra poche settimane, Oscar diventerà più grande e più pesante di Brax, e magari le cose cambieranno tra i due.”
Fukushima, 28 operai sono contaminati gravi
Lo ha comunicato la Tepco. Il livello di radiazioni continua a salire.
Bene, se qualche medico di passaggio ha davvero a disposizione una cura che possa aiutare in qualche modo i 50 operai di Fukushima tuttora in servizio all’interno della centrale nucleare che ha subito danni strutturali irreparabili a seguito del terremoto-tsunami che lo scorso 11 marzo ha devastato il Giappone, fa bene a farsi avanti: la situazione, a quanto pare, sta diventando critica.
CONTAMINAZIONI – Lo afferma l’ente gestore nel suo rapporto all’Aiea, l’agenzianucleare dell’Onu: almeno 28 dei 50 operai sono contaminati in modo grave.
Almeno 28 operai sarebbero stati esposti a livelli di radiazioni molto elevati in seguito all’incidente dell’11 marzo nella centrale nucleare di Fukushima. Lo ha comunicato l’Agenzia atomica giapponese all’Aiea. Nei momenti successivi all’incidente nella Centrale, causato dallo tsunami, gli operai sarebbero stati esposti a livelli di radioazioni superiori a 100 Millisievert (un millesimo di Sievert, l’unità di misura delle contaminazioni); la contaminazione media cui vengono sottoposti i lavoratori di una centrale atomica è inferiore ai 50 Millisievert in cinque anni.
Continua ...
http://www.giornalettismo.com/archives/121774/fukushima-28-operai-sono-contaminati-gravi/